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27-05-2012, 14:34
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#1
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Intermedio
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 183
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Ultima modifica di hater; 17-09-2012 a 12:12.
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27-05-2012, 15:09
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#2
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Avanzato
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Frosinone
Messaggi: 413
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Quote:
Originariamente inviata da hater
domande rivolte a chiunque voglia rispondere:
a) non trovate che il mondo sia odiosamente ironico? un estroverso magari fa il dottore e aiuta la gente (anche se a pagamento) e quindi migliora il mondo anche se tutto quello che gli sta a cuore è tenersi la casuccia e il suo tenore di vita elevato con le vacanze a X,Y,Z mentre un introverso che prova pena e compassione per i meno fortunati e non sopporta il mondo ingiusto lavora in un supermercato.
insomma non è deprimente che il medico rende il mondo migliore coi fatti ma non col pensiero mentre un introverso magari non studia medicina perchè non sopporta di vedere gli altri soffrire e trova sbagliato aiutare gli altri per soldi? perchè se un medico aiuta per soldi è diverso da un cassiere? sono entrambe prestazioni lavorative. insomma, un lavoro non indica la morale di una persona. eppure un medico è "visto" come una persona più "buona" di un cassiere.
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io, un medico non lo vedo come più "buono" di un cassiere. Scindo quella che è la sua professione dall'opinione che ho di lui.
Quote:
Originariamente inviata da hater
b)vedo, con tristezza, che le uscite per i ventenni consistono solo nell'andare in tal luogo, bere un pò e chiacchierare con i conoscenti che si ritrovano sul posto. stop. a che età queste uscite serali si diversificano? cosa fanno i trentenni? a trenta anni si è ancora in giro per pub? insomma, com'è la serata tipo delle normali persone sui 25-30-35 anni?
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su questo non so rispondere, non so cosa sia una uscita da ventenne ed una da trentenne; posso dire però che da un po' di tempo non è più il cinema, o la cena, o qualsiasi altro intrattenimento a convincermi ad uscire. Più che altro cerco condivisione di parole, pensieri, compagnia di persone che ti danno qualcosa a livello umano.
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27-05-2012, 15:18
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#3
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,673
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Deh, non mi sento organico oggi, quindi ti rispondo un po' a casaccio senza soffermarmi sui punti precisi, spero vada bene lo stesso!
Gente con anima ce n'è ovunque, l'estroversione non è esattamente fare le cose con la mentalità chiusa ed egocentrica che tu descrivi.
Io a 20 anni già non frequentavo esser umani, ma prima di quel tempo ne ho visti di ragazzi impegnati, che mollano tutto per il servizio civile, per andare a fare i clown a Baghdad (avrei potuto andarci anch'io, ma me la son fatta sotto ) e simili. O più semplicemente che si impegnano per qualcosa, anche di diverso da ciò che piace a me.
Per diventare medico non serve solo stare sui libri. Ci vuole una costanza e una determinazione non indifferente, non puoi farlo se non lo desideri fortemente. Quando prendevo il treno delle 6 per arrivare a lezione alle 8 vedevo i corsisti di medicina tutte le sante mattine partire da lì a quell'ora, sapendo che sarebbero tornati a casa alla sera tardi, e che non avrebbero potuto dire (come magari facevo io) "massì, questa lezione me la salto, mi vado a sdraiare nel parco" perché hanno l'obbligo e il fiato dei professori sul collo.
E fermati a guardare le persone per strada e nota che ci sono i comunisti con i foglietti. Io non sono comunista, ma mi sembra pazzesco l'impegno e la costanza che ci mettono. Idem per i "credenti", facciamo un salto in oratorio, in un'aula di catechismo o in chiesa.. e troveremo facilmente ragazzi suonare la chitarra, organizzare attività per i più piccoli. E' dogmatismo? Si, ma è passione, fede, loro ci credono no?
Non è forse come dedicarsi ad un libro? Immergersi in un mondo che ti rispecchia in qualche modo e richiede un impegno?
Le belle persone ci sono. Bisogna saperle vedere anche..
Un paio di volte, chiedendo un'indicazione per un luogo lontano, mi sono dovuto divincolare da persone che insistevano per darmi i soldi dell'autobus. Saran cazzate, ma secondo me vogliono dire.
Per quanto riguarda le uscite non ti so dire
No beh... nella mia storia ho avuto la fortuna anche li di trovare un paio di amici con cui poter fare qualcosa di originale e personale, intervallandolo con (più che comprensibili) uscite adolescenziali classiche.
Le persone vanno anche un po' educate secondo me. Prova a proporre qualcosa tu alle tue conoscenze. Se non siete compatibili per nulla, e tu non ami la loro compagnia... insomma, perché forzarti?
Finite le superiori, abbandonai ogni tipo di contatto con chiunque appartenesse alla mia vita precedente perché li consideravo "inferiori" e poco interessanti. E poi avevano le loro vite..
Io ti dico... non te lo consiglierei.
La solitudine è una passione tosta da coltivare.
- ah... non so di dove sei... ma in molte città esistono bar letterari e luoghi di ritrovo "non banali"...
Una mia ex professoressa ogni tanto mi narrava di e invitava a mostre, eventi e cene "intellettuali" che organizzava regolarmente.
E avrà sui 35 anni... abbi fede
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Ultima modifica di Allocco; 27-05-2012 a 15:30.
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27-05-2012, 15:55
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#4
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Ubicazione: NA
Messaggi: 1,318
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Quote:
Originariamente inviata da hater
a) non trovate che il mondo sia odiosamente ironico?
[...]
perchè se un medico aiuta per soldi è diverso da un cassiere? sono entrambe prestazioni lavorative. insomma, un lavoro non indica la morale di una persona. eppure un medico è "visto" come una persona più "buona" di un cassiere.
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Vuoi mettere sullo stesso piano un medico e un cassiere?
Alla prossima colica chi ti aiuta? Il cassiere?
Quote:
Originariamente inviata da hater
b)vedo, con tristezza, che le uscite per i ventenni consistono solo nell'andare in tal luogo, bere un pò e chiacchierare con i conoscenti che si ritrovano sul posto. stop.
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E cosa dovrebbero fare?
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27-05-2012, 16:22
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#5
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Avanzato
Qui dal: Nov 2011
Messaggi: 298
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Quote:
Originariamente inviata da hater
non c'è n'è una che legga, una che suoni uno strumento.
b)vedo, con tristezza, che le uscite per i ventenni consistono solo nell'andare in tal luogo, bere un pò e chiacchierare con i conoscenti che si ritrovano sul posto. stop. a che età queste uscite serali si diversificano? cosa fanno i trentenni? a trenta anni si è ancora in giro per pub? insomma, com'è la serata tipo delle normali persone sui 25-30-35 anni?
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Che suonino uno strumento ce ne sono eccome, se non fossero estroversi odierebbero/non potrebbero esibirsi davanti a decine, centinaia o migliaia di persone.
b) di solito finiscono verso la fine dei venti. Sto notando che per i single over trenta (per non parlare degli over quaranta) diventa meno strano non uscire la sera, anche perché nei pub ci si sente vecchi rispetto alla media e il numero di amici tende fisiologicamente a ridursi. Si lavora e non si è più studenti universitari, quindi si è stanchi e non si ha più voglia di fare le ore piccole. Non ci si fa più illusioni del tipo "devo assolutamente andare in disco così magari faccio nuove conoscenze/conquiste". Non ci si fa più nemmeno illusioni del tipo "devo assolutamente sposarmi/metter su famiglia entro i trenta altrimenti sono un fallito", dopotutto si può sopravvivere anche senza. Di anno in anno, un numero sempre maggiore di miei conoscenti/coetanei trascorre il capodanno a casa o al lavoro. Molti hanno smesso di uscire il sabato sera. Man mano che si invecchia stare da soli diventa sempre meno anormale.
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27-05-2012, 16:49
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#6
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,673
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph
Dopo questa smetto di sparare sulla croce rossa, ma quando ci vuole ci vuole...
Mi dispiace solo per il limite delle 5 faccine...
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Puoi scrivere più post consecutivi, e ampliare il limite
Puoi anche argomentare le tue perplessità se te la senti
In ogni caso ti inviterei a riflettere sul termine "impegno" prima di farlo.
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Ultima modifica di Allocco; 27-05-2012 a 17:03.
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27-05-2012, 17:23
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#7
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Ovunque... e da nessuna parte...
Messaggi: 6,762
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Quote:
Originariamente inviata da hater
non trovate che il mondo sia odiosamente ironico? un estroverso magari fa il dottore e aiuta la gente (anche se a pagamento) e quindi migliora il mondo anche se tutto quello che gli sta a cuore è tenersi la casuccia e il suo tenore di vita elevato con le vacanze a X,Y,Z mentre un introverso che prova pena e compassione per i meno fortunati e non sopporta il mondo ingiusto lavora in un supermercato.
insomma non è deprimente che il medico rende il mondo migliore coi fatti ma non col pensiero mentre un introverso magari non studia medicina perchè non sopporta di vedere gli altri soffrire e trova sbagliato aiutare gli altri per soldi? perchè se un medico aiuta per soldi è diverso da un cassiere? sono entrambe prestazioni lavorative. insomma, un lavoro non indica la morale di una persona. eppure un medico è "visto" come una persona più "buona" di un cassiere.
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qui si ragiona per assurdo, però.
A parte il fatto che il 95% degli utenti del forum frequenta l'Università ed ha tutta l'intenzione di laurearsi. Comunque, riguardo alla tua domanda, non credo sia ingiusto.
Inverosimile, è vero. Un paradosso bello e buono.
Però devi mettere in preventivo che l'estroverso/medico ha studiato e si è fatto il mazzo sui libri. Perciò la sua posizione e il suo lavoro sono assolutamente meritati.
Invece l'introverso perchè ha rinunciato? Se uno è introverso è un problema suo, la società non gli deve niente. E' affar suo provare ad uscirne, provare a rimboccarsi le maniche e cercare di uscire dall'angolo.
E poi l'introverso poteva scegliere altre facoltà. Evidentemente ha preferito mollare, rinunciare e non applicarsi. Questo ti fa capire che razza di medico sarebbe potuto diventare.
Comunque è anche difficile trovare un estroverso iscritto all'albo dei medici.
Tra parentesi: la società non è divisa tra estroversi e introversi. Anche un introverso può trasformarsi in un estroverso in casi eccezionali e l'estroverso può fare altrettanto.
Quote:
Originariamente inviata da hater
b)vedo, con tristezza, che le uscite per i ventenni consistono solo nell'andare in tal luogo, bere un pò e chiacchierare con i conoscenti che si ritrovano sul posto. stop. a che età queste uscite serali si diversificano? cosa fanno i trentenni? a trenta anni si è ancora in giro per pub? insomma, com'è la serata tipo delle normali persone sui 25-30-35 anni?
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beh, calcola che già dai 24-25 anni si è in età "matrimonio". Quindi immagino che i trentenni stiano con le loro famiglie. Al massimo organizzano una cena in un ristorante di fiducia (magari gestito da uno degli amici) una volta a settimana, per incontrarsi.
Però a trent'anni si ha già un lavoro, una famiglia... in teoria. Perciò è difficile uscire come quando si hanno vent'anni.
Tuttavia, c'è gente disperata che a trent'anni suonati (anche quaranta ) il sabato sera va in discoteca e cerca di rimorchiare le diciottenni... casi particolari, fortunatamente non troppo frequenti
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27-05-2012, 17:46
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#8
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Intermedio
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 110
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Quote:
Originariamente inviata da hater
b)vedo, con tristezza, che le uscite per i ventenni consistono solo nell'andare in tal luogo, bere un pò e chiacchierare con i conoscenti che si ritrovano sul posto. stop. a che età queste uscite serali si diversificano? cosa fanno i trentenni? a trenta anni si è ancora in giro per pub? insomma, com'è la serata tipo delle normali persone sui 25-30-35 anni?
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Da quel che mi ricordo a vent'anni l'uscita del venerdì/sabato sera tipica era caratterizzata da pub + discoteca. Di solito in gruppi numerosi per la maggior parte composta da single.
Dopo i trent'anni si esce di meno, i gruppi ristretti a poche persone, per lo più accoppiate. Quasi tutti sono fidanzati, conviventi o sposati. Stare a casa diventa normale, ma solo se non si è soli. In genere la serata la si passa meno frequentemente nei locali e più spesso a casa di amici. La singletudine che a vent'anni era normale, a trentacinque, se dura molto, non lo è più.
Per gli sfigati come me, avere 20,25,30 o 35 anni non cambia nulla, si sta di merda allo stesso modo. Cambia forse la'tteggiamento degli altri. Si passa dalla derisisone alla compassione, ma non è bello lo stesso.
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27-05-2012, 18:03
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#9
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,635
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A 20 anni sì, si sta per lo più davanti/dentro locali a parlare con una schiera di conoscenti in rapida successione, magari bevendo qualcosa. Non ci vedo nulla di così perfido, purchè, condizione non sempre rispettata, si tolleri anche chi già a quest'età preferisce talvolta e sceglie forme di divertimento meno estrose e più intime.
Poi una serata ogni tot si va anche in discoteca, luogo che invero ripugno con tutto il mio essere. Quando non sei ubriaco lercio o cannato, il triste destino che ti aspetta è quello di sedare una rissa cercando di non farti coinvolgere o di assistere impotente alle stronzate compiute dai tuoi amici e dal 90% della fauna presente sul posto.
La mia paura è che rispetto alle generazioni passate, dove c'era sempre stato questo stile di vita a ventanni, suddetto tipo di divertimento perduri fino a 35-40 anni. Non vorrei che la maturità si raggiungesse sempre più tardi e che, se una volta l'eccezione era arrivare ai 40 nè sposato nè con figli, per noi giovani d'oggi sia di esserlo a 30.
Non so quanti qua dentro giorebbero ad essere condannati a girare per locali fino all'età matura, fino ad averne le palle piene ed oltre, ma per quanto riguarda me personalmente, l'idea non mi stuzzica neanche un po'.
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Ultima modifica di Novak; 27-05-2012 a 18:05.
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27-05-2012, 18:25
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#10
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Esperto
Qui dal: Sep 2010
Ubicazione: trentino
Messaggi: 849
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Quote:
Originariamente inviata da hater
sfogo: gli estroversi sono di una noia mortale. parlano solo della loro vita e delle attività che fanno. attività e non passioni. non c'è n'è una che legga, una che suoni uno strumento, una che dipinga.
chiacchiere a vuoto. sinceramente a venti anni queste cose hanno rotto. non che sia sempre bello parlare di cose serie però da universitari mi aspettavo un pò più di maturità. ma c'è qualcuno che studia per il piacere e non solo per passare gli esami e laurearsi? cioè,sì, si va all'uni, ci si laurea, ma c'è qualcuno con un'anima? un essere pensante che si interessa alle materie ma non dedica settimane intere allo studio (o che ci dedica solo il minimo necessario), insomma qualcuno di ...mmm... equilibratamente variegato? qualcuno che vive e modella la sua vita sopra le imposizioni sociali (scuola,lavoro,...) e che magari cerca una sua strada, una strada diversa, che si chieda cos'è una strada, dove va,etc
domande rivolte a chiunque voglia rispondere:
a) non trovate che il mondo sia odiosamente ironico? un estroverso magari fa il dottore e aiuta la gente (anche se a pagamento) e quindi migliora il mondo anche se tutto quello che gli sta a cuore è tenersi la casuccia e il suo tenore di vita elevato con le vacanze a X,Y,Z mentre un introverso che prova pena e compassione per i meno fortunati e non sopporta il mondo ingiusto lavora in un supermercato.
insomma non è deprimente che il medico rende il mondo migliore coi fatti ma non col pensiero mentre un introverso magari non studia medicina perchè non sopporta di vedere gli altri soffrire e trova sbagliato aiutare gli altri per soldi? perchè se un medico aiuta per soldi è diverso da un cassiere? sono entrambe prestazioni lavorative. insomma, un lavoro non indica la morale di una persona. eppure un medico è "visto" come una persona più "buona" di un cassiere.
b)vedo, con tristezza, che le uscite per i ventenni consistono solo nell'andare in tal luogo, bere un pò e chiacchierare con i conoscenti che si ritrovano sul posto. stop. a che età queste uscite serali si diversificano? cosa fanno i trentenni? a trenta anni si è ancora in giro per pub? insomma, com'è la serata tipo delle normali persone sui 25-30-35 anni?
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la parte iniziale del tuo discorso è interessante..ma poi hai sparato a zero.
forse frequenti la gente sbaglaita per te...si! ci sono tanti giovani che escono a bere e a chiacchierare a caso, ma io non li frequento più che tanto perchè i annoiano..in compenso ho conosciuto, tanta ma tanta gente che esce si diverte, fa cazzate, ma si parla anche di un po di tutto, si fa un po di tutto..e a dirla tutta faccio fatica a seguire tutti perchè una settimana non basta.
quindi, se parli di giovani, ti puoi riferire solo a quelli che vedi tu! c'è un sacco gente in gamba...ecco, se , frequenti medicina, allora si che sei nel posto sbagliato! li si che c'è tanta gente superficiale, anche ignorante, che è li solo per il posto comodo e rinomato
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27-05-2012, 18:29
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#11
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Esperto
Qui dal: Sep 2010
Ubicazione: trentino
Messaggi: 849
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Quote:
Originariamente inviata da Novak
La mia paura è che rispetto alle generazioni passate, dove c'era sempre stato questo stile di vita a ventanni, suddetto tipo di divertimento perduri fino a 35-40 anni. Non vorrei che la maturità si raggiungesse sempre più tardi e che, se una volta l'eccezione era arrivare ai 40 nè sposato nè con figli, per noi giovani d'oggi sia di esserlo a 30.
Non so quanti qua dentro giorebbero ad essere condannati a girare per locali fino all'età matura, fino ad averne le palle piene ed oltre, ma per quanto riguarda me personalmente, l'idea non mi stuzzica neanche un po'.
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possibilissimo! però mi vien da pensare che è l'unica alternativa...non è molto allettante finire a 40 anni e sognare la pensione, e tirare la cinghia...o ci si impegna seriamente, o si cerca di allungare la giovinezza il più possibile...neanche a me stuzzica l'idea cmq
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