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Vecchio 17-08-2016, 23:44   #21
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Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Credo che le persone si concentrino sul presente e il futuro e diano poco spazio nei loro pensieri alle persone del passato...a chi c'era prima, ci pensa chi ha tanto tempo da perdere e tanta solitudine,gli altri vanno avanti e ciao.
..Però sai.. io non penso che "ricordarsi" di qualcosa o di qualcuno sia esclusivamente indice di solitudine..
Ovvio che chi ha la fortuna di condurre una vita "intensa" gli resta poco tempo per "pensare", e quindi di ricordare, ma se è una persona che comunque ama vivere le cose con un a certa "intensità" un qualcosa gli rimane..
Molti vanno avanti e.. chi si è visto, si è visto.. E da un certo punto di vista fanno anche bene..
Vecchio 17-08-2016, 23:47   #22
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Quote:
Originariamente inviata da Ogard Visualizza il messaggio
Una volta sono stato importate , tanto da diventare necessario e questo dopo un po' ha portato ad una situazione soffocante ma ci sono stati momenti belli.
..Diciamo che farei una leggera distinzione dall'essere importante e essere indispensabile..
Anche perchè come recita il detto : "A questo mondo, tutti sono utili ma nessuno è indispensabile"..
Vecchio 17-08-2016, 23:52   #23
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Originariamente inviata da VUCHAN94 Visualizza il messaggio
ma come essere sicuri che ciò che per noi è un oceano per l'altro non sia un acquitrino?
Basta non "tuffarsi"..
Vecchio 17-08-2016, 23:53   #24
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Fongshou Visualizza il messaggio
..Però sai.. io non penso che "ricordarsi" di qualcosa o di qualcuno sia esclusivamente indice di solitudine..
Ovvio che chi ha la fortuna di condurre una vita "intensa" gli resta poco tempo per "pensare", e quindi di ricordare, ma se è una persona che comunque ama vivere le cose con un a certa "intensità" un qualcosa gli rimane..
Molti vanno avanti e.. chi si è visto, si è visto.. E da un certo punto di vista fanno anche bene..
Si.
Sarà che per noi insicuri cronici è difficile pensare di contare qualcosa per gli altri, meno che mai in prospettiva passata.Ci sentiamo inadeguati a tutto,anche ai ricordi.
Vecchio 18-08-2016, 00:01   #25
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.."Molti vanno avanti e ciao!"..
Ripensandoci.. Che tristezza però..
Vecchio 18-08-2016, 00:01   #26
Esperto
L'avatar di dentromeashita
 

ho sempre rovinato tutto,con le troppe responsabilità...ho deluso le aspettative...per questo non ho piu voluto esserlo e sento una sorta di peso al collo appena mi sento di diventarlo...che diventa macigno se lo divento...
Vecchio 18-08-2016, 00:02   #27
Esperto
L'avatar di Keith
 

Quote:
Originariamente inviata da dentromeashita Visualizza il messaggio
ho sempre rovinato tutto,con le troppe responsabilità...ho deluso le aspettative...per questo non ho piu voluto esserlo e sento una sorta di peso al collo appena mi sento di diventarlo...che diventa macigno se lo divento...
mi è venuto un brivido freddo a leggere queste parole, è lo stesso per me.. ho deluso tutti.. ed è grossomodo colpa mia..ma fino a un certo punto.. il cervello a volte fa da se, si tara su come deve essere veramente

Ultima modifica di Keith; 18-08-2016 a 00:04.
Ringraziamenti da
dentromeashita (18-08-2016)
Vecchio 18-08-2016, 08:13   #28
Esperto
L'avatar di barclay
 

Mai stato importante
Vecchio 18-08-2016, 08:25   #29
Principiante
 

Mi è stato detto, qualche volta. Persino di recente, ma in maniera forse troppo enfatica, da parte di una nuova conoscente che stava per partire alla volta di un'altra nazione per motivi di studio. "Avrò sempre tempo per le persone importanti, come te".

Mi pare che abbia anche provato a dar seguito alle sue dichiarazioni, con tre telefonate, tutte fatalmente disturbate da gallerie, interferenze umane e ambientali e limiti di ricezione da parte degli apparecchi.
Sembravano telefonate tra due sordi. Così, nonostante il presunto rilievo dello scrivente, le comunicazioni si sono interrotte, o quanto meno son state sospese. Mi pare tuttavia un esito del tutto naturale, che non implica alcun tipo di rammarico.

Poi capita anche di iniziare a considerare che un interlocutore sia degno della nostra stima, del nostro rispetto, che possa definirsi, sia pure temporaneamente, importante, tanto da accordargli fiducia, raccontargli molto di te, del tuo modo di essere, del tuo modo di percepire il mondo. E accade che quell'interlocutore svanisca, d'embleé, senza un motivo apparente, lasciandoti alle prese con mille interrogativi in merito a cosa mai tu possa aver detto/fatto di così fastidioso/deludente da meritare l'oblio.
L'interlocutore, che ha avuto la sua importanza, pur temporanea, minimale, fugge senza forse rendersi conto né del rilievo (pur embrionale) che aveva, né dell'horror vacui in cui si viene precipitati dall'impossibilità di sapere cosa lo abbia indotto all'imprevista uscita di scena.
Ma sto divagando, pardon!

Ultima modifica di cancellato17651; 18-08-2016 a 08:30.
Vecchio 18-08-2016, 09:26   #30
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Dr.Divago Visualizza il messaggio
Mi è stato detto, qualche volta. Persino di recente, ma in maniera forse troppo enfatica, da parte di una nuova conoscente che stava per partire alla volta di un'altra nazione per motivi di studio. "Avrò sempre tempo per le persone importanti, come te".

Mi pare che abbia anche provato a dar seguito alle sue dichiarazioni, con tre telefonate, tutte fatalmente disturbate da gallerie, interferenze umane e ambientali e limiti di ricezione da parte degli apparecchi.
Sembravano telefonate tra due sordi. Così, nonostante il presunto rilievo dello scrivente, le comunicazioni si sono interrotte, o quanto meno son state sospese. Mi pare tuttavia un esito del tutto naturale, che non implica alcun tipo di rammarico.

Poi capita anche di iniziare a considerare che un interlocutore sia degno della nostra stima, del nostro rispetto, che possa definirsi, sia pure temporaneamente, importante, tanto da accordargli fiducia, raccontargli molto di te, del tuo modo di essere, del tuo modo di percepire il mondo. E accade che quell'interlocutore svanisca, d'embleé, senza un motivo apparente, lasciandoti alle prese con mille interrogativi in merito a cosa mai tu possa aver detto/fatto di così fastidioso/deludente da meritare l'oblio.
L'interlocutore, che ha avuto la sua importanza, pur temporanea, minimale, fugge senza forse rendersi conto né del rilievo (pur embrionale) che aveva, né dell'horror vacui in cui si viene precipitati dall'impossibilità di sapere cosa lo abbia indotto all'imprevista uscita di scena.
Ma sto divagando, pardon!
Su internet funziona così.Si sparisce semza sentirsi in dovere di nessuna spieazione.Mille messaggi al giorno,il giorno dopo addio,ho di meglio da fare...Nessuno è importante.
Vecchio 18-08-2016, 09:48   #31
Esperto
L'avatar di illumi
 

Si è capitato più volte, ma solo una che fosse ricambiato anche da parte mia ed è stato il periodo più felice di sempre. Non so se ricapiterà, ogni persona è unica e non ce n'è un'altra uguale. Cmq ora cerco di evitare di poter diventare importante per qualcuno, probabilmente non sarebbe reciproco e mi peserebbe, darebbe fastidio.
Vecchio 18-08-2016, 09:52   #32
Banned
 

..Tuttavia esiste anche, come qualcuno ha sottolineato, il "peso" del sentirsi importante..
Alcuni non sopportano questo peso, forse perchè non hanno il "fisico", o per altre ragioni che non sempre è dato sapere.. quindi scappano!
L'ideale comunque sarebbe diventare importante per sè stessi. Se non altro per scongiurare eventuali "fughe"..
Vecchio 18-08-2016, 10:01   #33
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Su internet funziona così.Si sparisce semza sentirsi in dovere di nessuna spieazione.Mille messaggi al giorno,il giorno dopo addio,ho di meglio da fare...Nessuno è importante.
Non sono del tutto d'accordo. Posso convenire con quanto scrivi in merito a quanto accade adesso, per motivi ignoti, che andrebbero indagati in modo più sistematico. In passato, la comunicazione online non era così effimera. Non nella maggior parte di casi, almeno.
Copio e incollo da altro post.

Un tempo, direi epoca pre Facebook, il web veniva vissuto come uno strumento per comunicare con altre persone che vivevano a una certa distanza geografica.
Vi era la consapevolezza che, dietro al monitor, sedeva una persona in carne e ossa, con una propria identità specifica. E l'interazione telematica rappresentava, ripeto, lo strumento per entrare in relazione con l'altro. Per "relazione" mi riferisco a un rapporto dialogico che, con il tempo, può assumere varie sfaccettature. Ma la natura del rapporto, nel mio discorso, rileva poco. Non a caso, tra il 2000 e il 2008, ho incontrato numerose persone, ambosessi, con le quali sono rimasto in contatto per anni, e con alcuni ancora oggi. Ma anche le persone che, per motivi geografici, non erano semplici da incontrare, erano comunque controparti di rapporti tutto sommato duraturi (qualche mese, almeno). Poi, via via, veniva meno quel collante che teneva viva la relazione. Ma non ricordo una singola persona che sia svanita da un giorno all'altro senza lasciar traccia di sé.

Nel corso degli anni, qualcosa è mutato. A mio avviso (ripeto, esperienza mia e di vari coetanei con cui sia dialogava del tema), da qualche tempo a questa parte, in particolare i più giovani, i nativi digitali o comunque coloro che sono alle prese con i nuovi media sin dalla fanciullezza, percepiscono i mondi virtuali come un fine, come una realtà a sé stante, autosufficiente (e, aggiungo, forse vi è un contagio intergenerazionale).

Ne consegue che il proprio interlocutore può essere trattato in modo meno rispettoso del passato. Come fosse un agente informatico, più che un essere umano. Dunque, se voglio uscire di scena senza spiegare le ragioni del mio congedo, posso farlo.


Ma questo modo di interagire non è accettabile. E' evidente che siamo tutti consapevoli della transitorierà dei rapporti umani, a prescindere dal contesto. Ed è altrettanto evidente che alcuni interscambi possano trovare il loro acme in un determinato contesto temporale, anche ristretto. Poi, d'accordo, può venire meno l'entusiasmo, gli stimoli possono inasprirsi, nessuno sostiene che sia innaturale. Invece, è innaturale alzarsi dal tavolo senza nemmeno un saluto, un biglietto di congedo, un "è stato interessante, ma qui si dipartono le nostre strade".
Senza un degno congedo, si ha l'impressione di avere dedicato tempo ed energie comunicative al vuoto. Tanto valeva procedere con un monologo.
L'epilogo, invece, potrebbe dissipare i dubbi di chi, avvedendosi della scomparsa dell'interlocutore, si ritrova costretto a pensare di essere stato inopportuno, indaguato, fonte di irritazione, deludente.
E magari non è così. Ma quel minimo gesto di umana comprensione, quel biglietto di addio, potrebbe restituire requie al soggetto che, spesso in balia delle proprie sensazioni di inadeguatezza, avverte un senso di colpa per l'accaduto, al di là di un'effettiva colpevolezza.

Ultima modifica di cancellato17651; 18-08-2016 a 10:04.
Ringraziamenti da
Scilla (18-08-2016)
Vecchio 18-08-2016, 10:20   #34
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Su internet funziona così.Si sparisce semza sentirsi in dovere di nessuna spieazione.Mille messaggi al giorno,il giorno dopo addio,ho di meglio da fare...Nessuno è importante.
Perdonami se torno sull'argomento, ma vorrei sottolineare una nuova precisazione. Non ho i dati alla mano, dovrei cercare dei vecchi testi che non sono nei paraggi, ma in alcuni studi che risalgono al 2005-2006, studi che ho avuto modo di consultare per motivi accademici, ricordo percentuali incredibili di coppie che si erano formate tramite interazione online. Venivano prese in esame solo coppie sposate o fidanzate da almeno un anno e conosciutesi tramite internet.
Se la memoria non mi inganna, il dato, per gli Stati Uniti, si aggirava attorno al 25-30% delle coppie totali. In Europa, il dato era più basso (10-15%, forse), ma comunque si trattava di centinaia di migliaia di persone che avevano incontrato un partner online. E non ti parlo del flirt, dell'avventuretta di una sera. Bensì di rapporti di una certa durata.
Una mia cugina ha conosciuto uno storico fidanzato online. Mia sorella ha addirittura incontrato il futuro marito. Dieci anni fa, tra i miei amici e conoscenti, non vi era chi non avesse avuto qualche conoscenza a distanza poi incontrata live, con esiti quasi sempre soddisfacenti.

Questo solo per discutere delle relazioni di coppia, lasciando dunque da parte tutte le altre modalità interattive che, lecitamente, possono proporsi online.

Dunque, non è che su Internet tutti inviino mille mail al giorno e poi spariscano senza dire una parola. Di sicuro, prima accadeva molto meno. Ora, accade molto più, di questo mi rendo conto, e con un certo sgomento. Ma voglio sperare che non sia diventata una regola generale. Così fosse, qualsiasi nostro atto comunicativo sarebbe l'equivalente di un messaggio riposto in una bottiglia e lanciato tra i flutti.
E tanto varrebbe restare silenti, muti, parlando con la nostra immagine allo specchio.

Ultima modifica di cancellato17651; 18-08-2016 a 10:23.
Vecchio 18-08-2016, 11:47   #35
Banned
 

.. Tuttavia a comandare la tastiera sono persone "reali".. quindi io non farei troppa differenza fra "reale e virtuale"..
Alla fine quelli che ti liquidano con un "ciao" in rete sono gli stessi che, ad un certo momento, si alzerebbero dal tavolo senza aprir bocca, ma che non lo fanno per semplice imbarazzo..
Siamo tutti di passaggio.. questo lo sappiamo, la vita ce lo insegna..
Tuttavia mostrare un minimo di gratitudine verso chi ci ha dedicato del tempo rimane un gesto "carino" e , allo stesso tempo, può restituire un minimo di dignità alla persona che è stata "usata"..

Ultima modifica di cancellato17738; 18-08-2016 a 11:54.
Ringraziamenti da
cancellato17651 (18-08-2016), Scilla (18-08-2016)
Vecchio 18-08-2016, 15:34   #36
Esperto
L'avatar di alleny82
 

Non per fare la poetica(anzi è da un bel po' che ho solo i piedi per terra purtroppo) ma io vedo qualcosa di importante in tutti... tutti siamo ispirazione per gli altri e questo è il fatto "importante". Magari una frase che diciamo potrebbe rimanere per sempre nella mente di uno sconosciuto...
E poi basta fare del bene per diventare importanti.
E a completare quell'importanza c'è la nostra unicità, il fatto che nessuno è uguale a noi. Le persone del passato non ci potranno ritrovare in nessun altro al mondo e per questo nessuno viene dimenticato.
L'innamoramento è un'altra cosa.
Per qualcuno sono stata più importante che per altri ma, come si dice, è una lunga storia..
Vecchio 18-08-2016, 15:57   #37
Esperto
L'avatar di alleny82
 

Quote:
Originariamente inviata da Dr.Divago Visualizza il messaggio
Non sono del tutto d'accordo. Posso convenire con quanto scrivi in merito a quanto accade adesso, per motivi ignoti, che andrebbero indagati in modo più sistematico. In passato, la comunicazione online non era così effimera. Non nella maggior parte di casi, almeno.
Copio e incollo da altro post.

Un tempo, direi epoca pre Facebook, il web veniva vissuto come uno strumento per comunicare con altre persone che vivevano a una certa distanza geografica.
Vi era la consapevolezza che, dietro al monitor, sedeva una persona in carne e ossa, con una propria identità specifica. E l'interazione telematica rappresentava, ripeto, lo strumento per entrare in relazione con l'altro. Per "relazione" mi riferisco a un rapporto dialogico che, con il tempo, può assumere varie sfaccettature. Ma la natura del rapporto, nel mio discorso, rileva poco. Non a caso, tra il 2000 e il 2008, ho incontrato numerose persone, ambosessi, con le quali sono rimasto in contatto per anni, e con alcuni ancora oggi. Ma anche le persone che, per motivi geografici, non erano semplici da incontrare, erano comunque controparti di rapporti tutto sommato duraturi (qualche mese, almeno). Poi, via via, veniva meno quel collante che teneva viva la relazione. Ma non ricordo una singola persona che sia svanita da un giorno all'altro senza lasciar traccia di sé.

Nel corso degli anni, qualcosa è mutato. A mio avviso (ripeto, esperienza mia e di vari coetanei con cui sia dialogava del tema), da qualche tempo a questa parte, in particolare i più giovani, i nativi digitali o comunque coloro che sono alle prese con i nuovi media sin dalla fanciullezza, percepiscono i mondi virtuali come un fine, come una realtà a sé stante, autosufficiente (e, aggiungo, forse vi è un contagio intergenerazionale).

Ne consegue che il proprio interlocutore può essere trattato in modo meno rispettoso del passato. Come fosse un agente informatico, più che un essere umano. Dunque, se voglio uscire di scena senza spiegare le ragioni del mio congedo, posso farlo.


Ma questo modo di interagire non è accettabile. E' evidente che siamo tutti consapevoli della transitorierà dei rapporti umani, a prescindere dal contesto. Ed è altrettanto evidente che alcuni interscambi possano trovare il loro acme in un determinato contesto temporale, anche ristretto. Poi, d'accordo, può venire meno l'entusiasmo, gli stimoli possono inasprirsi, nessuno sostiene che sia innaturale. Invece, è innaturale alzarsi dal tavolo senza nemmeno un saluto, un biglietto di congedo, un "è stato interessante, ma qui si dipartono le nostre strade".
Senza un degno congedo, si ha l'impressione di avere dedicato tempo ed energie comunicative al vuoto. Tanto valeva procedere con un monologo.
L'epilogo, invece, potrebbe dissipare i dubbi di chi, avvedendosi della scomparsa dell'interlocutore, si ritrova costretto a pensare di essere stato inopportuno, indaguato, fonte di irritazione, deludente.
E magari non è così. Ma quel minimo gesto di umana comprensione, quel biglietto di addio, potrebbe restituire requie al soggetto che, spesso in balia delle proprie sensazioni di inadeguatezza, avverte un senso di colpa per l'accaduto, al di là di un'effettiva colpevolezza.
Gesù quanto scrivete, non riesco a starvi dietro a volte. Comunque volevo soltanto dire che spesso spegnere il pc senza salutare è piuttosto normale e non maleducazione: magari si deve rispondere di corsa al telefono, a qualcuno in casa e magari non si vuol far vedere ad altri cosa si sta scrivendo oppure semplicemente si sente una maggiore confidenza, una confidenza tale che ci fa eliminare un saluto che tante volte io ho sentito come forzata formalità. È questione di abitudini. Per me il ciao e' sottinteso..
Vecchio 18-08-2016, 15:57   #38
Esperto
L'avatar di Aree
 

Sapere di essere importante per qualcuno (senza che ci siano obblighi o legami predeterminati di qualsiasi tipo) mi carica tantissimo.
E' vero che dovrei trovare questa "carica" (non so bene come definirla) dentro di me, ma a tratti faccio fatica e sapere che c'è una persona che liberamente mi considera importante mi aiuta tantissimo.
E' una delle poche cose belle che ho.
Vecchio 18-08-2016, 17:39   #39
Banned
 

sI è IMPORTANTI per qualcuno solo per secondi fini, quell'importanza a prescindere esiste solo tra parenti purtroppo
Vecchio 18-08-2016, 21:23   #40
Banned
 

.. L'eccesso è sempre un difetto..
Attenzione anche a non far sentire troppo importanti le persone.. Potrebbero abusarne..
Chissà potrei abusare anch'io.. Non è da escludere..

Ultima modifica di cancellato17738; 18-08-2016 a 21:28.
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