onironauta

Mi sento al limite, non ne ho proprio più.. Sono costantemente in tensione, pronto ad agire, credo di avere negli occhi la stessa luce presente negli animali quando si sentono in gabbia, pronti ad attaccare appena ne avessero l'occasione.. Nel torpore di questi ultimi anni, ho assorbito tutto passivamente, non ho mai avuto modo di sfogare e espellere lo stress che si accumulava nel profondo di me e lentamente andava ad ammassarsi e fondersi per dare vita a una bomba che se non decido di disinnescare con pazienza poco alla volta, esploderà e mi distruggerà.
Voglio cambiare completamente stile di vita, impostare (o meglio non impostare) le giornate in modo diverso, senza limiti, senza regole e confini, una semplice coda al semaforo o in posta mi è insopportabile, sono costantemente afflitto dal dubbio di star specando tempo, di star sprecando la mia vita e non c'è colpa peggiore di questa per un essere umano; sono convinto che una causa sia anche il contesto in cui mi trovo, a cui sento di non appartenere più, sicchè quando ci penso, ogni minuto che passa è una fitta al fegato, ogni volta che accendo il computer o il televisore mi incazzo, ho bisogno di qualcosa di più!! ..e non sto parlando di vita sociale, io quella ce l'avrei se la volessi, ho piuttosto voglia di vivere un po' "la strada" di Jack London, sempre all'avventura, girovagando qua e là, sento di aver bisogno di quel tipo di esperienze dure e crude, ho voglia di questo.. e credetemi non sono semplici pensieri passeggeri, sono proprio volontà che si presentano ormai quotidianamente. Dall'ambiente sociale, familiare e generale in cui mi trovo ora, non posso aspettarmi più nulla, non ha più nulla da darmi, me ne voglio andare, sono al limite e sto perdendo tempo, ciò che mi circonda e ciò che interagisce con me, non solo non mi soddisfa più, mi tormenta.
Vi sentite mai così? Cosa devo fare? Sto reprimendo la mia natura, ho cercato di adattarla ma ora non voglio più farlo.

onironauta

In realtà le mie pazzie le faccio, non mi sono mai più di tanto trattenuto per paura del giudizio altrui, infatti nel mio paese sono sputtanato .. Però io mi riferisco proprio ad altro, non parlo di divertimenti, parlo di cambiare totalmente approccio alla vita, di cambiare quelli che sono gli aspetti quotidiani ai quali obbligatoriamente mi trovo a dover rispondere e sui quali ci si aspetta che io progetti il mio futuro.. Non mi sta bene, non voglio fare progetti, non voglio cadere nella routine, ogni giorno dovrebbe essere scandito da tempi diversi, non voglio vincoli per alzarmi, per lavorare, per mangiare.. è una questione ideologica. Ma mi dicono che è inimmaginabile una società di questo tipo, non si possono creare condizioni favorevoli per tutti, non si può accontentare i desideri di tutti, qualcuno si troverà necessariamente a star male.. quindi me ne voglio andare, ma non dal mio paese per andare a Torino o Milano, me ne voglio andare in Birmania o nella steppa della Mongolia, a fare il pastore nomade, o con le carovane in mezzo al Sahara.. ho bisogno di spazi aperti

chrissolo

Eccomi, m'è andata ESATTAMENTE così.. ho lasciato che la mia vita "utile" scivolasse tutta nel cesso soffrendo tanto e inutilmente; comunque .. d'invidiare i più giovani m'è ovviamente capitato e mi capita, ma senza cattiveria.. né tanto meno la volontà o il desiderio di esprimere qualsiasi tipo di giudizio.

chrissolo

Sì, ma oltre al coraggio servono troppe altre cose, tra cui un'altra che comincia anch'essa con la "c"...
Servono contesti giusti, occasioni giuste, qualche persona giusta che magari fa la differenza ..e soprattutto tanta tanta fortuna.

Wolferstein

Idem, sopratutto ho lasciato inconsapevolmente (almeno all' inizio) che le cose si allontanassero ed ero sempre dominato dalla paura. Il mio rimpianto è stato quello di non essere scappato di casa...a cercarmi una guida che non ho mai avuto o meglio qualcuno che mi lascisse fare le mie esperienze senza mettermi i bastoni tra le ruote e che m' incoraggiasse dato che probabilmente ero già allora pigro, svogliato e apatico. Certo posso dire, mi è andata non molto bene perchè le persone con cui vivevo avevano una mentalità di inizio 1900 cioè fuori dal contesto moderno, magari qualcun altro aveva familiari che lo hanno inserito meglio e lo hanno incoraggiato senza ostacolargli il percorso di crescita, oppure loro stessi hanno saputo farsi valere fin da piccoli e litigare per i propri diritti, mentre io ero dominato dalla paura. li ho ancora oggi a 37 anni questi pensieri ma poi sotto sotto mi dico: è davvero così? perchè non ne ho la certezza. Non ho rabbia verso i piu giovani che si divertono, invidia si, e delusione per la mia vita che mi è sfuggita di mano e che non so come riprendere veramente.

Stagnola

Tutti i giorni.
Se vuoi provare vai fino in fondo.

O fai come il tizio di Into the wild(magari variando un po' il viaggio affinché la tua biografia non sia sputata alla sua)oppure ti sposi Ilaria.
Mi è venuto in mente questo

Paranoic

Si ti capisco molti giorni mi sento cosi', certi giorni per via della tensione faccio fatica pure a mangiare e dormire.
Lo penso sempre e mi dico tra me e me da domani cambio vita sarò più socevole , mi aprirò veramente con la gente e farò quello che veramente desidero fare...mai trovata la forza di fare nessuna di queste cose.

Melvin II

segui il tuo istinto. non reprimerti piu'. avere una vita piena di rimorsi e' terribile.
si libero d'essere te stesso fino in fondo

onironauta

Penso che il coraggio venga da sè quando cominci a capire che qualsiasi cosa ti possa succedere, non hai nulla da perdere, sei già in una condizione in cui stai perdendo tutto..

La fortuna c'entra poco o niente, almeno parlo per me, sento che avrei la possibilità di far tutto ciò che voglio, quando voglio.. è il "voglio" il problema, perchè non è definito, non so cosa sia.

Forse non è davvero così, ma se nell'attuale situazione non ti trovi bene, anche a 37 anni, dovresti imbarcarti alla ricerca di qualcosa che anche solo ipotizzi possa renderti un attimo più sereno.

Certamente non mi tirerò indietro, ma non so quando farò il primo passo.. Sposare Ilaria lo escluderei per ora, non mi resta che tentare nelle terre selvagge.

il potenziale per "fare" ti assicuro che ce l'hai, tutti ce l'hanno.. è solo strozzato, avendolo usato poco o mai, si è affievolito.. ma è lì, finchè vivi sarà lì.

Parole sante.. pochi al mondo sono veramente padroni delle proprie vite