Oggi mentre stavo in treno ho letto una email che mi mette davanti alla possibilità che si realizzi una situazione che porterebbe scompiglio nella mia vita. Non è la prima volta che mentre tento a fatica di portare avanti un determinato 'piano' (mi riferisco essenzialmente a fini lavorativi) compare all'orizzonte qualcos'altro che mi induce a fare una scelta difficile. Adesso cercavo addirittura di tenere in piedi due diversi obiettivi sperando di raggiungere almeno uno dei due; ma sta per arrivare molto probabilmente (tra domani e dopodomani saprò e sarò meno vago nel parlarne se le cose vanno come dovrebbero andare) un cambiamento che mi farà abbandonare almeno uno dei due e renderà molto più difficoltoso l'altro. Ho già deciso di accettare perchè seppur è una situazione temporanea è più certa e concreta delle altre due possibilità.
Ed è qui il problema: l'occasione mi è sembrata da cogliere senza pensarci troppe volte perchè il resto contiene solo tanti interrogativi. E insomma non ho potuto scegliere per l'evitamento e neanche per un rinvio della decisione.
Ora questa cosa mi mette davanti a una situazione che mi sembra più grande di me e ho una bella dose di paura e di motivi per stressarmi per ciò che potrebbe prender forma nel futuro prossimo, praticamente imminente.
Questa vuole essere una discussione di sfogo e di aiuto per chi arrivato a trovarsi di fronte a una certa scelta si accorge che non può fare più quello che lui/lei si sente in grado di fare: evitare!
Come fa uno specialista dell'evitamento a ripudiare la sua passione, la sua salvezza, la sua sicurezza?
A quel punto a quale sostanza, a quale droga, a quale fede deve affidarsi per non finire in fondo al vortice del panico?
Ce la farà, non ce la farà, a che prezzo ce la farà? Servirà almeno a qualcosa questa follia che consiste nell'affrontare le proprie paure e nel buttarsi nonostante la propria inadeguatezza?
Si può sperare in un minimo di normalità, in un minimo di tranquillità, senza dover rinunciare a tutto? No, a quanto pare, devi rinunciare invece alle ultime scorte di tranquillità che stavi conservando se una volta scegli di non dire no e di non ritirarti nella tua tana. In un modo o nell'altro sempre di autodistruzione si tratta.
Comunque l'ho già scritto e lo ripeto:
Questa vuole essere una discussione di sfogo e di aiuto per chi arrivato a trovarsi di fronte a una certa scelta si accorge che non può fare più quello che lui/lei si sente in grado fare: evitare!
Vorrei scrivere altro ma non trovo le parole, proviamo con le emoticon: