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09-04-2023, 11:12
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#1
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Esperto
Qui dal: Sep 2022
Ubicazione: Babilonia
Messaggi: 1,377
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Come ho appena scritto in un altro thread, sono ateo e quindi non riconosco tutte queste ricorrenze cattoliche.
Quello che ogni tanto rimbrottano a noi atei è che a natale, pasqua, assunzione eccetera io non dovrei far festa ma dovrei lavorare.
A parte il fatto che per anni ho lavorato tutte le sante feste, religiose e laiche, io direi che si potrebbe pure fare. Non c'è più la religione di stato, il cattolicesimo non è più obbligatorio... almeno in teoria. Dovremmo essere una repubblica laica, quindi nel rispetto delle convinzioni di tutti, io abolirei tutte le giornate festive associate alla religione. I credenti si prendessero le ferie il 25 dicembre e a pasqua.
Però... dei periodi di stacco dall'attività lavorativa servono comunque.
Quindi pensavo: lasciamo invariate le giornate di celebrazione repubblicane, come il 2 giugno, e magari aggiungiamo il 20 settembre, giorno in cui si è realizzata la piena e definitiva unità d'Italia con la restituzione di Roma alla nazione.
E io ci aggiungerei nuove celebrazioni utili a staccare e anche ad accrescere la nostra consapevolezza del mondo - fisico, biologico - in cui viviamo.
Esempio: tre giorni a cavallo degli equinozi e dei solstizi.
Altre idee?
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09-04-2023, 11:16
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#2
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Esperto
Qui dal: Dec 2010
Ubicazione: lombardia
Messaggi: 9,514
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Io abolirei tutte quante e religiose e politiche, ma darei un tot di giorni al anno a scelta che ognuno può prendere quando meglio crede.
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09-04-2023, 11:22
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#3
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,713
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- festa della primavera
- festa dell'estate
- festa dell'inverno
- festa d'autunno
- festa di carnevale (ad esempio per martedì grasso)
- giornata della Paura (per halloween)
- festa della Nazione Italiana (17 marzo)
- festa del cinema (28 dicembre - data della prima proiezione pubblica nel 1895)
- festa del Tempo e del Calendario (4 ottobre, giorno in cui papa Gregorio XIII introdusse il calendario gregoriano, ovvero quello che usiamo tutt'ora)
- festa della Storia e delle Radici (21 aprile, fondazione di Roma)
- festa della Vita e del Non uccidere laico (30 novembre, data della prima abolizione della pena di morte)
- feste delle Arti figurative (12 settembre, data della scoperta delle pitture rupestri nelle grotte di Lascaux)
- altro
(comunque io sono favorevole anche alle feste religiose pure per i laici: la religione va considerata anche come componente culturale su cui si è fondata la nostra civiltà per secoli. Festeggiare il Natale o la Pasqua per un laico è confrontarsi con questo passato e ricordarlo)
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Ultima modifica di Darby Crash; 09-04-2023 a 11:51.
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09-04-2023, 11:24
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#4
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,300
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Quote:
Originariamente inviata da Qwerty
Io abolirei tutte quante e religiose e politiche, ma darei un tot di giorni al anno a scelta che ognuno può prendere quando meglio crede.
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Concordo.
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09-04-2023, 11:27
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#5
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,693
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Ah i bei tempi del brumaio
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09-04-2023, 11:32
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#6
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,713
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Quote:
Originariamente inviata da Schlemiel
Ah i bei tempi del brumaio
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eh, c'è nostalgia per il calendario rivoluzionario. Potremmo prendere spunto, ma non mi piace che le date di queste feste sembrino prese un po' a caso.
17 settembre: Giorno della virtù
18 settembre: Giorno del genio
19 settembre: Giorno del lavoro
20 settembre: Giorno dell’opinione
21 settembre: Giorno delle ricompense
22 settembre: Giorno della rivoluzione
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09-04-2023, 11:35
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#7
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Esperto
Qui dal: Sep 2022
Ubicazione: Babilonia
Messaggi: 1,377
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Quote:
Originariamente inviata da Schlemiel
Ah i bei tempi del brumaio
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Non arriverei fino a quel punto, non è necessario.
Le feste religiose che abolirei sono quelle legate ai dogmi di fede, che la religione abbia plasmato la società - vedi il calendario gregoriano che qualcuno ha citato più sopra - è invece un dato di fatto storico, con cui giustamente c'è da fare i conti.
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09-04-2023, 11:50
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#8
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,693
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La Pasqua cattolica è la festa tarocca per eccellenza visto che è stata nominalmente espropriata e stravolta di significato da quella ebraica, tuttavia sono occasioni per riunirsi e festeggiare, le festività laiche già ci sono e convivono senza il minimo intoppo, la stragrande maggioranza delle persone è credente o superstiziosa quindi le attuali ricorrenze rispecchiano usi e voleri della gente comune, secondo me va tutto bene come è.
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09-04-2023, 11:59
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#9
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Esperto
Qui dal: Sep 2022
Ubicazione: Babilonia
Messaggi: 1,377
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Quote:
Originariamente inviata da Schlemiel
La Pasqua cattolica è la festa tarocca per eccellenza visto che è stata nominalmente espropriata e stravolta di significato da quella ebraica, tuttavia sono occasioni per riunirsi e festeggiare, le festività laiche già ci sono e convivono senza il minimo intoppo, la stragrande maggioranza delle persone è credente o superstiziosa quindi le attuali ricorrenze rispecchiano usi e voleri della gente comune, secondo me va tutto bene come è.
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Se è per questo, un sacco di altre divinità prima del dio cattolico hanno avuto figli partoriti da vergini il 25 dicembre...
Io non credo che vada tutto bene così com'è, perché - credenti a parte - non vedo come possa essere utile a una civiltà celebrare la superstizione. A volte bisogna anche evolversi
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09-04-2023, 12:00
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#10
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Banned
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: care a lot
Messaggi: 9,237
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Io non toglierei le festività religiose. Fanno comunque parte della nostra cultura e tradizione, anche se non tutti le sentono e non tutti devono sentirle, e va bene così. Ma toglierle mi sembrerebbe un altro passo verso la cancellazione di una tradizione e verso una uniformità che non sa di nulla.
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09-04-2023, 12:05
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#11
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,523
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Sono dei break necessari, altrimenti la gente non riuscirebbe a lavorare tutti quei giorni di fila, io ormai la vedo così poi ognuno in casa sua può festeggiare o meno .
Inviato dal mio moto g32 utilizzando Tapatalk
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09-04-2023, 12:06
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#12
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,693
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Quote:
Originariamente inviata da Stan Kezza
Se è per questo, un sacco di altre divinità prima del dio cattolico hanno avuto figli partoriti da vergini il 25 dicembre...
Io non credo che vada tutto bene così com'è, perché - credenti a parte - non vedo come possa essere utile a una civiltà celebrare la superstizione. A volte bisogna anche evolversi
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Credenti a parte resta una sparuta minoranza di atei, soprattutto in Italia, tu sei comunque libero di evolverti mentre la società si evolve in automatico per bisogni, le feste cattoliche di religioso hanno ben poco ma fanno da collante a famiglia e comunità, lasciando liberi gli atei di fare come vogliono, non siamo mica in un paese islamico.
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09-04-2023, 12:08
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#13
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Avanzato
Qui dal: Jan 2023
Ubicazione: Sicilia
Messaggi: 484
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Io sono cattolica quindi un po' di parte, penso però che le principali festività religiose siano importanti anche da un punto di vista culturale e molte tradizioni regionali e popolari, che possono essere vissute anche dagli atei, alla lunga potrebbero rischiare di perdersi se questi giorni di festa venissero aboliti.
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09-04-2023, 12:10
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#14
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,690
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Quote:
Originariamente inviata da Abuela
Io non toglierei le festività religiose. Fanno comunque parte della nostra cultura e tradizione, anche se non tutti le sentono e non tutti devono sentirle, e va bene così. Ma toglierle mi sembrerebbe un altro passo verso la cancellazione di una tradizione e verso una uniformità che non sa di nulla.
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Concordo con te, sotto tanti profili.
C'è un tema di tradizione.
C'è un tema di modernità che stiamo portando avanti senza un significato.
E poi, il messaggio religioso... io sono ateo, ma sto ora ascoltando il discorso del Papa in tv, e cosa potrei dire rispetto al suo messaggio?
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09-04-2023, 12:34
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#15
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Esperto
Qui dal: Sep 2022
Ubicazione: Babilonia
Messaggi: 1,377
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Quote:
Originariamente inviata da Schlemiel
Credenti a parte resta una sparuta minoranza di atei, soprattutto in Italia, tu sei comunque libero di evolverti mentre la società si evolve in automatico per bisogni, le feste cattoliche di religioso hanno ben poco ma fanno da collante a famiglia e comunità, lasciando liberi gli atei di fare come vogliono, non siamo mica in un paese islamico.
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Avrei una valanga di obiezioni da fare.
Intanto non siamo un paese islamico, ma manco cattolico! Se non fosse per Mussolini e Craxi col loro maledetto concordato sarebbe più chiaro.
Poi, ho scritto che io sono ateo, non che tutti debbano esserlo. E anche sul fatto che i non credenti siano minoranza ci sarebbe molto da discutere.
Però ti ribalto la faccenda: che cosa toglierebbe ai credenti se natale o pasqua non fossero più festività quasi obbligatorie? Chi impedirebbe loro di celebrarle nel loro privato o trovandosi assieme nelle chiese? O davvero credi alla fandonia clericale che l'ateismo vuole distruggere la religione?
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09-04-2023, 12:41
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#16
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Esperto
Qui dal: Sep 2022
Ubicazione: Babilonia
Messaggi: 1,377
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Comunque, questo non è un thread sull'ateismo
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09-04-2023, 12:45
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#17
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,693
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Quote:
Originariamente inviata da Artemis_90
Non abolirei le feste religiose, soprattutto di questi tempi, le feste religiose sono come la musica, l'arte, come la cultura, sono patrimonio dell'umanità (se ci pensate le feste religiose odierne sono la metamorfosi delle feste pagane ad esempio il natale in realtà è la festa del sol invictus, prima ancora Yule, anche la pasqua Easter = Ostara...una festa pagana) ci ricordano le nostre origini, ci ricordano che siamo una collettività, sono probabilmente l'unica cosa che c'è lo ricorda, sono un perpretrarsi di tradizioni che mantengono ancora in vita la flebile coscienza collettiva umana.
Noi umani non abbiamo quasi più una coscienza collettiva (c'è l'ha di più l'intelligenza artificiale che noi umani ormai) è un problema non avere più una coscienza collettiva? Un pò si, porta all'anomia, l'uomo non sa più chi è, da dove viene, dove sta andando in assenza di una coscienza collettiva, l'essere umano è un'individuo con una personalità propria, ma è prima di tutto parte di qualcosa di più grande, è un'essere sociale, non può vivere come un'isola, una società dove gli individui sono isole è una società in cui non vorreste vivere.
E poi vogliamo farci battere dall'intelligenza artificiale? Lei si sta sviluppando e connettendo sempre più, noi ci stiamo "raggrinzendo" nel nostro bozzolo solitario, prima toccherà alle religioni, poi alla cultura, all'arte...diventeremo un'estensione del mondo artificiale e digitale, tutto ciò che siamo sarà deciso dalla tecnologia, cosa ci piace, cosa non ci piace, in cosa crediamo, in cosa non crediamo, se la nostra coscienza collettiva diminuisce si accresce la capacità della tecnologia (che è già è molto forte perchè noi prendiamo le nostre decisioni spesso in base ad un algoritmo) di determinare ciò che siamo.
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La Pasqua deriva da Pesach che celebra la liberazione dalla schiavitù del popolo ebraico in Egitto, cosa fosse ostara non lo so ma dubito ci siano feste con le stesse caratteristiche di Pesach che non può essere definita derivante da altre, per il resto condivido il tuo pensiero, le feste sono aggreganti per tradizione e cultura dei popoli(anche quelle pagane e politeiste .
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09-04-2023, 12:55
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#18
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,693
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Quote:
Originariamente inviata da Stan Kezza
Avrei una valanga di obiezioni da fare.
Intanto non siamo un paese islamico, ma manco cattolico! Se non fosse per Mussolini e Craxi col loro maledetto concordato sarebbe più chiaro.
Poi, ho scritto che io sono ateo, non che tutti debbano esserlo. E anche sul fatto che i non credenti siano minoranza ci sarebbe molto da discutere.
Però ti ribalto la faccenda: che cosa toglierebbe ai credenti se natale o pasqua non fossero più festività quasi obbligatorie? Chi impedirebbe loro di celebrarle nel loro privato o trovandosi assieme nelle chiese? O davvero credi alla fandonia clericale che l'ateismo vuole distruggere la religione?
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I credenti, che in Italia sono la stragrande maggioranza, vogliono le feste religiose, l'ateismo come concetto non rappresenta di per sé nessun ente gruppo o altro che non sia individuale, il concordato per la nostra storia è un downgrade, fino a pochi anni prima esisteva un esteso stato pontificio (c'è ancora), visto che quasi tutti festeggiano tali ricorrenze che siano festivi è solo logica conseguenza, personalmente lavoro sempre alle feste, come oggi e domani, ma riesco a distinguere fra quello che penso e faccio io rispetto al volere della società.
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09-04-2023, 13:09
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#19
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Esperto
Qui dal: Sep 2022
Ubicazione: Babilonia
Messaggi: 1,377
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Quote:
Originariamente inviata da Schlemiel
I credenti, che in Italia sono la stragrande maggioranza, vogliono le feste religiose, l'ateismo come concetto non rappresenta di per sé nessun ente gruppo o altro che non sia individuale, il concordato per la nostra storia è un downgrade, fino a pochi anni prima esisteva un esteso stato pontificio (c'è ancora), visto che quasi tutti festeggiano tali ricorrenze che siano festivi è solo logica conseguenza, personalmente lavoro sempre alle feste, come oggi e domani, ma riesco a distinguere fra quello che penso e faccio io rispetto al volere della società.
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I credenti sono maggioranza solo per la Chiesa e i suoi registri dei battezzati. La maggior parte di quelli che tu chiami credenti sono solo superstiziosi o abitudinari, vogliono le feste perché non si lavora e ci si fa i regali. Le feste religiose sono l'apoteosi del consumismo, prima ragione per cui un credente vero dovrebbe opporsi all'obbligo di celebrare i dogmi sul calendario.
La secolarizzazione avanza, che vi piaccia o no, ecco perché la religione si è barricata nei palazzi della politica e cerca di imporsi da là.
E gli atei non vogliono rappresentare proprio niente. Tu confondi l'ateismo con la laicità. Vizio tipico.
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09-04-2023, 13:21
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#20
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,693
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Quote:
Originariamente inviata da Stan Kezza
I credenti sono maggioranza solo per la Chiesa e i suoi registri dei battezzati. La maggior parte di quelli che tu chiami credenti sono solo superstiziosi o abitudinari, vogliono le feste perché non si lavora e ci si fa i regali. Le feste religiose sono l'apoteosi del consumismo, prima ragione per cui un credente vero dovrebbe opporsi all'obbligo di celebrare i dogmi sul calendario.
La secolarizzazione avanza, che vi piaccia o no, ecco perché la religione si è barricata nei palazzi della politica e cerca di imporsi da là.
E gli atei non vogliono rappresentare proprio niente. Tu confondi l'ateismo con la laicità. Vizio tipico.
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La maggioranza che sbagli e sia superstiziosa e opportunista rimane comunque la maggioranza, esegeta e cattolico è un ossimoro quindi quello che dici è vero ma non sposta di una virgola la legittimità del loro festeggiare.
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