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Vecchio 18-09-2012, 12:16   #1
Esperto
L'avatar di Blur
 

Vorrei riportarvi un dubbio che mi balza sempre alla mente quando mi immergo nella lettura del forum.

Spesso qui si legge che i fobici hanno una sensibilità/attenzione al prossimo maggiori rispetto ai normaloni. Si dice che questi ultimi spesso non hanno la sensibilità nel capire le persone, spesso urtano le sensibilità di altre persone senza farci caso o addirittura fregandosene, sono più frivoli dei fobici, meno profondi, meno sensibili per l'appunto.

Ma sarà proprio cosi?

Seguendo questo discorso se un fobico un giorno fosse miracolato e non fosse più fobico perderebbe la sua sensibilità e si comporterebbe come un normalone? Chi critica la scarsa sensibilità di alcuni normaloni è sensibile perchè tale sensibilità rientra nel suo dna o solo perchè obbligato da uno stato di necessità in cui nemmeno vorrebbe starci? Un miracolato ex fobico rimarebbe più sensibile oppure nel medio lungo periodo adagiandosi alla sua nuova vita quel naturale senso di sopravvivenza insito nell'essere umano e che lo spinge a vivere al meglio, lo porterebbe a comportarsi come chi lui stesso criticava in passato?

Se voi non foste fobici sareste comunque più sensibili/attenti al prossimo rispetto agli altri normaloni?

Oppure siete giunti alla conclusione che non c'è nessun legame tra fobia e sensibilità e che alcuni fobici dietro un alone di sensibilità dichiarata sono addirittura meno sensibili di tanti altri sotto sotto?

Ma soprattutto: cosa vuol dire essere più sensibili? Spesso sento ad esempio dire dalle ragazze "sono una persona molto sensibile anche troppo". E' vero basta poco per farle piangere e per farle soffrire. Rimani perfino sorpreso perchè dicono di commuoversi guardando il film 3 metri sopra il cielo (minchia dico io). Poi però ti accorgi che sono le prime a fare le stronze con gli altri e a volte in maniera anche molto sadica: sono sensibili si ma solo quando riguarda se stesse o le persone a cui tengono. Per me invece uno è sensibile se lo è prima di tutto con gli altri (anche con gli estranei e i conoscenti) altrimenti è troppo facile dichiararsi sensibili.

Insomma, generalizzando, si può trarre qualche conclusione?

Ai posteri l'ardua sentenza
Vecchio 18-09-2012, 12:22   #2
Banned
 

Secondo me è una leggenda metropolitana.
Più che altro noto come la sensibilità di certi fobici sia rivolta verso chi ha i loro medesimi problemi, o comunque problemi simili, ma non verso i "normaloni".

Ultima modifica di Baloordo; 18-09-2012 a 12:24.
Vecchio 18-09-2012, 12:23   #3
Esperto
L'avatar di zoe666
 

Quote:
Originariamente inviata da Blur Visualizza il messaggio


Oppure siete giunti alla conclusione che non c'è nessun legame tra fobia e sensibilità e che alcuni fobici dietro un alone di sensibilità dichiarata sono addirittura meno sensibili di tanti altri sotto sotto?


Ai posteri l'ardua sentenza
il problema è sempre la generalizzazione, ma tra le tante cose da te scritte sono giunta a questa conclusione. Ci sono persone meno e più sensibili, che siano fobici, meno fobici, introversi od estroversi.
E ci sono stronzi ed egoisti anche tra i fobici, come ce ne sono tra gli estroversi, e così dicendo.
Proprio recentemente una delle tante persone che si spacciano per sensibili, puri d'animo, buoni e troppo altruisti, se ne è uscito con una sequela di insulti verso di me che manco uno scaricatore di porto, solo perchè era stato rifiutato ed ha reagito ( evidentemente ) mooooolto male anche se fa il figo in giro dichiarando quanto la sua vita sia meravigliosa
Alla faccia dei puri d'animo.
Vecchio 18-09-2012, 12:30   #4
Avanzato
L'avatar di Keaton
 

"chi critica la scarsa sensibilità di alcuni normaloni è sensibile perchè tale sensibilità rientra nel suo dna o solo perchè obbligato da uno stato di necessità in cui nemmeno vorrebbe starci?"
Per un fobico è normale diventare più sensibile, volente o nolente, non è una questione di DNA ma una situazione coatta dettata dalla situazione in cui si trova, gli è più semplice vedere le sfumature e le sensazioni che provano gli altri, gli è più facile vedere le piccole cose di tutti i giorni perché è di quelle che vive o ha vissuto. Non a caso tantissimi artisti, scienziati, scrittori erano introversi.
Questo però di per sé non significa essere migliori per forza, dipende...

P.S Hitler era un introversone

Ultima modifica di Keaton; 18-09-2012 a 12:38.
Vecchio 18-09-2012, 12:38   #5
Banned
 

C'è fobia sociale e fobia sociale. Essere sensibili per come la vedo io può essere un "amplificatore" dell'evoluzione di un carattere fobico, ma non ne è la causa. Essere sensibili (che non vuol dire non essere stronzi o esserlo) non implica neanche essere timidi s'è per questo. MA, se le precondizioni per la timidezza ci sono, come detto, essere sensibili può catalizzare il tutto.
E poi mi par di aver letto qui che ci sono un sacco di fobici che non sono particolarmente sensibili
Vecchio 18-09-2012, 12:39   #6
Banned
 

La leggenda, secondo me, è quella che esiterebbe una categoria dei "fobici". Sul sito scrivono un po' tutti, credo sia stato appurato anche da recenti dibattiti ... e quindi, tante teste, tante idee ... e tante sensibilità differenti.

Comunque è anche vero che sul forum, sarà per via del contesto virtuale che tende ad esacerbare certi comportamenti, a volte si vede un po' di astio di troppo, che fa dubitare di una certa millantata "sensibilità" ...

p.s.: io non sono una persona sensibile
Vecchio 18-09-2012, 12:43   #7
Esperto
L'avatar di Kitsune
 

Non è una leggenda ma è distorto il significato.
L'empatia fobica è una consapevolezza acquisita con l'esperienza diretta sul dolore del vissuto e non sulle facoltà interpersonali di comprendere gli altri che anzi spesso mancano.
Tecnicamente non possiamo parlare di empatia fobica ma di consapevoleza fobica.
Riassumendo un fobico senza medesimo vissuto difficilmente può comprendere altre persone ma è molto facile che possa essere l'unico a comprendere altri fobici per la rarità delle sensazioni sperimentabili.
Vecchio 18-09-2012, 12:44   #8
Esperto
L'avatar di Ravanello
 

Quote:
Originariamente inviata da Blur Visualizza il messaggio
Oppure siete giunti alla conclusione che non c'è nessun legame tra fobia e sensibilità e che alcuni fobici dietro un alone di sensibilità dichiarata sono addirittura meno sensibili di tanti altri sotto sotto?
Esattamente questo.


Dipende da persona a persona e questo vale sia per i fobici che per i non-fobici.
Vecchio 18-09-2012, 12:48   #9
Intermedio
L'avatar di chris84
 

secondo me è una generalizzazione e in quanto tale da prendere con le molle..
ricordo una volta in autostrada, ero in macchina con 4 conoscenti, abbiamo assistito ad un incidente: si è ribaltato un furgoncino.. mentre io ero preso da pensieri tipo "chissà se s'è fatto male" "che pericolo è li in mezzo alla strada" vedo quelli che erano in auto con me che stavano li dal furgoncino e tirar fuori il guidatore.. e io non mi ero manco accorto che fossero scesi! aggiungo che non sono minimamente una persona distratta, anzi..
tutto questo per dire che loro hanno messo subito in moto il lato "emotivo", il cuore diciamo, mentre io ho avendo una emotività glaciale ho messo in moto il cervello.. quindi come ha già detto qualcuno, non vedo alcun legame, varia da persona a persona
Vecchio 18-09-2012, 12:51   #10
Esperto
L'avatar di eVito Corleone
 

Sono sensibile solo per me stesso e per le persone a cui tengo (cioè nessuno).
Vecchio 18-09-2012, 12:59   #11
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

è certo che sono più sensibili delle media....le emozioni li fanno sbarellare proprio perchè hanno una sensibilità spiccata....

l'educazione, il rispetto per l'altro invece sono cose diverse, quelle ovviamente si possono trovare in maggior misura in questa o quella persona, fobia o meno....
Vecchio 18-09-2012, 13:08   #12
Banned
 

balle..........
Vecchio 18-09-2012, 13:11   #13
Banned
 

Qui dentro ho notato che in genere l'atteggiamento riguarda sensibilità che si limita alla propria sfera privata. Il resto non esiste. Che è un mix di sensibilità (troppo facile, se riguarda sé stessi) ed egoismo spropositato.
Quindi mi sentirei di dire: leggenda più che metropolitana. Ma certo non significa che ciò sia legge. Piuttosto, l'andazzo medio.
Vecchio 18-09-2012, 13:16   #14
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

Quote:
Originariamente inviata da Holden Caulfiel Visualizza il messaggio
Qui dentro ho notato che in genere l'atteggiamento riguarda sensibilità che si limita alla propria sfera privata. Il resto non esiste. Che è un mix di sensibilità (troppo facile, se riguarda sé stessi) ed egoismo spropositato.
Quindi mi sentirei di dire: leggenda più che metropolitana. Ma certo non significa che ciò sia legge. Piuttosto, l'andazzo medio.
ma quiesto forum non è un campione rappresentativo dei fobici

è pieno di gente che non c'entra nulla
























calma calma, era una battuta visto le altre 86 discussioni aperte sul tema
Vecchio 18-09-2012, 13:17   #15
Banned
 

Le cose cambiano.
Vecchio 18-09-2012, 13:27   #16
Esperto
L'avatar di ESPROC
 

Quote:
Originariamente inviata da Balordo Visualizza il messaggio
Secondo me è una leggenda metropolitana.
Più che altro noto come la sensibilità di certi fobici sia rivolta verso chi ha i loro medesimi problemi, o comunque problemi simili, ma non verso i "normaloni".
Questo quando passi ad una parziale misantropia (e non ci vuole molto...)

Io comunque penso che sicuramente la maggior parte dei fobici sia sensibile poi ovvio che ci sono le eccezioni...
Vecchio 18-09-2012, 13:30   #17
Esperto
 

I cosiddetti "fobici" non sono diversi da tutti gli altri. Avremo chi in virtù dei suoi problemi è più sensibile ed empatico, chi invece, tutto sprofondato nell'analisi delle sue sofferenze, presta poca attenzione, talvolta perfino in buona fede, alle esigenze e i sentimenti altrui. Per non parlare che alcuni, causa scarsa dimestichezza con le regole non scritte della socialità, feriscono o mancano di rispetto senza nemmeno renderesene conto.
Vecchio 18-09-2012, 13:31   #18
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Raskolnikov Visualizza il messaggio
I cosiddetti "fobici" non sono diversi da tutti gli altri. Avremo chi in virtù dei suoi problemi è più sensibile ed empatico, chi invece, tutto sprofondato nell'analisi delle sue sofferenze, presta poca attenzione, talvolta perfino in buona fede, alle esigenze e i sentimenti altrui. Per non parlare che alcuni, causa scarsa dimestichezza con le regole non scritte della socialità, feriscono o mancano di rispetto senza nemmeno renderesene conto.
This. +1000
Vecchio 18-09-2012, 13:52   #19
Esperto
 

Hm... Io ho sviluppato una forte sensibilità verso i problemi degli altri, ma non è stata la fobia sociale. Sono state le mie esperienze, i miei vissuti interiori, le mie sofferenze, i miei dolori. Che provo tutt'ora e ciò mi porta a essere più sensibile verso gli altri.
La fobia sociale è un disturbo, ma porta soprattutto a capire chi ha il proprio stesso problema, come ogni disturbo. Credo che la sensibilità verso gli altri sia una dote innata in ciascuno di noi, che aumenta in base le esperienze. ^^ Tutto qui.
Ciao!
Vecchio 18-09-2012, 14:00   #20
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da chopin6630k Visualizza il messaggio
Hm... Io ho sviluppato una forte sensibilità verso i problemi degli altri, ma non è stata la fobia sociale. Sono state le mie esperienze, i miei vissuti interiori, le mie sofferenze, i miei dolori. Che provo tutt'ora e ciò mi porta a essere più sensibile verso gli altri.
La fobia sociale è un disturbo, ma porta soprattutto a capire chi ha il proprio stesso problema, come ogni disturbo. Credo che la sensibilità verso gli altri sia una dote innata in ciascuno di noi, che aumenta in base le esperienze. ^^ Tutto qui.
Ciao!
Penso anche io che la sensibilità sia più legata alla sofferenza e ai dolori di varia natura che ciascuno ha vissuto piuttosto che alla fobia sociale, che può certo essere un motivo di dolore, ma non di più sensibilità.
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