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Vecchio 27-02-2014, 13:50   #1
Principiante
 

E' la prima volta che sento parlare di questo disturbo e sembra che i sintomi descritti calzino quasi totalmente con le mie esperienze passate e presenti.
La causa dei miei problemi a relazionarmi con l' altro sesso deriva di sicuro dalla mia infanzia (anche a detta della mia psicologa) che non è stata delle più felici, i miei non avrebbero mai dovuto stare assieme e ho passato la vita a dividerli per evitare che si ammazzassero.
La figura di mio padre inlotre non è stata di sicuro un punto di riferimento e se a questo ci acciungi il clima "sereno" che si respirava in casa mia è anche normale che ti venga qualche insicurezza.
Ultimamente ho deciso di affrontare la mia situazione e forse è stata la decisione più azzeccata della mia vita, o almeno lo spero.
Ho 28 anni e a parte una fugace storia all' età di 19 anni (finita di merda) e qualche bacio la mia vita sentimentale e miei rapporti con l' altro sesso sono stati praticamente inesistenti.
Dopo quella breve storia più niente fino ad' ora, quindi fatevi voi i calcoli.
Inizialmente, dopo quell' esperienza, mi sembrava di essermi sbloccato ma piano piano sono ritornato alla solita vita di sempre, fatta di isolamento e paranoie.
Amici ne ho sempre avuti, ma nella vita non bastano solo quelli..
Ovviamente ributtarsi nella mischia dopo tanti anni di isolamento forzato non è una cosa semplice, anzi è dannatamente difficile, a causa di una serie infinita di insicurezze e paure che ho sviluppato in questi anni, come quella di non essere all' altezza, di essere rimasto indietro rispetto agli altri, ma soprattutto di non essere accettato per quello che sono.
Piano piano sto imparando a fottermene, mi sono reso conto anche di piacere alle ragazze(con mia grande sorpresa) , e di essere simpatico.
Adesso riesco addirittura a pensare che questo sia normale dato che mi sono reso conto che non mi manca niente, ne dal punto di vista fisico ne da quello intellettuale.
Ho sempre fatto una casino di sport, da quello che dicono sono intelligente e non sono neanche un ignorante, ma per riuscire a capire questo ci messo la bellezza di 28 anni ???????? ma che caxxo!!
Tuttavia nonostante in questo periodo abbia conosciuto parecchie tipe non sono mai riuscito a concludere.
Mi sento sempre intrappolato nella mia indecisione cronica, baciarla o non baciarla, sarà il momento giusto?, insomma le solite banalità.
Non sono il tipo che ci prova al primo appuntamento e probabilmente non lo sarò mai, ho bisogno di tempo per abituarmi a una persona e per pensare di poter rischiare, esponendomi, abbassando le mie difese.
Il problema è che questo può essere interpretato come mancanza di interesse oppure semplicemente come : " Questo è uno sfigato".
Vorrei che qualcuno mi desse un opportunità, ma lo so anche io che l' unica è crearsele le opportunità.
Ora cito una frase presa da questo forum ovvero il fatto che a volte le chiavi per farci uscire da questo stramaledettisimo disturbo della personalità ce le hanno gli altri, basta una storia andata bene per far sì che le insicurezze si dissolvano.
Io purtroppo ho avuto sfiga in questo, la mia unica ragazza... beh non era di sicuro quella giusta, ma a 19 anni che ne puoi sapere?
L' unica mia fortuna attuale è quella di avere al mio fianco una persona davvero speciale, si tratta della ragazza del mio amico, mi vuole davvero bene e anche io gliene voglio e mi è sempre stata vicina e per questo le sarò eternamente grato.
Devo solo fare attenzione a non innamorarmene.. MOLTA ATTENZIONE!!

Comunque non ho intenzione di mollare, ne va della mia vita e della mia felicità, sono stanco di avvelenarmi l' animo con la rabbia e l' odio, voglio anch' io un po' di amore, perchè è quello che mi salverà o almeno lo spero.

HO PERSO TROPPO TEMPO DANNAZIONE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Se vi va di codividere un po' della cacca che vi portate dentro... beh fatevi sotto
Vecchio 27-02-2014, 13:53   #2
Esperto
L'avatar di Selenio
 

quindi che malattia hai? brutte esperienze con le ragazze credo ce le abbia avute quasi ogni uomo., Insomma a tutti capita prima o poi di prendersi una batosta in amore
Vecchio 27-02-2014, 13:58   #3
Esperto
L'avatar di mr.Nessuno
 

secondo me devi smetterla di pensare e rimuginare sul passato, ti fai del male da solo, smettila di usare i soldi che butti dalla psicologa ed usali per andare con donne che la danno di professione, quella è la miglior cura, ti diverti, fai pratica e diventerai moolto più disinibito con le donne
Vecchio 27-02-2014, 14:40   #4
Esperto
L'avatar di Skyl
 

Non voglio fare l'uccello del malaugurio ma prevedo tempesta....

Mi sa che sei già innamorato della tipa del tuo migliore amico...
Vecchio 27-02-2014, 15:58   #5
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da Skyl Visualizza il messaggio
Non voglio fare l'uccello del malaugurio ma prevedo tempesta....

Mi sa che sei già innamorato della tipa del tuo migliore amico...
Mi sa che non hai tutti i torti, ma cosa ne potrebbe venire di buono? E' meglio che non la prendo neanche in considerazione come eventualità, spero che il detto chiodo scaccia chiodo funzioni.. poi cmq ci navigo a vista nella tempesta.. non preoccuparti
Vecchio 27-02-2014, 16:04   #6
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da mr.Nessuno Visualizza il messaggio
secondo me devi smetterla di pensare e rimuginare sul passato, ti fai del male da solo, smettila di usare i soldi che butti dalla psicologa ed usali per andare con donne che la danno di professione, quella è la miglior cura, ti diverti, fai pratica e diventerai moolto più disinibito con le donne
Non necessariamente.
Vecchio 27-02-2014, 17:09   #7
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Nextstopthehell Visualizza il messaggio
Mi sa che non hai tutti i torti, ma cosa ne potrebbe venire di buono? E' meglio che non la prendo neanche in considerazione come eventualità, spero che il detto chiodo scaccia chiodo funzioni.. poi cmq ci navigo a vista nella tempesta.. non preoccuparti
infatti meglio stare al sicuro con l'amico che rovinare un'amicizia per magari buttarsi in una relazione dannosa
Vecchio 27-02-2014, 17:36   #8
Esperto
 

Per prima cosa chiariamo il discorso: "No diagnosi, se non fatte dalla psicologa".
Poi, chiariamo un altro discorso. Evita ASSOLUTAMENTE di etichettarti un disturbo della personalità, ancor meno della fobia sociale. Anche se, quest'ultima, la si può capire anche da soli, e io ti voglio aiutare a comprendere se veramente si tratta di fobia sociale.
Spesso quando ho confessato a qualcuno di soffrire di fobia sociale (anche se nel mio caso è personalità evitante, con tanto di diagnosi, ma è la stessa cosa alla fin fine) e dopo aver chiesto loro se sapessero di cosa si trattasse, loro mi rispondevano (dopo averci pensato per qualche secondo): "E' paura della società?"
La fobia sociale NON è paura della società, ma paura del giudizio degli altri. Questa è la chiave centrale del disturbo. Qual è il sintomo della fobia sociale? L'ansia. Cosa scatena l'ansia? L'estrema, eccessiva e irrazionale paura e angoscia del giudizio degli altri. =)
Chi soffre di fobia sociale, solitamente, teme di essere sempre al centro dell'attenzione, crede che tutti lo osservino per giudicarlo, per deriderlo, quando deve svolgere una performance, dove vi è richiesto un contatto sociale, la svolge con un'ansietà tale da influire indicibilmente sulla prestazione, sull'autostima e sulla visione di sé (come incapaci, inetti, stupidi, sfigati, o tutti i giudizi più negativi possibile).
Quindi... Come riconoscere se si soffre di questo disturbo d'ansia (attenzione!!! NON DISTURBO DELLA PERSONALITA'!!! Per quello è importante che tu chieda alla tua psicologa/terapeuta)? Be'... Prima di tutto prova a pensare alle situazioni che ti mettono a disagio (e per disagio si intende l'ansia e l'imbarazzo, il senso di inadeguatezza, che è SEMPRE legato all'ansia, comunque) e i pensieri che in quel momento si presentano.
Vuoi sapere dei pensieri tipici della fobia sociale? Ebbene eccone alcuni!
"Tutti mi stanno guardando e mi giudicheranno" "Se faccio qualcosa di sbagliato, sono sicuro che tutti rideranno di me" "Ho sbagliato a fare quella cosa! Avranno pensato che io sia un incapace, stupido, inetto, inutile" "Devo fare una firma, e se mi trema la mano? O se sudo? E se gli altri vedono il mio imbarazzo?" "Se mi comporto in un determinato modo finirò per essere considerato pazzo!"
Le situazioni più temute da chi soffre di questo disturbo spaziano dalla difficoltà a incrociare lo sguardo, all'esibirsi in pubblico (chiaramente è difficile anche per taaaantiiiiissime altre persone, ma per chi soffre di questo disturbo la difficoltà è estrema, e il disagio provato è talmente forte che in alcuni casi può sfociare con attacchi di panico), camminare in mezzo ad altre persone, specialmente in posti affollati, ma anche entrare in un bar o qualsiasi altro posto, addirittura alcuni hanno paura di mangiare, scrivere, leggere, parlare, bere in presenza di una o più persone (nel 99% dei casi sconosciuti).
Il discorso delle ragazze, che riporti tu, è particolare. La fobia sociale può includere anche SOLO questa paura, ma il punto su cui tu devi concentrarti è questo: "Cosa mi spaventa nello stare con una o più ragazze? Quali pensieri? E' ansia quella che sento o mero imbarazzo legato a una timidezza? E anche se fosse ansia, è limitante tanto da voler evitare di avere un rapporto (o di amicizia o amoroso o tutte e due)?
Riassumendo... Cos'è la fobia sociale? La fobia sociale è un disturbo d'ansia che, come ogni fobia, è scaturito da pensieri negativi disfunzionali e irrazionali, legati al giudizio altrui, soprattutto nello svolgere attività dove si è esposti a un giudizio (o anche no, ma pur sempre in presenza di altre persone).
Vecchio 27-02-2014, 19:45   #9
Esperto
L'avatar di Warlordmaniac
 

Quote:
Originariamente inviata da Nextstopthehell Visualizza il messaggio
E' la prima volta che sento parlare di questo disturbo e sembra che i sintomi descritti calzino quasi totalmente con le mie esperienze passate e presenti.
La causa dei miei problemi a relazionarmi con l' altro sesso deriva di sicuro dalla mia infanzia (anche a detta della mia psicologa) che non è stata delle più felici, i miei non avrebbero mai dovuto stare assieme e ho passato la vita a dividerli per evitare che si ammazzassero.
La figura di mio padre inlotre non è stata di sicuro un punto di riferimento e se a questo ci acciungi il clima "sereno" che si respirava in casa mia è anche normale che ti venga qualche insicurezza.
Ultimamente ho deciso di affrontare la mia situazione e forse è stata la decisione più azzeccata della mia vita, o almeno lo spero.
Ho 28 anni e a parte una fugace storia all' età di 19 anni (finita di merda) e qualche bacio la mia vita sentimentale e miei rapporti con l' altro sesso sono stati praticamente inesistenti.
Dopo quella breve storia più niente fino ad' ora, quindi fatevi voi i calcoli.
Inizialmente, dopo quell' esperienza, mi sembrava di essermi sbloccato ma piano piano sono ritornato alla solita vita di sempre, fatta di isolamento e paranoie.
Amici ne ho sempre avuti, ma nella vita non bastano solo quelli..
Ovviamente ributtarsi nella mischia dopo tanti anni di isolamento forzato non è una cosa semplice, anzi è dannatamente difficile, a causa di una serie infinita di insicurezze e paure che ho sviluppato in questi anni, come quella di non essere all' altezza, di essere rimasto indietro rispetto agli altri, ma soprattutto di non essere accettato per quello che sono.
Piano piano sto imparando a fottermene, mi sono reso conto anche di piacere alle ragazze(con mia grande sorpresa) , e di essere simpatico.
Adesso riesco addirittura a pensare che questo sia normale dato che mi sono reso conto che non mi manca niente, ne dal punto di vista fisico ne da quello intellettuale.
Ho sempre fatto una casino di sport, da quello che dicono sono intelligente e non sono neanche un ignorante, ma per riuscire a capire questo ci messo la bellezza di 28 anni ???????? ma che caxxo!!
Tuttavia nonostante in questo periodo abbia conosciuto parecchie tipe non sono mai riuscito a concludere.
Mi sento sempre intrappolato nella mia indecisione cronica, baciarla o non baciarla, sarà il momento giusto?, insomma le solite banalità.
Non sono il tipo che ci prova al primo appuntamento e probabilmente non lo sarò mai, ho bisogno di tempo per abituarmi a una persona e per pensare di poter rischiare, esponendomi, abbassando le mie difese.
Il problema è che questo può essere interpretato come mancanza di interesse oppure semplicemente come : " Questo è uno sfigato".
Vorrei che qualcuno mi desse un opportunità, ma lo so anche io che l' unica è crearsele le opportunità.
Ora cito una frase presa da questo forum ovvero il fatto che a volte le chiavi per farci uscire da questo stramaledettisimo disturbo della personalità ce le hanno gli altri, basta una storia andata bene per far sì che le insicurezze si dissolvano.
Io purtroppo ho avuto sfiga in questo, la mia unica ragazza... beh non era di sicuro quella giusta, ma a 19 anni che ne puoi sapere?
L' unica mia fortuna attuale è quella di avere al mio fianco una persona davvero speciale, si tratta della ragazza del mio amico, mi vuole davvero bene e anche io gliene voglio e mi è sempre stata vicina e per questo le sarò eternamente grato.
Devo solo fare attenzione a non innamorarmene.. MOLTA ATTENZIONE!!

Comunque non ho intenzione di mollare, ne va della mia vita e della mia felicità, sono stanco di avvelenarmi l' animo con la rabbia e l' odio, voglio anch' io un po' di amore, perchè è quello che mi salverà o almeno lo spero.

HO PERSO TROPPO TEMPO DANNAZIONE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Se vi va di codividere un po' della cacca che vi portate dentro... beh fatevi sotto

Che malattia hai? Niente.
Vecchio 27-02-2014, 19:48   #10
Esperto
 

L'unico modo è farla finita solo così ci si libera da tutto.
Vecchio 27-02-2014, 20:28   #11
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da mr.Nessuno Visualizza il messaggio
secondo me devi smetterla di pensare e rimuginare sul passato, ti fai del male da solo, smettila di usare i soldi che butti dalla psicologa ed usali per andare con donne che la danno di professione, quella è la miglior cura, ti diverti, fai pratica e diventerai moolto più disinibito con le donne
Il discorso psico è già stato archiviato, mi ha aiutato a centrare il problema, ma d' altronde non poteva mica fare lei le cose al posto mio, era diventato solo un andare li a raccontarle la mia giornata.. mi sapeva di perdita di tempo.
Per quanto riguarda il discorso di andare a pagamento secondo te questa è la cura ? Mi sa che non hai capito la mia situazione.. quello di cui ho bisogno è creare un rapporto umano e se quella è la tua idea di farlo.. beh siamo su 2 pianeti differenti.
Cmq non starò qui a fare l' ipocrita e ammetto che dalla disperazione mi è capitato un paio di volte di andarci pure io.
Ma se ti devo dire la verità mi ha fatto abbastanza schifo, mi spiaceva per lei e il giorno doppo stavo anche peggio.
A sto punto meglio masturbarsi..
Vecchio 02-03-2014, 01:04   #12
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da chopin6630k Visualizza il messaggio
Per prima cosa chiariamo il discorso: "No diagnosi, se non fatte dalla psicologa".
Poi, chiariamo un altro discorso. Evita ASSOLUTAMENTE di etichettarti un disturbo della personalità, ancor meno della fobia sociale. Anche se, quest'ultima, la si può capire anche da soli, e io ti voglio aiutare a comprendere se veramente si tratta di fobia sociale.
Spesso quando ho confessato a qualcuno di soffrire di fobia sociale (anche se nel mio caso è personalità evitante, con tanto di diagnosi, ma è la stessa cosa alla fin fine) e dopo aver chiesto loro se sapessero di cosa si trattasse, loro mi rispondevano (dopo averci pensato per qualche secondo): "E' paura della società?"
La fobia sociale NON è paura della società, ma paura del giudizio degli altri. Questa è la chiave centrale del disturbo. Qual è il sintomo della fobia sociale? L'ansia. Cosa scatena l'ansia? L'estrema, eccessiva e irrazionale paura e angoscia del giudizio degli altri. =)
Chi soffre di fobia sociale, solitamente, teme di essere sempre al centro dell'attenzione, crede che tutti lo osservino per giudicarlo, per deriderlo, quando deve svolgere una performance, dove vi è richiesto un contatto sociale, la svolge con un'ansietà tale da influire indicibilmente sulla prestazione, sull'autostima e sulla visione di sé (come incapaci, inetti, stupidi, sfigati, o tutti i giudizi più negativi possibile).
Quindi... Come riconoscere se si soffre di questo disturbo d'ansia (attenzione!!! NON DISTURBO DELLA PERSONALITA'!!! Per quello è importante che tu chieda alla tua psicologa/terapeuta)? Be'... Prima di tutto prova a pensare alle situazioni che ti mettono a disagio (e per disagio si intende l'ansia e l'imbarazzo, il senso di inadeguatezza, che è SEMPRE legato all'ansia, comunque) e i pensieri che in quel momento si presentano.
Vuoi sapere dei pensieri tipici della fobia sociale? Ebbene eccone alcuni!
"Tutti mi stanno guardando e mi giudicheranno" "Se faccio qualcosa di sbagliato, sono sicuro che tutti rideranno di me" "Ho sbagliato a fare quella cosa! Avranno pensato che io sia un incapace, stupido, inetto, inutile" "Devo fare una firma, e se mi trema la mano? O se sudo? E se gli altri vedono il mio imbarazzo?" "Se mi comporto in un determinato modo finirò per essere considerato pazzo!"
Le situazioni più temute da chi soffre di questo disturbo spaziano dalla difficoltà a incrociare lo sguardo, all'esibirsi in pubblico (chiaramente è difficile anche per taaaantiiiiissime altre persone, ma per chi soffre di questo disturbo la difficoltà è estrema, e il disagio provato è talmente forte che in alcuni casi può sfociare con attacchi di panico), camminare in mezzo ad altre persone, specialmente in posti affollati, ma anche entrare in un bar o qualsiasi altro posto, addirittura alcuni hanno paura di mangiare, scrivere, leggere, parlare, bere in presenza di una o più persone (nel 99% dei casi sconosciuti).
Il discorso delle ragazze, che riporti tu, è particolare. La fobia sociale può includere anche SOLO questa paura, ma il punto su cui tu devi concentrarti è questo: "Cosa mi spaventa nello stare con una o più ragazze? Quali pensieri? E' ansia quella che sento o mero imbarazzo legato a una timidezza? E anche se fosse ansia, è limitante tanto da voler evitare di avere un rapporto (o di amicizia o amoroso o tutte e due)?
Riassumendo... Cos'è la fobia sociale? La fobia sociale è un disturbo d'ansia che, come ogni fobia, è scaturito da pensieri negativi disfunzionali e irrazionali, legati al giudizio altrui, soprattutto nello svolgere attività dove si è esposti a un giudizio (o anche no, ma pur sempre in presenza di altre persone).
Innanzitutto grazie della risposta, cmq sono d' accordo con te sul fatto che non bisogna ettichettarsi.
Inoltre, come speravo si capisse dal titolo, ho usato il termine malattia in senso ironico.
Cmq non ho potuto fare a meno di notare che molti dei sintomi descritti rispecchiavano la mia situazione, ad esempio è capitato anche a me di sentirmi a disagio bevendo, il bicchiere mi tremava nella mano etc.
Il mio problema principale è la paura del giudizio altrui, nello specifico con le ragazze quello che mi spaventa di più è il pensiero di non risultare all' altezza. La mia principale paura è sicuramente quella da prestazione, ho paura che vada come la mia prima volta ovvero molto rapida e da scordare.
Ho paura del fatto di essere considerato un povero sfigato inesperto dato che cmq ho 28 anni e le mie coetanee cercano degli uomini o pseudotali e io ho paura di non riuscire a soddisfare i loro standard.
So anch' io che sono pensieri irrazionali ma ho una paura fottuta di sbagliare e di essere scartato..

INSOMMA IL PROBLEMA E' LA PAURA!!
Vecchio 02-03-2014, 01:16   #13
ndm
Esperto
L'avatar di ndm
 

Bravo, è solo la paura. Quella cosa delle ragazze è verissima, ti devi buttare e basta. Se al 3 incontro MASSIMO ancora non ti sei buttato.. direi che la tipa è persa al 90% (persa nel senso scappata, non innamorata persa ovviamente)
Vecchio 02-03-2014, 04:20   #14
Esperto
L'avatar di Kody
 

Quote:
Originariamente inviata da Nextstopthehell Visualizza il messaggio
INSOMMA IL PROBLEMA E' LA PAURA!!
Non credo ci siano tante strade da percorrere per superare una paura, se non quella di affrontarla più e più volte.
Vecchio 02-03-2014, 05:21   #15
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Nextstopthehell Visualizza il messaggio
Innanzitutto grazie della risposta, cmq sono d' accordo con te sul fatto che non bisogna ettichettarsi.
Inoltre, come speravo si capisse dal titolo, ho usato il termine malattia in senso ironico.
Cmq non ho potuto fare a meno di notare che molti dei sintomi descritti rispecchiavano la mia situazione, ad esempio è capitato anche a me di sentirmi a disagio bevendo, il bicchiere mi tremava nella mano etc.
Il mio problema principale è la paura del giudizio altrui, nello specifico con le ragazze quello che mi spaventa di più è il pensiero di non risultare all' altezza. La mia principale paura è sicuramente quella da prestazione, ho paura che vada come la mia prima volta ovvero molto rapida e da scordare.
Ho paura del fatto di essere considerato un povero sfigato inesperto dato che cmq ho 28 anni e le mie coetanee cercano degli uomini o pseudotali e io ho paura di non riuscire a soddisfare i loro standard.
So anch' io che sono pensieri irrazionali ma ho una paura fottuta di sbagliare e di essere scartato..

INSOMMA IL PROBLEMA E' LA PAURA!!
Hmmm... La cosa, però, che dovresti fare (e ti potrebbe aiutare una psicoterapeuta cognitivo-comportamentale) è individuare quali sono i reali pensieri che ti creano ansia. A quanto pare l'essere considerato sfigato, per via della tua età (28 anni) e della tua conseguente inesperienza con le ragazze.
Adesso io non so dirti se questo tuo aspetto si riferisce soprattutto a timidezza o ansia sociale, ma poco importa. La cosa che importa è che hai un problema, e riconoscerlo è il primo passo per affrontarlo!
Evita qualsiasi forma di terapia, come psicanalisi, psicodinamica, ti farebbero perdere tempo (e taaaanto tempo, perché sono lunghissime) e denaro. Quel genere di terapie sono più adatte a chi soffre di problemi come le psicosi.
Per i problemi legati a bassa autostima, eccessiva timidezza, tendenza all'isolamento, non esiste miglior terapia che la cognitivo-comportamentale! Ovviamente, non è sufficiente affrontare la paura e basta, non se questa è talmente grande da generare in te un'angoscia tale da portarti a regredire ulteriormente, sviluppando un'idea di te (già da adesso negativa) bassa.
Il lavoro che devi fare, da quello che ho notato, è la ricostruzione dell'autostima, l'individuazione dei pensieri così chiamati disfunzionali e poi la graduale esposizione. ^^ Al di fuori di qualsiasi diagnosi, questo, a parer mio, è il percorso che più ti s'addice! E che sto seguendo pure io. =)
Sai, credevo pensassi davvero si trattasse di una malattia! Ho poco senso dell'ironia. >.< Vabbè... xD
Spero di esserti stato d'aiuto e, se vuoi un consiglio, evita di diventare dipendente da questo forum o da internet o da qualsiasi altro mezzo che può portarti a un ulteriore isolamento e peggiorare, conseguentemente, la tua situazione. Senza contare il fatto che, se sei una persona particolarmente sensibile, in questo forum ci sono molte persone che possono ferire la tua sensibilità, non capirti e farti stare male (a me è successo tantissime volte, per questo il forum ormai non lo leggo quasi più!).
Ciao! =)
Vecchio 02-03-2014, 07:24   #16
Esperto
L'avatar di Ansiaboy
 

Quote:
Originariamente inviata da Fallito91 Visualizza il messaggio
L'unico modo è farla finita solo così ci si libera da tutto.
Guarda ti dico di prendere in consoderazione LA TERAPIA BREVE STRATEGICA
È la terapia che dá migliori risultati nel minor lasso di tempo possibile.. L'utente kody l'ha svolta ed è migliorato..

Avessi i soldi la farei pure io...
Vecchio 02-03-2014, 13:42   #17
Esperto
L'avatar di Kody
 

Quote:
Originariamente inviata da Ansiaboy Visualizza il messaggio
Guarda ti dico di prendere in consoderazione LA TERAPIA BREVE STRATEGICA
È la terapia che dá migliori risultati nel minor lasso di tempo possibile.. L'utente kody l'ha svolta ed è migliorato..
No, io non l'ho svolta. Io ho fatto e sto facendo la TCC. Per quanto, secondo me, TCC e Breve Strategica siano simili, deve cambiare un qualcosa nel numero di compiti che devi eseguire, però non so.
Vecchio 02-03-2014, 15:01   #18
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da chopin6630k Visualizza il messaggio
Hmmm... La cosa, però, che dovresti fare (e ti potrebbe aiutare una psicoterapeuta cognitivo-comportamentale) è individuare quali sono i reali pensieri che ti creano ansia. A quanto pare l'essere considerato sfigato, per via della tua età (28 anni) e della tua conseguente inesperienza con le ragazze.
Adesso io non so dirti se questo tuo aspetto si riferisce soprattutto a timidezza o ansia sociale, ma poco importa. La cosa che importa è che hai un problema, e riconoscerlo è il primo passo per affrontarlo!
Evita qualsiasi forma di terapia, come psicanalisi, psicodinamica, ti farebbero perdere tempo (e taaaanto tempo, perché sono lunghissime) e denaro. Quel genere di terapie sono più adatte a chi soffre di problemi come le psicosi.
Per i problemi legati a bassa autostima, eccessiva timidezza, tendenza all'isolamento, non esiste miglior terapia che la cognitivo-comportamentale! Ovviamente, non è sufficiente affrontare la paura e basta, non se questa è talmente grande da generare in te un'angoscia tale da portarti a regredire ulteriormente, sviluppando un'idea di te (già da adesso negativa) bassa.
Il lavoro che devi fare, da quello che ho notato, è la ricostruzione dell'autostima, l'individuazione dei pensieri così chiamati disfunzionali e poi la graduale esposizione. ^^ Al di fuori di qualsiasi diagnosi, questo, a parer mio, è il percorso che più ti s'addice! E che sto seguendo pure io. =)
Sai, credevo pensassi davvero si trattasse di una malattia! Ho poco senso dell'ironia. >.< Vabbè... xD
Spero di esserti stato d'aiuto e, se vuoi un consiglio, evita di diventare dipendente da questo forum o da internet o da qualsiasi altro mezzo che può portarti a un ulteriore isolamento e peggiorare, conseguentemente, la tua situazione. Senza contare il fatto che, se sei una persona particolarmente sensibile, in questo forum ci sono molte persone che possono ferire la tua sensibilità, non capirti e farti stare male (a me è successo tantissime volte, per questo il forum ormai non lo leggo quasi più!).
Ciao! =)
Allora innanzitutto se posso dirtelo sei un grande e ti voglio già bene
Cmq ieri sera ho avuto una conferma del mio problema.. allora... festa in maschera a casa di amici, bella situazione, mi stavo anche divertendo, stavo parlando con una, un rincoglionito di un mio amico come battuta fa.. dai balla un po' con lei e io sono andato in paranoia, io ballare con una? ma che scherziamo, nel mio cervello bacato già c'era l' immagine di tutta la gente che mi osservava e giudicava.
Da li in poi ho passato la serata avendo questa sensazione di disagio, sentendomi letteralmente un pesce fuor d' acqua.
In questi casi e' come se mi vedessi da fuori... da ragazzino questi episodi erano molto più frequenti, ogni volta che c' era un occasione sociale, il copione si ripeteva, tuttavia era un po' che non mi succedeva.. ma che cristo!!
Sono d' accordo con te sul fatto del forum e della dipendenza ma non credo che qualcuno possa farmi del male.. non c'è nulla che possano dire che io non abbia già pensato almeno 10 volte.
Mi interessa molto il discorso della terapia comportamentale, ha un costo sostenibile? a chi mi devo rivolgere? c'è la possibilità di effettuarla tramite mutua o cmq tramite enti pubbici?
Vecchio 02-03-2014, 15:16   #19
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da IlForumista Visualizza il messaggio
infatti meglio stare al sicuro con l'amico che rovinare un'amicizia per magari buttarsi in una relazione dannosa
Sono d' accordo con te ma sta diventando sempre più difficile tenersi tutto dentro... è sbagliato a prescindere quello che provo ma è anche dannatamente reale.. non ho modo di allontanarmi da lei ne di troncare i contatti senza fornire una spiegazione valida.
Ci sto provando, ma ogni volta che la vedo è un colpo al cuore, ogni abbraccio, ogni bacio ha sempre qualcosa di troncato, di non espresso, di represso.
E pensare che lei cerca anche di aiutarmi di farmi conoscere ragazze.. se solo sapesse...
Non avrei mai voluto, ma è successo, la cosa non potrà portare nulla di buono, lei lo ama ed è giusto così, io non posso e non devo competere.
Ovviamente di parlarne con lei non se ne parla, non mi sembra il caso di darle questa croce, le voglio troppo bene, così mi limiterò a darle tutto l' affetto che posso cercando nel frattempo di non impazzire.
Vecchio 02-03-2014, 15:17   #20
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da Fallito91 Visualizza il messaggio
L'unico modo è farla finita solo così ci si libera da tutto.
Grazie... tu si che hai delle idee orginali
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