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01-12-2011, 20:23
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#1
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Principiante
Qui dal: Nov 2011
Messaggi: 13
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Leggevo di qua e di la le cause per la timidezza, e in una mi riconosco: molto spesso non so cosa dire e fare, come comportarmi, per relazionarmi e faccio spesso scena muta e/o sono ansioso.
Questo, secondo quanto ho letto, sono i genitori che dovrebbero insegnarlo, che per la mie eta sono tutto.. La mia situazione è che purtroppo la mia figura paterna non è per niente d'aiuto, anzi è quasi un altro figlio da accudire per mia mamma, mio padre soffre di alzheimer e io ne risento. Ho sempre paura che, siccome non riesce a farsi capire delle volte e quando cerca di aiutare peggiora le cose, faccia una brutta figura e gli altri mi prendano in giro. Non l'ho mai conosciuto realmente, so poco di lui e di cosa ha fatto, non so se andarne fiero o no, se vantarmi o no, gli altri qualche volte parlano dei loro padri e raccontano storie o cose che recentemente hanno fatto i loro vecchi e mi spiazzano.
Resta mia madre, anche lei ha i suoi problemi e non è proprio una roccia. Da quando mio padre sta male lei ne ha sofferto molto, perche adesso si ritrova addosso, oltre che a 3 figli in tutto anche tutte le spese e cose che faceva una volta mio padre.. Lei sa fare un po di tutto ma è un po insicura e ansiosa e molto permissiva perche non puo badare a tre persone contemporaneamente, (cioè mi lascia fare tutto, giusto?) e questo non mi è molto d'aiuto e delle volte mi imbarazza pure se nn sa cosa fare, a differenza di mia zia, gia piu severa ma che sa il fatto suo. Anche mio zio lo vedo come una persona che sa il fatto suo, solo che entrambi li vedo poco nell'arco di un anno e essendo un po fobico, non ho il coraggio, sopratutto per mio zio, di parlargli di cose che dovrei parlare con mio padre.
Come altre figure c'è il mio amico, che ha molto successo a scuola, e si cerca sempre di fare nuovi amici, sopratutto quelli potenti, a scapito pero di perdersi le vecchie e vere amicizie in qualche momento, poi anche lui ha i suoi difetti..
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01-12-2011, 20:37
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#2
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 847
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quanti anni hai?
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01-12-2011, 20:43
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#3
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Principiante
Qui dal: Nov 2011
Messaggi: 13
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15... adolescenza, è per questo che chiedo dei consigli da chi ha gia avuto esperienza e magari e riuscito a superarla, prima che sia troppo tardi..
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01-12-2011, 20:57
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#4
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 847
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Quote:
Originariamente inviata da gameboy
15... adolescenza, è per questo che chiedo dei consigli da chi ha gia avuto esperienza e magari e riuscito a superarla, prima che sia troppo tardi..
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beh io non ti parlo per esperienza
pero posso dirti che dipende da te io non ho lo stesso carattere dei miei o mi comporto come loro.
cmq se gli altri parlano dei propri genitori amen ascoltali
se ti fanno domande suoi tuoi boh sii vago ma non penso che molta gente si interessi dei tuoi
la persona importante sei tu
poi non vergognarti mai c'è chi ha i genitori in carcere e non si vergogna
i tuoi di certo non rubano.
cmq non ti preoccupare a 15 anni sei giovanissimo non è il carattere che avrai tutta la vita
anzi il tuo carattere non si è ancora formato-consolidato
vai tranquillo
vivi easy
e non dar peso alle cose fai che ti scivolino via come acqua sul vetro
magari ci sara chi ti consigliera meglio di me
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01-12-2011, 21:28
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#5
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: Mantova
Messaggi: 3,395
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Quote:
Originariamente inviata da gameboy
15... adolescenza, è per questo che chiedo dei consigli da chi ha gia avuto esperienza e magari e riuscito a superarla, prima che sia troppo tardi..
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Io sono un fobico/ansioso sulla strada del miglioramento, sei molto giovane sicuramente posso consigliarti di provare con uno psicologo, anche se ha un certo costo è l'unico modo per superare le proprie difficoltà.
E' importante però, scegliere terapia e terapeuta adeguati, ed evitare quindi i mangiasoldi
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01-12-2011, 22:13
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#6
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
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Quote:
Originariamente inviata da gameboy
la mia figura paterna non è per niente d'aiuto[/B], anzi è quasi un altro figlio da accudire per mia mamma, mio padre soffre di alzheimer e io ne risento. Ho sempre paura che, siccome non riesce a farsi capire delle volte e quando cerca di aiutare peggiora le cose, faccia una brutta figura e gli altri mi prendano in giro. Non l'ho mai conosciuto realmente, so poco di lui e di cosa ha fatto, non so se andarne fiero o no, se vantarmi o no, gli altri qualche volte parlano dei loro padri e raccontano storie o cose che recentemente hanno fatto i loro vecchi e mi spiazzano.
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io ho perso il padre a 10 anni, quello che scrivi è vero, ci sono dei "buchi" nella nostra esperienza che sono impossibili da riempire, chi non lo prova è difficile che capisca....perchè spesso sono cretinate, anche di tipo pratico, che chi ha entrambi i genitori (sani) da per scontato...
ti posso dire che con il tempo le cose migliorano, riuscirai a sopperire a certe mancanze, ad altre meno, dovrai passarci su...
però non è colpa di nessuno, tuo padre è malato, tua madre fa quello che può, "goditi" quello che hai, assisti tuo padre e tua madre e se senti di avere grossi problemi prova a considerare la possibilità di consultare uno psicologo..
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02-12-2011, 00:06
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#7
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Banned
Qui dal: Sep 2011
Messaggi: 719
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Quote:
Originariamente inviata da gameboy
15... adolescenza, è per questo che chiedo dei consigli da chi ha gia avuto esperienza e magari e riuscito a superarla, prima che sia troppo tardi..
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Penso che alla tua età sia importantissimo praticare dello sport.....meglio se di squadra. Non conosco il tuo carattere, ma se non hai grandi probermi di socializzazione, un'attività sportiva può aiutarti davvero tanto a formare sia il fisico, che il carattere. Auguri, comunque!
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02-12-2011, 06:09
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#8
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Esperto
Qui dal: May 2011
Ubicazione: Mestre
Messaggi: 567
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Qualcuno di voi ha mai letto un testo di etologia? Rimarreste stupiti dalla descrizione del concetto di "genitore maltrattante" etologicamente parlando, che non corrisponde certo a quella comunemente intesa, anzi.
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04-12-2011, 21:01
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#9
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Avanzato
Qui dal: Feb 2010
Ubicazione: Castellammare di Stabia
Messaggi: 306
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Gameboy, non so da dove hai appreso queste nozioni, ma temo che ne abbia frainteso i contenuti o che gli abbia dato significati assoluti. I modelli di comportamento si apprendono da più fonti. i genitori sono sicuramente la fonte principale ma non l'unica, e poi più che parlare di genitore, bisognerebbe parlare di figure di riferimento, cioè quelle persone che se ne prendono cura o in cui il bambino riconosce la propria guida, il proprio punto di riferimento, può essere un genitore, un badante, un familiare, un istitutore. Le figure di riferimento non devono insegnare ma comportarsi, i bambini apprendono dagli esempi più che dalle parole, anche perché un bambino non assegna al linguaggio degli adulti (parole e concetti) lo stesso significato.
Il non saper cosa dire, cosa fare, come comportarsi o il fare scena muta, non è una causa della timidezza, ma ne è il risultato, l'effetto.
È vero che il mancato apprendimento di modelli comportamentali può favorire lo sviluppo della timidezza, ma nel senso che può acuire o essere concausa. Il solo mancato apprendimento può generare semmai una forte anassertività in soggetti non timidi. La timidezza presuppone l'avere delle credenze disfunzionali.
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Ultima modifica di maralgiu; 04-12-2011 a 21:06.
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04-12-2011, 21:17
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#10
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Intermedio
Qui dal: Jul 2008
Ubicazione: Provincia di Napoli
Messaggi: 215
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Quote:
Originariamente inviata da maralgiu
Le figure di riferimento non devono insegnare ma comportarsi, i bambini apprendono dagli esempi più che dalle parole,
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E' quello che non sono mai riuscito a far capire ai miei genitori. Mia madre è ansiosa e timorosa e pretende da me sicurezza e spigliatezza. Mentre mio padre è una proprio una persona gravemente malata mentalmente, da cui peraltro senza volerlo ho appreso diversi comportamenti.
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04-12-2011, 21:35
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#11
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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ciao gameboy, chiedi se i tuoi genitori siano stati dei buoni modelli di riferimento.
per quanto riguarda tuo padre, purtroppo sembra non essere stato un modello nè positivo nè negativo, visto che non hai ricordi concreti di lui.
tua madre, se non maltratta te o i tuoi fratelli/sorelli, come è capitato a molti qui, allora altro che buon modello, è da andarne fierissimi, perchè lotta con coraggio ogni giorno di fronte a questa grande disgrazia che è capitata a tuo padre e quindi a voi.
ti sta insegnando lo spirito del sacrificio, a non fuggire alle proprie responsabilità, a lottare per chi si vuole bene, a scapito della sua salute fisica e mentale.
solo tu sai se quello che dico sia vero. se è vero ammirala, e aiutala per quanto puoi, accetta le sue debolezze, e riconosci il suo eroismo. come puoi aiutarla? dici che è permissiva, e allora non approfittarti di ciò, inizia a regolarti da solo su come devi comportarti, su cosa è giusto e cosa è sbagliato. così facendo le darai pochi problemi, e l'aiuterai molto. devi crescere in fretta, purtroppo, ma non è detto che sia tutto male, queste esperienze possono temprarti in modo positivo.
infine tu hai bisogno di una figura maschile di riferimento, se tuo zio ne è degno, è una brava persona ed hai un buon rapporto, secondo me non ci sarebbe niente di male, nessun tradimento, se inizi a coinvolgerlo nella tua vita.
una canzone molto bella fa: "il padre è solo un uomo e gli uomini sono tanti, scegli il migliore seguilo e impara"
magari prova a parlarne prima con tua madre, in un momento in cui la trovi rilassata, e non vergognarti delle tue esigenze, questa è un'età molto delicata
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Ultima modifica di lauretum; 04-12-2011 a 21:40.
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05-12-2011, 03:27
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#12
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Banned
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: Somewhere over ther rainbow
Messaggi: 2,996
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Quote:
Originariamente inviata da gameboy
15... adolescenza, è per questo che chiedo dei consigli da chi ha gia avuto esperienza e magari e riuscito a superarla, prima che sia troppo tardi..
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Parlo un pò per esperienza ho 28 anni, una figura paterna debole come la tua, bene in pratica si riesce a rapportarsi bene a entrambi i sessi quando si è assorbito nella propria testa cosa voglia dire il modello paterno e il modello materno, ma non nel senso di concetti astratti ma come sensazioni, allora ogni volta che parli con qualcuno di sesso maschile o femminile rievochi quelle sensazioni, le richiami per così dire, le sensazione e anche le esperienze passate, e automaticamente trovi il software pronto per come comportarti in quella determinata occasione in un certo senso, quindi ti dico trova delle figure paterne autorevoli fuori di casa ad esempio nell'allenatore di uno sport, nel professore, nel medico, nello psicoanalista se mai deciderai di andarci e così via.
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05-12-2011, 18:42
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#13
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Avanzato
Qui dal: Feb 2010
Ubicazione: Castellammare di Stabia
Messaggi: 306
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Quote:
Originariamente inviata da Gaara
E' quello che non sono mai riuscito a far capire ai miei genitori. Mia madre è ansiosa e timorosa e pretende da me sicurezza e spigliatezza. Mentre mio padre è una proprio una persona gravemente malata mentalmente, da cui peraltro senza volerlo ho appreso diversi comportamenti.
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Se tua madre è persona istruita, falle leggere la parte teorica su qualche libro sulla timidezza o articoli inerenti al tema. Ad esempio questi:
http://www.addio-timidezza.com/2011/...i-e-parte.html
http://www.addio-timidezza.com/2011/...-parte_26.html
http://www.addio-timidezza.com/2011/...l-mancato.html C
http://www.addio-timidezza.com/2011/...lambiente.html
http://www.addio-timidezza.com/2010/...rte-prima.html
http://www.addio-timidezza.com/2010/...e-seconda.html
http://www.addio-timidezza.com/2010/...rte-terza.html
http://www.addio-timidezza.com/2010/...te-quarta.html
http://www.addio-timidezza.com/2010/...te-quinta.html
http://www.addio-timidezza.com/2010/...rte-sesta.html
http://www.addio-timidezza.com/2011/...parte-vii.html
È comprensibile che lei ti chieda sicurezza e spigliatezza, non vuole vederti finire nella condizione sua o di tuo padre, ti vuole bene e se ti ha arrecato qualche danno, non è certo stato volontario.
Nel tuo caso è possibile che tu abbia acquisito un temperamento ansioso per via ereditaria e l'ambiente familiare ha fatto il resto.
Comunque ti consiglio di non pensare troppo su queste origini, devi semmai pensare superare i problemi che hai oggi, con la persona che sei ora, con i comportamenti che attui nel presente, con l'apparato cognitivo attuale. Perciò concentrati sul presente e lascia perdere la genesi. Guardando i tuoi genitori e conoscendo i loro comportamenti, puoi giungere a comprendere quali possono essere le credenze disfunzionali che si sono formate nella tua mente, e su queste lavorare. Questo è ciò su cui adesso va prestata attenzione.
Se tua madre è ansiosa, è difficile per lei ragionare in modo diverso dal suo essere ansiosa, tu lo provi sulla tua pelle, comprendila.
da Lauretum
Quote:
aiutala per quanto puoi, accetta le sue debolezze, e riconosci il suo eroismo. come puoi aiutarla? dici che è permissiva, e allora non approfittarti di ciò, inizia a regolarti da solo su come devi comportarti, su cosa è giusto e cosa è sbagliato. così facendo le darai pochi problemi, e l'aiuterai molto
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Gameboy, questo di Lauretum è un buon consiglio. Imparando ad accettarla, puoi imparare ad accettare anche te stesso per come sei ora, e sarà già un passo avanti.
Tuo padre non può fare brutte figure, è solo una persona sofferente. E tu non devi vergognartene, non è certo colpa tua.
I tuoi amici tra qualche anno smetteranno di esaltarsi per i loro genitori, perché non saranno più il loro punto di riferimento assoluto.
Ripetiti spesso che le tue condizioni familiari o quello che pensi di non aver appreso, non diminuiscono il valore della tua persona, fallo tutte le volte che ti senti spiazzato e tutte le volte che vorresti partecipare a una discussione e non ci riesci.
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