|
15-10-2010, 17:50
|
#1
|
Esperto
Qui dal: Sep 2010
Messaggi: 1,195
|
Negli ultimi tempi, ma in questi giorni in particolare, mi sono sforzato di cambiare, di cercare di combattere la timidezza, di "conformarmi" agli altri (gli estroversi) per avere una vita sociale un po' più ricca dal punto di vista delle amicizie maschili e un po' più normale dal punto di vista delle femminili.
Conformarsi è una brutta parola lo so, ma dal momento in cui vedo gli altri spensierati e sereni (quando io non lo sono) diviene logico cercare di essere un po' più come loro per certi aspetti. Oltre a questo ricerco anche una maggiore sicurezza di me stesso da un punto di vista interiore.
Mi rendo conto però che è difficile. Anche troppo. Per quanto mi sforzi a 20 anni suonati ormai un carattere è per lo più plasmato e non lo si stravolge, i pregiudizi delle persone che si conoscono sono scritti ormai nella roccia, e un'intera adolescenza vissuta in un certo modo non può essere ignorata e rinnegata completamente.
In altri 3D si è posto il problema concentrandosi sul tempo rimanente che abbiamo per cambiare. Io vi chiedo un altra cosa... secondo voi ce la faremo mai a cambiare??? Porterà ai risultati che ci aspettiamo questo cambiamento???
Io vado a giorni alterni a seconda delle esperienze quotidiane, a volte mi convinco che in piccola parte è possibile cambiare, in altre occasioni penso che la partita sia chiusa.
Riflettendo su questo di recente mi è venuto in mente "l'ideale dell'ostrica" di Verga, studiato ai tempi del liceo:
Da wiki:
Quote:
Il concetto dell'ostrica si basa sulla convinzione che per coloro che appartengono alla fascia dei deboli è necessario rimanere abbarbicati ai valori della famiglia, al lavoro, alle tradizioni ataviche, per evitare che il mondo, cioè il "pesce vorace", li divori.
|
Sostituendo i "ai valori della famiglia, al lavoro, alle tradizioni ataviche" con i valori e lo stile di vita che da introversi ci viene spontanei seguire... per voi questo concetto è veritiero?? Siamo destinati a rimanere nella schiera di "chi non ce la fa" senza alcuna possibilità?
|
|
15-10-2010, 17:53
|
#2
|
Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 9,761
|
Quote:
Originariamente inviata da Woland12
Sostituendo i "ai valori della famiglia, al lavoro, alle tradizioni ataviche" con i valori e lo stile di vita che da introversi ci viene spontanei seguire... per voi questo concetto è veritiero?? Siamo destinati a rimanere nella schiera di "chi non ce la fa" senza alcuna possibilità?
|
Fondamentalmente sì, rimarremo sempre ancorati alla nostra vita tutta interiore se un accadimento inaspettato non ci obbligherà a cambiare un po' per sopravvivere alla nuova realtà.
|
|
15-10-2010, 17:59
|
#3
|
Banned
Qui dal: Jul 2009
Messaggi: 2,912
|
Verga è uno dei miei autori preferiti proprio per questa sua teoria.
"[...] sono altrettanti vinti che la corrente ha deposti sulla riva, dopo averli travolti e annegati, ciascuno colle stimate del suo peccato, che avrebbero dovuto essere lo sfolgorare della sua virtù."
Questo passo, tratto dall'introduzione a "I Malavoglia", mostra ciò che accade a chi vuole staccarsi dalla sua posizione (Verga intendeva più che altro tutto questo in ambito socio-economico) ed approdare a lidi migliori.
Non è possibile migliorarsi, la società non lo permette e travolge.
|
|
15-10-2010, 18:02
|
#4
|
Esperto
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: L'Universo
Messaggi: 1,118
|
Quote:
Originariamente inviata da Woland12
Negli ultimi tempi, ma in questi giorni in particolare, mi sono sforzato di cambiare, di cercare di combattere la timidezza, di "conformarmi" agli altri (gli estroversi) per avere una vita sociale un po' più ricca dal punto di vista delle amicizie maschili e un po' più normale dal punto di vista delle femminili.
Conformarsi è una brutta parola lo so, ma dal momento in cui vedo gli altri spensierati e sereni (quando io non lo sono) diviene logico cercare di essere un po' più come loro per certi aspetti. Oltre a questo ricerco anche una maggiore sicurezza di me stesso da un punto di vista interiore.
Mi rendo conto però che è difficile. Anche troppo. Per quanto mi sforzi a 20 anni suonati ormai un carattere è per lo più plasmato e non lo si stravolge, i pregiudizi delle persone che si conoscono sono scritti ormai nella roccia, e un'intera adolescenza vissuta in un certo modo non può essere ignorata e rinnegata completamente.
In altri 3D si è posto il problema concentrandosi sul tempo rimanente che abbiamo per cambiare. Io vi chiedo un altra cosa... secondo voi ce la faremo mai a cambiare??? Porterà ai risultati che ci aspettiamo questo cambiamento???
Io vado a giorni alterni a seconda delle esperienze quotidiane, a volte mi convinco che in piccola parte è possibile cambiare, in altre occasioni penso che la partita sia chiusa.
Riflettendo su questo di recente mi è venuto in mente "l'ideale dell'ostrica" di Verga, studiato ai tempi del liceo:
Da wiki:
Sostituendo i "ai valori della famiglia, al lavoro, alle tradizioni ataviche" con i valori e lo stile di vita che da introversi ci viene spontanei seguire... per voi questo concetto è veritiero?? Siamo destinati a rimanere nella schiera di "chi non ce la fa" senza alcuna possibilità?
|
Anch'io vado a fasi alterne, ma di fondo sono ottimista, molto più che in passato (almeno in questo sono un po' cambiato) che possa migliorare, non radicalmente o per conformarmi alla massa e far vedere che sono felice, ma solo per essere me stesso e sentirmi in pace e in sintonia con i miei valori e i miei sogni; non pretendo nè aspiro a essere un totale estroverso...
|
|
15-10-2010, 18:05
|
#5
|
Banned
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 2,862
|
Io da introverso ho più tempo per riflettere e osservare ciò che accade nel mondo, non solamente quello che succede a un palmo dal mio naso, quindi vi assicuro che ci sono molte più persone "deboli" (basti pensare che tutta la ricchezza mondiale è in mano solo al 10% della popolazione). Lo status di debole non è dato dal numero di amici o da quante fighe mi ronzano attorno.
|
|
15-10-2010, 18:20
|
#7
|
Banned
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: all'inferno... o giù di lì
Messaggi: 3,775
|
Io non voglio cambiare, mi spiego meglio, vorrei avere una vita diversa, ma non vorrei cambiare il mio carattere.
Tornando al tuo topic :no, non credo sia possibile cambiare radicalmente il proprio carattere-stile di vita, a meno che non sia una forzatura.
ma allora in quel caso, non si è più se stessi, e questo è praticamente impossibile.
|
|
15-10-2010, 20:48
|
#8
|
Principiante
Qui dal: Oct 2010
Ubicazione: Roma
Messaggi: 48
|
Impossibile cambiare se non succede qualcosa che ci cambi,ma ugualmente bisogna sforzarsi di cambiare,magari al momento giusto ci accadrà qualcosa e così cambieremo.
|
|
15-10-2010, 21:41
|
#9
|
Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: Altrove
Messaggi: 4,534
|
ma il concetto dell'ostrica non è mica che il ragazzo timido si chiude ermeticamente come un'ostrica, ma se trova il modo di apririsi, ci troverà dentro una perla?
|
|
15-10-2010, 21:42
|
#10
|
Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,532
|
Quote:
Originariamente inviata da Ric-Roma
Impossibile cambiare se non succede qualcosa che ci cambi,ma ugualmente bisogna sforzarsi di cambiare,magari al momento giusto ci accadrà qualcosa e così cambieremo.
|
Direi che conta molto la nostra reazione rispetto a questo qualcosa che ci dovrebbe cambiare, specie se cerchiamo un cambiamento , o un miglioramento, duraturo per non ripiombare in paranoie simili una volta fidanzati ad esempio.
|
|
16-10-2010, 14:07
|
#11
|
Esperto
Qui dal: Sep 2010
Messaggi: 1,195
|
Quote:
Originariamente inviata da Miky
ma il concetto dell'ostrica non è mica che il ragazzo timido si chiude ermeticamente come un'ostrica, ma se trova il modo di apririsi, ci troverà dentro una perla?
|
Eheh chissà magari è vero anche quello... ma temo chie siamo degli ostriconi mooolto duri da aprire
Quote:
Originariamente inviata da maury25
Io non voglio cambiare, mi spiego meglio, vorrei avere una vita diversa, ma non vorrei cambiare il mio carattere.
Tornando al tuo topic :no, non credo sia possibile cambiare radicalmente il proprio carattere-stile di vita, a meno che non sia una forzatura.
ma allora in quel caso, non si è più se stessi, e questo è praticamente impossibile.
|
Scusa ma come faresti ad avere una vita diversa senza cambiare il tuo carattere? La vita che conduci è determinata in primo luogo dal tuo carattere... L'unica cosa che mi viene in mente sarebbe fare un viaggio e andare a vivere lontano, da qualche altra parte, e ricominciare lì.. sperando che il carattere che hai si conformi meglio agli incontri che farai... ma io non avrei tutto questo ottimismo, del resto tutto il mondo è paese.
|
|
16-10-2010, 16:22
|
#12
|
Avanzato
Qui dal: Sep 2010
Ubicazione: Non ve lo dico, comunque in Italia.
Messaggi: 321
|
Il concetto dell'ostrica si basa sulla CONVINZIONE che per coloro che appartengono alla fascia dei deboli è necessario rimanere abbarbicati ai valori della famiglia, al lavoro, alle tradizioni ataviche, per evitare che il mondo, cioè il "pesce vorace", li divori.
E' un concetto che si basa sulla convinzione delle persone, sulle loro paure.
Il Verga lo scrisse riguardo i Malavoglia, che si sentivano al sicuro nel loro guscio, che era appunto Aci Trezza, il loro paese. Benchè fossero in tanti, i cittadini di Aci Trezza, consideravano opportuno non allontanarsi dal loro paese perchè non sapevano cosa li avrebbe aspettati fuori.
Sembra un po' la descrizione della Fobia Sociale. Chi ne è affetto si rinchiude in un mondo tutto suo, fatto di abitudini monotone, con la paura dei cambiamenti.
In risposta alla domanda "gente può cambiare?" ti rispondo di no.
Ma possiamo cambiare il nostro modo di vedere il mondo, le altre persone e certe situazioni.
|
|
16-10-2010, 18:02
|
#13
|
Banned
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: all'inferno... o giù di lì
Messaggi: 3,775
|
Quote:
Originariamente inviata da Woland12
Eheh chissà magari è vero anche quello... ma temo chie siamo degli ostriconi mooolto duri da aprire
Scusa ma come faresti ad avere una vita diversa senza cambiare il tuo carattere? La vita che conduci è determinata in primo luogo dal tuo carattere... L'unica cosa che mi viene in mente sarebbe fare un viaggio e andare a vivere lontano, da qualche altra parte, e ricominciare lì.. sperando che il carattere che hai si conformi meglio agli incontri che farai... ma io non avrei tutto questo ottimismo, del resto tutto il mondo è paese.
|
Io ho già fatto un viaggio al di fuori della mia città, tutto il mondo è paese, esattamente.
Solo che io un minimo di orgoglio per come sono ce l'ho, sarò un testardo, sarò immaturo, sarò ignorante e tutto quello che vuoi, ma un minimo di autostima ce l'ho.
Tu un minimo non ti vuoi bene? Io si.
Ed è proprio per questo che non riuscirei mai a cambiare certi aspetti della mia personalità, ne sono troppo attaccato.
|
|
16-10-2010, 18:12
|
#14
|
Banned
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: Arezzo/Milano
Messaggi: 1,420
|
Io vado a momenti...un paio di giorni fa ero davvero pessimista poi come ho detto ieri sono tornato ottimista...ho rincontrato dei miei compagni di classe delle superiori (gente che prima mi ignorava totalmente...) e mi hanno detto che mi hanno trovato davvero cambiato, molto più socievole ecc..nessuna scenata per "scansarmi", nessun saluto freddo ecc insomma proprio una bella serata..ci siamo anche scambiati i numeri di cell (cosa che non avevamo fatto in 5 anni) e mi hanno detto che quando tornavo giù di fare uno squillo che ci incontravamo...poi fra un mese alcuni di loro vengono su a milano e mi presentano degli amici loro che stanno come me a milano per l'università...
Insomma, è andata alla perfezione...
Bisogna mettersi in gioco...non è facile, io ad esempio ogni volta che metto piede alla mia uni mi deprimo ma se ce la può fare
La serata di ieri ritengo sia importantissima per me, probabilmente il successo migliore da quando combatto questa timidezza e insicurezza del caxxo....ho anche preso il microfono e mi/ci siamo messi a cantare a squarciagola davanti ad altri ragazze e ragazzi diverse canzoni (al karaoke)...un anno fa giuro che non l'avrei mai fatto e piuttosto di farlo sarei andato fuori e tornato a casa a piedi...
|
Ultima modifica di Massi91; 16-10-2010 a 18:20.
|
16-10-2010, 23:20
|
#15
|
Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
|
Quote:
Originariamente inviata da Woland12
Scusa ma come faresti ad avere una vita diversa senza cambiare il tuo carattere? La vita che conduci è determinata in primo luogo dal tuo carattere... L'unica cosa che mi viene in mente sarebbe fare un viaggio e andare a vivere lontano, da qualche altra parte, e ricominciare lì.. sperando che il carattere che hai si conformi meglio agli incontri che farai... ma io non avrei tutto questo ottimismo, del resto tutto il mondo è paese.
|
Il carattere, nelle sue caratteristiche (scusate il gioco di parole) fondamentali, credo non si possa cambiare.
Ciò su cui si può agire è la predisposizione a non chiudersi a priori di fronte ad eventuali incontri con persone più compatibili con il nostro carattere, in modo da poter evidenziarne gli aspetti positivi a persona che siano in grado di apprezzarli.
|
|
|
|