Maximilian74

https://www.ansa.it/sito/notizie/cro...5601e06c1.html
È una vergogna

edward00767

Io smisi le scuole per il bullismo, e per causa di ciò mi ritrovo senza un diploma e una vita.
Il bullismo dovrebbe essere punito alla pari di una violenza sessuale.

Stasüdedòs

Punito o non punito, il bullismo (sia quello fisico che psicologico) continua ad essere spesso minimizzato come problema, con la scusa che tanto i bulli sono quasi sempre ancora minorenni e quindi intoccabili, "ma sì so' ragazzi, non sanno quello che fanno", mentre il bullizzato fa troppo il permaloso e dovrebbe stare più al gioco, prendere tutto con più leggerezza o altre stronz*** del genere.

Quando la realtà è ben altra cosa, cioè che il bullismo a quell'età, a prescindere da come viene considerato dall'esterno, spesso rovina o compromette la vita futura della vittima PER SEMPRE ... questa è la cosa più GRAVE e inaccettabile, di cui non tutti si rendono pienamente conto.

untipostrano

io direi che bisognerebbe iniziare a chiamare le cose con il loro nome, questo non è bullismo ma veri e propri atti criminali da perseguire penalmente!!

pokorny

Ora lo sono. Un tempo non lo erano, per la mia generazione erano la norma e durante il militare non ne parliamo nemmeno, era infinitamente peggio. Ammetto che ne ero terrorizzato ma col senno di poi dobbiamo accettare che una parte del mondo è violenta e una parte soccombe. Mi guardo bene dal dire che la natura è così e chi non ce la fa se la prende nel secchio, ci mancherebbe. Ma posso testimoniare che la percezione ea diversa solo 40 anni fa e anche 30 anni fa, e se si percorre troppo la strada del protezionismo si rischia di creare generazioni di disadattati.

Non so stabilire un confine. Questi sono certamente atti che sconfinano con il criminale. Ma da un altro punto di vista sono l'estremo di un comportamento che purtroppo è dettato dall'evoluzione e in un certo senso è normale nella sua immensa crudeltà. E' chiaro che stiamo toccando tutti ma proprio tutti nessuno escluso gli stessi temi che hanno fatto da filo conduttore alla filosofia, alle riflessioni della nostra specie sul bene e sul male, un discorso immenso di cui non si è mai venuto a capo.

Una cosa che si potrebbe fare è diffondere la cultura dell'autodifesa, e favorire in ogni modo i soggetti deboli ad accedere a palestre e scuole di sport che gli possano dare fiducia in loro stessi. L'alternativa è l'illusione di poter sanzionare tutti i colpevoli e potrà funzionare una, due o tre volte, ma prima o poi un soggetto debole potrà contare solo su sé stesso. E non esiste altro mezzo che l'educazione, anche fisica.

sparatemi

non basta condannare il bullismo, bisogna condannare ed estromettere dalla pubblica istruzione insegnanti, presidi e collaboratori. Gli adulti sanno, vedono ma non fanno mai nulla, una massa nullafacente che punta solo allo stipendio. Da condannare anche i genitori dei bulli per aver generato mostri del genere, cambiare anche la legge che sotto i 14 anni non si è imputabili. Il bullismo deve essere condannato come minimo con l'espulsione immediata da quella scuola e bocciatura d'ufficio per la condotta.

Tante le cose che si potrebbero fare per contrastare questi fenomeni, oltre a quello già detto ci vogliono anche le telecamere nelle scuole e riformatori minorili per le teste calde ma questa società preferisce stare a guardare nell'esprimere falsa solidarietà, salvo poi condannare la vittima stessa quando un giorno decide di ribellarsi magari portandosi un coltello a scuola.

pokorny

E difatti come avevo scritto finiamo per toccare la teoria generale dell'Universo, questi problemi investono tutto. Ma io non credo sia solo a causa della violenza, almeno non quella dei bulli, comunque la si metta tutto il Male arriva dalla distribuzione ineguale della ricchezza; nella mia percezione il peggioramento globale è andato di pari passo con la distruzione della classe media e le due cose sono legate. Ma come vedi torniamo a bomba: non possiamo risolvere tutto con leggi e polizia, mica perché il bullismo sia educativo ma semplicemente perché non è possibile controllare tutto. Sono invece d'accordo sul fatto che forse è sempre stato così ma ne è cambiata la percezione. Difficile dirlo.

dystopia

Mi fa schifo leggere queste cose. Io sono stata vittima di cattiverie praticamente in ogni scuola che ho frequentato, in modo sempre più violento, dai semplici dispetti fino ad arrivare al bullismo di gruppo, soprattutto perché non facevo a gara per diventare amica delle principessine figlie di papà. In alcuni periodi ho resistito a fatica, nel frattempo mi sono chiusa moltissimo. Sognavo di prendere a ceffoni le persone che mi davano fastidio a scuola ma non ho fatto nulla perché temevo di passare dalla parte del torto. Mi ricordo che appena entravo in aula alcuni iniziavano a parlare sottovoce di me e a ridere, mi dovevo trattenere per non alzare le mani e per non gridare. Avevano messo in giro un sacco di voci su di me. Infatti dopo ho iniziato ad avere attacchi di ansia fortissimi e sono finita dallo psichiatra. E ancora adesso mi porto dietro tanti problemi.

muttley

Non sono d'accordo sul fatto che venga minimizzato, si potrebbe discutere molto relativamente al fatto che vengano prese misure sufficienti o altro, ma bisogna ricordare i passi in avanti fatti rispetto alle generazioni precedenti, come ha fatto notare pokorny.
Solo nella mia scuola, si sta realizzando un progetto documentaristico (a svolto dai ragazzi stessi) contro il cyberbullismo, mentre in un altra ricordo le giornate di consapevolezza contro il fenomeno, per non parlare di tutti i consigli di classe speciali che sono stati fatti (e a cui ho partecipato) quando emergevano in superficie alcuni screenshot incriminati.
Qualche settimana fa, in una mia classe, un ragazzino si è offeso perché i compagni l'anno preso in giro a causa dell'inadeguatezza del suo materiale: anziché risolversi con la solita contesa tra pari (come avveniva quando andavo a scuola io), la collega dell'ora successiva ha passato l'intera lezione a chiedere spiegazioni alla classe sul perché di tale atteggiamento e a richiedere le scuse ufficiali verso il compagno.
Insomma, bisogna guardare a queste cose con lucidità e senza farsi prendere dall'animosità legata al proprio vissuto personale. La situazione non è perfetta ma è ai progressi che si deve fare riferimento, altrimenti si vive in uno stato di costante recriminazione per una perfezione che non c'é e mai ci sarà.
Concludo dicendo che è più attendibile la voce degli operatori del settore, piuttosto che quella degli osservatori esterni.
E aggiungo anche che la claire lavora all'asilo mariuccia dove sono ancora tutti bimbi buoni e belli col grembiulino, quindi se dicesse la sua in merito non fidatevi perché non ne sa abbastanza.

muttley

Bene, adesso respira, e ripensa a quello che hai scritto.