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Originariamente inviata da caliserio
forse perchè sotto sotto voglio organizzare una fobic società, e un giorno far scomparire tutti i normali (gli "altri") dalla faccia della terra :lol:
abolita ogni forma di estroversione, chiusi tutti i bar, serrati i pub, vietato guardare mentre si firma, o fissere la gente per più di 3 secondi se non autorizzati
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idem per me, levandoci però il "forse" e il "sotto sotto": consapevolmente e dichiaratamente dovremmo facilitare le condizioni per rendere l'ambiente a noi favorevole, la penalizzazione è osservabile, dimostrabile, anche ai cosiddetti normali.
Gli estroversi reagirebbero dicendo che è "troppo pesante" per loro adattare la loro psiche a quella degli introversi, senza pensare che anche per noi è "molto più pesante" sopportare la nostra emarginazione, e allora è chiaro che nella loro mente è come se ci fosse la convinzione che loro non devono assolutamente superare sforzi "pesanti" mentre noi, chissà perchè, sì.
Lo vogliamo capire una volta per tutte che oltre al danno ci stanno appioppando anche la beffa?
Dobbiamo prendere coscienza di questo e arrabbiarci in modo lucido, adottando il modello della teoria dei giochi abbiamo una categoria da promuovere: quella dei sociofobici.
Il gioco per noi è penalizzante, noi dobbiamo riportarlo a un gioco a somma zero.
Dobbiamo fare in modo che, se gestiamo gli sguardi e i gesti in modo strano, nella mente del "normale" che ci osserva non si formuli il pensiero "questo non è interessato ad avere una vita sociale"
o peggio ancora "questo non potrà mai avere una vita sociale dignitosa"
ma piuttosto:
"questo ha un modo di esprimersi anomalo, che però non gli leva dignità sociale, ne' la possibilità di inserirsi nel mio ambiente sociale".
Un passo importante è lanciare i segnali del nostro interesse sociale, e soprattutto della nostra esistenza, quindi... andare alle feste e ai pub, mostrare la nostra anormalità e raccogliere tutti i giudizi e pregiudizi ricevuti.
Per noi è tempo di lotta: il campo di battaglia sono i pub, i bar, i locali, le discoteche, e le feste.