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25-11-2023, 00:06
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#1
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Esperto
Qui dal: Feb 2018
Messaggi: 4,627
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Questo topic serve per raccontare quegli eventi capitati nelle vostre vite, così "stupidi", inattesi e inspiegabili, da risultare tragicamente comici.
Ad esempio, stamattina ho tirato fuori un attimo un flacone di Amuchina dal mio zaino, e sono sicuro di averlo appoggiato sul letto, ma neppure il tempo di allontanarmi qualche secondo ed è misteriosamente sparito. Ho ribaltato la casa intera, ma nessuna traccia. Mi stavo incazzando come una iena, ma realizzando quanto fosse stupido ciò che era accaduto, sono scoppiato a ridere
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25-11-2023, 03:25
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#2
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Esperto
Qui dal: Sep 2009
Ubicazione: Trapani
Messaggi: 2,598
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Mi sono soffiato il naso in un buco del fazzoletto
Vale?
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25-11-2023, 10:42
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#3
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Esperto
Qui dal: Sep 2020
Messaggi: 1,927
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Alle superiori passavamo l’intervallo in cortile. Di fronte alla mia scuola c’era un itis, notoriamente frequentato solo da maschi, che si radunavano sulle scale antincendio per fumare e guardare le ragazze della mia scuola.
Nel prato c’era un muretto su cui ci si sedeva, e io un giorno mi sono seduto dove il muretto era già terminato. Sono quindi finito per terra oltre alle risate generali dei miei compagni di scuola, è partito il coro “sceemo, sceemo” dall’altra scuola.
Quindi per me è stato tragico, e per tutti gli altri comico.
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25-11-2023, 11:18
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#4
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Esperto
Qui dal: Aug 2023
Messaggi: 798
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Leggendo niubi mi è tornato alla memoria il mio primo attacco di panico serio.
Superiori, ora buca di religione, inverno, fuori al freddo e poi rientro in classe. Mi girava parecchio la testa, probabilmente avevo anche una mezza congestione, ma mi ha preso proprio il panico, da una nausea e un po' di mal di pancia è diventato un pericolo di vita (chi soffre o ha sofferto di DAP sa di che parlo).
Alzo la mano per andare in bagno, arrivo a metà corridoio e la bidella (con grande tatto) mi agita ancora di più chiamando aiuto a squarciagola come se fossi in fin di vita. Arriva di gran carriera un professore di educazione fisica che subito mi porta di peso in una classe libera, mi accomoda sulla cattedra e mi alza le gambe. Il tutto sembrava un episodio di E.R. Medici in prima linea. Questo è il tragico.
Il comico sarà stato, suppongo, per gli alunni della classe che rientravano da non so dove, vedermi sdraiato sulla loro cattedra con il professore con le mie gambe sulle spalle.
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25-11-2023, 13:03
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#5
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Esperto
Qui dal: Feb 2018
Messaggi: 4,627
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Quote:
Originariamente inviata da TheCopacabana
Mi sono soffiato il naso in un buco del fazzoletto
Vale?
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Assolutamente sì! Io, ai tempi universitari, una volta comprai della carta igienica economica al discount. Ti lascio immaginare cosa sia successo, dopo essersi bucata durante l'uso
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28-11-2023, 17:44
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#6
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,688
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All'inizio avevo letto "raggi cosmici"
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28-11-2023, 18:16
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#7
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 7,343
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Quote:
Originariamente inviata da TheCopacabana
Mi sono soffiato il naso in un buco del fazzoletto
Vale?
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Io su delle foglie
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28-11-2023, 19:29
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#8
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Esperto
Qui dal: Aug 2023
Messaggi: 798
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Quote:
Originariamente inviata da Unspecified
Assolutamente sì! Io, ai tempi universitari, una volta comprai della carta igienica economica al discount. Ti lascio immaginare cosa sia successo, dopo essersi bucata durante l'uso
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Eccoci al momento splatter... io ho sempre avuto un brutto rapporto con le funzioni corporali (che sono ahimè copiose e quotidiane), soprattutto quelle solide, nel senso che quando mi scappa non torna indietro ed è praticamente una corsa contro il tempo. Se a questo associamo che ho difficoltà a farla nei bagni che non siano quello di casa vi lascio immaginare quante situazioni limite e psicodrammi capitano quando vado in giro.
Il più recente, mi vergogno un po' anche a raccontarlo, ma vabbè... ero a fare un giro fuori porta durante l'estate, trovo una ciclabile/sentiero per turisti e mi faccio una bella passeggiata, ma all'improvviso sento rumorini di movimento intestinale. Torno subito verso l'auto presagendo il disastro, ma ero a diversi chilometri... cercando di dissimulare il più possibile con chi passava: qualche passo, stop e stringi, qualche passo, stop e stringi, niente era chiaro che all'auto non sarei arrivato illeso...
E li scatta l'istinto di sopravvivenza, in un momento dove non c'era passaggio mi inoltro nella boscaglia, trovo il primo posto adatto allo scopo e finalmente mi libero. Una volta fatto questo torno a ragionare più o meno lucidamente e mi rendo conto che non ho di che pulirmi (ovviamente portare i fazzoletti di carta conoscendomi non mi entra in testa). Sempre più preoccupato che qualcuno passi di lì (non ero molto distante dal percorso) prendo l'unica decisione che mi è venuta in mente. Contorcendomi tolgo jeans e boxer e uso questi ultimi per pulirmi in qualche modo.
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