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Vecchio 27-07-2017, 21:22   #1
Principiante
L'avatar di bigpig
 

Ciao a tutti, dopo diverso tempo sono tornato sul forum perché ultimamente mi faccio spesso una serie di domande che vorrei condividere con voi, perché sul web non ho trovato nulla (e a dire il vero non so con quali parole cercare questo "concetto" su google).

La mia fobia sociale è accompagnata a braccetto da una bassa autostima. Io credo di aver capito quale possa essere una delle cause maggiori di questo problema che ho: io sono il terzo e ultimo figlio. Adesso che io ho 18 anni i miei fratelli hanno entrambi già superato i 30.

Voglio partire da qualcosa che è successo oggi: è da un po' che sto pensando di comprare con i soldi che sto guadagnando durante il lavoro estivo e con quelli messi da parte nel tempo crescendo una moto. Una moto di piccola cilindrata, poco meno di 100 cavalli, in modo che rientro perfettamente tra i veicoli guidabili con la patente B. Una moto che costa poco più di 1500 euro, di piccole dimensioni, semplice, basilare, poco più che un motorino.

Ho questa idea perché voglio un po' di indipendenza in più: da quando ho preso la patente i miei mi lasciano la macchina per fare le cose che facevo prima accompagnato da altri, ma non mi sogno neanche di chiedergli di uscire in macchina una sera a caso, per andare in città o da qualsiasi altra parte, a trovare un amico, qualsiasi cosa. Non me lo sogno perché ho paura di loro. Ho paura del rifiuto, perché so che qualsiasi mia richiesta sarà rifiutata.

A questa mezza idea hanno risposto entrambi molto decisi: "No. Non comprerai nessuna moto. Noi non te la compreremo di certo, se vorrai comprarla lo farai con i tuoi soldi, ma noi non ne saremo felici. Ci darai un dipiacere. Ci farai morire. Ci farai stare male".
Perché?

Ecco perché, in 18 anni di vita non mi hanno mai raccontato che: a 16 anni mio fratello più grande ebbe un incidente in motorino, investì un pedone. L'anziano rimase ferito e morì qualche mese dopo. Mio padre qualche anno prima ebbe un incidente in aiuto, un motociclista morì sul colpo dopo essergli andato addosso, non si sa perché..una distrazione, forse aveva bevuto, un colpo di sonno.

Ebbene, per questi motivi io comprandomi questa moto gli darei un dispiacere. Posso capirlo. Le brutte esperienze servono a non farne ancora, e fanno paura. Lo so. E' un motivo sufficiente per impedirmi di fare la mia vita e di fare le mie esperienze?

Questo capita da sempre.
Torno a casa tardi una volta? "Fai come faceva tuo fratello, tornava a casa alle 4, disgraziato"
Appena patentato gli chiedo di farmi andare a scuola in macchina? "Non se ne parla, sai quante macchine ha sfasciato tuo fratello?"
Capita per tutto, per le minime cose e per quelle più grandi.

Hanno avuto delle pessime esperienze con lui, dandogli tutto quello che un figlio si merita: fiducia, esperienza, coraggio, indipendenza, intraprendenza. Gli hanno permesso di sbagliare tante volte, gli hanno dato tutto perché era il loro primo figlio. Anche questo lo capisco.

A me hanno dato paura di uscire di casa, paura di rientrare tardi, paura di telefonare per chiedere di rimanere a dormire da un amico, paura di dover sempre rispondere al telefono, paura di andare in macchina da solo.
Mi hanno dato sensi di colpa "Se non farai x (fare l'università, non comprare quella moto, andare bene a scuola) ci darai un gran dispiacere".
Mi hanno sempre imboccato in tutto, tenuto sotto le loro ali, non ho imparato a fare niente, capisco sempre tutto tardi, non ho manualità, prontezza, non sono brillante, estroverso, pieno di vita, pieno di amici, non ho sicurezza, non ho voglia di trasgredire.

In me loro rivedono mio fratello e hanno paura che io faccia gli stessi sbagli, che io possa deluderli come qualche volta ha fatto lui. Rivedono in me lui quando aveva la mia età e vogliono proteggermi dal diventare come lui e dal fare le esperienze che ha fatto lui.
Sicuramente sono riusciti a non farmi fare i suoi stessi sbagli, semplicemente perché non ho occasione di sbagliare. Sono sempre in casa, al sicuro di queste 4 mura, non faccio nessuna esperienza.

Sto crescendo come una persona che ha bisogno degli altri per fare le cose.
Questa situazione comincio a non sopportarla più, perché è adesso che inizia a pesare.
Io non so come fare, non so cosa fare per fargli capire che io sono un'altra persona, sono un'altra storia, ho altri pensieri.

So quello che devo e quello che non devo fare, grazie alle esperienze dei miei fratelli ho capito come ci si comporta e come si evitano i problemi..eppure non si fidano di me.
Mi hanno protetto da tutto, cose belle e cose brutte.
E così facendo mi hanno impedito da un lato di crescere come una persona normale e dall'altro lato mi hanno risparmiato tutte le belle esperienze e le belle occasioni che si possono avere solo nei primi 20 anni della vita.

"Se vorrai comprarti una moto, fallo quando avrai 30 o 40 anni, e noi saremo morti. Quando avrai la tua vita e sarai adulto."
E' l'epilogo della storia.



Mi sapete dire se qualcuno di voi prova lo stesso? Se qualcuno di voi è nella stessa situazione? Non so come sintetizzarla, perdonate il lungo sfogo.
Vecchio 28-07-2017, 00:55   #2
Principiante
 

Sono esattamente nella tua stessa situazione: 18 anni, 2 fratelli + grandi, genitori ansiosi e paurosi che ti impediscono di vivere.
Ci sta poco da fare la causa dei nostri problemi sono proprio loro che cercano di fare tutto al posto nostro e ci impediscono di fare esperienza.
Io a volte mi domando cosa ho fatto di male per essere capitato in una famiglia del genere...
Vecchio 28-07-2017, 09:04   #3
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

io sono figlio maggiore
Vecchio 28-07-2017, 12:00   #4
Banned
 

Ci sono passato. Non solo sono il fratello minore, ma sono diciamo uno degli ultimi arrivati della famiglia. Dato che ci sono anche i miei zii con i loro figli al piano di sopra (i miei cugini con i quali sono cresciuto) il bagaglio di esperienza e quindi timore nei confronti dell'ultimo della cucciolata era ancora più grande.

Succedeva proprio come hai detto tu, ma non mi impedivano categoricamente di fare qualcosa, però mi intimorivano, mi stavano addosso come delle zanzare. Così ad un certo punto in poi ho cominciato a cambiare atteggiamento rispetto a cosa volessi fare, ovvero ho cominciato a pretendere la mia indipendenza, non solo dicendo svariate volte "lasciatemi stare" o robe così nei momenti opportuni, ma agendo come se questa indipendenza già l'avessi raggiunta.
Una volta, l'estate scorsa, i miei amici (quando ancora bene o male ci parlavo e avevo un'ombra di vita sociale), i miei amici organizzano questa gita di un giorno a Sorrento, prendendo la metro, e io accettai senza remore. I miei genitori però non mi avevano mai permesso di andare così lontano da solo. Io con tutta calma li "informai" della gita, come fosse cosa normale, e dopo infinite domande sul tragitto e rotture di palle varie (manco avessi 12 anni) alle quali ho risposto con calma, mi hanno lasciato fare. Una serie di situazioni simili e discussioni varie hanno li hanno ammorbiditi, per quanto potessero essere duri.
Lascia stare che ora non esco da mesi , però quando lo faccio non sono sotto l'ombra ne dei miei fratelli e cugini ne dei miei genitori.

Ora, il mio consiglio non è quello di "ribellarti" contro i tuoi genitori, ci devi andare piano e devi cercare di fargli capire che hai bisogno dei tuoi spazi. Il processo che allontana gli individui dai propri genitori è normalissimo e avviene proprio nell'età dell'adolescenza circa. Chiaro che i tuoi genitori lo fanno per il tuo bene, per proteggerti, ma da come l'hai esposto sembra che non sappiano in questo caso cosa è meglio per te, tu invece si, ed è un buon segno. Ti devi liberare della loro influenza così drastica, per il tuo bene, vedrai che alla fine saranno contenti anche loro anche se all'inizio possono sembrare feriti, e ancora, non avere paura di ferirli, perché devono capire. Quindi, vuoi questa moto? poche storie, comprala, con i tuoi soldi chiaramente se loro non vogliono. Gli darai dispiacere, magari li farai arrabbiare ma è meglio così. È normale, è un percorso che devi fare se vuoi crescere.
Hai detto che a causa loro ti hanno impedito di crescere come una persona normale e di fare belle (o brutte) esperienze. Che questo sia vero o no, da ora in poi (visto che hai preso piena consapevolezza del problema e di quello che vuoi) devi essere tu a prenderti la responsabilità della tua vita, a garantirti una vita normale e delle esperienze. Cerca di diventare più responsabile soprattutto per il bene verso te stesso, e magari i tuoi lo noteranno e ti daranno maggiore fiducia.
Quando ti fanno presente della esperienze dei tuoi fratelli e cose così, rispondigli quello che pensi: non penso te ne freghi qualcosa giusto? impari dagli sbagli passati, ma non per questo ti vieti di fare esperienze.

Ah e non ti preoccupare, la vita non finisce a vent'anni. (e se te lo dice un diciassettenne timido, fobico e con milioni di complessi di insicurezza, ci devi credere )
Ringraziamenti da
Iared (28-07-2017)
Vecchio 28-07-2017, 16:45   #5
Esperto
L'avatar di trapsky
 

Quote:
Originariamente inviata da bigpig Visualizza il messaggio
Ciao a tutti, dopo diverso tempo sono tornato sul forum perché ultimamente mi faccio spesso una serie di domande che vorrei condividere con voi, perché sul web non ho trovato nulla (e a dire il vero non so con quali parole cercare questo "concetto" su google).

La mia fobia sociale è accompagnata a braccetto da una bassa autostima. Io credo di aver capito quale possa essere una delle cause maggiori di questo problema che ho: io sono il terzo e ultimo figlio. Adesso che io ho 18 anni i miei fratelli hanno entrambi già superato i 30.

Voglio partire da qualcosa che è successo oggi: è da un po' che sto pensando di comprare con i soldi che sto guadagnando durante il lavoro estivo e con quelli messi da parte nel tempo crescendo una moto. Una moto di piccola cilindrata, poco meno di 100 cavalli, in modo che rientro perfettamente tra i veicoli guidabili con la patente B. Una moto che costa poco più di 1500 euro, di piccole dimensioni, semplice, basilare, poco più che un motorino.

Ho questa idea perché voglio un po' di indipendenza in più: da quando ho preso la patente i miei mi lasciano la macchina per fare le cose che facevo prima accompagnato da altri, ma non mi sogno neanche di chiedergli di uscire in macchina una sera a caso, per andare in città o da qualsiasi altra parte, a trovare un amico, qualsiasi cosa. Non me lo sogno perché ho paura di loro. Ho paura del rifiuto, perché so che qualsiasi mia richiesta sarà rifiutata.

A questa mezza idea hanno risposto entrambi molto decisi: "No. Non comprerai nessuna moto. Noi non te la compreremo di certo, se vorrai comprarla lo farai con i tuoi soldi, ma noi non ne saremo felici. Ci darai un dipiacere. Ci farai morire. Ci farai stare male".
Perché?

Ecco perché, in 18 anni di vita non mi hanno mai raccontato che: a 16 anni mio fratello più grande ebbe un incidente in motorino, investì un pedone. L'anziano rimase ferito e morì qualche mese dopo. Mio padre qualche anno prima ebbe un incidente in aiuto, un motociclista morì sul colpo dopo essergli andato addosso, non si sa perché..una distrazione, forse aveva bevuto, un colpo di sonno.

Ebbene, per questi motivi io comprandomi questa moto gli darei un dispiacere. Posso capirlo. Le brutte esperienze servono a non farne ancora, e fanno paura. Lo so. E' un motivo sufficiente per impedirmi di fare la mia vita e di fare le mie esperienze?

Questo capita da sempre.
Torno a casa tardi una volta? "Fai come faceva tuo fratello, tornava a casa alle 4, disgraziato"
Appena patentato gli chiedo di farmi andare a scuola in macchina? "Non se ne parla, sai quante macchine ha sfasciato tuo fratello?"
Capita per tutto, per le minime cose e per quelle più grandi.

Hanno avuto delle pessime esperienze con lui, dandogli tutto quello che un figlio si merita: fiducia, esperienza, coraggio, indipendenza, intraprendenza. Gli hanno permesso di sbagliare tante volte, gli hanno dato tutto perché era il loro primo figlio. Anche questo lo capisco.

A me hanno dato paura di uscire di casa, paura di rientrare tardi, paura di telefonare per chiedere di rimanere a dormire da un amico, paura di dover sempre rispondere al telefono, paura di andare in macchina da solo.
Mi hanno dato sensi di colpa "Se non farai x (fare l'università, non comprare quella moto, andare bene a scuola) ci darai un gran dispiacere".
Mi hanno sempre imboccato in tutto, tenuto sotto le loro ali, non ho imparato a fare niente, capisco sempre tutto tardi, non ho manualità, prontezza, non sono brillante, estroverso, pieno di vita, pieno di amici, non ho sicurezza, non ho voglia di trasgredire.

In me loro rivedono mio fratello e hanno paura che io faccia gli stessi sbagli, che io possa deluderli come qualche volta ha fatto lui. Rivedono in me lui quando aveva la mia età e vogliono proteggermi dal diventare come lui e dal fare le esperienze che ha fatto lui.
Sicuramente sono riusciti a non farmi fare i suoi stessi sbagli, semplicemente perché non ho occasione di sbagliare. Sono sempre in casa, al sicuro di queste 4 mura, non faccio nessuna esperienza.

Sto crescendo come una persona che ha bisogno degli altri per fare le cose.
Questa situazione comincio a non sopportarla più, perché è adesso che inizia a pesare.
Io non so come fare, non so cosa fare per fargli capire che io sono un'altra persona, sono un'altra storia, ho altri pensieri.

So quello che devo e quello che non devo fare, grazie alle esperienze dei miei fratelli ho capito come ci si comporta e come si evitano i problemi..eppure non si fidano di me.
Mi hanno protetto da tutto, cose belle e cose brutte.
E così facendo mi hanno impedito da un lato di crescere come una persona normale e dall'altro lato mi hanno risparmiato tutte le belle esperienze e le belle occasioni che si possono avere solo nei primi 20 anni della vita.

"Se vorrai comprarti una moto, fallo quando avrai 30 o 40 anni, e noi saremo morti. Quando avrai la tua vita e sarai adulto."
E' l'epilogo della storia.



Mi sapete dire se qualcuno di voi prova lo stesso? Se qualcuno di voi è nella stessa situazione? Non so come sintetizzarla, perdonate il lungo sfogo.
dovresti far leggere questo post ai tuoi genitori cosi capirebbero di come stanno sbagliando a crescerti in quel modo anche se ormai non dico che sia tardi ma diciamo che il danno è fatto.OK che i tuoi siano preoccupati per quello che ti può succedere però cosi non ti fanno vivere e bho penso che tu te ne sia reso conto ma loro no. Prova a parlarci ormai sei grande. buona fortuna.
ah ps pure io sono il più piccolo e un po posso capirti.
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