Pensavo oggi a questo fatto, che le persone fobiche sociali riflettono maggiormente sugli atti che compiono, o prima di compierli, ebbene pensavo tra me e me , non dovrebbe ritenersi questa maggiore contezza, questo maggiore autocontrollo, questa maggiore capacità introspettiva, il risultato di una evoluzione maggiore della personalità umana? Se a una persona fobica toglieste la paura, la sofferenza, i blocchi, di lei rimarrebbero delle qualità psicologiche e caratteriali di grande valore che potrebbero essere impiegate certamente per una vita propria migliore, ma certamente anche per una vita sociale complessiva migliore. E' una mia chimera dovuta a una botta di autostima passeggera oppure vi è un nucleo di verità in quel lampo di un attimo che mi è passato nella testa? E se così è, come renderci partecipi della vita sociale, valorizzando le nostre qualità di rimuginare sulle cose, in un mondo che corre sempre di più?