|
|
19-08-2016, 07:16
|
#41
|
Principiante
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 45
|
Quote:
Originariamente inviata da alleny82
Gesù quanto scrivete, non riesco a starvi dietro a volte. Comunque volevo soltanto dire che spesso spegnere il pc senza salutare è piuttosto normale e non maleducazione: magari si deve rispondere di corsa al telefono, a qualcuno in casa e magari non si vuol far vedere ad altri cosa si sta scrivendo oppure semplicemente si sente una maggiore confidenza, una confidenza tale che ci fa eliminare un saluto che tante volte io ho sentito come forzata formalità. È questione di abitudini. Per me il ciao e' sottinteso..
|
Infatti, sono troppo prolisso e il senso del mio discorso va disperdendosi.
Suddivido l'intervento in paragrafi, onde venire incontro al disorientamento del lettore.
Un discorso metaforico
Gentile Alleny, il mio era un discorso metaforico, non si riferiva certo a qualcuno che spegne il pc senza salutare, e ci mancherebbe altro! Può intervenire qualsiasi evento esterno, da un problema informatico a un'interruzione dell'energia, da una telefonata inattesa a un'impellenza fisiologica.
Il mio discorso riguardava, piuttosto, l'interruzione di un dialogo che ha già preso vita, non in una singola occasione, ma nel corso di giorni, settimane, in qualche caso pure mesi.
Quel pc si spegne per non riaccendersi più. E tu cerchi, tra le pieghe dei discorsi fatti, qualche spunto, qualche frase, qualche atteggiamento che possa avere innescato la fuga, non avendo memoria di particolari attriti né di imcomprensioni.
Escludiamo anche dal discorso casi di particolare invadenza o molestia, siamo su un altro livello. Il livello di un discorso tra due persone caratterizzato da un reciproco piacere, almeno apparentemente (ma, con il senno di poi, la fuga getta una densa ombra anche sul presunto piacere, e si finisce per pensare che no, non c'era piacere reciproco, probabilmente, il che svilisce tutto il rapporto).
Le regole del gioco
Dunque, lecito che una delle due parti possa abbandonare il tavolo metaforico di cui sopra. In qualsiasi momento e per qualsiasi motivo. Meno lecito farlo senza spiegare i motivi della scelta, lasciando la controparte in balia dei propri dubbi e del proprio senso di inadeguatezza, specie se quest'ultimo è già marcato.
Se guardiamo un film sin lì assai apprezzabile ma poi, giunti agli ultimi minuti di proiezione, siamo costretti a constatare che il finale è sciatto, sconclusionato, disarmonico rispetto al resto della pellicola, anche il resto del film, inevitabilmente, perde tutto il suo valore, o buona parte di esso.
A mio avviso, anche nei rapporti umani l'epilogo risulta determinante per la valutazione retrospettiva del rapporto.
Conclusioni
Per chiosare: se la controparte dialogica decide di sparire ma ti lascia un biglietto di addio, ti comunica che è stato piacevole interagire, ma che alcuni sopraggiunti motivi rendono la comunicazione non più esperibile, resta un velo di amarezza, ma si ha la certezza che la controparte non ti disprezzi, non serbi rancore and so on; se il biglietto latita, può manifestarsi la tendenza a colpevolizzarsi, a cercare in sé l'errore, il passo falso, a sentirsi ancor più inadeguati di quanto non ci si sentisse prima.
Ad ogni modo, dopo qualche giorno di subbuglio, magari ci si sente liberi dal giogo, e si esclama: Pazienza, sopravviverò anche con questo atroce dubbio!
Questo ragionamento è generale, lo porto avanti tenendo conto di varie mie esperienze precedenti.
Mi auguro tu riesca a restare dietro, stavolta
P.S.
Giova pure ribadire che questo mio discorso è relativamente pertinente all'oggetto della discussione, mi è soggiunto come divagazione, ma temo di averlo sviluppato anche troppo.
Domando venia.
P.P.S.
Il lettore più sapido penserà: se scrivi sempre in questo modo, con tanta prolissità, me faresti passa' puramme a voja der commiato, famo come se t'avessi salutato, nunjafaccio :P
|
Ultima modifica di cancellato17651; 19-08-2016 a 07:59.
|
19-08-2016, 07:36
|
#42
|
Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
|
Quote:
Originariamente inviata da Fongshou
..Tuttavia esiste anche, come qualcuno ha sottolineato, il "peso" del sentirsi importante..
Alcuni non sopportano questo peso, forse perchè non hanno il "fisico", o per altre ragioni che non sempre è dato sapere.. quindi scappano!
L'ideale comunque sarebbe diventare importante per sè stessi. Se non altro per scongiurare eventuali "fughe"..
|
Io una relazione l'ho avuta con l'altro sesso e per la verità questo peso non lo davo io. Le aspettative nei miei confronti c'erano e come (e non da parte mia) ed infatti quando non sono stato capace di rispettarle la persona se n'è andata, non sono stato affatto io a scappare o a caricarmi da solo di aspettative nei confronti di me stesso, magari se fossi scappato prima o evitato... Sarebbe stato meglio. Quando scappi per primo non rischi di essere lasciato.
Sentirsi importanti in se non pesa, quel che pesa sono le condizioni che pone l'altro "Sei importante per me se...".
Questo dal mio punto di vista. Forse altre persone dietro a questo sentirsi importanti già iniziano ad annusare questa puzza di bruciato qua e scappano via prima che scoppi l'incendio. Sapendo di non esser capaci di accontentare l'altra persona e di deluderla poi: che senso avrebbe fare una cosa del genere? Meglio tagliare i ponti subito quando inizi a sentire che questo "sentirti importante" dovrai poi comunque pagarlo.
Io lo dico subito implicitamente o esplicitamente "se mi vuoi amare amami, non te lo impedisco mica, però non aspettarti chissà cosa da me, che mi trasformi o che diventi un altro" ma se comunichi questo quando non sei una persona nella norma, nella stragrande maggioranza delle situazioni, stai sicuro che importante non lo diventi per nessuno nella norma e non si pone neanche il problema relativo allo scappar via prima: si può scappare da qualcuno che ti interessa se c'è qualcuno che ti interessa che ti insegue.
Quel che manca davvero è un sentirsi importanti senza pretese per persone che piacciono, questo manca, non il sentirsi importanti condizionato (dal quale poi si scappa) o il sentirsi importanti per persone di cui non si prova interesse (che si evita). Questo a me non manca affatto, ma credo non manchi a nessuno.
Nessuno scapperebbe da quel che desidera precisamente, ed io in base a quel che ho osservato quasi nessuno ha a che fare con quel che desidera precisamente. Si scappa perciò dagli elementi di disturbo e negativi, che spesso nelle relazioni ci sono davvero e non sono assenti.
Se non ci fossero per nulla questi elementi negativi direi anche io che risulta irrazionale scappare, ma se sappiamo tutti che ci sono, come si può affermare che si scappa direttamente da quel che si desidera, a me sembra che queste spiegazioni facciano acqua da tutte le parti.
Datemi precisamente quel che desidero e dimostrerò a tutti che io non scapperò più.
|
Ultima modifica di XL; 19-08-2016 a 08:58.
|
19-08-2016, 11:53
|
#43
|
Esperto
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: sotto il letto
Messaggi: 4,384
|
Quote:
Originariamente inviata da Dr.Divago
...
|
Completamente d'accordo! Credo tu abbia centrato un punto interessante per quanto riguarda il cambiamento della percezione dell'altro nell'interazione virtuale, in sintonia con la direzione che ha preso lo sviluppo di internet negli ultimi dieci anni. Andrebbe approfondito, anche in vista delle possibili realtà future prospettate dall'emergere di implicazioni intrinseche al mezzo internet ancora sconosciute (se non da chi è un po' corto di vedute). Diventando una presenza sempre più ingombrante nella vita delle persone questi "effetti" si ripercuotono inevitabilmente sui rapporti umani (o presunti tali), influenzando subdolamente le dinamiche relazionali e delineando uno scenario che si preannuncia tutt'altro che roseo, dal punto di vista qualitativo. E' capitato anche a me più di una volta d'essere "abbandonato" di punto in bianco (sempre recentemente), di alcune persone mi chiedo ancora che fine abbiano fatto. In passato ammetto che di aver interrotto frequentazioni quasi all'improvviso e ho sempre ritenuto questo comportamento scorretto ed evitabile, non adeguato a quello che il tipo di rapporto in corso avrebbe necessitato, né a quella che consideravo la norma in tali contesti, anche se all'epoca per diversi motivi non me sentii di agire altrimenti.
Personalmente trovo piacevole leggere i tuoi post, prolissità compresa.
|
|
19-08-2016, 11:56
|
#44
|
Principiante
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 45
|
Quote:
Originariamente inviata da DownwardSpiral2
Completamente d'accordo! Credo tu abbia centrato un punto interessante per quanto riguarda il cambiamento della percezione dell'altro nell'interazione virtuale, in sintonia con la direzione che ha preso lo sviluppo di internet negli ultimi dieci anni. Andrebbe approfondito, anche in vista delle possibili realtà future prospettate dall'emergere di implicazioni intrinseche al mezzo internet ancora sconosciute (se non da chi è un po' corto di vedute). Diventando una presenza sempre più ingombrante nella vita delle persone questi "effetti" si ripercuotono inevitabilmente sui rapporti umani (o presunti tali), influenzando subdolamente le dinamiche relazionali e delineando uno scenario che si preannuncia tutt'altro che roseo, dal punto di vista qualitativo. E' capitato anche a me più di una volta d'essere "abbandonato" di punto in bianco (sempre recentemente), di alcune persone mi chiedo ancora che fine abbiano fatto. In passato ammetto che di aver interrotto frequentazioni quasi all'improvviso e ho sempre ritenuto questo comportamento scorretto ed evitabile, non adeguato a quello che il tipo di rapporto in corso avrebbe necessitato, né a quella che consideravo la norma in tali contesti, anche se all'epoca per diversi motivi non me sentii di agire altrimenti.
Personalmente trovo piacevole leggere i tuoi post, prolissità compresa.
|
Grazie, hai buon gusto
Bene, allora anche tu hai notato il fenomeno di cui andavo discorrendo, evidentemente non sono così visionario come qualcuno potrebbe pensare.
Ma si tratta di dinamiche troppo complesse per affidarle all'incerto sguardo di un osservatore dotato di curiosità analitica relativamente alle dinamiche delle interazioni sul web. Sarei curioso di leggere eventuali studi sull'argomento (i miei risalgono a 10 anni fa circa).
Sarei propenso a credere che la nostra fascia di età sia simile (over 35), se anche tu hai avuto modo di appurare la presunta mutazione genetica di cui dissertavo, con i miei augusti paroloni
|
|
19-08-2016, 13:01
|
#45
|
Esperto
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: sotto il letto
Messaggi: 4,384
|
Quote:
Originariamente inviata da Dr.Divago
Grazie, hai buon gusto
Bene, allora anche tu hai notato il fenomeno di cui andavo discorrendo, evidentemente non sono così visionario come qualcuno potrebbe pensare.
Ma si tratta di dinamiche troppo complesse per affidarle all'incerto sguardo di un osservatore dotato di curiosità analitica relativamente alle dinamiche delle interazioni sul web. Sarei curioso di leggere eventuali studi sull'argomento (i miei risalgono a 10 anni fa circa).
Sarei propenso a credere che la nostra fascia di età sia simile (over 35), se anche tu hai avuto modo di appurare la presunta mutazione genetica di cui dissertavo, con i miei augusti paroloni
|
In realtà sono più piccolo (28) ma avendo intrapreso la mia attività di internauta abbastanza precocemente (1999) ho avuto modo di riscontrare una serie di cambiamenti su questo e altri piani. All'epoca non si percepiva questa "distanza" (intesa come mancanza di scrupolo nel considerare quei bisogni propri e tacitamente accordati ad ogni persona reale, come il diritto al saluto, che non vengono più riconosciuti come tali se chi sta dall'altra parte dello schermo viene assimilato ad una sorta di entità astratta interattiva) nemmeno nelle chat di Napster, Winmx o mIRC, quando si raggiungeva un certo grado di confidenza, difatti conservo ancora il numero di telefono di alcune persone,per dire.
Per quanto riguarda gli studi non saprei indicarti qualcosa di specifico sul cambiamento nella percezione dei rapporti (e dei rapporti stessi), limitatamente a ciò che è accaduto nell'ultima decade, quindi di attuale, sarei curioso di conoscere i tuoi studi o i tuoi riferimenti. Le cose più interessanti che hanno approfondito e speculato sulle possibili implicazioni "occulte" soggiacenti i mezzi di comunicazione (quelle con cui ho avuto modo di frequentarmi), analizzando i modi con cui vanno ad investire e a mutare i rapporti uomo-tecnologia ingenerando un reazione a catena di influenze reciproche, da cui si evince come l'uomo non sembri più essere in grado di risultare determinante in un ipotetico rapporto di forza, ma piuttosto determinato, trovo siano state scritte ben prima dell'avvento di internet, prendendo in considerazione mezzi tecnologici meno complessi e invasivi (radio, tv,ecc.). Anche la fantascienza è stata spesso cassandrica a proposito, formulando in tempi non sospetti vari scenari che si sono andati via via attualizzandosi. Tra gli autori recenti che hanno trattato l'argomento in modo più o meno critico mi viene in mente Baudrillard e Vattimo (che non apprezzo particolarmente), scavando più indietro i vari Debord, Benjamin, Adorno ecc. e a mio parere il più incisivo di tutti: Günther Anders.
Apprezzo il tuo stile e la sottile ironia che pervade i tuoi interventi, trastullaci pure con gli augusti paroloni
|
Ultima modifica di DownwardSpiral2; 19-08-2016 a 13:08.
|
19-08-2016, 13:13
|
#46
|
Intermedio
Qui dal: Mar 2016
Messaggi: 145
|
Quote:
Originariamente inviata da Dr.Divago
...
|
Sono anche io d'accordo con te. Ritengo anzi che il discorso sia molto interessante.
Il problema è che manca la percezione del danno, più o meno grave, arrecato. Perchè manca? E' colpa solo della mancata "solidità" avente in internet?
Personalmente penso che alcuni piccoli segnali si possano cogliere. Pur ripercorrendo il tutto a ritroso, ci hai mai fatto caso? Una risposta molto tardiva, un interesse che pare quasi una forzatura, una parolina di troppo... segnali troppo spesso trascurati dalla mente di chi è interessato anche solo a livello amicale, obnubilato da rosee percezioni spesso inesistenti.
A volte mi chiedo se le azioni/parole dietro lo schermo vengano pesate sufficientemente o se il bisogno narcisistico di contatto e sfogo non porti a vedere il prossimo semplicemente come una sorta di robot, non rispondente a nessuna componente emozionale post fuga. E ti dico questo pur essendo sparito anche io, bada bene.
Guarda poi anche qui quanti lamentano una mancata risposta da quei supermercati che sono i siti d'incontri. E lì non c'era ancora legame, quindi il colpo dovrebbe essere minore. Eppure influisce sull'autostima.
Ciò che bisognerebbe fare è evitare di rimanerne colpiti, sapere che non si possiede alcun tipo di colpa nè che da tali gesti ne derivi il sentirsi ancor più inadeguati, banali, non interessanti.
Catastrofista qual sono poi immagino scenari apocalittici in cui da tali comportamenti derivi una controparte ancor più sola, diffidente e sottostimata, che a sua volta sparirà con estranei (o se ne attaccherà in maniera morbosa ed insana, dipende dal carattere), pur, magari, ricordandosi di un cordiale arriverci. Insomma, il prossimo diventerà un edonistico svago man mano che Internet assumerà importanza, ancor più mercificato e disumanizzato, come un giocattolo rotto di un bambino viziato, ricomperato ancor più bello e costoso dal genitore.
@Downward
"Da cui si evince come l'uomo non sembri più essere in grado di risultare determinante in un ipotetico rapporto di forza, ma piuttosto determinato.."
Ovvero? I mezzi lo hanno trasformato in un mero strumento da cui essere manipolato? (Ti ringrazio di aver citato questi studi, approfondirò)
|
Ultima modifica di SimpleBreakfast; 19-08-2016 a 13:20.
|
19-08-2016, 14:56
|
#47
|
Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
|
Quote:
Originariamente inviata da SimpleBreakfast
Guarda poi anche qui quanti lamentano una mancata risposta da quei supermercati che sono i siti d'incontri. E lì non c'era ancora legame, quindi il colpo dovrebbe essere minore. Eppure influisce sull'autostima.
Ciò che bisognerebbe fare è evitare di rimanerne colpiti, sapere che non si possiede alcun tipo di colpa nè che da tali gesti ne derivi il sentirsi ancor più inadeguati, banali, non interessanti.
|
Però poi com'è che altre persone delle risposte le ottengono?
Il legame con l'altro non c'è, ma vengono colpite seriamente le probabilità di instaurarlo se non ti risponde nessuno o poche persone, va messo in conto e valutato anche questo.
Se ti iscrivi ad un sito di incontri, le motivazioni che ti spingerebbero a fare una cosa del genere sono probabilmente quelle di incontrare qualcuno che ti interessi.
Se ottieni poche risposte (da persone che definire "poco interessanti" significa usare un eufemismo) comunque rischi con altissime probabilità di mancare l'obiettivo per cui ti sei iscritto, per questo poi non è così incoerente o assurdo per me restarci male (anche se non si è instaurato alcun legame... Questo non c'entra).
Il guaio è che spesso poi magari non si riesce a correggere il tiro e migliorare e si investono risorse a vuoto. Arrivati a questo punto per me non ha senso frequentare un sito di incontri in cui ti danno retta pochissime persone e lasciarsi scivolare tutto addosso, perché sinceramente non afferro a cosa possa servire visto che l'obiettivo per cui ci si è iscritti con altissime probabilità lo si mancherà. Bisogna solo sperare in un miracolo e che in quella percentuale bassissima si annidino le persone che ci piacciono e interessano, ammesso che sia diversa da 0.
Una volta osservata la scarsa efficacia e l'incapacità di correggere la cosa, io dico che conviene cercare direttamente altri sistemi per conoscere persone e lasciar perdere i siti di incontri, è davvero da masochisti insistere date queste premesse.
In fin dei conti però secondo me è vero che in quel contesto si è poco efficaci (rispetto ad altri) in relazione a quel che si vorrebbe ottenere, non vedo come poterlo negare questo.
|
Ultima modifica di XL; 19-08-2016 a 15:16.
|
19-08-2016, 15:00
|
#48
|
Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 2,428
|
credo che eccetto i miei genitori, io non sia particolarmente importante per nessun altro, se morissi oggi sarebbero in pochi a piangere
|
|
19-08-2016, 15:31
|
#49
|
Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
|
Quote:
Originariamente inviata da XL
Una volta osservata la scarsa efficacia e l'incapacità di correggere la cosa, io dico che conviene cercare direttamente altri sistemi per conoscere persone e lasciar perdere i siti di incontri, è davvero da masochisti insistere date queste premesse.
|
Per le persone timide e/o che non fanno vita sociale non è che siano molte alternative, Molti si rendono conto che il metodo non funziona (per loro, per qualcun'altro però funziona) ma continuano a perseverare perché è l'unico modo possibile
Per conoscere persone, sia per amicizia che per relazione, bisogna non solo uscire, ma anche avere un minimo di verve ed energia positiva che permetta di stabilire un contatto fruttuoso, altrimenti diventa un girare a vuoto.
|
|
19-08-2016, 15:45
|
#50
|
Esperto
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: sotto il letto
Messaggi: 4,384
|
Quote:
Originariamente inviata da SimpleBreakfast
@Downward
"Da cui si evince come l'uomo non sembri più essere in grado di risultare determinante in un ipotetico rapporto di forza, ma piuttosto determinato.."
Ovvero? I mezzi lo hanno trasformato in un mero strumento da cui essere manipolato? (Ti ringrazio di aver citato questi studi, approfondirò)
|
Nel senso che non è stato possibile prevedere complessivamente le implicazioni sociali, dalla più generale alla più particolare, derivanti dall'utilizzo massiccio di alcuni mezzi di comunicazione a livello globale nel momento in cui certe tecnologie venivano sviluppate, perché non si aveva ancora la misura della portata dei cambiamenti che avrebbero introdotto. Pur essendo state progettate per uno scopo circoscritto mano mano vengono scoperti sempre nuovi impieghi, che una volta implementati possono introdurre o eliminare elementi importanti a riguardo della sfera umana e sociale, allargando lo spettro di influenza esercitata sul piano collettivo e individuale. Non è stato possibile prevederli perché la tecnica, se non affiancata da un'adeguata riflessione teorica, non è in grado di prevedere da sé quanto potrà incidere in un modo o nell'altro sulla società, a mio parere questa riflessione in realtà c'è stata ed ha parlato anche in modo chiaro, ma purtroppo è sempre stata comprata, sfruttata o messa a tacere dalla logica del profitto. In sintesi l'accoppiata capitalismo+tecnologia ha innescato secondo me un processo di marginalizzazione dell'uomo rispetto alla determinazione dei futuri sviluppi sociali , perché al mercato non serviva altro che una gigantesca vetrina pubblicitaria (e internet non è nato per questo però era facilmente prevedibile, una possibilità di impiego intrinseca nel mezzo che infatti si è attuata, come tante altre) auto perpetuantesi, che si rinnova continuamente aprendo sempre nuove possibilità di business, incurante delle ripercussioni e delle ricadute sociali. E' un gioco sfuggito di mano che ora ha preso vita propria e in qualche modo stabilisce le regole e gli standard a cui bisogna adattarsi, qualcosa che si è rivelato più grande di chi l'ha creato, in grado di agire retroattivamente sul suo creatore per "evolversi", che ormai si può cavalcare ma non controllare, il cui esito è incerto e non dipende in larga misura dall'uomo.
Prego, c'è parecchia roba interessante là in mezzo.
p.s:sono d'accordo con quanto dici, anch'io la vedo così (e il fatto che qualcuno la vedesse così già da 80 anni fa pensare....)
|
Ultima modifica di DownwardSpiral2; 19-08-2016 a 15:49.
|
19-08-2016, 16:34
|
#51
|
Principiante
Qui dal: Feb 2011
Ubicazione: by the water
Messaggi: 59
|
si, e quando inizio a crederci di solito smettono loro lol
Alla fine ho capito che, come disse Einstein: "Se vuoi una vita felice, devi dedicarla a un obbiettivo, non a delle persone o a delle cose."
Però ci spero ancora, che esiste qualcuno di speciale per cui possa essere davvero speciale.Solo, meglio non pensarci troppo.
|
|
19-08-2016, 18:07
|
#52
|
Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 653
|
..Molta carne a fuoco è stata messa..
Molti spunti interessanti sono venuti fuori.. il problema è che ultimamente la mia mente è talmente pigra che devo prenderla a frustate per indurla ad approfondirsi..
Non riesco proprio a concentrarmi, sono svogliato, ed anche un pò superficiale in questo momento.. ( Forse sto finalmente realizzando il sogno di diventarlo)..
Quindi non me ne vogliate se non leggo tutto quel che scrivete.. fosse per me lo farei ma purtroppo non sono io che comando....
Ho letto un pò quà e là, estrapolando un pò i concetti di ognuno di voi..
Diciamo che sono nel complesso d'accordo con quanto è stato finora detto..
Anch'io comunque sono uno che , ad un certo punto, "sparisce".. A meno che non giochino di anticipo..
La migliore difesa è l'attacco.. quindi meglio "sparire" prima che lo facciano gli altri.. giusto??
Non fà una grinza..
|
Ultima modifica di cancellato17738; 19-08-2016 a 18:09.
|
19-08-2016, 23:01
|
#53
|
Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 653
|
Quote:
Originariamente inviata da TheException
si, e quando inizio a crederci di solito smettono loro lol
Alla fine ho capito che, come disse Einstein: "Se vuoi una vita felice, devi dedicarla a un obbiettivo, non a delle persone o a delle cose."
Però ci spero ancora, che esiste qualcuno di speciale per cui possa essere davvero speciale.Solo, meglio non pensarci troppo.
|
.. E una volta centrato ( l'obiettivo) trovatene subito un altro.. e dopo un altro ancora.. altrimenti non sarai felice ugualmente..
Ma questa tanto acclamata FELICITA'.. esiste davvero??
|
|
19-08-2016, 23:06
|
#54
|
Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 854
|
Esclusi i miei genitori no, non sono mai stato importante per qualcuno, ma questo è dovuto al mio carattere, mai riuscito a creare rapporti così stretti da farmi diventare importante
|
|
19-08-2016, 23:08
|
#55
|
Esperto
Qui dal: Apr 2016
Messaggi: 806
|
Credo di no
|
|
20-08-2016, 01:28
|
#56
|
Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 3,237
|
Lo sono stata e lo sono tutt'ora per una persona che ho trattato male senza volerlo..
|
|
20-08-2016, 01:33
|
#57
|
Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
|
Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Per le persone timide e/o che non fanno vita sociale non è che siano molte alternative, Molti si rendono conto che il metodo non funziona ma continuano a perseverare perché è l'unico modo possibile
|
Solo che poi quando falliscono ci restano male e si deprimono a causa del confronto con chi riesce... Bisogna mettere in conto poi anche questo. Non solo la ragazza così non la si trova ma ci si deprime doppiamente quando si continua a fallire investendo risorse a vuoto.
Una persona è chiusa in una cella e si convince che l'unico metodo possibile per uscire dalla cella è scavare un buco nel muro a testate perché non ci sono attrezzi in giro... E così persevera... Ma nel perseverare ad usare un metodo del genere (che con scarsissime probabilità potrebbe anche funzionare) rischia soprattutto di spaccarsi la testa e peggiorare la situazione generale.
Non solo dalla cella con buone probabilità questa persona non ci esce, ma ci resta dentro con la testa spaccata rispetto a chi decide di smettere anche se al momento non conosce alternative praticabili.
|
Ultima modifica di XL; 20-08-2016 a 01:51.
|
20-08-2016, 01:35
|
#58
|
Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 5,188
|
Mai stato importante per nessuno.
|
|
20-08-2016, 01:53
|
#59
|
Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
|
Quote:
Originariamente inviata da Fongshou
.. E una volta centrato ( l'obiettivo) trovatene subito un altro.. e dopo un altro ancora.. altrimenti non sarai felice ugualmente..
Ma questa tanto acclamata FELICITA'.. esiste davvero??
|
Però Einstein ha detto solo (in base alla citazione riportata "Se vuoi una vita felice, devi dedicarla a un obbiettivo, non a delle persone o a delle cose.") di dedicarla ad un obiettivo ...
Quindi andrebbe bene anche continuare indefinitamente a fallire senza raggiungerlo mai questo obiettivo.
Anche in quest'ultimo caso si dedica la vita ad un obiettivo.
E rende felici questa cosa qua? Io ho i miei dubbi.
|
Ultima modifica di XL; 20-08-2016 a 01:58.
|
20-08-2016, 09:32
|
#60
|
Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 7,883
|
Quote:
Originariamente inviata da XL
Quindi andrebbe bene anche continuare indefinitamente a fallire senza raggiungerlo mai questo obiettivo.
Anche in quest'ultimo caso si dedica la vita ad un obiettivo.
E rende felici questa cosa qua? Io ho i miei dubbi.
|
Di solito gli obiettivi non sono tutto o niente.
Prevedono dei risultati e soddisfazioni intermedie.
Comunque mi risulta Einstein abbia anche detto "Soltanto una vita vissuta per gli altri è una vita che vale la pena vivere" . Piu' che altro per come la vedo io e' che dare importanza esclusvamente a/ fare eccessivo affidamento su altri, in particolare su una persona soltanto, e' un po' limitante per l'individuo e a forte rischio delusioni e grosse crisi.
|
Ultima modifica di cancellato2824; 20-08-2016 a 09:36.
|
|
|
|