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Vecchio 02-01-2016, 19:16   #1
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Vi siete mai chiesti come mai con l'avanzare dei diritti delle donne i suicidi maschili aumentano sempre di più?
Ci vogliono rifilare la giustificazione a questo fatto con la storia che gli uomini sono più propensi alla violenza e quindi anche al suicidio ma questa spiegazione per essere un minimo credibile dovrebbe valere un pò per tutto il mondo, invece ho letto che in Cina, dove c'è stata la politica del figlio unico e molte coppie tendevano a preferire di avere un figlio maschio si era creata una certa discriminazione nel fatto di essere nata donna e guarda caso in quel paese i suicidi femminili superano quelli maschili.

Quindi la favoletta che i suicidi maschili sono di più per colpa della natura del maschio che è violenta e quindi anche violenta contro se stesso sembrerebbe una bella balla femminista per dare la colpa anche ai maschi del fatto che si ammazzano per colpa del femminismo e quindi promuovere come non mai la misandria.

A questo punto mi pare ovvio che il femminismo non punta alla parità, ma alla dominazione del genere femminile su quello maschile, la parità è una bella parola per nascondere intenzioni ben diverse, un poco come Hitler che a differenza di quanto si pensa nei discorsi che faceva al popolo tedesco parlava sempre dell'importanza della pace e di essere pacifisti, ma in realtà si preparava ad attaccare il mondo.

A questo punto non ci sono molte scelte, se le donne non iniziano a prendere una posizione netta contro il femminismo si può benissimo rinunciare ad avere una vita sentimentale e lasciarle alla compagnia dei gatti, così gli unici a fare figli saranno le persone appartenenti a culture dove la donna è "oppressa" e "sottomessa" mentre la civilissima società femminista occidentale si estinguerà come è giusto che sia.

La lotta contro il nazifemminismo ha la priorità alla lotta al capitalismo.

Ultima modifica di Svers0; 02-01-2016 a 19:20.
Vecchio 02-01-2016, 19:37   #2
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L'avatar di barrylyndon
 

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Originariamente inviata da Svers0 Visualizza il messaggio
Vi siete mai chiesti come mai con l'avanzare dei diritti delle donne i suicidi maschili aumentano sempre di più?
Fonte?

E se anche fosse, quella relazione della statistica descrittiva nota come correlazione lineare può evidenziare in un grafico cartesiano che dei dati possono avere una tendenzialmente perfetta correlazione e nonostante ciò possono essere benissimo due cose che non c'entrano un cazzo l'una con l'altra.
Ringraziamenti da
cancellato15324 (02-01-2016), cancellato16021 (03-01-2016), The_Sleeper (02-01-2016), Weltschmerz (02-01-2016)
Vecchio 02-01-2016, 19:40   #3
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Ci sarà bisogno di tanti, ma tanti popcorn
Ringraziamenti da
Da'at (04-01-2016), Weltschmerz (02-01-2016)
Vecchio 02-01-2016, 19:40   #4
Esperto
 

Estinguersi?! Eh magari, in realtà ci sono un sacco di pagliacci uomini che credono alle balle femministe e che quindi non si pongono questi problemi!! A forza di sentirsi ripetere dai mass media della violenza sulle donne tutti pensano che ci sia un fondo di verità quando in realtà utilizzare i mass media per manipolare il pubblico è una pratica vecchia (Bernays docet). I dati sono a disposizione di chiunque e parlano chiaro ma perchè cercare quando c'è il rischio di essere discriminati se non si pensa quello che pensano tutti?!

Ultima modifica di shycrs; 02-01-2016 a 19:43.
Vecchio 02-01-2016, 19:41   #5
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Vecchio 02-01-2016, 21:14   #6
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Quote:
Originariamente inviata da Masterplan92 Visualizza il messaggio
L'ho detto prima io ahahaahah
Ringraziamenti da
Masterplan92 (02-01-2016)
Vecchio 02-01-2016, 21:39   #7
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Non é reale!
Vecchio 02-01-2016, 21:51   #8
Esperto
 

Personalmente penso sempre ci sia una menzogna di fondo, in modo tale che molte persone si avvicinino in buona fede a certi argomenti e certe correnti di pensieri, un po' per negligenza, un po' per partito preso; come quelli che votano taluni auspicando diritti, sogni e quant'altro per poi non capire che sono i loro primi aguzzini.
Vecchio 02-01-2016, 21:53   #9
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Credo che buona parte degli uomini siano dipendenti dalla propria partner, e dunque incapaci di sopportare la solitudine e l'abbandono.
Con l'aumento dell'indipendenza femminile e della paranoia relazionale, e dunque del numero dei divorzi, aumentano i suicidi maschili.
Ringraziamenti da
pokorny (02-01-2016)
Vecchio 02-01-2016, 21:59   #10
Esperto
 

Prima che si dia fuoco alle polveri, occorre dire che non è vero quello che è stato detto

Le donne tentano il suicidio più degli uomini, quindi la discussione va ribaltata

Dobbiamo parlare di "Maschilismo e mortalità femminile"
Vecchio 02-01-2016, 22:28   #11
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Quote:
Originariamente inviata da lauretum Visualizza il messaggio
Prima che si dia fuoco alle polveri, occorre dire che non è vero quello che è stato detto

Le donne tentano il suicidio più degli uomini, quindi la discussione va ribaltata

Dobbiamo parlare di "Maschilismo e mortalità femminile"
Se non ricordo male i dati :

Le donne manifestano maggiormente l'intenzione di suicidarsi e pensieri correlati. Compiono più tentativi ma arrivano meno ad ottenere il "risultato".

Gli uomini manifestano meno tali intenzioni ma per loro il tentativo di suicidio corrisponde più spesso con la riuscita dello stesso.

Nel complesso i suicidi effettivamente portati a termine sono più maschili.
Credo la discrepanza sia da identificare più che altro per via del significato che il suicidio assume, generalmente, per i due sessi.
Nel caso maschile penso abbia maggiormente connotazione di punizione autoinflitta. Si decide di porre fine alla propria vita perché ci si percepisce come un "fallimento" e quindi non meritevoli di vivere perché troppo "inferiori" rispetto a quanto richiesto.

Comunque credo il termine mortalità, maschile o femminile, sia inadatto per un discorso sui suicidi.
Ma capisco l'accezione in cui è stato usato nel topic.

Personalmente non credo il maggior numero di suicidi effettivi maschili sia da imputare né alla storia della maggiore violenza intrinseca ( che mi pare 'na strunzat') nel genere, né all'aumento dei diritti ( e doveri) femminili.
Ho altre idee in merito.
Sono portato a pensare che il femminismo (quello "sano") e ciò a cui ha portato non siano causa diretta.
Al massimo un fattore che indirettamente, senza colpe o volontà di farlo, ha contribuito ad aggravare una tendenza già in atto e basata su altri motivi di carattere sociale e culturale.

Ultima modifica di The_Sleeper; 02-01-2016 a 22:37.
Vecchio 02-01-2016, 22:31   #12
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da The_Sleeper Visualizza il messaggio
Se non ricordo male i dati :

Le donne manifestano maggiormente l'intenzione di suicidarsi e pensieri correlati. Compiono più tentativi ma arrivano meno ad ottenere il "risultato".

Gli uomini manifestano meno tali intenzioni ma per loro il tentativo di suicidio corrisponde più spesso con ks riuscita dello stesso.

Nel complesso i suicidi effettivamente portati a termine sono più maschili.

Comunque credo il termine mortalità, maschile o femminile, sia inadatto per un discorso sui suicidi.
Ma capisco l'accezione in cui è stato usato nel topic.


Personalmente non credo il maggior numero di suicidi effettivi maschili sia da imputare né alla storia della maggiore violenza intrinseca ( che mi pare 'na strunzat') nel genere, né all'aumento dei diritti ( e doveri) femminili.
Ho altre idee in merito.
Sono portato a pensare che il femminismo (quello "sano") e ciò a cui ha portato non siano causa diretta.
Al massimo un fattore che indirettamente, senza colpe o volontà di farlo, ha contribuito ad aggravare una tendenza già in atto e basata su altri motivi.
Per cui, dato il maggior numero di tentativi femminili, dovremmo parlare di come il maschilismo imperante spinga le donne al suicidio


La mia teoria è che in una società retrograda e maschilista come quella italiana, la donna soffra di frustrazione ed insoddisfazione esistenziale

Fateci caso, quando un uomo raggiunge di risultati, è normale, lo fa una donna e ne parlano al TG (come accaduto stasera)
Vecchio 02-01-2016, 22:51   #13
Esperto
L'avatar di lone 73
 

Quote:
Originariamente inviata da lauretum Visualizza il messaggio
Per cui, dato il maggior numero di tentativi femminili, dovremmo parlare di come il maschilismo imperante spinga le donne al suicidio


La mia teoria è che in una società retrograda e maschilista come quella italiana, la donna soffra di frustrazione ed insoddisfazione esistenziale

Fateci caso, quando un uomo raggiunge di risultati, è normale, lo fa una donna e ne parlano al TG (come accaduto stasera)
La società italiana non è retrogada e maschilista, è una società occidentale come tutte le altre;e a sentir parlare di maschilismo imperante c'è da ridere.
Vecchio 02-01-2016, 23:15   #14
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da lone 73 Visualizza il messaggio
La società italiana non è retrogada e maschilista, è una società occidentale come tutte le altre;e a sentir parlare di maschilismo imperante c'è da ridere.
Non abbiamo mai avuto un presidente della repubblica o un primo ministro donna..
Vecchio 02-01-2016, 23:23   #15
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Quote:
Originariamente inviata da lauretum Visualizza il messaggio
Per cui, dato il maggior numero di tentativi femminili, dovremmo parlare di come il maschilismo imperante spinga le donne al suicidio
Ho editato il post in parte, aggiungendo altro

Credo occorra distinguere tra tentativi di suicidio e suicidi effettivi.
Senza nulla togliere alla sofferenza delle persone - sono cose diverse.
Un conto è il manifestare la tendenza a volersi suicidare ed il tentarci in modo blando spinti dall'impulso.
Un altro pianificarlo in silenzio e portarlo a termine usando un metodo efficiente e che non lasci scampo.
Nel primo caso mi pare più avere connotazione di richiesta disperata di aiuto e considerazione, per i più disparati motivi.
Nel secondo più di punizione autoinflitta e decisa da sé.

Da considerare che nei conteggi influisce anche il fatto che socialmente le manifestazioni di sconforto e debolezza sono più represse e disincentivate nel genere maschile.

Credo anch'io che sia il maschilismo ad essere più problemativo tra i due estremi, e sia quello realmente diffuso. Il femmismo "dannoso" di cui di parla penso non sia null'altro che l'adozione dei canoni di tale pensiero anche per le donne.

Tuttavia questo maschilismo penso sia proprio ciò che spinge maggiormente gli uomini a commettere suicidi senza possibilità di salvezza rispetto alle donne
Il fatto è che trovo un certo ideale maschilista, tipicamente permeante le società occidentali, benefico non per tutti gli uomini ma solo per un numero ristretto di essi, che lo promuovono attivamente per mantenere il loro status. Chiamali vincenti, maschi alpha o come vuoi.

Ovviamente causa danni al genere femminile in quanto tale, ma agisce negativamente anche sul sesso maschile perché pone un canone da raggiungere e con cui confrontarsi costantemente inadatto ad esser tale. Fonte continua di frustrazione perché si cerca di essere a forza qualcosa che non ci appartiene. Ci si giudica con la basi di criteri che vengono introiettati come validi per tutti, ma che nei fatti non lo possono essere (vale anche per le donne).
Così si finisce a competere e snaturarsi pur di diventare vincenti secondo tali canoni invece che secondo ciò che realmente si è, dandogli ancora maggiore importanza e pretesa di validità erga omnes. Ed è per forza un processo che comporta il fallimento (o la sensazione di doversi accontentare perché meno meritevoli) della stragrande maggioranza di chi lo intraprende. Altrimenti non potrebbero nemmeno continuare ad esistere i cosiddetti vincenti, maschi Alpha e quant'altro.


Quote:
La mia teoria è che in una società retrograda e maschilista come quella italiana, la donna soffra di frustrazione ed insoddisfazione esistenziale
Però devi prendere in considerazione che in Italia in realtà il tasso di suicidi è inferiore a quello di Stati ritenuti più civili e con maggiore parità tra i sessi (vedi Nord Europa).
Credo il discorso sia da vedere in ottica di pressione sociale al confrontarsi con un'idea standardizzata di "persona vincente" esercitata sull'individuo (vedi Giappone).
Tale pressione è generalmente esercitata più sulla figura maschile a livello di confronto con standard di "successo" sociale e nella carriera.
La figura femminile d'altro canto ha una pressione sociale ugualmente pesante su altri fattori.



Quote:
Fateci caso, quando un uomo raggiunge di risultati, è normale, lo fa una donna e ne parlano al TG (come accaduto stasera)
Appunto.
Da un uomo ci si aspetta mediamente di più in termini sociali/lavorativi quindi è tendenzialmente più facile si sviluppi la visione di sé come falliti, inadatti, non - uomini eccetera.
Non che ciò che descrivi sia un bene per la figura femminile, anzi è uno dei danni del maschilismo questo far assumere ed introiettare ad una donna che sia intrinsecamente meno capace e più debole di un uomo in determinati contesti, forzandola a provare maggiori insicurezza sulle sue capacità. E quindi relegandola ad un ruolo più passivo, che magari proteggerà di più dal doversi confrontare con la sensazione di fallimento sociale ma diviene anche castrante perché porta ad una sorta di sottomissione inconscia e repressione di sé.
Il discorso credo però sia lungo e da trattare a parte.

Ultima modifica di The_Sleeper; 03-01-2016 a 01:25.
Ringraziamenti da
Antonius Block (03-01-2016)
Vecchio 02-01-2016, 23:25   #16
Esperto
L'avatar di Weltschmerz
 

Insomma come se fosse antani.
Vecchio 02-01-2016, 23:25   #17
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è una società talmente maschilista che basta che una donna dica che un uomo l'ha violentata che quell'uomo viene additato e giudicato colpevole a priori da tutti, e a volta anche dalla giustizia stessa, ora vogliono pure far passare il fischio come molestia, una specie di stupro con lo sguardo lol


oppure i padri divorziati a cui tolgono sempre i figli e il resto
Vecchio 02-01-2016, 23:33   #18
Esperto
 

C'è una teoria secondo cui l'uomo (bianco, eterosessuale) è entrato in crisi negli ultimi anni perché, da essere il signore del mondo, si è trovato costretto a dividere il potere (e i diritti) con tutte quelle categorie di persone su cui prima era abituato a comandare: le donne, i neri, i gay, ecc.
A ben vedere, è ancora una società che concentra il potere nelle mani di maschi bianchi eterosessuali, per lo più -salvo eccezioni a conferma della regola, credo- e a ben vedere, chi concede la parità di diritti a un altro non lo mette affatto sul suo stesso piano.
C'è ancora questa mentalità per cui dev'essere l'uomo b-e a concedere agli altri la parità di diritti che lui ha, una concessione che però non rende gli altri effettivamente pari (perché chi ha il potere di riconoscere un diritto è comunque al di sopra di chi lo riceve).
Secondo la teoria, la crisi del maschio b-e deriva dal fatto che le donne, col femminismo, non solo hanno preteso qualcosa ma se lo sono preso senza attendere l'autorizzazione maschile, cosa che le ha messe davvero sullo stesso piano dell'uomo.
Il maschilismo nella nostra società c'è ancora eccome, non si tratta per forza di violenza ma si ha quando un uomo non accetta che la donna abbia una sua volontà e una sua vita su cui lui non ha nessun controllo e nessun potere; si ha ogni volta che si parla di concedere diritti a qualcuno, perché questo presuppone una diseguaglianza a monte.
Il femminismo dice -come lo intendo io, potrei aver capito male- le donne non devono chiedere all'uomo il diritto di essere alla pari con lui, le donne sono già alla pari dell'uomo per diritto di nascita, come tutti gli esseri umani.
Con questo non voglio spiegare il numero dei suicidi perché non lo so, non so se è vero che succede e perché, ma solo in merito al fatto che il femminismo sia qualcosa di negativo a prescindere.
Molto spesso le donne stesse hanno un concetto di femminismo deviato e malsano, ad es. mettendo in atto comportamenti aggressivi e bullizzanti nei confronti degli uomini, ma nel complesso dire che la parità femminile finirà per sovrastare l'uomo no, boh a me sembra una stronzata.

p.s. e aggiungo che non si tratta solo del conflitto uomo-donna, questo è un sotto-caso di una mentalità più estesa e complessa, che porta a fare discriminazioni su chiunque sia diverso. Per cui, poiché chiunque di noi può trovarsi nella condizione di essere discriminato per qualcosa, negare che esista un problema per qualcuno, è deleterio per tutti.
Io non sono gay per cui potrei anche fregarmene dei diritti dei gay, ma so che la mentalità che porta alcune persone a discriminare i gay è la stessa cazzo di mentalità che porta le persone a discriminare le donne, gli introversi, i depressi, ecc. per cui combatto la discriminazione contro i gay esattamente come ogni altra forma di discriminazione, così come sono contraria al femminismo inteso come umiliazione dell'uomo, ogni cosa è collegata a un'altra e non si può pensare di cambiare questa mentalità solo laddove conviene a noi perché così resterà sempre qualcuno fuori.
Scusate è un po' OT, forse, non lo so, ma è un argomento che mi sta particolarmente a cuore e mi dispiace quando si finisce per parlarne con superficialità o con polemiche. Baci.
Ringraziamenti da
cancellato15324 (03-01-2016), cancellato16014 (02-01-2016), cancellato16021 (03-01-2016), Emil (03-01-2016), Masterplan92 (03-01-2016), Mike Patton (03-01-2016), The_Sleeper (02-01-2016), Weltschmerz (02-01-2016), _Diana_ (04-01-2016)
Vecchio 02-01-2016, 23:35   #19
Esperto
L'avatar di lone 73
 

Quote:
Originariamente inviata da lauretum Visualizza il messaggio
Non abbiamo mai avuto un presidente della repubblica o un primo ministro donna..
Ma questo non c'entra niente,non tiriamo fuori le solite motivazioni artificiose.
Ringraziamenti da
Masterplan92 (03-01-2016)
Vecchio 02-01-2016, 23:43   #20
Esperto
L'avatar di Weltschmerz
 

Comunque, la butto lì eh, forse l'elevata mortalità maschile è dovuta alla pressione sociale.
Al comportarsi "da uomo", non piangere e stronzate varie.
Una repressione emotiva che non lascia vie d'uscita se non l'esplosione (violenza) o implosione (suicidio).
Il maschilismo è un'arma a doppio taglio.
Ringraziamenti da
Antonius Block (03-01-2016), awasted (02-01-2016), cancellato16014 (03-01-2016)
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