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Vecchio 28-01-2011, 21:47   #1
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[Questa discussione trae origine da qui]


Tesi:

Se Mario è estroverso, allora Mario non è sociofobico.

Ossia, non si da il caso che Mario sia contemporaneamente estroverso e sociofobico.

("Mario" sta per qualsiasi individuo)


Giustificazione:

Prendo questa caratterizzazione di "estroversione" che, stando a quanto riportato qui, sarebbe stata data da Eysenck: "Eysenck suggerì inizialmente che l'estroversione fosse una combinazione di due tendenze principali: impulsività e socievolezza."

Va da se che una persona socievole non può essere sociofobica.


Possibile obiezione:

Si potrebbe obiettare che in realtà si tratta di una questione meramente empirica: "bisogna semplicemente vedere se esistono realmente estroversi sociofobici". Se vi fosse qualche soggetto estroverso sociofobico (come quello che risulta nel sondaggio da poco aperto da Orange) allora la mia tesi sarebbe falsa.


Risposta:

E' solo apparentemente una questione empirica, così come lo è solo apparentemente la questione se sia possibile l'esistenza di un quadrato rotondo. Se viene uno e mi dice "guarda che io posseggo un quadrato rodondo", io non gli credo. O ha sbagliato ritenendo quel quadrato rotondo, o ha sbagliato ritenendo quel cerchio quadrato.
Così, chi afferma di essere, o di conoscere un estroverso sociofobico, o sbaglia nel ritenere fobico quell'estroverso, o sbaglia nel ritenere estroverso quel fobico.


Ultima modifica di anonimo; 31-07-2013 a 20:28.
Vecchio 28-01-2011, 22:17   #2
Esperto
L'avatar di Blackrose
 

secondo me son 2 cose molto diverse! io son timida ma mi piace socializzare..quindi secondo me:

La timidezza implica una difficoltà nel comunicare, un'insicurezza ben radicata, che porta a tenersi dentro molte cose che si vorrebbero dire ma che vengono soppresse, spesso per la paura di un giudizio o il timore di compiere scelte che possono portare a soffrire.
Chi è introverso invece, è caratterialmente incline a tenere tutto per sè, ma per "scelta" (anche se nel caso del carattere non si tratta di una vera e propria scelta. Infatti non rimpiange di non aver comunicato una determinata cosa, non la omette perchè è incapace di dirlo; solo perchè non vuole dirlo.
Vecchio 28-01-2011, 22:17   #3
Esperto
L'avatar di Milo
 

Io sono molto estroverso in determinate situazione sociali e in altre mi blocco completamente...sono estroverso o no?
Vecchio 28-01-2011, 22:19   #4
Esperto
L'avatar di Nick
 

Cmq secondo me bisognerebbe partire dalla definizione di "Mario".

"Mario" è un tipo che c'ha un omino dentro che a volte gli fa fare alcune cose e altre non gliele lascia fare. St'omino si chiama Ink Onsho.
Un certo Froid, ma si legge Fruà ha scritto nel millemilaottocento quasi millemilaenove che a volte tale Ink Onsho fa dire a Mario dei motti di spirito, battute, lazzi, pernacchie quando invece Mario vorrebbe fuggire, darsela a gambe, calarsi con un secchio dentro un pozzo. A causa di ciò spesso Mario ce le piglia di santa ragione oppure gli dice bene e lavora al Bagaglino o fa il presidente di qualche cosa.
Altre volte Mario vorrebbe parlare, ridere, ballare, giocare a Canasta, a rubabandiera, a spizzicorampichino, fare le capriole e dare fuoco alle scoregge ma il terribile Ink Onsho glielo impedisce come nel famoso film di Christopher Reeves quando l'agente Winston Smith gli cementa la bocca al grido di "Generalizzazione!"
State attenti all'omino dentro Mario perchè mi sa che è pure un po' frocio (pseudocit.).
Vecchio 28-01-2011, 23:14   #5
Esperto
L'avatar di Nick
 

Quote:
Originariamente inviata da orange Visualizza il messaggio
[/I]
non dovrebbe essere il subconscio che te lo impedisce?
No, o al limite pure. In realtà ci sono molti omini dentro "Mario". Non sono sicuro ma è Ink Onsho quando Mario è fobico, Sub quando è "solo un po' timido"
Quote:
non mi è molto chiaro Christopher Reeves
Pseudoomonimia tra un defunto attore tetraplegico e un attore vivente ma afflitto da paresi facciale.

Quote:
pseudocit =S help non mi è chiaro
Citazione non proprio letterale da una non celebre biografia di Freud scritta da tale Palomba Johnny
Vecchio 28-01-2011, 23:35   #6
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Quote:
Originariamente inviata da Nick Visualizza il messaggio
Cmq secondo me bisognerebbe partire dalla definizione di "Mario".

"Mario" è un tipo che c'ha un omino dentro che a volte gli fa fare alcune cose e altre non gliele lascia fare. St'omino si chiama Ink Onsho.
Un certo Froid, ma si legge Fruà ha scritto nel millemilaottocento quasi millemilaenove che a volte tale Ink Onsho fa dire a Mario dei motti di spirito, battute, lazzi, pernacchie quando invece Mario vorrebbe fuggire, darsela a gambe, calarsi con un secchio dentro un pozzo. A causa di ciò spesso Mario ce le piglia di santa ragione oppure gli dice bene e lavora al Bagaglino o fa il presidente di qualche cosa.
Altre volte Mario vorrebbe parlare, ridere, ballare, giocare a Canasta, a rubabandiera, a spizzicorampichino, fare le capriole e dare fuoco alle scoregge ma il terribile Ink Onsho glielo impedisce come nel famoso film di Christopher Reeves quando l'agente Winston Smith gli cementa la bocca al grido di "Generalizzazione!"
State attenti all'omino dentro Mario perchè mi sa che è pure un po' frocio (pseudocit.).
Vecchio 29-01-2011, 00:23   #7
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Nick Visualizza il messaggio
come nel famoso film di Christopher Reeves quando l'agente Winston Smith gli cementa la bocca al grido di "Generalizzazione!"
E gli spara in cuffia tutta la discografia dei Pink Floyd
Vecchio 29-01-2011, 00:37   #8
Esperto
L'avatar di Nick
 

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
E gli spara in cuffia tutta la discografia dei Pink Floyd
ma no, quello è Ritorno al futuro.
Vecchio 29-01-2011, 15:16   #9
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Quote:
Originariamente inviata da orange Visualizza il messaggio
una persona estroversa può anche essere timida.
Quote:
Originariamente inviata da Blackrose Visualizza il messaggio
secondo me son 2 cose molto diverse! io son timida ma mi piace socializzare..quindi secondo me:
Cmq io ho parlato di fobia sociale, non di timidezza..
Vecchio 23-05-2011, 12:57   #10
Esperto
L'avatar di Moonwatcher
 

Quote:
Originariamente inviata da anonimo Visualizza il messaggio
Va da se che una persona socievole non può essere sociofobica.
Ma guarda che sbagli, la socievolezza (=spinta interiore a cercare il rapporto con gli altri), non esclude che questo rapportarsi sia accompagnato da una - certamente conflittuale - paura degli altri. Semmai esclude la spinta interiore a rifuggire dagli altri e chiudersi in sé stessi = introversione. Ergo non hai dimostrato nulla. Senza contare che siamo tutti almeno un po' estroversi, quindi secondo il tuo teorema i sociofobici non dovrebbero esistere.
Vecchio 23-05-2011, 14:08   #11
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da moonwatcher Visualizza il messaggio
Ma guarda che sbagli, la socievolezza (=spinta interiore a cercare il rapporto con gli altri), non esclude che questo rapportarsi sia accompagnato da una - certamente conflittuale - paura degli altri. Semmai esclude la spinta interiore a rifuggire dagli altri e chiudersi in sé stessi = introversione. Ergo non hai dimostrato nulla.
La definizione di socievolezza che dai è troppo larga. Secondo lo Zingarelli:
Socievolezza: caratteristica di chi è socievole.
Socievole: 1, che ama e cerca la compagnia dei suoi simili; 2, che vive facilmente in società; 3, che sta volentieri in compagnia.

Un sociofobico non soddisfa nessuna delle condizioni 1, 2, 3.

Quote:
Originariamente inviata da moonwatcher Visualizza il messaggio
Senza contare che siamo tutti almeno un po' estroversi, quindi secondo il tuo teorema i sociofobici non dovrebbero esistere.
No, questa non è una conseguenza del mio argomento.
Preciso: quando noi diciamo che tizio è sociofobico diciamo che egli ha più caratteristiche sociofobiche che estroverse. Ad esempio, uno che ha sociofobia 60%, ed estroversione 40% lo consideriamo sociofobico e non estroverso. Anche se le due caratteristiche sono presenti nello stesso individuo, tale individuo è o sociofobico o estroverso per prevalenza dell'una o dell'altra caratteristica. Quando ho detto che "non si da il caso che Mario sia contemporaneamente estroverso e sociofobico" intendevo escludere la possibilità dell'esistenza di un individuo con sf 50% ed estro 50% , ossia di un sociofobico estroverso.
NB: in questo modo sto ammettendo che possa esistere Maryo (sf 70%; estro 30%), un sociofobico; ma non sto con ciò ammettendo che possa esistere Mario (sf 50%; estro 50%), un sociofobico estroverso.
Vecchio 23-05-2011, 16:53   #12
Esperto
L'avatar di stuntmanmike
 

Ecco gli ingredienti:
2 parti di Aperol,
3 parti di prosecco,
Spruzzo di seltz o soda.
Ghiaccio
Mezza fettina d’arancia
Vecchio 23-05-2011, 17:12   #13
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Quote:
Originariamente inviata da Nick Visualizza il messaggio
Un certo Froid, ma si legge Fruà
ahahah
Vecchio 23-05-2011, 17:15   #14
Esperto
L'avatar di stuntmanmike
 

Quote:
Originariamente inviata da Remedios Visualizza il messaggio
il più bevuto nei peggiori bar di caracas
il piu bevuto da me nei peggiori bar del veneto...
Vecchio 23-05-2011, 18:00   #15
Esperto
L'avatar di Moonwatcher
 

Quote:
Originariamente inviata da anonimo Visualizza il messaggio
La definizione di socievolezza che dai è troppo larga. Secondo lo Zingarelli:
Socievolezza: caratteristica di chi è socievole.
Socievole: 1, che ama e cerca la compagnia dei suoi simili; 2, che vive facilmente in società; 3, che sta volentieri in compagnia.

Un sociofobico non soddisfa nessuna delle condizioni 1, 2, 3.
Continuo a non essere molto d'accordo, non argomenti perché il sociofobico non possa soddisfare quelle condizioni, il fatto di avere paura non significa non amare e non cercare qualcosa, così come l'avere paura del palcoscenico non esclude a priori che si possa altresì amare di esibersi a teatro.

Quote:
Originariamente inviata da anonimo Visualizza il messaggio
No, questa non è una conseguenza del mio argomento.
Preciso: quando noi diciamo che tizio è sociofobico diciamo che egli ha più caratteristiche sociofobiche che estroverse. Ad esempio, uno che ha sociofobia 60%, ed estroversione 40% lo consideriamo sociofobico e non estroverso. Anche se le due caratteristiche sono presenti nello stesso individuo, tale individuo è o sociofobico o estroverso per prevalenza dell'una o dell'altra caratteristica. Quando ho detto che "non si da il caso che Mario sia contemporaneamente estroverso e sociofobico" intendevo escludere la possibilità dell'esistenza di un individuo con sf 50% ed estro 50% , ossia di un sociofobico estroverso.
NB: in questo modo sto ammettendo che possa esistere Maryo (sf 70%; estro 30%), un sociofobico; ma non sto con ciò ammettendo che possa esistere Mario (sf 50%; estro 50%), un sociofobico estroverso.
Quello che dici qui dimostra che li vedi come complementi, dal che discende naturalmente il tuo teorema: è logico che not(A) non può essere A. Io invece le vedo come due caratteristiche distinte, certamente scarsamente accomunate, ma non escludibili a priori: insomma tipo essere Ligure ed essere generoso.

E poi la fobia come l'estroversione sono un mondo.
Vecchio 23-05-2011, 18:03   #16
Esperto
L'avatar di JohnReds
 

Anch'io feci tempo fa una riflessione di questo tipo

http://www.fobiasociale.com/insicure...80/#post289809
Vecchio 23-05-2011, 18:07   #17
Esperto
L'avatar di Moonwatcher
 

Ma lì non si parlava di fobia e per me la fobia non implica insicurezza. Cioè al limite uno può anche scappare con estrema sicurezza.
Vecchio 23-05-2011, 18:11   #18
Esperto
L'avatar di barclay
 

Per me “estroverso sociofobico” è una contraddizione in termini o, nel migliore dei casi, un'accostamento infelice: l'estroversione non è un disturbo mentale, la sociofobia sì; l'estroverso vuole e può socializzare, il sociofobico non può socializzare.
Vecchio 23-05-2011, 18:15   #19
Esperto
L'avatar di JohnReds
 

Quote:
Originariamente inviata da moonwatcher Visualizza il messaggio
Ma lì non si parlava di fobia e per me la fobia non implica insicurezza. Cioè al limite uno può anche scappare con estrema sicurezza.
No, mi riferivo in generale al topic, che è uno dei pochi ma fondamentali tentativi che vengono fatti di distinguere tra i vari problemi. Non si può fare sempre il solito mischiume.
Nella home di questo sito ci vorrebbe un bel vademecum che chiarisce la differenza tra dep, insicurezza, fobia, timdiezza, introversione, estroversione, ecc. ecc.

Ma non basta postare il DSM, ci vorrebbero esempi pratici e spiegazioni "for dummies". Sarebbe molto utile
Vecchio 23-05-2011, 18:27   #20
Esperto
L'avatar di Moonwatcher
 

Quote:
Originariamente inviata da stone Visualizza il messaggio
Per me “estroverso sociofobico” è una contraddizione in termini o, nel migliore dei casi, un'accostamento infelice: l'estroversione non è un disturbo mentale, la sociofobia sì; l'estroverso vuole e può socializzare, il sociofobico non può socializzare.
E dalli, il sociofobico non è detto abbia carenza di skills relazionali, ergo magari vuole, può anche, ma poi scappa lo stesso. Il fatto è che difficilmente, praticamente mai, i "disturbi" sono puri come concepiti in teoria, allora poi nella pratica abbiamo il timido fobico evitante ossessivo (che sarei io ) o il fobico depressivo ma fondamentalmente non timido, o ecc.
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