|
|
05-06-2019, 11:54
|
#61
|
Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
|
Quote:
Originariamente inviata da Edwin
Se sull'eutanasia non ho dubbi di sorta, sul suicidio assistito ne ho molti. Il buon senso mi fa dire che ogni persona è libera di autodeterminarsi e quindi di decidere anche se e come morire, a patto che sia completamente cosciente di sè stessa. Ma un depresso può veramente essere cosciente di sè? Non è a suo modo alterato?
Non lo so
|
Secondo me questo è un problema generale che legalmente solleva continuamente una serie di questioni spinose.
Chi è che è cosciente di sé e di quel che ha attorno in modo adeguato?
Se una persona è triste perché percepisce correttamente la situazione in cui si trova di sicuro sarà catalogata come depressa se questa tristezza permane.
In casi del genere io non capisco cosa manchi in termini di coscienza di sé e di quel che si ha attorno rispetto ad altri. Al più si può dire che si adottano valori diversi, ma adottare valori diversi che producono forme di svalorizzazione e dispiacere non è un modo di vedere le cose alterato, è un modo diverso di valutarle.
Per questo quando gli psichiatri iniziano a sostenere che il depresso non capisce un'acca mi sa che non hanno ragionato tanto correttamente sulla questione.
Magari un demente in termini neurologici non capisce un'acca, un malato di alzheimer non capisce un'acca, la depressione non l'associerei direttamente ad una incapacità di descrivere correttamente la situazione in cui una persona si trova, c'è forse un'alterazione del tono dell'umore, ma l'umore è il come ci si sente in risposta a certe situazioni, non è un qualcosa di descrittivo.
A me piacciono le cose dolci se le sento in bocca divento più felice, ad un altro piacciono le cose amare e quando le sente in bocca è più felice, ma non è che uno dei due ha una visione scorretta, ci troviamo in accordo su quel che sentiamo quando io sento amaro l'altro sente amaro e viceversa, abbiamo modi di valutare che secondo me, in linea di principio sono legittimi entrambi.
Se a me le cose amare fanno cagare me ne fotto ai massimi livelli se alla maggioranza della popolazione piacciono certi cibi amari, io semplicemente li evito, e non è che sono affetto da qualcosa per questo. Magari poi la cosa produce a catena problemi di adattamento, ma non è una malattia vera e propria equiparabile ad un disturbo neurologico per me.
Proprio per questo però sono d'accordo con te sulla distinzione tra suicidio assistito ed eutanasia, un depresso può avere diritto di accedere al primo come tutti gli altri (maggiorenni, non dementi ecc. ecc.) la seconda possibilità spetta ai malati cronici sofferenti.
|
Ultima modifica di XL; 05-06-2019 a 12:09.
|
05-06-2019, 12:01
|
#62
|
Esperto
Qui dal: Oct 2016
Ubicazione: Quarto pianeta della stella Sirio
Messaggi: 5,130
|
Quote:
Originariamente inviata da Lacey
Sono un po' allibita dai toni usati... soprattutto considerando il forum in cui siamo. Proprio noi dovremo ben capire cosa sono depressione e voglia di morire, senza stare lì a puntare il dito e giudicare le scelte di vita altrui.
Di certo questa ragazza è stata aiutata in tutti i modi, dalla famiglia e dalla stato, prima di arrivare a questo, non si dà il via libera ad una cosa del genere in maniera superficiale.
Il punto che bisogna tenere in mente è, a prescindere da quello che vogliono inculcarci cattolici e compagnia bella per cui "la vita è sacra" e blablabla, è che NOI dobbiamo decidere della nostra vita, e nessun altro. Siamo NOI padroni dei nostri corpi, NOI a decidere cosa vogliamo fare o non fare della nostra vita, nessuno - e, ribadisco, NESSUNO - può arrogarsi il diritto di scegliere per noi.
Per questo, non dovremo nemmeno stare a pontificare se lo stato abbia o non abbia fatto bene, perchè lo stato non ha deciso nulla, ha deciso la ragazza, e l'unica cosa che è stata fatta è stato aiutarla, accompagnarla, nella la sua scelta, che è quanto di più umano avrebbero potuto fare.
Che cosa sarebbe successo, se le avessero negato l'assistenza dello stato? Probabilmente si sarebbe uccisa da sola, in modo più solitario e doloroso, piuttosto che indolore.
Quindi, di che stiamo parlando, esattamente?
|
Grazie per aver espresso, in termini migliori, anche il mio pensiero.
|
|
05-06-2019, 12:04
|
#63
|
Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,248
|
la notizia è un fake, la ragazza si è lasciata morire. Non c'è stata nessuna eutanasia.
La discussione andrebbe chiusa
|
|
05-06-2019, 12:12
|
#64
|
Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
|
Qui credo ci sia una versione più completa dei fatti. Anche se non viene fatto cenno al tipo e alla durata delle psicoterapie che avrebbe seguito la ragazza.
|
|
Ringraziamenti da
|
Atlas (05-06-2019), XL (05-06-2019) |
05-06-2019, 12:26
|
#65
|
Banned
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,977
|
Doppleganger, credo che sia un tema che tocca corde emotive personali di ognuno.
Essere obiettivi é difficile, pertanto.
Tu dici che la speranza c'é sempre, io dico che non ha senso vivere una vita soffrendo continuamente e tanto, anzi non é manco questione di senso. La persona puó non essere lucida ma la sua sofferenza é reale.
A qualcuno puó bastare la "speranza" per tirare avanti, a qualcuno no. La speranza non dà nulla di concreto e non c'entra l'essere pessimisti, il fatto che esistano persone che soffrono per decenni e alla fine nessun riscatto arriva, nessuna guarigione si presenta, é una realtà.
Sai che stai male di un male insopportabile.
Sai che questo male potrebbe non passare mai.
Perché non puoi smettere?
Perché tenere in vita il dolore altrui?
Per la speranza? E se la speranza non toglie il dolore ma lo amplifica, illudendoti di migliorare e poi sprofondi peggio?Questo puó accadere, potrà uno non volerlo?
La vita non é sempre a lieto fine, le sofferenze non sempre finiscono, possono pure peggiorare, chi siamo noi per dire "stai li e soffri,curati perché magari forse puó darsi un domani imprecisato ti passa?"
Il problema a questo mondo é che non si puó sentire quello che sentono gli altri, si pontifica su un dolore di cui non si sa nulla. Si pensa che quello che vale per sé valga per gli altri, si crede di sapere cosa si farebbe al liro posto ma non si puó. Anch'io ho questo, anch'io ho quello. Ma non é vero. Ogni corpo e ogni mente é diversa, diversa ogni percezione, e se uno decide che é troppo, che la sua vita non la vuole più, non toglie niente a nessuno, chi vuole continuare a sperare puó farlo, chi vuole rassegnarsi a vivere soffrendo puó farlo, ma di certo non si puó pretendere che gli altri vivano se non vogliono più.
|
|
05-06-2019, 12:33
|
#66
|
Banned
Qui dal: Feb 2019
Ubicazione: WindGap
Messaggi: 6,016
|
Quote:
Originariamente inviata da claire
Doppleganger, credo che sia un tema che tocca corde emotive personali di ognuno.
Essere obiettivi é difficile, pertanto.
Tu dici che la speranza c'é sempre, io dico che non ha senso vivere una vita soffrendo continuamente e tanto, anzi non é manco questione di senso. La persona puó non essere lucida ma la sua sofferenza é reale.
A qualcuno puó bastare la "speranza" per tirare avanti, a qualcuno no. La speranza non dà nulla di concreto e non c'entra l'essere pessimisti, il fatto che esistano persone che soffrono per decenni e alla fine nessun riscatto arriva, nessuna guarigione si presenta, é una realtà.
Sai che stai male di un male insopportabile.
Sai che questo male potrebbe non passare mai.
Perché non puoi smettere?
Perché tenere in vita il dolore altrui?
Per la speranza? E se la speranza non toglie il dolore ma lo amplifica, illudendoti di migliorare e poi sprofondi peggio?Questo puó accadere, potrà uno non volerlo?
La vita non é sempre a lieto fine, le sofferenze non sempre finiscono, possono pure peggiorare, chi siamo noi per dire "stai li e soffri,curati perché magari forse puó darsi un domani imprecisato ti passa?"
Il problema a questo mondo é che non si puó sentire quello che sentono gli altri, si pontifica su un dolore di cui non si sa nulla. Si pensa che quello che vale per sé valga per gli altri, si crede di sapere cosa si farebbe al liro posto ma non si puó. Anch'io ho questo, anch'io ho quello. Ma non é vero. Ogni corpo e ogni mente é diversa, diversa ogni percezione, e se uno decide che é troppo, che la sua vita non la vuole più, non toglie niente a nessuno, chi vuole continuare a sperare puó farlo, chi vuole rassegnarsi a vivere soffrendo puó farlo, ma di certo non si puó pretendere che gli altri vivano se non vogliono più.
|
E aggiungo che la gente si sente liberissima di importi la vita, il tutto alla cazzo di cane, perchè non ci vuole nessuna perizia psichiatrica o psicologica per fare figli e cosi facendo i peggio malati li fanno producendo altri malati ed infelici (non che fosse questo il caso della ragazza, ma è il mio) e però guai se vuoi provare a smettere di vivere, perchè la vita che non hai chiesto di avere fa solo schifo.
Io vado avanti solo perchè non riesco ad ammazzarmi, o meglio ci provo, ma ho sempre fallito, ma non capisco perchè cazzo devo.
Mi trasferirei in olanda subito.
|
|
05-06-2019, 12:45
|
#67
|
Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: Terra dei cuochi
Messaggi: 4,333
|
Ok fake news, non che sia meglio il lasciarsi morire.
Ma poi cosa diavolo significa "lasciarsi" morire a casa?
Ha smesso di mangiare e bere, ok, non credo sia bastato solo quello, sarebbe stato fin troppo sofferente e difficile. Considerando pure che abita con la famiglia, diventa impossibile. Quindi mi viene da pensare che si sia tolta semplicemente la vita, addirittura nell'articolo si insinua un coinvolgimento della famiglia, da qui si capisce quel "lasciarsi" usato, come una morte lenta e naturale. Boh. Riposi in pace.
|
|
05-06-2019, 12:47
|
#68
|
Esperto
Qui dal: Sep 2007
Ubicazione: Nord
Messaggi: 13,020
|
Io penso solo che 17anni siano troppo pochi per prendere una decisione del genere,se qualcuno l'ha assecondata secondo me ha sbagliato.
|
|
05-06-2019, 13:06
|
#69
|
Banned
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,977
|
Addolora pensare che a 17 anni si possa essere già distrutti e senza una speranza.
Ma ti dico, avere speranza puó imbrogliare.
Ti puó far tirare avanti anni, farti soffrire ancora e ancora, finché arrivi a un punto che dici:ho sofferto troppo ed é assurdo anche crepare ormai, sarebbe stato meglio andar via a 17 anni, non averla quella speranza maledetta che mi ha fatto vivere sofferenze che potevo risparmiarmi, ma ormai ci sono state.
Tu le hai sentite, nessuno le puó cancellare, nemmeno un suicidio tardivo. Tutto quello che si poteva evitare, é successo per colpa della speranza.
|
|
05-06-2019, 13:06
|
#70
|
Banned
Qui dal: Sep 2011
Messaggi: 2,134
|
anche se la notizia è imprecisa si può e va discusso perchè è un tema che si riproporrà più volte.
articolo
https://www.theguardian.com/news/201...assisted-dying
podcast
https://www.theguardian.com/news/aud...oo-far-podcast
è un bell'articolo, merita spenderci 20 min.
Questo non è il primo caso di eutanasia (non suicidio assistito che è un'altra cosa) su persona affetta da disturbi mentali. Già anni fa c'era questo caso
https://filmfreeway.com/adignifieddeath
e sicuramente ce ne saranno anche altri. Io sono completamente a favore dell'eutanasia, quando lo Stato parla della vita lo fa escusivamente per politica. A nessuno interessa qualcosa se non a te a alle persone che ti sono vicine; nell'articolo spiega di chi ha compiuto questa scelta ha avuto tutto il tempo possibile per chiedere e farsi spiegare il perchè di questa decisione, e permette un distacco umano. Altri non hanno avuto questo lusso.
Io credo che abbiamo nel dna della nostra struttura morale il concetto di sofferenza come redenzione del peccato. Come la propria vita sia un concetto astratto e non reale, tangibile, che si svolge nel presente.
Ci è stato strappato via il concetto di vita e di morte, rimpiazzato con una vaga eternità e non è così.
La morte è un concetto naturale e personale, ma spaventa se non accetti il fatto che l'unico motivo per cui puoi morire è che sei vivo; per me anche la morte è una parte attiva della vita stessa, il suo riepilogo e il suo scopo.
Per questo ha il diritto della sua dignità.
|
|
05-06-2019, 13:09
|
#71
|
Banned
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,977
|
Quote:
Originariamente inviata da Dedalus
Non c'è mai alcuna buona ragione per suicidarsi
|
Perché?
|
|
05-06-2019, 13:33
|
#72
|
Banned
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,977
|
Boh, io il voler smettere di soffrire lo trovo una ragione più che buona, e trovo assai ipocrita il voler tenere in vita la gente infondendogli una "speranza" che non é certezza.
Se vivi sperando e arrivi alla fine che realizzi che ti ha sempre detto male e basta, gli infusori di speranze che fanno? Ti risarciscono perché la procedura non é andata a buon fine?
La speranza frega, chi non ha voglia di affidarsi al fato e vuole smetterla di stare sotto al cielo a pigliare la merda che piove, potrà pure chiamarsi fuori?
Tu Stato, mi hai detto che a 17 non potevo andarmene dignitosamente, che non era ora.
Allora io ho continuato a vivere, ho fatto, ho curato, bla bla, ma mi ha detto sempre merda.
Ora sto peggio che a 17 anni, a quel dolore si sono aggiunti tanti altri, la speranza non ha funzionato.
Posso tornare indietro e riavere i miei 17 anni, posso cancellare la sofferenza patita da allora, posso chiedere un risarcimento danni per "speranza non andata a buon fine"?
|
|
05-06-2019, 13:43
|
#73
|
Banned
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,977
|
Quote:
Originariamente inviata da Dedalus
Appunto, la ragione tu la trovi più che buona, e la tecnica ti offrirà sempre più la possibilità di non passare più per qualcun altro e fargliela trovare buona anche a lui perché ti dia il permesso.
|
Eh speriamo.
Se il clero sta fuori dalle palle, magari sì.
|
|
05-06-2019, 13:48
|
#74
|
Banned
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,977
|
Dopple: appunto, c'é l'incertezza.
Andando avanti puó dirgli bene, o puó dirgli male.
Uno questo lo sa, e sceglie se vale la pena rischiare oppure no.
È un suo diritto.
|
|
05-06-2019, 14:39
|
#75
|
Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: Terra dei cuochi
Messaggi: 4,333
|
Quote:
Originariamente inviata da JericoRose
Ho appena letto che la notizia è falsa e che in realtà si è suicidata, lasciandosi morire di fame, con la famiglia consenziente, ora la cosa assume contorni molto più macabri, a questo punto di viene da epnsare che nessuno l'abbia veramente aiutata ne le sia stato davvero di supporto, sono certa che qualcosa in più si sarebbe potuto fare, niente è insuperabile, neanche traumi terrificanti come una violenza fisica.
Inviato dal mio AUM-L29 utilizzando Tapatalk
|
Ha smesso di mangiare e bere ma non è confermato che sia morta per quello. A questo punto la famiglia piuttosto l'avrebbe fatta morire in altro modo, somministrandogli qualcosa. Altrimenti sono davvero di una crudeltà indicibile
|
|
05-06-2019, 15:48
|
#76
|
Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
|
|
|
05-06-2019, 16:14
|
#77
|
Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 7,855
|
Non dibatto se sia giusto o meno concedere l'eutanasia o se si doveva lasciarla a soffrire o se nel caso specifico si sia lasciata morire di fame e sete.
Noto pero' che la societa' non l'ha saputa aiutare (se non forse a levarsi di mezzo). Cosi' ora nel mondo c'e' una brava persona in meno (presumo brava, una ragazzina e nulla di rilevante a suo carico) mentre i suoi 3-4 violentatori /molestatori restano ( e di nuovo non implico nulla, non e' che dico pena di morte), magari un giorno avrebbe fondato o contribuito a un centro per aiutare ragazze come lei o per cercare di prevenire la violenza, insomma il mondo e' un po' piu' di mer.a. Quindi non e' socialmente (e qui considero solo questo aspetto, non quello individuale) ideale che le vittime vengan lasciate con facilita' morire, anche perché la sofferenza puo' aiutare a maturare, puo' rendere persone migliori.
|
Ultima modifica di cancellato2824; 05-06-2019 a 16:16.
|
05-06-2019, 16:23
|
#78
|
Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
|
Quote:
Originariamente inviata da ila82
Non dibatto se sia giusto o meno concedere l'eutanasia o se si doveva lasciarla a soffrire o se nel caso specifico si sia lasciata morire di fame e sete.
Noto pero' che la societa' non l'ha saputa aiutare (se non forse a levarsi di mezzo). Cosi' ora nel mondo c'e' una brava persona in meno (presumo brava, una ragazzina e nulla di rilevante a suo carico) mentre i suoi 3-4 violentatori /molestatori restano ( e di nuovo non implico nulla, non e' che dico pena di morte), magari un giorno avrebbe fondato o contribuito a un centro per aiutare ragazze come lei o per cercare di prevenire la violenza, insomma il mondo e' un po' piu' di mer.a. Quindi non e' socialmente (e qui considero solo questo aspetto, non quello individuale) ideale che le vittime vengan lasciate con facilita' morire, anche perché la sofferenza puo' aiutare a maturare, puo' rendere persone migliori.
|
Ma se fosse rimasta in vita nessuno l'avrebbe aiutata comunque. Si vede anche nel forum che dopo un po' alla persona in difficoltà le si dice che deve aiutarsi da sola e responsabilizzandola del proprio male la si lascia ancora più sola.
Il discorso sociale non è diverso, è identico. Sei infelice? Vivi una merda? Sei tu l'unico responsabile di questa cosa. Quindi di che parliamo?
Sono questi discorsi qua che a me fanno imbestialire più di qualsiasi altra cosa. Arriva tizio che dice che ti aiuterà a far questo e quell'altro quando poi si vede che non riesce, invece di ammettere questa forma di impotenza, tizio dice "eh ma se non stai bene è perché tu non vuoi stare bene"...
Ma vaffanculo!!! Con tutto il cuore davvero...
(Non lo dico a te ila82 eh, meglio chiarire, con questi messaggi è facile esser fraintesi), lo dico a tutta sta marmaglia che porta avanti discorsi del genere.
|
Ultima modifica di XL; 05-06-2019 a 16:32.
|
05-06-2019, 16:35
|
#79
|
Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 7,855
|
Quote:
Originariamente inviata da XL
Ma se fosse rimasta in vita nessuno l'avrebbe aiutata comunque. Si vede anche nel forum che dopo un po' alla persona in difficoltà le si dice che deve aiutarsi da sola.
Il discorso sociale non è diverso, è identico. Quindi di che parliamo?
|
a 17 anni sei diverso da come sei a 34 o a 60
a me la sofferenza ha aiutato a migliorare e ho anche trovato una mia serenita'
per il resto le mie osservazioni son fini a se stesse
diciamo che fino a che i buoni son in questo mondo (si' certo andrebbero aiutati e bla bla, neanche e' facile fare breccia, smuovere in loro le corde giuste.. poi qualcuno sara' pure perché tutti lo snobbano e nessuno lo fila e aiuta, non sara' neanche colpa mia, anche volessi e anche potessi essere effettivamente d'aiuto, non c'e' modo che potrei esserci per il mondo intero) ci vedo in potenza piu' speranze che possano contribuire a un mondo migliore (comunque non peggiore) che se proprio non ci sono
* ho solo notato che la societa' non l'ha saputa aiutare, non e' rilevante viva (qualora si fosse passata la vita a piangere, nutrita con un sondino, riempita di psicofarmaci che la zombiezavano ecc.) o morta, ma il fatto che uccisasi (con intervento esterno o meno) lo rende palese e definitivo, certo purtroppo come lei tanti
|
Ultima modifica di cancellato2824; 05-06-2019 a 17:16.
|
05-06-2019, 16:53
|
#80
|
Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
|
Quote:
Originariamente inviata da Doppelganger91
@XL
Scusa ma a chi ti riferisci?
|
A certi tipi di psichiatri, psicoterapeuti e così via.
Invece di ammettere chiaramente che certe forme di aiuto falliscono spesso si riscarica il fallimento di queste forme di aiuto sui pazienti.
Nel forum ai discorsi alla muttley e simili.
Discorsi tipo "Sei infelice? Sei infelice perché tu scegli di essere infelice".
Chi dice o afferma di voler aiutare (di aiutare la persona che afferma che nessuno la può aiutare) deve poi farsi carico della responsabilità del fallimento dell'aiuto qualora fosse inefficace, altrimenti per me non si ha a che fare con un vero e proprio aiuto.
In caso di fallimento sarebbe opportuno congedarsi con un "scusami non ho saputo aiutarti" piuttosto che con un "cuoci nel tuo brodo visto che vuoi farlo" dato che l'altro già prima sosteneva che nessuno lo sarebbe riuscito a tirar fuori da questo brodo.
La società in base a quel che ho visto difficilmente si fa carico di questo fallimento, quindi tutta questa intenzione di aiutare io non la vedo.
|
Ultima modifica di XL; 05-06-2019 a 17:04.
|
|
|
|