Mi scuso per il titolo in inglese...no, non mi devo per niente scusare, visto che questo è proprio il tema del topic: non c'é niente di cui scusarsi, non bisogna sentirsi in colpa.
Il motivo del titolo in inglese è perché non esiste una vera e propria traduzione del termine "unapologetic" nel significato qui inteso (ecco perché mi piace la lingua di Shakespeare: più vocaboli e meno combinazioni di parole, asseconda la voglia di parlare poco), ma diciamo che potremmo tradurlo con "non sentirsi in dovere di fornire scuse o giustificazioni".
Non so voi, ma io sono stato cresciuto con i sensi di colpa, con l'idea di dover sempre dare dei pretesti validi per le mie azioni o scelte. Tanto per fare un esempio: poco fa mi arriva una telefonata per un'offerta di lavoro fino alla fine di giugno, mi mettono pressione e io decido di accettare. Ero però in attesa di un'altra chiamata per un contratto fino alla fine di agosto, quindi se mi chiamano questi qui cosa faccio? Mando al diavolo i primi anche se gli ho promesso di non cambiare idea solo perché la seconda offerta è più vantaggiosa (due mesi di contratto in più)?
Una persona veramente "unapologetic" se ne fregherebbe di dare scuse e sceglierebbe senza indugio ciò che gli conviene di più. Io sento sempre il peso di non mancare alla parola data. Eppure dicono che il segreto della felicità sia quello di sentirsi ogni tanto un po' "unapologetic" e scegliere le cose a proprio vantaggio.
Voi come siete su queste cose? Fate tutto quello che volete o vi consumate divorati dal "guilt trip" con cui siete stati allevati?