Dai su.
Ho detto che le scelte le hai, mica che sono corrette e che devi farle. Ci sono delle scelte che servono a togliere "il sasso" e quelle sono, e altre scelte che spostano il focus al lavoro su se stessi, che sia mirato all'accettazione o al mettersi in prospettiva diversa e meno ossessionata dal sasso nella scarpa da togliere ad ogni costo. Ci sono persone che fanno percorsi per accettare dolori cronici molto acuti, invalidanti e conviverci, non è che perdano le speranze di stare meglio, ma intanto cercano il modo migliore di vivere con un sassolino che è una pietra gigante che ti schiaccia. Ieri ricorreva il compleanno di un uomo che stava in un mio gruppo, è letteralmente morto dal dolore dopo una vita di male atroce. Aveva una malattia cardiaca che gli impediva si assumere certi antidolorifici per cui se lo subiva tutto. Era gentilissimo, buono, colto, intelligente, dal suo letto di ospedale quando riusciva a scrivere, ci chiedeva sempre come stavamo noi. Non si lamentava mai ed era positivo quando aveva delle ore di sollievo parziale e riusciva a guardare internet o fare due passi. In ogni situazione si può scegliere la persona che si vuole essere. Noi lo ricordiamo ogni anno e non solo per il suo dolore , ma per il suo carattere, le gentilezze che aveva per gli altri, le sue poesie, la sua cultura, i suoi modi garbati e la totale assenza di rancore, né per la vita che gli era capitata, né per gli altri, tipo chi si lamenta di un mal di testa da Moment. Lui no. Non ce l'aveva con la vita e con nessuno, anzi amava la vita e delle persone vedeva il buono.
La domanda è in privato

dovevi farmi sapere una certa cosa... Lasciamo ai lettori la curiosità.