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Vecchio 03-12-2010, 20:38   #21
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Originariamente inviata da Miky Visualizza il messaggio
quasi tutto il resto del tempo lo passavano a cazzeggiare.
ahaha forte.. la rivisitazione in chiave moderna del nullafacente di adesso.
..l'ho sempre pensata così, e più ci penso, e più mi do del matto da solo... ma che ci posso fare, mi domando certi questioni e non posso fare a meno di pensare al mondo in una certa maniera.. tutto gira intorno ai soldi, non c'è santo che tenga. E io mi devo adeguare a questa logica, prima o poi.
Vecchio 03-12-2010, 21:34   #22
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Originariamente inviata da maury25 Visualizza il messaggio
In seguito ad un'accesa discussione con mio padre, mi sorge spontanea una domanda.

Si parlava di lavoro, io lo vedo come un obbliogo, lui come una necessità.
Perchè lo ritengo un obbligo? perchè in questa società è un obbligo, non lavori? Non campi. Non ci sono alternative, vivendo qui, quantomeno.
Gli ho spiegato che per uno come me, senza nessun titolo di studio, lavorare è un obbligo, non un piacere, non una necessità.
Perchè per il 90% delle probabilità, quello che farò non mi soddisferà mai, e quindi finirò per fare un lavori, o fare lavori che mi logorano lentalmente. Ma è un obbligo, perchè senza far nulla non guadagno, e non posso farmi mantenere a vita.

Gli ho parlato che sono così come mi vedono, ed è bene che mi accettino per come sono, invece di piangersi addosso sul fatto che sembro un carcerato.
Mio padre mi ha appena accusato di essere un carcerato, perchè non ho uno scopo nella vita. In effetti, non ce l'ho mai avuto, uno scopo.
Per lui lavorare è trovare uno scopo. Per me no. Per lui io non sono normale, dunque mi chiedo.

Per voi, il lavoro è una necessità o è un obbligo?

ps. ahia, sono ancora dolorante per la gomitata al muro che ho dato. Rabbia, la rabbia di essere un totale incompreso ed un totale emarginato. E il fatto che anche i miei mi facciano sentire così mi dà in bestia.

Incredibile!! Tuo stesso identico problema sia con il mio patrigno che con mio padre (anche se con quest'ultimo in forma minore). Però fu una discussione di qualche tempo fa....anche se puntualmente una litigata ci scappa sempre.

Poi si è parzialmente risolto col fatto che vado in sto posto a vivere. Ora con il patrigno non spiccico parola da non sò quanto, anche perchè non siamo compatibili(ed è il prototipo dell'ipocrisia, della falsità e del camaleontismo), così come non lo sono con il 90% delle persone. Mia madre è forse l'unica che capisce leggermente...almeno lei dice di essere fiera di come sono, anche se pure lei a volte mi rompe sulle stesse menate.

Comunque sì, nessuno capisce una mazza e cercano in tutti i modi di farti diventare come loro...ci mancherebbe altro che diventi come loro!
L'ultima cosa che voglio è vivere la vita come altre 6 miliardi di persone...
Poi ti dico, io uno scopo nella vita c'è lò, ma non pensare che cambi qualcosa, troveranno sempre da dirti qualcosa: è la famiglia. E in fin dei conti mi spiace per loro. La gente sembra più presa dalla vita degli altri che dalla propria!!! E non parlo solo dei famigliari.
Però hai perfettamente ragione non essere compreso da chi ti conosce di più è molto pesante, io penso sempre "se non mi capiscono loro che ci ho passato la vita inseieme figurati le persone che stanno là fuori!".

La parte buona è che a furia di tirare pugni a porte, frigoriferi e armadi (i muri raramente, troppo duri) ci sto prendendo la mano, riesco a tirarli senza farmi più male e con una modesta forza, a volte mi stupisco.
Sappiamo che il mondo e la vita sono così semplici, e le persone e la società devono complicarla così all'estremo!!!

Comunque, tornando a te, cosa ti piacerebbe fare nella vita? (non parlo del lavoro ovviamente). Perchè è vero tutto ciò che diciamo, però è anche vero che se vuoi vivere nella società, bene o male devi pagarne il carissimo prezzo. La domanda è "ne vale la pena?", la mia risposta ovviamente è no.
Vecchio 03-12-2010, 21:46   #23
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Originariamente inviata da Miky Visualizza il messaggio
L'uomo non è fatto per lavorare! Nessun essere vivente lavora, ma vive lo stesso.
L'uomo non ha mai lavorato, solo negli ultimi 2o 3 mila anni si è messo a lavorare! GLi uomini delle caverne, cacciavano, raccoglievano i frutti della terra e basta. Facevano pochissimo, quasi tutto il resto del tempo lo passavano a cazzeggiare.
Però chissà quanto a lungo vivevano, e in quali condizioni.
Vecchio 03-12-2010, 21:47   #24
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Originariamente inviata da maury25 Visualizza il messaggio
tutto gira intorno ai soldi, non c'è santo che tenga. E io mi devo adeguare a questa logica, prima o poi.
Io non mi adeguo e non voglio adeguarmi a questo concetto mai e poi mai, se un giorno succederà tantovale che mi ammazzi. Io, come tutti, morirò e diventerò putrefatto, e dopo la morte niente importa, tantomeno la stupida società e i suoi stupidi concetti.
Quindi dato che ho una sola vita ed è la mia, non ho intenzione di basare la mia esistenza sul guadagno dei pezzi di carta (e che vita..), preferisco lavorare e farmi il culo per coltivare e procurarmi il cibo, che tra l'altro da più soddisfazione di qualsiasi altro lavoro, preferisco lavorare per costruirmi la casa, lavorare per costruire la mia vita, non farmi dare una vita dalla società e in cambio lavorare per lei.
Credo che la libertà non possa essere sostituita da niente, nemmeno da tutte le comodità che la società può offrire; preferirei vivere solo 30 anni totalmente libero piuttosto che 90 come membro della società.
La libertà esiste e si può raggiungere, la società è l'antitesi della libertà e farà di tutto per farti credere il contrario, ecco perchè ha successo, è il diavolo tentatore!
Vecchio 03-12-2010, 21:55   #25
Esperto
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Originariamente inviata da krool Visualizza il messaggio
Però chissà quanto a lungo vivevano, e in quali condizioni.
Parlando di uomini e non di scimmie, non bisognerebbe considerare i nostri antenati, piuttosto si dovrebbero considerare gli "antenati" che vivono OGGI, ad esempio le tribù nelle amazzoni: ho visto maree di documentari, donne e uomini di 60 anni che fanno km al giorno e lavorano come nemmeno una donzella civilizzata farebbe, essi non hanno mai avuto contatti con la società eppure, solo dio sa come, conoscono certe medicine naturali, conoscono reazioni chimiche in forma arcaica, ma sopratutto dovete vedete le loro faccie, hanno un viso rilassato, felice come dei bambini anche se qualcosa non va, gli leggi la libertà negli occhi.
Poi considera questo noi, se vogliamo, e se tornassimo a vivere in quelle condizioni saremmo molto più avvantaggiati, abbiamo la conoscenza delle scienze, della biologia, botanica, delle piante medicinali, e tutto il resto, bisogna quindi fare un bagaglio culturale, approfittando di essere nati nella società per poi poterlo unire ad uno stile di vita "primordiale". Come appunto ALCUNI ecovillaggi.


p.s. mi ricordo di un documentario dove mostravano una tribù amazzone, praticamente il loro clan era incentrato sulle risate, la loro filosofia era il ridere...mi lasciò di stucco...ora lo cerco.

Ho trovato solo questo purtroppo YouTube - Awa Guajas, le peuple du sourirePosso darvi il link per scaricare il documentario completo in spagnolo se vi interessasse.

PER ME, quello è vivere la vita, non questa pseudo messa in scena della società.

Ultima modifica di Kos90; 03-12-2010 a 22:37.
Vecchio 03-12-2010, 22:39   #26
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Originariamente inviata da Miky Visualizza il messaggio
L'uomo non è fatto per lavorare! Nessun essere vivente lavora, ma vive lo stesso.
L'uomo non ha mai lavorato, solo negli ultimi 2o 3 mila anni si è messo a lavorare! GLi uomini delle caverne, cacciavano, raccoglievano i frutti della terra e basta. Facevano pochissimo, quasi tutto il resto del tempo lo passavano a cazzeggiare.
E le api e le formiche operaie?
Vecchio 03-12-2010, 23:56   #27
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@ Kos90 :alla fine, è giusto il detto ...."se stava meglio quando se stava peggio" .....ho sempre creduto fermamente in questo.

Non vedo molte alternative alla vita del casa-lavoro.casa-lavoro-casa-lavoro... sarei un cercerato ugualmente. imprigionato in una vita che non avrei mai voluto vivere. Sono un incompreso, forse è come dici tu. sono tutti omologati e tutti la pensano alla stessa maniera.
E pensare che se dici a uno che sei felice mentre contempli il cielo e la natura, ti ride in faccia. E sono le stesse persone ormai schiacciate dalla società, con la villetta e col Mercedes in garage. Felici,contenti e basta. Non hanno altri valori oltre al lavoro. Mi giro in città, sento mia madre, sento chiunque, lavoro,lavoro,lavoro. Qui da me gira tutto intorno al lavoro, non c'è verso. Non lavori, sei un fallito, emarginato. Credo che la loro vita sia banale, dopotutto.
O forse sono io che mi faccio centomila paranoie? Non so. Mi sembra tutto così assurdo.
Per forza è un obbliogo, QUI non c'è altra scelta per vivere. E... per quanto conncerne l'ipotesi ecovillaggi, non credo di esser pronto, e sono anche molto poco informato a riguardo.
Vecchio 04-12-2010, 00:09   #28
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Originariamente inviata da maury25 Visualizza il messaggio
@ Kos90 :alla fine, è giusto il detto ...."se stava meglio quando se stava peggio" .....ho sempre creduto fermamente in questo.

Non vedo molte alternative alla vita del casa-lavoro.casa-lavoro-casa-lavoro... sarei un cercerato ugualmente. imprigionato in una vita che non avrei mai voluto vivere. Sono un incompreso, forse è come dici tu. sono tutti omologati e tutti la pensano alla stessa maniera.
E pensare che se dici a uno che sei felice mentre contempli il cielo e la natura, ti ride in faccia. E sono le stesse persone ormai schiacciate dalla società, con la villetta e col Mercedes in garage. Felici,contenti e basta. Non hanno altri valori oltre al lavoro. Mi giro in città, sento mia madre, sento chiunque, lavoro,lavoro,lavoro. Qui da me gira tutto intorno al lavoro, non c'è verso. Non lavori, sei un fallito, emarginato. Credo che la loro vita sia banale, dopotutto.
O forse sono io che mi faccio centomila paranoie? Non so. Mi sembra tutto così assurdo.
Per forza è un obbliogo, QUI non c'è altra scelta per vivere. E... per quanto conncerne l'ipotesi ecovillaggi, non credo di esser pronto, e sono anche molto poco informato a riguardo.
Felici è una parolona, direi che sono felici quanto può esserlo una scimmia addomesticata che riceve il suo casco di banane dopo il circo, ma mai felici come lo sarebbe una scimmia che vive nel suo ambiente.
Per il resto ho la tua stessa visione, tutto così assurdo, una corsa infinita e tormentosa verso un traguardo inesistente (da parte loro)!
Vecchio 04-12-2010, 00:17   #29
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http://www.mtvnews.it/1-storie/la-storia-di-mattia-2/

..questo è una che ha capito tutto della vita.
Guardate il filmato, è davvero interessante.
Semplicemente un grande.

Ultima modifica di maury25; 04-12-2010 a 00:21.
Vecchio 04-12-2010, 00:19   #30
Esperto
 

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Originariamente inviata da maury25 Visualizza il messaggio
@ Kos90 :alla fine, è giusto il detto ...."se stava meglio quando se stava peggio" .....ho sempre creduto fermamente in questo.

Non vedo molte alternative alla vita del casa-lavoro.casa-lavoro-casa-lavoro... sarei un cercerato ugualmente. imprigionato in una vita che non avrei mai voluto vivere. Sono un incompreso, forse è come dici tu. sono tutti omologati e tutti la pensano alla stessa maniera.
E pensare che se dici a uno che sei felice mentre contempli il cielo e la natura, ti ride in faccia. E sono le stesse persone ormai schiacciate dalla società, con la villetta e col Mercedes in garage. Felici,contenti e basta. Non hanno altri valori oltre al lavoro. Mi giro in città, sento mia madre, sento chiunque, lavoro,lavoro,lavoro. Qui da me gira tutto intorno al lavoro, non c'è verso. Non lavori, sei un fallito, emarginato. Credo che la loro vita sia banale, dopotutto.
O forse sono io che mi faccio centomila paranoie? Non so. Mi sembra tutto così assurdo.
Per forza è un obbliogo, QUI non c'è altra scelta per vivere. E... per quanto conncerne l'ipotesi ecovillaggi, non credo di esser pronto, e sono anche molto poco informato a riguardo.
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Originariamente inviata da Kos90 Visualizza il messaggio
Felici è una parolona, direi che sono felici quanto può esserlo una scimmia addomesticata che riceve il suo casco di banane dopo il circo, ma mai felici come lo sarebbe una scimmia che vive nel suo ambiente.
Per il resto ho la tua stessa visione, tutto così assurdo, una corsa infinita e tormentosa verso un traguardo inesistente (da parte loro)!
Però, forse, dipende anche da che cosa si intende col termine "lavoro" e dal fine che si intende dare al "lavoro"... anche negli ecovillaggi si deve lavorare (e non sempre svolgere mansioni che possano piacere...), altrimenti, "ciao, ciao, pappa!", ma lo scopo al quale si tende è ben diverso dal "lavoro" come lo si intende erroneamente oggi... no?
Vecchio 04-12-2010, 00:20   #31
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Io non ho letto tutto il topic ma non ho capito bene una cosa: cosa c'entra il titolo del topic con la questione del lavoro? :-/
Vecchio 04-12-2010, 00:33   #32
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Originariamente inviata da moonwatcherII Visualizza il messaggio
Io non ho letto tutto il topic ma non ho capito bene una cosa: cosa c'entra il titolo del topic con la questione del lavoro? :-/
il titolo è un dubbio sul mio modo di vedere il mondo, e quindi tutto ciò che esso comporta, compresa società e lavoro.
Vecchio 04-12-2010, 00:39   #33
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L'avatar di muttley
 

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Originariamente inviata da Mock Turtle Visualizza il messaggio
E le api e le formiche operaie?
Per non parlare del martin pescatore
Vecchio 04-12-2010, 00:41   #34
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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Per non parlare del martin pescatore
E della rana pescatrice...
Vecchio 04-12-2010, 00:55   #35
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L'avatar di Kos90
 

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Originariamente inviata da Mock Turtle Visualizza il messaggio
Però, forse, dipende anche da che cosa si intende col termine "lavoro" e dal fine che si intende dare al "lavoro"... anche negli ecovillaggi si deve lavorare (e non sempre svolgere mansioni che possano piacere...), altrimenti, "ciao, ciao, pappa!", ma lo scopo al quale si tende è ben diverso dal "lavoro" come lo si intende erroneamente oggi... no?
Bhè la differenza che vedo io è che in un villaggio il lavoro serve direttamente a procurarti cibo, acqua, casa e salute, il lavoro o meglio la PROFESSIONE che si fa nella società è invece un lavoro che serve per ottenere soldi che servono a sua volta per ottenere le necessità basiche.
Io questi lavori li ho già fatti, e mi piacciono pure, mi piace lavorare la terra e sporcarmi e sudare per avere l'ENORME soddisfazione di aver vissuto un giorno grazie ai miei sforzi.
Vi faccio un'esempio che potrete sperimentare: provate ad accendere un fuoco con un metodo primitivo, magari vi ci vorrà qualche ora, ma la soddisfazione che si prova nel riuscirci è immensa, almeno per me.
La prima volta che lo feci (faceva un caldo della madonna) e feci una fatica enorme, provai una felicità che non avevo mai provato, non saprei descriverla...e, seppure ai tropici durante un caldo pomeriggio, provai immenso piacere a scaldarmi...non ero così soddisfatto nemmeno quando mi diplomai. Era come se fossi tutt'uno col mondo. Per magari sono io che sono così, magari non fa lo stesso effetto a tutti. Se ci provate fatemelo sapere!
Vecchio 04-12-2010, 01:02   #36
Esperto
L'avatar di Kos90
 

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Originariamente inviata da Mock Turtle Visualizza il messaggio
E della rana pescatrice...
il "cane poliziotto"
si capisce?
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