Ciao a tutti, dopo diverso tempo sono tornato sul forum perché ultimamente mi faccio spesso una serie di domande che vorrei condividere con voi, perché sul web non ho trovato nulla (e a dire il vero non so con quali parole cercare questo "concetto" su google).
La mia fobia sociale è accompagnata a braccetto da una bassa autostima. Io credo di aver capito quale possa essere una delle cause maggiori di questo problema che ho: io sono il terzo e ultimo figlio. Adesso che io ho 18 anni i miei fratelli hanno entrambi già superato i 30.
Voglio partire da qualcosa che è successo oggi: è da un po' che sto pensando di comprare con i soldi che sto guadagnando durante il lavoro estivo e con quelli messi da parte nel tempo crescendo una moto. Una moto di piccola cilindrata, poco meno di 100 cavalli, in modo che rientro perfettamente tra i veicoli guidabili con la patente B. Una moto che costa poco più di 1500 euro, di piccole dimensioni, semplice, basilare, poco più che un motorino.
Ho questa idea perché voglio un po' di indipendenza in più: da quando ho preso la patente i miei mi lasciano la macchina per fare le cose che facevo prima accompagnato da altri, ma non mi sogno neanche di chiedergli di uscire in macchina una sera a caso, per andare in città o da qualsiasi altra parte, a trovare un amico, qualsiasi cosa. Non me lo sogno perché ho paura di loro. Ho paura del rifiuto, perché so che qualsiasi mia richiesta sarà rifiutata.
A questa mezza idea hanno risposto entrambi molto decisi: "No. Non comprerai nessuna moto. Noi non te la compreremo di certo, se vorrai comprarla lo farai con i tuoi soldi, ma noi non ne saremo felici. Ci darai un dipiacere. Ci farai morire. Ci farai stare male".
Perché?
Ecco perché, in 18 anni di vita non mi hanno mai raccontato che: a 16 anni mio fratello più grande ebbe un incidente in motorino, investì un pedone. L'anziano rimase ferito e morì qualche mese dopo. Mio padre qualche anno prima ebbe un incidente in aiuto, un motociclista morì sul colpo dopo essergli andato addosso, non si sa perché..una distrazione, forse aveva bevuto, un colpo di sonno.
Ebbene, per questi motivi io comprandomi questa moto gli darei un dispiacere. Posso capirlo. Le brutte esperienze servono a non farne ancora, e fanno paura. Lo so. E' un motivo sufficiente per impedirmi di fare la mia vita e di fare le mie esperienze?
Questo capita da sempre.
Torno a casa tardi una volta? "Fai come faceva tuo fratello, tornava a casa alle 4, disgraziato"
Appena patentato gli chiedo di farmi andare a scuola in macchina? "Non se ne parla, sai quante macchine ha sfasciato tuo fratello?"
Capita per tutto, per le minime cose e per quelle più grandi.
Hanno avuto delle pessime esperienze con lui, dandogli tutto quello che un figlio si merita: fiducia, esperienza, coraggio, indipendenza, intraprendenza. Gli hanno permesso di sbagliare tante volte, gli hanno dato tutto perché era il loro primo figlio. Anche questo lo capisco.
A me hanno dato paura di uscire di casa, paura di rientrare tardi, paura di telefonare per chiedere di rimanere a dormire da un amico, paura di dover sempre rispondere al telefono, paura di andare in macchina da solo.
Mi hanno dato sensi di colpa "Se non farai x (fare l'università, non comprare quella moto, andare bene a scuola) ci darai un gran dispiacere".
Mi hanno sempre imboccato in tutto, tenuto sotto le loro ali, non ho imparato a fare niente, capisco sempre tutto tardi, non ho manualità, prontezza, non sono brillante, estroverso, pieno di vita, pieno di amici, non ho sicurezza, non ho voglia di trasgredire.
In me loro rivedono mio fratello e hanno paura che io faccia gli stessi sbagli, che io possa deluderli come qualche volta ha fatto lui. Rivedono in me lui quando aveva la mia età e vogliono proteggermi dal diventare come lui e dal fare le esperienze che ha fatto lui.
Sicuramente sono riusciti a non farmi fare i suoi stessi sbagli, semplicemente perché non ho occasione di sbagliare. Sono sempre in casa, al sicuro di queste 4 mura, non faccio nessuna esperienza.
Sto crescendo come una persona che ha bisogno degli altri per fare le cose.
Questa situazione comincio a non sopportarla più, perché è adesso che inizia a pesare.
Io non so come fare, non so cosa fare per fargli capire che io sono un'altra persona, sono un'altra storia, ho altri pensieri.
So quello che devo e quello che non devo fare, grazie alle esperienze dei miei fratelli ho capito come ci si comporta e come si evitano i problemi..eppure non si fidano di me.
Mi hanno protetto da tutto, cose belle e cose brutte.
E così facendo mi hanno impedito da un lato di crescere come una persona normale e dall'altro lato mi hanno risparmiato tutte le belle esperienze e le belle occasioni che si possono avere solo nei primi 20 anni della vita.
"Se vorrai comprarti una moto, fallo quando avrai 30 o 40 anni, e noi saremo morti. Quando avrai la tua vita e sarai adulto."
E' l'epilogo della storia.
Mi sapete dire se qualcuno di voi prova lo stesso? Se qualcuno di voi è nella stessa situazione? Non so come sintetizzarla, perdonate il lungo sfogo.