Masterplan92

Giuro..un paio di volte sono veramente rimasto fuori fino a sera

sparatemi

non sappiamo le dinamiche della famiglia in questione ma non mi sembra una soluzione valida a meno che questo non fosse un pelandrone scansafatiche con cui si è arrivati ai ferri corti. Che poi abbia funzionato è tutto da dimostrare, al giorno d'oggi lavoro lo trovi quando vuoi, si, ma solo i lavori truffa dove paghi o guadagni solo su commissione

pure_truth2

Questa cosa l'ho sentita raccontare così tante volte che la credevo una leggenda metropolitana, però effettivamente qualcuno ha attuato questo sistema.
Penso fosse cosa comune tempio addietro, quando effettivamente un lavoro lo si trovava in giro.
Mio padre mi diceva che era ciò che avrei dovuto fare,ma non fui mai obbligato (non lo feci infatti)
Per come sono io,se mi avessero obbligato sarebbe stato ancora peggio.
D'ogni modo sì, dipende sempre da soggetto a soggetto,ma credo che per tipi come noi sia un po' troppo estremo.
Certo, anche l'estremo opposto alla lunga è deleterio.

Texas

Io che mi conosco bene, in una situazione come questa avrei dapprima provato rancore, poi sarei passato al cercare tentativi di autodistruzione per farlo sentire in colpa.

SkywalkerJR

La libertà personale prima di tutto.
Chi fa queste cose è uno schiavizzatore, si deve vergonare!!!

Sintra

La libertà di trovare una panchina dove sedersi. Manco un divano.

alien boy

Anche io sono per le vie di mezzo: non a casa tutto il giorno, non per strada senza soldi, invece il metodo più corretto è quello di dargli una paga che gli permetta di stare in un stanza in affitto in quella fascia oraria

alien boy

In parte. Non è precisamente il miglior metodo ma potrebbe essere l'unico in qualche caso

Masterplan92

Per chi ha problemi mentali?solo disperazione..

Ezp97

Egoismo sfrenato e genitore pessimo.

Newage

Bisogna capire perché non lavora, potrebbe fargli bene come male..

Inosservato

magari detta così è molto cruda, ma a volte serve una piccola (o grande) spinta

nel mio caso sono grato di averla avuta ai tempi

Keith

In alcuni casi può funzionare, in altri non è detto.
Se si tratta di figli giovani e forti, senza fobie, depressioni, etc. può anche funzionare se si vede che il figlio è un po' troppo pigro per i doveri e magari non pigro per i divertimenti.
Anche non fare mai niente e lasciare che le cose scorrano non va bene, l'ideale sarebbe una via di mezzo.

pokorny

Mio padre ha adottato verso di me una strategia analoga, non proprio questa ma comunque ha tentato di costringermi a fare il lavoro che piaceva a lui. Il risultato è che non ho fatto il lavoro che voleva lui, come vedo un oggetto che ha qualche relazione con quel lavoro mi viene da vomitare e ho un pessimo ricordo di mio padre. Ma proprio pessimo, di fatto mi ha ricattato per tutta la vita.

E' vero che darle tutte vinte è male e quel genitore non ha tutti i torti. Ma è anche vero che nessuno chiede di essere messo al mondo e un genitore deve mettere in conto che gli venga fuori un figlio indolente e/o con problemi. E penso che solo per il fatto di trovarsi a esistere senza averlo voluto i genitori debbano più di qualcosa ai propri figli.

Lalisa

Io sono dell'opinione che bisogna approcciarsi alle cose con il giusto stato mentale, altrimenti diventano ulteriori traumi. Se una persona è già in una condizione mentale precaria e la butti a forza in una situazione, tenderà a interpretare nella maniera più negativa possibile tutto ciò che si troverà davanti. Così non si superano i propri problemi, ma anzi si rinforzano.

È pur vero però che in alcuni casi l'unica spinta è quella che viene dall'esterno, perché dentro c'è solo il desiderio di evitare il problema.

Teach83

Io l'ho fatto in passato, senza che me lo chiedesse mio padre.
Però il risultato fu un ragazzo che vagava per la città senza meta, e che parlava da solo....

cringe

io probabilmente sarei finito tutto il giorno seduto a piangere su una panchina.

andre71to

avevo 23 anni al mio primo lavoro...avevo finito le superiori a 19 perche' bocciato in 4a...ppa' mi aveva mandato dai fratelli salesiani a pagamento...che fatica feci a diplomarmi, in preda alle mie ansie.....poi aspettai il militare...nel frattempo papa' fece l'ultimo sforzo pagandomi la patente...e non so coem ma lapresi........fu il mio primo e credo unico successo....il militare lo feci nel 92 a 21 anni...lo finii a 22 quasi...e l'anno dopo mio padre mi urlo' che BASTA E' ORA CHE PORTI A CASA TU DEI SOLDI...VAI E LA FUORI E TROVATI UN LAVORO O TI CI MANDO IO A CALCI......accettai il primo lavoro che mi offrirono....operaio in fabbrica di elettronica leggera....dopo 4 anni mi licenziai in preda alla disperazione....mi ero pure nel frattempo ustionato il viso ed alterato la pelle della faccio per star dietro agli "amici" normaloni facendo vacanze con loro( ovviamente furono tutte vacanze di merda perche' facevo solo figuracce con la mia ansia ed iperidrosi...) ....poi rimasi quasi chiuso in casa per 8 anni provando ogni tanto a far qualche lavoretto per pochi mesi da cui scappavo come al solito...e' sempre andato tutto storto...

Newage

Bhe dipende, chiara Ferragni era una Blogger.

claire

Non ho mai capito chi considera "non lavori" certi lavori moderni tipo wedding planner, blogger, youtuber.
Però considera lavoro il progettare vasche idromassaggio, fabbricare copridivani, fare i giardinieri, produrre arbre magique, tinte per capelli, fare il vino doc?
Posto che per me sono tutti lavori, quale sarebbe la differenza? Che nei primi la gente fa quello che gli piace? Che non sono cose utili? I lavori "normali" sono tutti utili? A chi? Che non producono beni materiali? Berlusconi penso non abbia mai prodotto un oggetto tangibile con le sue aziende, ma nessuno per questo gli ha mai detto che non lavora.
Mi pare che se uno si diverte a fare quello che fa,allora non può essere lavoro/ non serve a niente, mentre se passa la vita a fare fatica e a fare quello che non gli piace (magari perché si diventano i padroni o gli acquirenti) allora ok, quello lavora, è utile.