Biancalatte

Dunque sono venuta a trovare mio padre e fratellino e nella zona ho fatto un giretto con papà, abbiamo preso il gelato, ma prima ho avuto un dialogo con "il matto" del quartiere che mi ha sempre incuriosita e fatto tenerezza, oggi sosteneva di non essere lí ma essere un fantasma ed altro io ridevo e lui si é offeso che ridevo cosí poi ci sono rimasta male, sono andata a prendere il gelato con mio padre e di ritorno papà si é fermato ad un negozio, io sono andata avanti perché avevo visto il matto e gli ho chiesto il numero di tel, lui me lo ha dato, nel mentre è apparso mio padre come un gufo dietro, e tornando a casa si é incazzato di brutto. Che ne pensate? Io ho 33 anni

claire

Non penso che tu abbia fatto una stupidaggine, ma penso che tu sia una persona molto simpatica e libera (e non lo penso di molti.)

Elle_

Forse si è preoccupato per il fatto che il ragazzo non è tanto normale e ha paura che ti faccia qualcosa..

Biancalatte

Dunque Claire: grazie del simpatica ma libera non lo so anzi sono la persona piú influenzabile del mondo, non riesco facilmente a farmi una mia idea pendo un pó dalle labbra altrui. Jd: il matto in questione puó far tenerezza per certi versi puó essere considerato un poveretto ma ti assicuro che ha degli occhi belli espressivi e profondi a volte si illuminano magicamente

Biancalatte

Clarice: già Nessun: si anche

varykino

senza offesa ma il matto nella storia sembra tuo padre , nn vedo perchè uno debba incazzarsi per na roba del genere bah

Biancalatte

Varykino: no forse non sai la dietrologia cioé nei miei 2 o 3 ricoveri conobbi ragazzetti un pó fuori, uno una volta mi mise le mani al collo, l'altro chiamava in continuazione, credo mio padre sia traumatizzato anche

Equilibrium

Bhe tu ami gli animali e hai paura delle persone.
Gli animali sono autentici e la loro autencità é lampante.
Probabilmente tu in questo ragazzo un po' particolare ci hai visto autenticità e per questo ti ha fatto simpatia, così come ti capita con gli animali.
Ma in genere le persone sono più difficili da decifrare, hanno dei lati oscuri, sono maliziosi, insomma capire una persona nn é semplice per nessuno, ci vuole più tempo, le persone sono più complesse di un animale, é difficile già capire se stessi figuriamoci gli altri.
Tuo padre si é arrabbiato con te perché hai dato il numero ad uno sconosciuto conosciuto da poco, incazzato nero perché lo hai dato a uno che dice di vedere o essere un fantasma, una persona che probabilmente nn ha il contatto con la realtà e quindi é più imprevedibile. Non conoscendolo bene nn sai se può assumere atteggiamenti violenti e aggressivi.
Tuo padre si é preoccupato per te.

varykino

ah beh ovviamente nn sapevo niente di questo

Gummo

Non ho capito dove sarebbe la stupidaggine.
Aver parlato col "matto"? Essersi fatti dare il numero e aver fatto incazzare tuo padre?
In entrambi i casi non vedo dove sia la stupidaggine.
Se volevi parlarci e lo hai fatto meglio per te!
E come detto da altri se tuo padre si arrabbia per delle scelte che fai, nonostante tu sia un'adulta, non gli dare peso, suo problema
non tuo. La stupidaggine sarebbe se tu ti facessi influenzare da tuo padre censurando ciò che vuoi fare.

Questo tipo di argomenti mi fanno imbestialire, infatti è la seconda volta che intervengo nel giro di poco tempo su thread del genere, perché ho vissuto sulla mia pelle la coercizione fisica/psicologica di mio padre (nonostante continui a volergli un mondo di bene), mi son reso conto che sono sottostato a delle cazzate - cazzate che lui, per primo, da giovane ha rifiutato radicalmente - e mi fa male vedere che altri si creano gli stessi problemi quando la soluzione, semplicissima, sarebbe un vaffanculo detto in maniera bella decisa, e se va bene bene sennò ciao.

varykino

boh io avrò anche i genitori "scialli" , ma quando capitavano robe simili dicevo sempre " ok nn lo faccio" e puntualmente facevo quello che volevo senza mandare a fanculo nessuno .... al massimo me lo beccavo io un vaffanculo dopo che avevo fatto qualcosa che nn dovevo ahhah

Gummo

Mio papà se ad es. mi diceva che non dovevo uscire e se tentavo comunque di farlo usava tutta una serie di tecniche. Quand'ero piccolo mi bloccava di peso, oppure sapendo la zona in cui andavo veniva a cercarmi gridando il mio nome, poi è passato a tecniche manipolatorie, ad es. dirmi che se lo facevo mia mamma ci sarebbe stata male (essendo fragile e depressa) e quindi con questo ricatto morale riusciva a censurarmi.
Tutto questo perché lui è il primo ad essere iperprotettivo, lunatico e invasato - poi dice agli altri di curarsi, io sono fra i primi della lista.
Beato te che avevi genitori scialli. :p

varykino

azz proprio tosti , mi spiace , cosi è na merda si

Equilibrium

Cmq ha anche scritto che c erano stati dei precedenti un genitore di solito si preoccupa se vede un pericolo reale.
Poi ognuno è fatto diverso, io nn attaccherei il padre senza sapere poi praticamente nulla di tutto il contesto

cancellato2824

Be' anche i miei reagirebbero uguale.
Ci sono i due opposti dell'essere pieni di preconcetti e sprezzanti o anche un po' troppo aperti, fiduciosi e rischiare di mettersi nei guai.
Un matto e' un matto , se e' vero che e' assolutamente brutto discriminarlo, e' anche vero che puo' fare cose inconsuete... quindi se gli si da' confidenza bisogna tenerne conto... uno che pensa di essere un fantasma puo' fare di tutto senza piena consapevolezza e ragione (magari sembra un bonaccione ma gia' sono imprevedibili le persone normali, un matto a maggior ragione), poi sai che si dice che ai matti bisogna dar ragione, tu ridevi e lui mi pare si stesse scocciando, ora sai che se un matto da' di matto non e' una bella cosa... e anche chiedere il numero be' il rischio e' la confidenza che da questo gesto potrebbe sorgere, da cui potrebbero esserci esiti imprevedibili poco carini un po' piu' probabili che con un normale ragazzo di buona famiglia ben inserito dal carattere socievole e totale presenza mentale.
Tu tendi a identificarti e empatizzare con lui perche' anche tu non sei ben inserita e quindi in un certo senso piu' sensibile ma devi anche stare attenta, tuo papa' vedendoti un po' eccessivamente aperta rispetto a quanto di consueudine avviene nonche' una persona gia' di suo un po' fragile, si sente in dovere di tutelarti.

Gummo

Ma sono d'accordo, il padre è il suo e se lo giudichi pure lei, io cercavo soltanto di incoraggiare Biancalatte, magari il tono era fraintendibile, non so.

Non mi permetterei mai di accusare un perfetto sconosciuto che può anche essere la persona più brava e buona del mondo. (Anche i migliori sbagliano, anzi, la cosa è quasi paradossale...) Io giudico il comportamento che mi ricorda mio padre e che è assimilabile a quello di altri genitori protettivi.

Magari un giorno, se mai sarò padre, anch'io potrò spaventarmi se mio figlio (anche adulto) frequentasse qualcuno che non mi ispira fiducia. Ma il fatto che una cosa accada non vuol dire empiricamente che sia giusta. Mi spaventerei e, contemporaneamente, starei sbagliando. Le persone fanno milioni di sbagli ogni giorno. It happens.

La cosa giusta è un'altra.

Se tieni tuo figlio in una gabbia dorata, imbottendolo di vitamine e carezzandolo nel salotto colorato insieme a mammà, quando un giorno verrà qualcuno che gli farà "buh" il povero cristo morrà d'infarto.

Quando è in età di uscire con gli amici, far serata, andare a letto con una ragazza, viaggiare, togli il guinzaglio e fagli vivere la sua vita.

Proprio finendo nei guai ci si sviluppa, si fanno gli anticorpi e si impara a riconoscere le situazioni pericolose. Soltanto facendosi male si cresce. Ma d'altronde che io schifassi tutta la melassa piccolo-borghese da famiglia Mulino Bianco penso si sia sempre saputo, odio l'ipocrisia e l'iper-protezione lecchina (quella del padre padrone o dello stato moderno) che, cercando di inseguire il bene, impedisce all'individuo di andare incontro a quelle esperienze che gli permettono di formarsi, arrivando così ad ottenere l'esatto contrario, una persona spenta, impreparata, pronta a spegnersi al primo imprevisto. Darei un anno di vita se soltanto potessi mettere nel mio passato un padre che mi dia un calcio in culo dicendomi "torna stasera, e più tardi è meglio è", evitando di ansillarmi e lasciandomi interagire liberamente col mondo. Come un Uomo - non nell'accezione mascolina ma antropologica del termine.

claire

In generale, prendendo spunto dal caso: è brutto ritenere che una persona con problemi di psicosi sia da allontanare perché necessariamente pericolosa, anche se non ha manifestato violenza o comportamenti lesivi.
Hanno bisogno di vicinanza, come tutti.

Saturnino

Ho già scritto diverse volte che i miei familiari e mia madre in primis nel periodo del lockdown erano diventati ossessivi per paura del contagio e, senza dirmelo chiaramente ma con sotterfugi cercavano di controllare le mie azioni e i miei spostamenti (esempio darmi loro il cibo per colazione senza che io chiedessi nulla, affinchè non andassi al bar). Io mi divertivo un po' a provocarli dicendo che sarei andato in quel tale posto...così che loro indirettamente avrebbero tentato di farmi desistere. Questo al fine poi di avere un pretesto per fare la mia rivendicazione trovandoci gusto dicendo frasi del tipo: " La vita è la mia e sono libero di fare come credo e voi non avete il diritto di dirmi cosa devo fare o cosa non posso fare". E' un po' da stronzetto forse però mi divertivo davvero a fare una pantomima del genere.

Warlordmaniac

Per un genitore, che il figlio sia minorenne o abbia 30-40 anni non conta niente, sarà comunque preoccupato per le sue sorti.
Riguardo la vicenda paghiamo decenni di criminalizzazione dell'uomo, pensiamo che gli stupri siano all'ordine del giorno, ci fidiamo solo degli amici degli amici e siamo chiusi a conoscere fatte per strada. Abbiamo distrutto il mondo e adesso ci teniamo atteggiamenti paranoici come quello del padre di Biancalatte.

Masterplan92

Si sarà preoccupato per te..prova a capirlo