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26-08-2014, 14:22
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#1
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,554
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Si sente sempre dire che per essere "felici" bisogna essere se stessi.
Ma se il mio me stesso è negativo, egocentrico, sprezzante, cattivo e tutti gli aggettivi che fanno dell'uomo una persona da evitare e confinare, vale ancora l'affermazione suddetta?
Sto estremizzando certo, ma vorrei sapere cosa ne pensate...
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26-08-2014, 14:38
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#2
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Penso che come tutte le frasi fatte abbia un fondo di verità ma al contempo sia usata a sproposito in contesti in cui non si applica.
Se per "essere sé" stessi si intende evitare di fingere quello che non si è al proposito di farsi accettare in certi contesti, certo che è giusta.
Ma se vuol dire dare libero sfogo ai propri difetti non credo che questo possa portare lontano. Tutti noi abbiamo dei lati pesanti se non ingestibili per il prossimo e questi è bene tenerli sotto controllo. Come si vede sono due cose diverse.
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26-08-2014, 15:20
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#3
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,845
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Penso che siano cazzate.
Tanto vale cercare le citazioni dei baci perugina, almeno si mangia qualcosa.
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26-08-2014, 15:32
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#4
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Banned
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: Torino
Messaggi: 1,455
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Penso che la frase sia vera
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Ultima modifica di Hal86; 26-08-2014 a 15:44.
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26-08-2014, 16:07
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#5
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Banned
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 2,921
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Penso che questa frase sia utile solo se riferita a qualcuno che si fa troppi problemi ma che ha comunque un buon carattere. Come incoraggiamento. Altrimenti se si comincia a mostrare troppo i propri difetti, nessuno sarà contento.
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26-08-2014, 16:45
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#6
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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Io sono despresso, i depressi non piacciono a nessuno, quindi non posso essere me stesso. Io ho il DEP, gli evitanti non piacciono a nessuno, quindi non posso essere me stesso. Tutto quello che sono per gli altri è m***a o una scusa per sfruttarmi, quindi non posso essere me stesso
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Ultima modifica di barclay; 26-08-2014 a 16:51.
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26-08-2014, 17:18
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#7
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Intermedio
Qui dal: Jun 2014
Ubicazione: nord
Messaggi: 213
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Le frasi fatte sono quelle cose che vengono dette tanto per dire qualcosa in mancanza d'altro. In un mondo perfetto forse potrebbero funzionare.
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26-08-2014, 17:19
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#8
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 9,206
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Non essere sé stessi implica fingere col prossimo. A lungo termine le persone non vogliono attori ma persone genuine.
Al tempo stesso bisogna correggere tutti i comportamenti che rendono impossibile la socializzazione e relazione, se non si vuole essere asociali.
In moltre persone fobiche, ad es., ho visto una forte intransigenza che mal si sposa con gli scenari sociali tipici.
Poi, se uno ha un disturbo mentale (es. fobia sociale, DEP, depressione, ecc.), è lapalissiano che sia in uno stato patologico e, quindi, il suo essere sé stesso in quell'istante è in una condizione, per definizione, da correggere.
Nel momento in cui la persona ha risolto il suo disturbo mentale allora sì che non deve mutare eccessivamente, salvo casi particolari.
Io ho mantenuto la mia natura nelle fondamenta caratteriali ma, col tempo, mi sono adattato molto al contesto sociale per trarne maggior beneficio ma io ho anche la fortuna di essere molto assertivo.
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26-08-2014, 17:21
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#9
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Banned
Qui dal: Dec 2011
Ubicazione: Puglia
Messaggi: 2,415
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Quote:
Originariamente inviata da superunknown
Si sente sempre dire che per essere "felici" bisogna essere se stessi.
Ma se il mio me stesso è negativo, egocentrico, sprezzante, cattivo e tutti gli aggettivi che fanno dell'uomo una persona da evitare e confinare, vale ancora l'affermazione suddetta?
Sto estremizzando certo, ma vorrei sapere cosa ne pensate...
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Quelle poche volte che ci sono riuscito mi sono sentito libero, niente più paletti, barriere, diffidenze e altro, allo stesso tempo non ero vulnerabile, anzi, è una specie di stato di grazia, raggiungerlo è veramente una conquista.
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26-08-2014, 18:18
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#10
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,907
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i wanna be somebody else , ultimamente quando penso a me stessa mi vengono in mente diffetti fisici, caratteriali ,stanchezza anormale, mancanza di concentrazione , disaventure , insuccessi , voglia di piangere ecc. Non so come possa questo ruolo portare felicita
credo che per i normaloni significa sii libero
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Ultima modifica di cancellato13248; 26-08-2014 a 18:20.
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26-08-2014, 18:39
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#11
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Intermedio
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 126
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Io credo che prima di essere se stessi bisogna essere capace di apprezzarsi e accettare come siamo fatti.
Con ciò voglio dire che ho sempre interpretato la frase come una sorta di incitamento all'autoaccettazione, necessaria per andare avanti.
Quando ci si accetta per come siamo, comprendendo i nostri limiti e non criticandoli, il terreno per un eventuale miglioramento è spianato.
In sostanza, non è tanto l'essere se stessi quanto imparare ad accettarsi e, di conseguenza, migliorare.
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26-08-2014, 18:44
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#12
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Avanzato
Qui dal: Sep 2013
Messaggi: 338
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secondo me si per essere felici bisogna essere sempre se stessi, non si deve portare una maschera e recitare per piacere agli altri. essendo noi stessi magari piaceremo a meno persone, ma è meglio avere poche amicizie vere piuttosto che tante finte amicizie.
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26-08-2014, 18:58
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#13
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Messaggi: 926
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Secondo me per potere esprimere se stessi bisognerebbe conoscere e accettare se stessi...dire che si è dei bastardi e si hanno dei difetti non significa conoscersi.
EDIT: grammatica
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Ultima modifica di linea77; 27-08-2014 a 00:26.
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26-08-2014, 19:18
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#14
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: In the clouds...
Messaggi: 1,188
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Personalmente do un'accezione positiva al concetto dell'essere se stessi e con questo intendo essere genuini, sinceri e trasparenti nella relazione col nostro prossimo.
Certo, questo non significa adagiarsi sui propri limiti e difetti, altrimenti la frase "essere se stessi" diverrebbe solo la scusa per non lavorare su di sè e non migliorarsi mai. Mi piace pensarmi come essere in divenire, che cambia sempre, ma che nel contempo impara anche ad accettarsi per ciò che è. Essere se stessi quindi, a mio avviso, unisce assieme l'idea di accettazione e cambiamento, in un proporsi al prossimo in modo schietto e sincero, senza mascherarsi o fingere di essere come non si è, senza adeguarsi ai dettami del mondo esterno che ci vuole per forza duri e tutti d'un pezzo, accettando quindi serenamente la propria delicatezza senza timore o vergogna della propria storia e di quello che si è diventati nel tempo.
Io penso che poi vivere fingendo sempre sia anche molto pesante e difficile da sostenere, alla lunga. ciò non toglie che è anche bene evitare di mettere completamente sotto i riflettori le proprie fragilità "coram populo"; esiste sempre il giusto mezzo a seconda dei contesti. L'importante, però, è non perdere di vista se stessi e la propria integrità.
Essere se stessi vuol dire anche essere sempre in compagnia di noi stessi, evitando qualsivoglia forma di alienazione da sé...
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Ultima modifica di clizia; 26-08-2014 a 19:21.
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26-08-2014, 19:36
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#15
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Esperto
Qui dal: May 2014
Messaggi: 604
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SI ovviamente è inteso come "non fingere", ma nel nostro caso fingiamo già nascondendo il nostro problema. Io ad esempio sono praticamente normale nel 90% dei casi, cioè pur non avendo un lavoro e tanti contatti sociali, faccio una vita tutto sommato normale. Però in determinate situazioni, quando toccano certi tasti, esce il mio... difetto? Ecco in quelle situazioni vorrei saper recitare.
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26-08-2014, 20:04
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#16
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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Quote:
Originariamente inviata da liuk76
Nel momento in cui la persona ha risolto il suo disturbo mentale allora sì che non deve mutare eccessivamente, salvo casi particolari.
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Deve però nascondere gran parte del suo passato, come p.es. l'inesperienza sessuale
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26-08-2014, 20:13
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#17
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 893
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Essere se stessi la intendo nel senso di accettare di avere anche dei difetti, ma non di assecondarli. Solo non voler diventare qualcosa che non si potrà mai essere. L'estremizzazione dei mei difetti è venuta proprio quando non mi accettavo per quello che ero e dovevo continuamente fingere.
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26-08-2014, 20:30
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#18
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 1,074
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Essere se stessi dovrebbe corrispondere allo stato meno faticoso da mantenere, appunto perché è quello spontaneo, senza affettazioni, ritualismi/manierismi di alcun tipo. Ma se ci hanno educati a onorare il padre e la madre sempre e comunque, a non desiderare la donna d'altri, a non commettere atti impuri o anche solo a non ruttare tra la gente e a mostrarsi sempre sorridenti ecc.. Dove posso essere me stesso? Nel mondo sei sogni, quando l'io tutto bello vincolato e costruito dalla cultura e le convenzioni se ne va e lascia posto al macello che costantemente dobbiamo reprimere nell'inconscio. Ecco, qui siamo noi stessi
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26-08-2014, 20:38
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#19
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
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ma io son sempre me stesso, anche quando recito, se non recitassi non sarei più io
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26-08-2014, 20:39
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#20
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Avanzato
Qui dal: Sep 2013
Messaggi: 338
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Quote:
Originariamente inviata da QuantumGravity
Essere se stessi dovrebbe corrispondere allo stato meno faticoso da mantenere, appunto perché è quello spontaneo, senza affettazioni, ritualismi/manierismi di alcun tipo. Ma se ci hanno educati a onorare il padre e la madre sempre e comunque, a non desiderare la donna d'altri, a non commettere atti impuri o anche solo a non ruttare tra la gente e a mostrarsi sempre sorridenti ecc.. Dove posso essere me stesso? Nel mondo sei sogni, quando l'io tutto bello vincolato e costruito dalla cultura e le convenzioni se ne va e lascia posto al macello che costantemente dobbiamo reprimere nell'inconscio. Ecco, qui siamo noi stessi
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