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Faremo la fine dell'ostrica?
Negli ultimi tempi, ma in questi giorni in particolare, mi sono sforzato di cambiare, di cercare di combattere la timidezza, di "conformarmi" agli altri (gli estroversi) per avere una vita sociale un po' più ricca dal punto di vista delle amicizie maschili e un po' più normale dal punto di vista delle femminili.
Conformarsi è una brutta parola lo so, ma dal momento in cui vedo gli altri spensierati e sereni (quando io non lo sono) diviene logico cercare di essere un po' più come loro per certi aspetti. Oltre a questo ricerco anche una maggiore sicurezza di me stesso da un punto di vista interiore. Mi rendo conto però che è difficile. Anche troppo. Per quanto mi sforzi a 20 anni suonati ormai un carattere è per lo più plasmato e non lo si stravolge, i pregiudizi delle persone che si conoscono sono scritti ormai nella roccia, e un'intera adolescenza vissuta in un certo modo non può essere ignorata e rinnegata completamente. In altri 3D si è posto il problema concentrandosi sul tempo rimanente che abbiamo per cambiare. Io vi chiedo un altra cosa... secondo voi ce la faremo mai a cambiare??? Porterà ai risultati che ci aspettiamo questo cambiamento??? Io vado a giorni alterni a seconda delle esperienze quotidiane, a volte mi convinco che in piccola parte è possibile cambiare, in altre occasioni penso che la partita sia chiusa. Riflettendo su questo di recente mi è venuto in mente "l'ideale dell'ostrica" di Verga, studiato ai tempi del liceo: Da wiki: Quote:
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Re: Faremo la fine dell'ostrica?
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Re: Faremo la fine dell'ostrica?
Verga è uno dei miei autori preferiti proprio per questa sua teoria.
"[...] sono altrettanti vinti che la corrente ha deposti sulla riva, dopo averli travolti e annegati, ciascuno colle stimate del suo peccato, che avrebbero dovuto essere lo sfolgorare della sua virtù." Questo passo, tratto dall'introduzione a "I Malavoglia", mostra ciò che accade a chi vuole staccarsi dalla sua posizione (Verga intendeva più che altro tutto questo in ambito socio-economico) ed approdare a lidi migliori. Non è possibile migliorarsi, la società non lo permette e travolge. |
Re: Faremo la fine dell'ostrica?
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Re: Faremo la fine dell'ostrica?
Io da introverso ho più tempo per riflettere e osservare ciò che accade nel mondo, non solamente quello che succede a un palmo dal mio naso, quindi vi assicuro che ci sono molte più persone "deboli" (basti pensare che tutta la ricchezza mondiale è in mano solo al 10% della popolazione). Lo status di debole non è dato dal numero di amici o da quante fighe mi ronzano attorno.
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Re: Faremo la fine dell'ostrica?
aha io pensavo che saremmo stati mangiati dal tricheco...
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Re: Faremo la fine dell'ostrica?
Io non voglio cambiare, mi spiego meglio, vorrei avere una vita diversa, ma non vorrei cambiare il mio carattere.
Tornando al tuo topic :no, non credo sia possibile cambiare radicalmente il proprio carattere-stile di vita, a meno che non sia una forzatura. ma allora in quel caso, non si è più se stessi, e questo è praticamente impossibile. |
Re: Faremo la fine dell'ostrica?
Impossibile cambiare se non succede qualcosa che ci cambi,ma ugualmente bisogna sforzarsi di cambiare,magari al momento giusto ci accadrà qualcosa e così cambieremo.
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Re: Faremo la fine dell'ostrica?
ma il concetto dell'ostrica non è mica che il ragazzo timido si chiude ermeticamente come un'ostrica, ma se trova il modo di apririsi, ci troverà dentro una perla?
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Re: Faremo la fine dell'ostrica?
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Re: Faremo la fine dell'ostrica?
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Re: Faremo la fine dell'ostrica?
Il concetto dell'ostrica si basa sulla CONVINZIONE che per coloro che appartengono alla fascia dei deboli è necessario rimanere abbarbicati ai valori della famiglia, al lavoro, alle tradizioni ataviche, per evitare che il mondo, cioè il "pesce vorace", li divori.
E' un concetto che si basa sulla convinzione delle persone, sulle loro paure. Il Verga lo scrisse riguardo i Malavoglia, che si sentivano al sicuro nel loro guscio, che era appunto Aci Trezza, il loro paese. Benchè fossero in tanti, i cittadini di Aci Trezza, consideravano opportuno non allontanarsi dal loro paese perchè non sapevano cosa li avrebbe aspettati fuori. Sembra un po' la descrizione della Fobia Sociale. Chi ne è affetto si rinchiude in un mondo tutto suo, fatto di abitudini monotone, con la paura dei cambiamenti. In risposta alla domanda "gente può cambiare?" ti rispondo di no. Ma possiamo cambiare il nostro modo di vedere il mondo, le altre persone e certe situazioni. |
Re: Faremo la fine dell'ostrica?
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Solo che io un minimo di orgoglio per come sono ce l'ho, sarò un testardo, sarò immaturo, sarò ignorante e tutto quello che vuoi, ma un minimo di autostima ce l'ho. Tu un minimo non ti vuoi bene? Io si. Ed è proprio per questo che non riuscirei mai a cambiare certi aspetti della mia personalità, ne sono troppo attaccato. |
Re: Faremo la fine dell'ostrica?
Io vado a momenti...un paio di giorni fa ero davvero pessimista poi come ho detto ieri sono tornato ottimista...ho rincontrato dei miei compagni di classe delle superiori (gente che prima mi ignorava totalmente...) e mi hanno detto che mi hanno trovato davvero cambiato, molto più socievole ecc..nessuna scenata per "scansarmi", nessun saluto freddo ecc insomma proprio una bella serata..ci siamo anche scambiati i numeri di cell (cosa che non avevamo fatto in 5 anni) e mi hanno detto che quando tornavo giù di fare uno squillo che ci incontravamo...poi fra un mese alcuni di loro vengono su a milano e mi presentano degli amici loro che stanno come me a milano per l'università...
Insomma, è andata alla perfezione... Bisogna mettersi in gioco...non è facile, io ad esempio ogni volta che metto piede alla mia uni mi deprimo ma se ce la può fare La serata di ieri ritengo sia importantissima per me, probabilmente il successo migliore da quando combatto questa timidezza e insicurezza del caxxo....ho anche preso il microfono e mi/ci siamo messi a cantare a squarciagola davanti ad altri ragazze e ragazzi diverse canzoni (al karaoke)...un anno fa giuro che non l'avrei mai fatto e piuttosto di farlo sarei andato fuori e tornato a casa a piedi... |
Re: Faremo la fine dell'ostrica?
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Ciò su cui si può agire è la predisposizione a non chiudersi a priori di fronte ad eventuali incontri con persone più compatibili con il nostro carattere, in modo da poter evidenziarne gli aspetti positivi a persona che siano in grado di apprezzarli. |
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