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03-04-2011, 16:40
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#1
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Principiante
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 65
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è da un pò di tempo che mi balena questa idea in mente: prima, dai tempi delle medie, ero sempre chiuso, introverso e asociale e facevo di tutto per distinguermi dalla massa delle persone "normali" che spesso disprezzavo o comunque guardavo con aria di sufficienza, non mi davo ai divertimenti "tipici" di quell'età tipo l'uscire il sabato sera, il bere, etc....c'ero solo io e la mia testa, in quello stato mi sentivo bene con me stesso, mi sentivo grande e potente. poi all'università, lentamente, mi sono sforzato a poco a poco di cambiare, ma quando ciò è avvenuto sono stato travolto dal pensiero "hai sprecato i tuoi anni migliori, non hai fatto fatto le esperienze che avresti dovuto" che tuttora non mi lascia. ora non ho più un punto fisso, e, nonostante ora cerchi di vivere una vita il più possibile "normale", mi rendo conto di essere un fallimento dal punto di vista sociale e soprattutto sentimentale, e guardo con invidia a chi invece riesce in questi campi, cosa che prima non facevo perchè non mi interessava. come se non bastasse, nel mezzo di questo cambiamento sono finito da uno psichiatra, da cui vado tuttora, anche se ormai sento di essere ad un punto morto. per cui la domanda che mi pongo e vi pongo è ovviamente: se non fossi cambiato, sarebbe stato meglio o peggio? e voi al posto mio cosa avreste fatto?
mi rendo conto che a domande del genere non c'è una vera risposta e so anche di avervi detto troppo poco di me per permettervi di valutare, ma sono curioso di sentire le vostre risposte.
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03-04-2011, 16:46
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#2
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Esperto
Qui dal: Jan 2010
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 1,451
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Quote:
mi rendo conto di essere un fallimento dal punto di vista sociale e soprattutto sentimentale, e guardo con invidia a chi invece riesce in questi campi, cosa che prima non facevo perchè non mi interessava.
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Secondo me non dipende dal fatto che "sei cambiato" ma dal fatto che le esigenze e le aspettative sono diverse rispetto a quelle che ha un bambino delle medie... non puoi paragonarti a quello che eri allora.
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03-04-2011, 16:51
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#3
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Principiante
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 65
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Quote:
Originariamente inviata da Sentry
Secondo me non dipende dal fatto che "sei cambiato" ma dal fatto che le esigenze e le aspettative sono diverse rispetto a quelle che ha un bambino delle medie... non puoi paragonarti a quello che eri allora.
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si ma ero così anche al liceo, e poi fidati ero diverso da come sono ora
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03-04-2011, 16:54
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#4
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Intermedio
Qui dal: May 2010
Ubicazione: In this desert life
Messaggi: 126
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Credo di essere nella tua stessa situazione...finora sapevo di essere diversa dalle altre ragazze ma lo prendevo come un dato di fatto...è da qualche mese a questa parte che la cosa mi è diventata insopportabile...e non so se aprire gli occhi sia stato un bene o un male.
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03-04-2011, 16:57
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#5
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Principiante
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 65
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Quote:
Originariamente inviata da ASongNoOneSings
non so se aprire gli occhi sia stato un bene o un male.
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quoto questa frase perchè un pò condensa gran parte dei miei dubbi
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03-04-2011, 17:02
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#6
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Esperto
Qui dal: Jan 2010
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 1,451
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Quote:
Originariamente inviata da Walking Dead
si ma ero così anche al liceo, e poi fidati ero diverso da come sono ora
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Io i cambiamenti di cui parli non li ho mai fatti neanche dopo le superiori, però sento comunque e fortemente le mancanze sociali e sentimentali. Penso sia quasi naturale, ad un certo punto, sentire certe mancanze.
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03-04-2011, 18:09
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#7
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Intermedio
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Sicilia
Messaggi: 254
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Quote:
Originariamente inviata da Walking Dead
è da un pò di tempo che mi balena questa idea in mente: prima, dai tempi delle medie, ero sempre chiuso, introverso e asociale e facevo di tutto per distinguermi dalla massa delle persone "normali" che spesso disprezzavo o comunque guardavo con aria di sufficienza, non mi davo ai divertimenti "tipici" di quell'età tipo l'uscire il sabato sera, il bere, etc....c'ero solo io e la mia testa, in quello stato mi sentivo bene con me stesso, mi sentivo grande e potente. poi all'università, lentamente, mi sono sforzato a poco a poco di cambiare, ma quando ciò è avvenuto sono stato travolto dal pensiero "hai sprecato i tuoi anni migliori, non hai fatto fatto le esperienze che avresti dovuto" che tuttora non mi lascia. ora non ho più un punto fisso, e, nonostante ora cerchi di vivere una vita il più possibile "normale", mi rendo conto di essere un fallimento dal punto di vista sociale e soprattutto sentimentale, e guardo con invidia a chi invece riesce in questi campi, cosa che prima non facevo perchè non mi interessava. come se non bastasse, nel mezzo di questo cambiamento sono finito da uno psichiatra, da cui vado tuttora, anche se ormai sento di essere ad un punto morto. per cui la domanda che mi pongo e vi pongo è ovviamente: se non fossi cambiato, sarebbe stato meglio o peggio? e voi al posto mio cosa avreste fatto?
mi rendo conto che a domande del genere non c'è una vera risposta e so anche di avervi detto troppo poco di me per permettervi di valutare, ma sono curioso di sentire le vostre risposte.
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E' stato meglio secondo me, che tu abbia provato a cambiare (per avere qualcosa di cui, suppongo, sentivi la mancanza), solo che non avresti dovuto cadere nel rimpianto pensando al passato. Dovresti accettare il passato per come l'hai vissuto (d'altro canto l'hai detto tu che il modo in cui hai deciso di comportarti in passato l'hai deciso perchè in quel momento lo preferivi), e guardare semplicemente al presente e al futuro. Se hai dei rimpianti pensa che non hai realmente perduto niente; sei ancora vivo e puoi ancora fare quello che ti manca, migliorando anche le tue capacità relazionali adesso. Quando uno rimpiange qualcosa, quel qualcosa viene visto come qualcosa di bellissimo, indispensabile, perduto per sempre, ma non è così.
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03-04-2011, 18:26
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#8
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Principiante
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 65
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Quote:
Originariamente inviata da AmyLee
Quando uno rimpiange qualcosa, quel qualcosa viene visto come qualcosa di bellissimo, indispensabile, perduto per sempre, ma non è così.
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mi è molto piaciuta questa tua frase, cercherò di farla mia
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03-04-2011, 18:38
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#9
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Esperto
Qui dal: Feb 2011
Messaggi: 663
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Quote:
Originariamente inviata da shady74
l'evento positivo di aver conosciuto delle persone positive, ma, ahimè, solo tramite internet.
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Questa cosa è strana, anch'io la quasi totalità delle persone positive che ho conosciuto sono conoscenze internettiane. Perchè via internet è più facile non deludere le aspettative, visto che si ha un rapporto limitato? Non ci si può sputtanare in giro? Oppure perchè su internet siamo noi e solo noi, senza i filtri deformanti del nostro passato ingombrante e delle malelingue della gente che ci "conosce"?
Cmq, per rispondere al 3d. Credo che tu debba smettere di assillarti con questi pensieri distruttivi, guardare indietro non ha senso serve solo a farsi del male visto che quello che è stato non si può cambiare. Cerca di imparare dai tuoi errori e guardare al presente ed al futuro. E se ti può essere consolatorio, penso che tu prima non stessi poi così bene altrimenti la voglia di cambiare ad un certo punto non ti sarebbe venuta, io lo sperimento adesso, sola per certi versi sto molto bene ma allo stesso tempo non mi rassegno alla cosa. E' rassicurante, non è doloroso, è facile, ma è una non-vita. Vai avanti come stai andando, non guardare indietro, stai facendo bene così.
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03-04-2011, 18:41
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#10
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 3,346
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Quote:
Originariamente inviata da shady74
A me è capitata la tua stessa esperienza: io da adolescente, ma anche oltre, me ne fregavo altamente di non avere amici, di non uscire mai e di essere sempre solo e stavo anch'io bene così, poi un giorno a 34 anni quasi casualmente ho deciso di provare a cambiare
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Io invece sono ancora in questa fase, attualmente non vedo altre strade percorribili, nè ho stimoli o validi motivi per avventurarmi controvoglia in campi che non sono assolutamente "di mia competenza" (e forse mai lo saranno).
Che poi, nel mio caso, non si tratta di fregarsene o far finta di niente, ma è proprio mancanza della necessità di socializzare (forse scaturita dagli evidenti fallimenti avuti e incapacità personali legate a questo aspetto, come scritto in firma), e di conseguenza, trovare una compagna (che è come dire, non puoi pensare di costruire il secondo piano di una casa se manco sai fare il primo).
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03-04-2011, 20:49
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#11
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Principiante
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 50
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Quote:
Originariamente inviata da Walking Dead
per cui la domanda che mi pongo e vi pongo è ovviamente: se non fossi cambiato, sarebbe stato meglio o peggio? e voi al posto mio cosa avreste fatto?
mi rendo conto che a domande del genere non c'è una vera risposta e so anche di avervi detto troppo poco di me per permettervi di valutare, ma sono curioso di sentire le vostre risposte.
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Secondo me hai fatto una scelta giusta. I rapporti sociali fanno bene, sono qualcosa di molto salutare a livello psicologico. Ti senti imbranato perché non sei, come dire, "allenato" rispetto a chi è sempre stato estroverso fin dall'asilo, e quindi ha molta più esperienza di te.
Non devi fartene una colpa.
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03-04-2011, 21:10
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#12
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Banned
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: Firenze
Messaggi: 115
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Credo tu abbia fatto bene a cambiare, benissimo anzi. In questo modo, ti sei aperto un campo di possibilità molto più vasto di quanto il non cambiare ti avrebbe offerto. Ora, il sentimento di aver perso i tuoi anni migliori è totalmente comprensibile, ma è meglio affrontare la cosa, piuttosto che negarsela tutta una vita, continuando a perdere il tuo tempo, non trovi? Non è mai troppo tardi, e pure tardi è meglio che mai...pensa positivo e continua per questa nuova strada che ti aspetta. Ti invidiamo tutti qui.
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03-04-2011, 21:25
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#13
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Intermedio
Qui dal: Aug 2010
Messaggi: 247
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Io invece ho fatto il percorso opposto, a un certo punto la normalità mi aveva rotto i coglioni.
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