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16-11-2009, 21:01
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#21
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Esperto
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 4,864
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Non gliene frega niente a nessuno nn è vero...perchè se avessi dovuto(o anche tu) giudicarti solo in base a cio che mostri...sai bene che nn saresti il mio migliore amico....L'andare OLTRE è indispensabile se vuoi realmente avvicinarti a un altra persona...poi è ovvio che il resto te lo devi conquistare, ma se trovi degli individui che ti mettono sempre i bastoni fra le ruote...non vedo questa soluzione cosi facile da portare a compimento.
Le persone devo esser incoraggiate a migliorare...e non il contrario, ma se stai sempre li..ad etichettarle x ogni loro scivolone, allora nn puoi nemmeno aspettarti che ti donino il meglio di loro stesse...
Se ogni qualvolta eviti un pranzo di lavoro, o un riunione ecc e io ti dicessi, "eh và, che instabilone che sei,dovresti imparare a prenderti le tue responsabilità,ecc" ti taglierei le gambe....e sai bene che non ti farebbe piacere...
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16-11-2009, 21:15
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#22
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: nella vera capitale d'Italia
Messaggi: 10,358
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non lo so, magari servirebbe a spronarmi :p
cioè cmq lo sai che sono per la linea dura piuttosto che per gli adulatori che ti leccano il sedere (come chi sai chi) è meglio qualcuno che ti dica sempre la verità, anche quando questa fa male ed è brutta
poi cmq è importante saper toglierle le etichette, ma se uno te ne da una e tu vuoi migliorare e non fai più certe cose (almeno non in pubblico) allora l'altra persona che lo ha fatto per il tuo bene riconosce il tuo valore e ti cambia etichetta :p
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16-11-2009, 21:35
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#23
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Esperto
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 4,864
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Quote:
Originariamente inviata da calinero
non lo so, magari servirebbe a spronarmi :p
cioè cmq lo sai che sono per la linea dura piuttosto che per gli adulatori che ti leccano il sedere (come chi sai chi) è meglio qualcuno che ti dica sempre la verità, anche quando questa fa male ed è brutta
poi cmq è importante saper toglierle le etichette, ma se uno te ne da una e tu vuoi migliorare e non fai più certe cose (almeno non in pubblico) allora l'altra persona che lo ha fatto per il tuo bene riconosce il tuo valore e ti cambia etichetta :p
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La linea dura, bisogna usarla col contagocce...,se una persona ricerca un cambiamento, l'altra nn può starle col fiato addosso a ricordarle tutti i suoi fallimenti..SE no finiamo come quei genitori che crescono dei figli insicuri e poi si lamentano che gli stessi,non riescono a trovare una loro indipendenza.
il resto, è difficile commentare, penso sia piu facile che una persona riconosca un tuo fallimento piuttosto che un tuo successo....
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16-11-2009, 22:10
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#24
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,306
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Quote:
Originariamente inviata da animaSola
Quante volte vi è capitato di esser etichettati solo per la patologia che vi siete cuciti addosso? quante volte, in primis vi siete sentiti un unica persona con la vostra "malattia?A me è capitato moltissime volte, anzi penso che col passare degli anni, ho perso completamente la mia identità ,sostituendola con i miei problemi e mie limiti.Fino un pò di tempo fà,vivevo per il giudizio altrui,se mi si elargivano frasi come "non sei affidabile",ci rimanevo profondamente male, o peggio ancora passavo le ore a rimuginare sull'accaduto ,sentendomi in colpa per ciò che ero o apparivo o manifestavo...Ora mi son maledettamente stancata, di esser giudicata e derisa sempre e solo in base ai miei malesseri..perchè NON sono la mia Agorafobia, NON sono il mio disturbo evitante ...ma sono una persona che sta cercando di guarire da tutto ciò e vorrei essere presa seriamente e con rispetto dalle persone che mi circondano.
Ora sono in fase "incazzatura",o forse è meglio dire, di intolleranza verso certi schemi....,ma spero di passare presto a quella successiva, ovvero di fregarmene altamente di certi stupidi pregiudizi....
@Cicci nn ho logorrato...aspetto risposta, cosi iniziamo il dibattito
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io mi sento l'unica persona con la mia "malattia"...che poi malattia non è per me, ma è diseducazione e disabitudine del cervello nell'interazione sociale...con conseguenti disagi...
io più di tanto non rimugino su quello che mi dicono...cioè lo faccio come lo fa su una persona normale...ma ho visto diversi estroversoni o introversi non fobici e solo un po' sfigati stare peggio di me se criticati o se ricevevano una risposta cattiva...
io semplicemente vivo la cosa in parte con passività...e in parte al contrario ridendoci su...esempio? esempio non parlo x 3-4 ore al mio solito? a lezione mi isolo senza rivolgere parola a nessuno...? poi magari una ragazza salta fuori su dicendo "giova ma sei più scazzato e silenzioso del solito oggi " (--> di solito quaando non sono silenzioso la differenza è che 3 parole al giorno le dico contate)...beh io rispondo solitamente con un "e che vuoi farci..." o "no stavo semplicemente pensando che rompi relativamente le ballss..."...insomma riderci su è l'unico modo per aprirmi...anzi mi piace quando gli altri mi fanno domande sul mio essere così solitario, alieno...silenzioso...perchè sono le poche volte in cui ho qualcosa da dire..
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16-11-2009, 23:06
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#25
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Premetto che le categorizzazioni e le etichette sono uno strumento troppo povero per conoscere davvero a fondo una persona
Solo una conoscenza approfondita di una persona per un certo periodo di tempo può permettere di dare giudizi abbastanza fondati. Certo, si possono criticare i comportamenti, specie se eccessivi, ma in fondo bisogna essere coscienti che probabilmente nessuno ci può conoscere al 100%, forse neanche noi stessi.
In particolare, quando le etichette vanno a colpire le debolezze e i limiti di una persona, possono essere molto penalizzanti per chi ne è colpito, specie se tirate fuori con superficialità e faciloneria, o addirittura per denigrare e mettere in ridicolo. Insomma, dire di una persona "è timida", per esempio, può anche essere vero, ma probabilmente non esaurisce la sua personalità nè impedisce che possa avere caratteristiche anche in apparenza contrastanti con quello che normalmente è inteso come lo stereotipo del timido, e non tiene conto del fatto che non tutti i timidi sono uguali, e non con tutti i timidi è opportuno comportarsi nello stesso modo.
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16-11-2009, 23:26
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#26
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Esperto
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 4,864
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
In particolare, quando le etichette vanno a colpire le debolezze e i limiti di una persona, possono essere molto penalizzanti per chi ne è colpito, specie se tirate fuori con superficialità e faciloneria, o addirittura per denigrare e mettere in ridicolo. Insomma, dire di una persona "è timida", per esempio, può anche essere vero, ma probabilmente non esaurisce la sua personalità nè impedisce che possa avere caratteristiche anche in apparenza contrastanti con quello che normalmente è inteso come lo stereotipo del timido, e non tiene conto del fatto che non tutti i timidi sono uguali, e non con tutti i timidi è opportuno comportarsi nello stesso modo.
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Hai esattamente centrato il punto....mi sembra quasi una scorrettezza denigrare o ridicolizzare quelle che sono le debolezze altrui...quando quest'ultime colpiscono profondamente lo stato psicologico di una persona...
Della serie piuttosto che aiutare un individuo a superare le sue insicurezze e le sue fragilità, lo si espone solo a un inutile condanna che lo rende ancora piu vulnerabile.
Ma noi ovviamente facciamo il resto...perchè nella maggior parte dei casi,diamo modo a certe persone di ridicolizzarci ulteriormente.
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17-11-2009, 00:08
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#27
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Banned
Qui dal: Nov 2009
Ubicazione: Villers-Bocage
Messaggi: 266
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Il mio pensiero é che le ETICHETTE, fanno parte della vita di tutte le persone e non solo dei sociofobici/agorafobici ecc.
Sinceramente noi siamo ancora fortunati perché proprio il fatto di non esporci troppo al centro dell'attenzione ci protegge in qualche modo.
Perché le ETICHETTE te le appiccicano soprattutto per quello che dici e un po' meno per quello che fai.
Delle volte basta qualche parola in più o fuoriposto per alimentare l'idea che gli altri ti incolleranno addosso per sempre.
Quindi l'unica grande ETICHETTA che potremmo avere é di essere associali.
Personalmente cerco sempre di non isolarmi, cerco sempre di parlare e discutere con i colleghi anche se per dei periodi brevi.
Sinceramente, preferirei essere etichettato associale, piuttosto che leccaculo, buffone, ipocrita, scassapalle, interista ecc...
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17-11-2009, 00:12
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#28
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Esperto
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 4,864
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Quote:
Originariamente inviata da giova88
io mi sento l'unica persona con la mia "malattia"...che poi malattia non è per me, ma è diseducazione e disabitudine del cervello nell'interazione sociale...con conseguenti disagi...
io più di tanto non rimugino su quello che mi dicono...cioè lo faccio come lo fa su una persona normale...ma ho visto diversi estroversoni o introversi non fobici e solo un po' sfigati stare peggio di me se criticati o se ricevevano una risposta cattiva...
io semplicemente vivo la cosa in parte con passività...e in parte al contrario ridendoci su...esempio? esempio non parlo x 3-4 ore al mio solito? a lezione mi isolo senza rivolgere parola a nessuno...? poi magari una ragazza salta fuori su dicendo "giova ma sei più scazzato e silenzioso del solito oggi " (--> di solito quaando non sono silenzioso la differenza è che 3 parole al giorno le dico contate)...beh io rispondo solitamente con un "e che vuoi farci..." o "no stavo semplicemente pensando che rompi relativamente le ballss..."...insomma riderci su è l'unico modo per aprirmi...anzi mi piace quando gli altri mi fanno domande sul mio essere così solitario, alieno...silenzioso...perchè sono le poche volte in cui ho qualcosa da dire..
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Beato te che non rimugini, io avevo dei sensi di colpa che mi angosciavano pure quando dormivo...la sensazione di ineguatezza ma soprattutto quella di non essere all'altezza , mi ha spezzato le gambe per anni e anni...Ora ovviamente nn son guarita,ma riesco a gestire con molta piu disinvoltura e menefreghismo, la maggior parte dei contesti a cui vado incontro. ..Son riuscita a partorire una forma di distacco emotivo che ha abbassato anche notevolmente i miei livelli di ansia...Cè poco da fare, se si ha voglia di uscire dalla fobia o dal panico, bisogna puntare sulla propria autostima...
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17-11-2009, 00:20
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#29
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Esperto
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 4,864
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Quote:
Originariamente inviata da Dany83
Il mio pensiero é che le ETICHETTE, fanno parte della vita di tutte le persone e non solo dei sociofobici/agorafobici ecc.
Sinceramente noi siamo ancora fortunati perché proprio il fatto di non esporci troppo al centro dell'attenzione ci protegge in qualche modo.
Perché le ETICHETTE te le appiccicano soprattutto per quello che dici e un po' meno per quello che fai.
Delle volte basta qualche parola in più o fuoriposto per alimentare l'idea che gli altri ti incolleranno addosso per sempre.
Quindi l'unica grande ETICHETTA che potremmo avere é di essere associali.
Personalmente cerco sempre di non isolarmi, cerco sempre di parlare e discutere con i colleghi anche se per dei periodi brevi.
Sinceramente, preferirei essere etichettato associale, piuttosto che leccaculo, buffone, ipocrita, scassapalle, interista ecc...
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Penso che molto dipende dall'importanza che dai alla tua asocialità, se non ti fa soffrire, se è qualcosa di innato che non limita i tuoi rapporti col mondo e le persone che lo popolano,il suo significato perde di valore....
IO son sempre stata in parte un asociale...ma ciò non mi ha mai creato nessun disturbo...mentre la profonda emotività e fragilità che ho partorito cn gli anni a causa della mia agorafobia,mi ha indotta a soffrire terribilmente del giudizio altrui..fino a farlo diventare l'unica percezione che avevo di me stessa.(e da li, il disturbo evitante)
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17-11-2009, 00:38
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#30
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: nella vera capitale d'Italia
Messaggi: 10,358
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Quote:
Originariamente inviata da animaSola
La linea dura, bisogna usarla col contagocce...,se una persona ricerca un cambiamento, l'altra nn può starle col fiato addosso a ricordarle tutti i suoi fallimenti..SE no finiamo come quei genitori che crescono dei figli insicuri e poi si lamentano che gli stessi,non riescono a trovare una loro indipendenza.
il resto, è difficile commentare, penso sia piu facile che una persona riconosca un tuo fallimento piuttosto che un tuo successo....
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ecco hai cercato il punto e l'errore
voi cercate un genitore nelle altre persone
c'è uno sviluppo irrisolto
alcuni vanno dallo psicologo, altri vanno di bombe, altri si affidano agli altri
ma in pochi saranno davvero in grado di aiutarti, in pochi sanno essere autorevoli e non autoritari, cioè se ha fallito il genitore (ma non è il tuo caso credo) vuoi che riesca un estraneo? son rari casi, bisogna metterci una propria forza interiore e voglia di cambiare e capire che si è in torto ogni volta che si sbrocca per le proprie seghe mentali
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17-11-2009, 00:38
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#31
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Banned
Qui dal: Nov 2009
Ubicazione: Villers-Bocage
Messaggi: 266
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Io in verita sto meglio quando sono solo che quando sono con gli altri perché é nella solitudine che trovo la mia libertà. Ciononostante mi rendo conto che la vita sociale e quindi anche il giudizio altrui é inevitabile, e in parte indispensabile, per la vita di una persona.
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17-11-2009, 00:48
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#32
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Esperto
Qui dal: Jan 2008
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Quote:
Originariamente inviata da calinero
ecco hai cercato il punto e l'errore
voi cercate un genitore nelle altre persone
c'è uno sviluppo irrisolto
alcuni vanno dallo psicologo, altri vanno di bombe, altri si affidano agli altri
ma in pochi saranno davvero in grado di aiutarti, in pochi sanno essere autorevoli e non autoritari, cioè se ha fallito il genitore (ma non è il tuo caso credo) vuoi che riesca un estraneo? son rari casi, bisogna metterci una propria forza interiore e voglia di cambiare e capire che si è in torto ogni volta che si sbrocca per le proprie seghe mentali
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Cosi tendi a generalizzare...nel mio caso di certo non esiste un UNica causa scatenante..., quindi di certo, ora come ora ,col cavolo che mi colpevolizzo ancora di essere IO l'unico male di me stessa...quando in realtà vari fattori hanno contribuito a rendermi cosi fragile ed emotiva...e ciò non vuol dire scaricare la colpa su altre persone, ma bensi di prendere coscienza del fatto, che viviamo in un contesto familiare o sociale che ci spinge verso il baratro, e per prevenire o alleviare tutto ciò, bisogna volenti o nolenti,munirsi di tutti i mezzi necessari per fortificare la propria personalità.
ps:Non parlavo di aiuti...(quando in primis affermo che SOLO tu puoi cambiare le cose), ma bensi di non riempire di altra merda, chi nella merda gia ci sguazza e sta cercando di uscirne.....
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17-11-2009, 00:49
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#33
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Banned
Qui dal: Jan 1970
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esatto....come dice winston...ad esempio uno di me potrebbe dire "è fobico"...certo...sì...me lo dico da solo...ma...ciò non toglie che sempre per via di come ho coltivato il mio essere se sono attaccato o devo farmi valere mi arrabbio, strepito...ecc...ecc...inizio a sbraitare insomma + degli estroversoni e a volte incuto timore e/o più freddezza di loro...
ah no vabbeh anch'io rimugino...ma non sul giudizio degli altri...lì sta la nostra unica differenza...che qualcuno mi dica "sei silenzioso", "sei inquetante"...ecc...ecc...non mi fa alcuna differenza....non perchè non ci rimugino sopra...ma perchè ne sono consapevole...cioè è un dato che oggettivamente posso constatare io stesso analizzandomi...
dunque le parole degli altri non mi fanno differenza...perchè o sono cazzate o sono semplici considerazioni vere...
quello su cui rimugino io e che mi fa stare male è la mia situazione in sè...non tanto il giudizio degli altri...che tanto poi i giorni passano e passano i pensieri anche degli altri...io rimugino sul mio non saper conversare...se poi agli altri appaio strano, alieno...più di tanto non ci rimugino...cioè si...penso "ecco...mi sta guardando e starà sicuramente pensando che sono strano"...ma non mi fa stare male quanto pensare al mio problema in sè...
cmq solfa ti dò ragione sull'autostima...io quando mi carico estroverso...quando al solito non sono carico mi alieno...
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17-11-2009, 00:53
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#34
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: nella vera capitale d'Italia
Messaggi: 10,358
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Quote:
Originariamente inviata da animaSola
Cosi tendi a generalizzare...nel mio caso di certo non esiste un UNica causa scatenante..., quindi di certo, ora come ora ,col cavolo che mi colpevolizzo ancora di essere IO l'unico male di me stessa...quando in realtà vari fattori hanno contribuito a rendermi cosi fragile ed emotiva...e ciò non vuol dire scaricare la colpa su altre persone, ma bensi di prendere coscienza del fatto, che viviamo in un contesto familiare o sociale che ci spinge verso il baratro, e per prevenire o alleviare tutto ciò, bisogna volenti o nolenti,munirsi di tutti i mezzi necessari per fortificare la propria personalità.
ps:Non parlavo di aiuti...(quando in primis affermo che SOLO tu puoi cambiare le cose), ma bensi di non riempire di altra merda, chi nella merda gia ci sguazza e sta cercando di uscirne.....
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ok, ma ormai capire le cause serve a poco, il momento non è catartico (cit.)
uno ti riempie di merda forse in risposta a certi tuoi atteggiamenti, no? di suo uno non ti viene addosso credo, probabilmente c'è un errore di fondo
per aiutare uno con problemi ci vuole una persona forte
se uno ha già i suoi problemi, magari arriva da una giornata dura di lavoro (che deve affrontare nonostante i suoi problemi), e si becca una valanga di accuse o scleri o cmq problemi su problemi, insomma uno reagisce un po' come può
c'è chi prova a consolare, c'è chi ci riesce e chi no, però c'è anche chi accumula e accumula e poi restituisce con gli interessi, e ovviamente il risultato per chi già barcolla di suo non può che essere disastroso...
quindi bisogna valutare bene quanto sfogarsi con le persone (e con chi farlo), perchè può tornare tutto indietro moltiplicato
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17-11-2009, 00:54
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#35
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Esperto
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 4,864
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Giova allora non so quanto tu possa essere evitante, essendo che questo disturbo è proprio caratterizzato dal valore che tu doni al giudizi altrui...tanto da farli diventare l'unica dimostrazione tangibile di quanto vali.
UN evitante evita chi con assoluta certezza sa che non l'accetta o non lo apprezza.
Questo è il succo della patologia.
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17-11-2009, 01:06
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#36
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Esperto
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 4,864
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Quote:
Originariamente inviata da calinero
ok, ma ormai capire le cause serve a poco, il momento non è catartico (cit.)
uno ti riempie di merda forse in risposta a certi tuoi atteggiamenti, no? di suo uno non ti viene addosso credo, probabilmente c'è un errore di fondo
per aiutare uno con problemi ci vuole una persona forte
se uno ha già i suoi problemi, magari arriva da una giornata dura di lavoro (che deve affrontare nonostante i suoi problemi), e si becca una valanga di accuse o scleri o cmq problemi su problemi, insomma uno reagisce un po' come può
c'è chi prova a consolare, c'è chi ci riesce e chi no, però c'è anche chi accumula e accumula e poi restituisce con gli interessi, e ovviamente il risultato per chi già barcolla di suo non può che essere disastroso...
quindi bisogna valutare bene quanto sfogarsi con le persone (e con chi farlo), perchè può tornare tutto indietro moltiplicato
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Si può anche tagliare la fune
A parte gli scherzi son d'accordo con te...ma non riesco a giustificare la mancanza di rispetto delle persone....attraverso le loro stanchezze...o attraverso le loro patologie....Piuttosto meglio tacere, che rispondere aggressivamente imprecando contro ogni budda....(abbiamo gia visto casi simili, e sarai d'accordo cn me, che un minimo di contegno nn guasterebbe)
e kmq stiamo andando fuori tema...xkè la rabbia nn centra una pippa col mio topic....
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17-11-2009, 01:06
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#37
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Esperto
Qui dal: Mar 2007
Messaggi: 663
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...................
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Ultima modifica di uffolo; 17-11-2009 a 01:13.
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17-11-2009, 01:12
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#38
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,306
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solfa...si infatti allora mi sono spiegato male...diciamo che io più che altro non mi preoccupo dei pensieri altrui e del mio problema in sè in parte perchè ormai ho imparato a murare i pensieri altrui...(e ho imparato a farlo fin dentro la famiglia....mentire sui miei stati d'animo reali)...in gran parte e perchè evito di mio tutta la gente che vedo una "Minaccia", con cui posso sentirmi a disagio....ecc...ecc...e cioè il 99,9% delle persone...
esempio? a lezione le 2-3 parole che dico le dico a quelle 2-3 ragazze che so essere persone semplici-pacate...che non sono pronte a dire una cattiveria...che si vede dall osguardo che sono "pure e buone/dolci"...
ecco diciamo che io probabilmente non dò poi tanto peso ai giudizi altrui perchè il 99% delle persone pericolose le evito da principio e quindi non dò loro l'opportunità di interagire con me e quindi potermi comunicare nelle parole o nei gesti un giudizio a mio riguardo...ma non perchè non mi scalfiscano...ma perchè evito talmente tanto che risolvo il problema alla base...
esempio banale? sabato sera alla fine sono uscito...qualche ex-compagno e il mio famoso amicone...in mezzo c'erano 2 ragazze che non conoscevo...(se non una di vista)...risultato?
io dopo il saluto ho provato a dire 1 battuta e dire 1 frase...in risposta ho ricevuto 2 frasi sarcastiche che ho ricepito subito come acide...beh...x i lresto della serata le ho evitate...proprio perchè mi sentivo a disagio a dover interagire...un fastidio...
quindi si...diciamo che mi sono spiegato male io prima...io non mi faccio molti problemi su cosa la gente pensa di me perchè chi ho la certezza (e analizzando molto lo percepisco) che non è compatibile con me, che ha quella malignità x giudicare negativamente la evito a priori...dunque intorno a me rivolgo la parola (quelle 2-3 parole al giorno) giusto a quelle 2-3 persone che vedo indifese (o viceversa se la rivolgo alle persone meno indifese e più stronze lo faccio solo in momenti miei di esaltazione/carica...che ogni tanto spuntano fuori)...
e lì il disagio quando interagisco ovviamente c'è...ma non è prettamente sull'impressione che sto dando a quella persona...ma è sulla consapevolezza che sono strano/non so interagire...e che quindi anche quelle 2-3 persone buone/semplici mi vedranno strano esattamente come mi vedo io e tutti gli altri...solo che sono consapevole che loro non hanno quella cattiveria x dirlo...hanno diciamo un "galateo"...e un rispetto in ogni caso x l'altra persona...è questo che intendevo io solfa...e sapendo che hanno quel "galateo" ho meno problemi ad interagire anche se ho la netta sensazione che gli dia quell'impressione di inadeguatezza/stranezza...
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17-11-2009, 01:14
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#39
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Esperto
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 4,864
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Fai paura(in senso buono) quando analizzi cosi lucidamente la situazione...
ps: la forza la possiedi..e lavori anche duramente per ricercare la tua piccola oasi di serenità...
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17-11-2009, 01:17
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#40
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
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Quote:
Originariamente inviata da animaSola
Si può anche tagliare la fune
A parte gli scherzi son d'accordo con te...ma non riesco a giustificare la mancanza di rispetto delle persone....attraverso le loro stanchezze...o attraverso le loro patologie....Piuttosto meglio tacere, che rispondere aggressivamente imprecando contro ogni budda....(abbiamo gia visto casi simili, e sarai d'accordo cn me, che un minimo di contegno nn guasterebbe)
e kmq stiamo andando fuori tema...xkè la rabbia nn centra una pippa col mio topic....
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ehm ehm, ma in un caso specifico non eri stata tia a dare il via e creare il precedente con la sbroccata? (anche più volte se non erro)
io sono il primo a non tollerare le sbroccate per i propri problemi personali
lasciando anche la rabbia da parte, proprio il modo di reagire, sto sbalzo umorale che poi fa attaccare l'etichetta d'instabilona
so che non sei feroce come ben altre persone, però sai anche che puoi migliorare su questo fronte
non ti si chiede di essere sempre al top, ma di portare pure tu la tua maschera come fanno tutti e chiedere aiuto nella giusta misura e al momento giusto (perchè uno può non essere pronto)
se non puoi fingere troppo, prenditi i tuoi spazi con le persone, isolati, tutto tranne che riversare su altri i propri problemi
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