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Vecchio 30-08-2018, 01:17   #1
Principiante
 

E' giunto il momento di iscrivermi a questo forum dopo anni ormai che vi leggo da spettatrice.
Ciao a tutti, mi chiamo Roberta, ho 23 anni, studio Medicina e quest'anno comincio il mio quarto anno.
Sono consapevole di soffrire di 'fobia sociale' ormai da anni, ricordo benissimo che quando scoprii che questa mia sofferenza avesse un nome e trovai questo forum mi sentii così bene e finalmente meno 'anormale'.
Ho sempre avvertito una difficoltà nei rapporti sociali, fin da bambina. Diciamo che man mano che andavo avanti con l'età la cosa è andata a peggiorare e a manifestarsi sempre di più. Alle medie ero una bambina estremamente timida e sensibile alle parole degli altri. Ricordo ancora due o tre frasi che mi sono state rivolte all'epoca e percepisco ancora il dolore che ho provato come se fossero stati dei veri e propri traumi. Ma alle medie tutto sommato sopravvivevo perché avevo due migliori amiche con cui stavo molto bene.
Diciamo che la fine dell'amicizia tra noi tre è stata una delle cose che mi ha più segnato nella mia vita. Inizialmente è finita con una delle due, e io e l'altra ci siamo iscritte allo stesso liceo, nella stessa classe. Poi appena iniziò il liceo la tipa cominciò a non calcolarmi più di tanto, perché ero molto chiusa e facevo fatica ad aprirmi con gli altri, mentre lei era la tipica ragazza socievole che non vedeva l'ora di fare amicizia con chiunque. Pochi mesi dopo l'inizio del primo anno di liceo eravamo già come due estranee.
Questa cosa mi ha segnato, tutt'ora il pensare che si possa passare dall'essere amiche che condividono qualsiasi cosa all'essere complete estranee, mi sconvolge. E mi ha sconvolto.
Ho cominciato in questo modo il liceo, i traumi del cambiamento medie-liceo e della fine delle amicizie più belle della mia vita, mi hanno paralizzato completamente. Tanto che mi isolavo in classe, e non provavo minimamente a fare amicizia con gli altri.
Così è cominciato il mio periodo di isolamento totale. Ho passato 5 anni di liceo in totale solitudine. Entrare in aula ogni giorno per me era come entrare in una gabbia di lupi. Erano tutti in branco e io ero sola ed esclusa. Ho fatto 'amicizia' solo con la mia compagna di banco che era la tipica secchiona ed era più disagiata di me. E' stato un vero e proprio inferno. Tornavo a casa ogni giorno e piangevo per ore. I primi due anni piangevo ogni giorno tutti i giorni. Sempre chiusa in camera, senza farmi vedere dai miei perché non sapevo che spiegazioni dare.
Non nego di aver pensato al suicidio più volte in quegli anni. Soffrivo così tanto da provare dolore fisico, e non c'era nessuno a cui dirlo, e volevo solo che finisse.
Per fortuna proprio il primo anno di liceo si fece viva una ragazza conosciuta a catechismo, una tipa pure lei strana.. così siccome ero molto sola e non sapevo più come giustificarmi con i miei che mi dicevano 'ma stai sempre a casa', decisi di accettare di uscire con lei. Così alla fine ho passato quegli anni ad uscire con lei e altre sue amiche, alcune davvero molto disagiate e non proprio raccomandabili.. però ero sola, e mi sono accontentata.
Così ho finito il liceo che avevo solo due amiche: questa ragazza del catechismo, C., e un'altra ragazza conosciuta tramite lei: S.

Poi non avendo passato il test di medicina il primo anno ho fatto un'altra facoltà scientifica facendo la pendolare e questa esperienza mi è servita per interagire con le persone, o perlomeno per imparare ad interagire pian piano con persone nuove, dato che praticamente non sapevo farlo.
Dal punto di vista delle amicizie reali non è cambiato nulla in quell'anno.

L'anno seguente sono entrata a Medicina nella mia città. Ed ero molto felice ma anche timorosa di cominciare una nuova esperienza e di incontrare nuova gente. Ero decisa a cambiare le cose, a farmi degli amici. E devo dire che il primo anno ci stavo riuscendo. Non so come ho fatto, ma mi sono ritrovata parte di un gruppo di persone, e uscivamo anche insieme molto spesso. Per me era un vero sogno. Però finita la conoscenza superficiale, nel gruppo si sono cominciate a formare delle amicizie più strette tra gruppetti e io sono sempre quella incapace di formare una relazione che vada più in profondità. Non so se sia colpa delle persone in sé che forse non hanno molte cose in comune con me, o se sia colpa mia. Ma forse è colpa mia.
Comunque arriva il secondo anno. E mentre il gruppo in cui ero cominciava a traballare, comincio la mia primissima storia d'amore con un ragazzo (non vi racconto come è cominciata perché è una storia lunga), un ragazzo che non faceva parte del gruppo ma conosceva ovviamente tutti loro perché fa anche lui Medicina nel nostro anno.
Inizialmente lui comincia ad integrarsi con il nostro gruppo, e chiaramente io ero estasiata, cioè stava succedendo tutto ciò che avevo sempre sognato: avevo un mio gruppo di amici e avevo anche un fidanzato. Era un sogno. Ma è durato pochi mesi. Infatti io e questo ragazzo, che si chiama E., abbiamo caratteri molto simili e molto chiusi (probabilmente anche lui è un po' fobico sociale), mentre i ragazzi e le ragazze di questa compagnia erano molto estroversi e festosi e facevano e dicevano cose con cui noi non ci trovavamo tanto d'accordo. Nel mentre il gruppo si era già cominciato a sfaldare per altri motivi.
Insomma, detto in parole povere: io e lui stiamo ancora insieme (ormai sono quasi due anni), ma non abbiamo più nessuno con cui uscire. La cosa orribile è che le ragazze del gruppo, con cui io mi ero legata, si sono fatte un gruppo a parte con un'altra ragazza del nostro corso, e mi hanno esclusa completamente. Però ammetto che io ho detto diecimila volte no quando mi chiedevano di uscire.

Quindi da un anno ormai io ed E. siamo soli. Usciamo soli tutto il tempo, a parte qualche random uscita che è capitata con altri colleghi universitari.
Insieme stiamo bene, perché io e lui dal punto di vista sociale siamo quasi uguali, solo che io forse sono peggio. Infatti lui al liceo, sebbene fosse timido e introverso, non ha avuto la mia terribile esperienza, anzi nonostante lui non si faccia praticamente mai sentire con i suoi vecchi amici, questi ogni volta che tornano in città per qualche festività lo chiamano.

Questa iscrizione di oggi parte proprio dal fatto che ieri ho per la prima volta incontrato due dei suoi amici, e mi sono resa conto di quanto sola io sia, e che ,anche l'unica persona che rappresenta tutta la mia vita sociale, in realtà abbia anche altre persone oltre me. Invece io ho solo lui.

Mi sono dimenticata di dire che appena ho iniziato l'università, pian piano ho cominciato a perdere i rapporti con quelle due mie amiche, C. ed S., e anche con le persone che uscivano con noi. Perché erano relazioni campate in aria, e senza alcuna fondamenta. Forse solo S. mi manca.. e stavo pensando di contattarla in questi giorni, ma anche lì il rapporto è complicato quindi non so come andrà.

Mi sento triste e stanca di vivere così.
In questo forum cerco solo conforto e confronto.

Scusate per il papiro.
Ringraziamenti da
SamueleMitomane (01-09-2018)
Vecchio 30-08-2018, 23:47   #2
Super Moderator
L'avatar di Loner
 

Benvenuta nel forum, Roberta

Ti invito, come nuovo utente, a leggere
Ringraziamenti da
wastingtime (31-08-2018)
Vecchio 31-08-2018, 07:46   #3
Principiante
 

Benvenuta!
Ringraziamenti da
wastingtime (31-08-2018)
Vecchio 31-08-2018, 09:05   #4
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

benvenuta
Ringraziamenti da
wastingtime (31-08-2018)
Vecchio 31-08-2018, 11:55   #5
Esperto
L'avatar di Oblomov
 

Benvenuta... molto bella la tua storia, anche se un po' triste
Ringraziamenti da
wastingtime (31-08-2018)
Vecchio 01-09-2018, 17:11   #6
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da wastingtime Visualizza il messaggio
Questa iscrizione di oggi parte proprio dal fatto che ieri ho per la prima volta incontrato due dei suoi amici, e mi sono resa conto di quanto sola io sia, e che ,anche l'unica persona che rappresenta tutta la mia vita sociale, in realtà abbia anche altre persone oltre me. Invece io ho solo lui.

Mi sono dimenticata di dire che appena ho iniziato l'università, pian piano ho cominciato a perdere i rapporti con quelle due mie amiche, C. ed S., e anche con le persone che uscivano con noi. Perché erano relazioni campate in aria, e senza alcuna fondamenta. Forse solo S. mi manca.. e stavo pensando di contattarla in questi giorni, ma anche lì il rapporto è complicato quindi non so come andrà.

Mi sento triste e stanca di vivere così.
In questo forum cerco solo conforto e confronto.

Scusate per il papiro.
Il tuo periodo al liceo deve essere stato un inferno e io mi sarei fatto spostare in altra scuola. Ma ormai è fatta. Comunque non dipenderà solo dalla classe ma anche da come sei e su questo un po' ci puoi lavorare.
Sfrutta il fatto di avere un ragazzo per costruire insieme nuove amicizie secondo i vostri interessi.
Ma non fare un dramma quando le perdi! Si cambia molto a questa età ognuno trova la sua strada e cresce proprio con le nuove amicizie e nuovi confronti.
Parla insieme al tuo ragazzo delle tue paure e risolvetele insieme. Lascia perdere i confronti se non ti servono a migliorare.
Vecchio 01-09-2018, 21:35   #7
Banned
 

Benvenuta i papiri sono ben accetti
Vecchio 04-09-2018, 23:52   #8
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da Geco72 Visualizza il messaggio
Il tuo periodo al liceo deve essere stato un inferno e io mi sarei fatto spostare in altra scuola. Ma ormai è fatta. Comunque non dipenderà solo dalla classe ma anche da come sei e su questo un po' ci puoi lavorare.
Sfrutta il fatto di avere un ragazzo per costruire insieme nuove amicizie secondo i vostri interessi.
Ma non fare un dramma quando le perdi! Si cambia molto a questa età ognuno trova la sua strada e cresce proprio con le nuove amicizie e nuovi confronti.
Parla insieme al tuo ragazzo delle tue paure e risolvetele insieme. Lascia perdere i confronti se non ti servono a migliorare.
Eh si.. il liceo è stato un vero inferno. Solo a ripensarci mi viene da piangere.. Il punto è.. che il mio ragazzo dal punto di vista sociale è più o meno come me.. ci siamo isolati.. perché lui non ha amici, se non quelli del suo liceo che studiano tutti fuori città.. e lui non è uno che riesce a stringere rapporti che vanno oltre la conoscenza.. quindi diciamo che non facciamo altro che autodistruggersi a vicenda.. e onestamente, essendo realista, non credo ne usciremo mai da questa situazione..
Vecchio 05-09-2018, 00:13   #9
Esperto
 

Benvenuta!
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