Grale

Mi sono svegliata oggi con la sensazione che se solo riuscissi a ritrovare la mia natura ribelle, avrei risolto una parte del problema, di certo mi sarei messa nella condizione di ritrovare me stessa. Sono una persona abbastanza ribelle...forse dovrei dire molto ribelle..che odia le convenzioni sociali, l'omologazione, gli stereotipi, tutto ciò che è "precostituito" e che non rispetta secondo me l'individualità...In particolare volevo soffermarmi su un aspetto: in questo mondo per essere accettati bisogna essere "perfetti", belli, intelligenti, ben vestiti, simpatici, possibilmente ricchi, figuriamoci un po' "malati"..perché la depressione è una "malattia"..Allora la domanda che volevo farvi è"quanto siete ribelli nella vostra vita e quanto questo vi aiuta?" Certo tornare alla ribellione adolescenziale sarebbe bello..(?) ma anche risolversi nell'essere una adulta, comunque ribelle, non è male..

The_Sleeper

Questa è una convinzione che si tende ad introiettare confrontandosi con dei modelli proposti, volutamente irreali, ed in seguito all'esclusione sociale.
Non è così e prima ci si libera di quest'ordine mentale meglio è.
Altrimenti anche il ribellarsi non è null'altro che un esserne condizionati, è un distruggere senza creare nulla di nuovo.

alleny82

Si, a volte anche troppo.. da sempre.
Ribellarsi, in questo caso, alle difficoltà, alle malattie è difficilissimo ma se sono uscita almeno dal tunnel dell'alcool è solo grazie a lei, la ribellione.
Non voler essere schiavi di qualcosa.. è questa la molla di solito. Purtroppo non può risolvere tutto ma fa bene ricercare in se'la forza anche per rispondere alla gente, una forza che ci deve far sentire vicini a tutti coloro che hanno dovuto lottare: per la libertà, per la vita ecc Bisogna sempre pensare a certe persone che non si sarebbero lasciate buttare giù da problemi di salute e tanto meno da difetti fisici ecc.
Cercare con la fantasia nuove strade, tenere strette a se'ipotesi e speranze e mettere in secondo piano ciò che ci fa del male

Grale

Io non credo che "distruggere" sia una cattiva cosa in questo mondo e penso che i modelli che vengono proposti non siano poi così irraggiungibili..soprattutto per quanto riguarda essere "ricchi"e "ben pensanti". Sul fatto dell'esclusione sociale ti do ragione..io sono stata in un certo senso una "esclusa" ma non è mai stato un problema...non che io abbia costruito la mia personalità ribelle su questo e basta però è sempre stato un dato di fatto..probabilmente una scelta..oggi ,alla mia età, ritrovo la stessa voglia di "andare contro"...forse è un po' una "vendetta" contro chi si è scordato di me, non mi ha difeso da una famiglia multiproblematica che ha condizionato così tanto la mia vita..questa "benedetta società"..Allo stesso tempo voglio anche costruire..altrimenti non avrebbe senso...

Aliquis

Sono arrivato al mezzo secolo.

Attualmente ho dei problemi.
Ma intendo vivere un altro mezzo secolo.

Se ho questa prospettiva è perchè sono ribelle e non mi sono
mai omologato.

Altrimenti sarei morto da un pezzo.

Grale

Hai centrato esattamente il punto...

alleny82

Questo topic mi fa venire voglia di intonare uno di quei canti di vittoria
Per anticonformismo mi piacerebbe saperne e cantarne uno degli Indiani d'America, di guerra...
insieme a voi

Inosservato

cancellato17995

...

Pensieroso

Non son certo di essere ribelle, ma hanno definito tale o anticonformista.
Cerco di rispettare il prossimo, seguo i miei principi e cerco di correggerli se capisco siano sbagliati, mi guardo bene dal non farmi influenzare dalle mode attuali. Rimanere se stessi molte volte costa un sacco di fatica.