animaSola

Penso che bisogna giudicarle a 360 gradi...Ci son persone che a volte compiono un azione solo per un tornaconto personale e non smosse da delle buone intenzioni...altre che invece vorrebbero elargire ciò che provano, ma non ci riescono...i casi sono molteplici...e su questo forum abbiamo molteplici esempi di persone che vorrebbero, ma non riescono.

Milo

Si anima però se una persona ferisce e fa del male anche se non è sua intenzione o a valide motivazioni non sono convinto sia giusto perdonarla a cuor leggero perchè io non penso che ci siano persone che facciano del male per il puro gusto di farlo o quanto meno penso siano poche...basandoci sulle intenzioni dovremmo perdonare tutti e si sa così facendo le persone se ne approfittano...

animaSola

Se tu commettessi un errore, non smosso dall'intento malefico di farlo, non vorresti esser perdonato?

Penso che le persone adulte, siano un pò come dei bambini, soprattutto se parliamo di individui con delle problematiche psicologiche.,e in quanto tali , possiamo perdonarle mettendole di fronte ai loro errori ,con la speranza che possano prenderne consapevolezza.

Poi ognuno di noi ha una capacità di amare, perdonare,e valutare il tutto, in modo estremamente soggettivo.,..quindi ciò che può far star bene te, non necessariamente farà star bene anche me.

Milo

Ma vedi è difficile che io faccia qualcosa per ferire gli altri involontariamente perchè ci stò molto attento e se a 30anni ho poche esperienze di vita è proprio per questo motivo perchè non faccio mai niente senza pensare alle conseguenze....e se lo faccio in genere accetto di pagarne le conseguenze fino in fondo cosa che vedo sono in pochi in grado di fare....

E poi devo dire un'altra cosa tutte le volte che ho perdonato o son passato sopra alle cose non è che le persone che ho perdonato poi sono cambiate...anzi alla prima occasione si son confermate tali e uguali a prima ripetendo gli stessi comportamenti scorretti.....

animaSola

Anche io sto molto attenta, ma può capitare di ferire un altra persona., in un momento di stress,di nervosismo o quant'altro...e prenderne consapevolezza, penso che sia già un enorme passo avanti ,verso la capacità di accettazione di se stessi e degli altri.

Detto ciò, probabilmente le persone che hai perdonato non erano in grado di essere diverse, o forse non erano cosi profondamente legate a te da comprendere che un determinato atteggiamento poteva ferirti..bisognerebbe analizzare caso per caso per capire la vera natura degli eventi.

Cè anche da dire, che a volte siamo noi stessi a spingere qualcuno a commettere una determinata azione,..e farsi un esamino di coscenza potrebbe aiutarci a riflettere su noi stessi, su ciò che esprimiamo all'esterno e su come tutto ciò viene recepito.

Joker5

Ho avuto varie amicizie (e "storie") virtuali e sono finite tutte male: interrotte da altri, interrotte da me, finite nel dimenticatoio.

Adesso c'è un altra persona che mi interessa (e molto) ma sfortunatamente non siamo vicini. Ci siamo incontrati più volte, e al telefono non ci sentiamo. Spero di non perderla mai di vista, e sopratutto di capire quando sarebbe il caso di trovare il coraggio di agire in prima persona per evitare che accada. Non è facile.

Mi manca tantissimo, però. E quando dico tantissimo voglio dire adesso, e ogni dannato minuto. Chi si è trovato in questa situazione sa che è come essere in astinenza, e che è un errore madornale permettersi di finirci dentro. Però ormai il gioco è fatto. Non posso e non voglio mettere in discussione (oltre certi limiti) quello che provo per questa persona, preferisco aspettare e verificarlo "nella realtà" e, nel frattempo, stare lontano dal virtuale.
E vorrei pensare ad altro. Guardarmi intorno e cercare di affrontare il vuoto che mi è attorno, senza dover dipendere da nessuno. Cercare altre strade, convincermi che non sono solo un fattoccio incastrato nel cuore di qualcuno. Ma questo è un problema più generale, e il solito, forse, per un fobico.