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Originariamente inviata da Wrong
Ah perché visto che sai tutto conoscerai anche tutto di noi e saprai anche che molti di noi "Calimeri" hanno fatto anni di psicoterapia e pastiglie.
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Diciamolo più terra terra...
In questo forum ci sono anche, ma non esclusivamente, persone affette da
disturbi mentali.
In alcuni casi, il disturbo compromette anche l'esame di realtà (psicosi ad es.).
Quasi nessuno è psicologo qui dentro ma è legittimo ipotizzare quanto scritto sopra in presenza di determinate uscite reiterate.
Un conto è il post di sfogo, fine a sé stesso, un altro il post in cui si vuole ostinatamente portare come tautologia un pensiero che, se sottoposto all'analisi di un campione di persone sociofobiche e non, verrebbe controvertito, sopratutto da fatti concreti ed oggettivi.
Un esempio banale è il dismorfofobico che continuerà a ripetere che il prossimo non lo vuole per la sua bruttezza, deformità, ecc. e che porterà l'esperienza negativa come conferma del suo pensiero (disfunzionale).
Ha tutto il diritto di sfogarsi, di cercare conforto ma, opinione personale, non dev'essergli concesso di far dilagare convinzioni alimentate dal suo stato patologico.
Se ad es. la sua dismorfofobia si focalizza sull'altezza e la persona vuole portare come dogma il fatto che una donna scarterà sistematicamente ogni uomo più basso di x cm, non deve passare questo messaggio perché altrimenti, l'indeciso ed insicuro, leggendolo si autoconvince che un rifiuto sia dettato dal suo non essere così alto.
Personalmente, in situazioni del genere, intervengo nel tentativo di fornire alla persona una lettura diversa, smentire con esempi e fatti concreti quello che dice e difendere la mia idea. D'altronde, come ho scritto fin dall'inizio, sono qui anche con lo scopo di portare una testimonianza diversa, costruttiva e, nel corso del tempo, seguo partecipandovi con particolare passione, quelle tematiche e tesi che ritengo dannose per quell'utenza che, per sua fortuna, è ancora in quella fase d'incertezza.
Poi, se uno rimane fisso sulle sue idee, non posso certo né essere un sostituto, né tentare di convincere l'inconvincibile.