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Vecchio Ieri, 06:13   #1
Esperto
L'avatar di SugarPhobic
 

Un terapeuta anziano, un pomeriggio, alzando le corte braccia al cielo esplose asserendo che il rimedio miracoloso all’ansia sociale è quando il fobico riesce a dire, a sentire, un: “Ma chi se ne importa degli altri?!”, dentro di sé.

Ok… antefatto a parte, non credo di stravolgervi dicendovi che il fobico è un grande “osservatore”, forse un osservatore eccessivo di sé? Talvolta fallace?
Ecco, si può dire allora sia davvero empatico? Oppure l’ansia sociale che l’affligge lo rimbalza via dalle emozioni altrui. Portandolo a fraintendere?

Personalmente nel reale ho il mio Sugar da interpretare, che interpreta pochissimo, malissimo, e non ha idea alcuna di come è interpretato.
Il virtuale mi ha sempre permesso di superare questa barriera riuscendo se presente la giusta affinità a manifestare un livello di empatia talvolta surreale.

Voi come funzionate, in merito? Cosa ne pensate?
Qualche aneddoto?
Rimango tutt’occhi.
Vecchio Ieri, 07:18   #2
Esperto
 

Non ho capito niente ma se vuoi ti mando i materiali e bibliografia del corso di comunicazione empatica
Vecchio Ieri, 07:56   #3
Esperto
L'avatar di varykino
 

Forse ho capito che intendi , in parte è vero che se uno è troppo concentrato su se stesso può sembrare poco empatico , ma nn penso sia una legge , nel senso che un fobico avendo delle paure personali e purtroppo per lui è costretto ad averci a che fare ogni secondo della sua vita, sarà propenso a immedesimarsi negli altri molto meno , ma nn lo definirei per forza poco empatico di "natura" , nel senso che essendo fobico nn può essere realmente se stesso in contesti sociali , se gli levi le fobie c è sotto il vero se stesso che in caso potrebbe anche pensare agli altri , dipende dal soggetto ovviamente . In finale penso che l empatia o ce l hai o non ce l hai , non è che è la fobicita' a regolarla , magari la fobicita' può renderla più o meno visibile al prossimo ma nient altro
Ringraziamenti da
SugarPhobic (Ieri)
Vecchio Ieri, 07:59   #4
Esperto
 

Ho letto ora "le corte braccia al cielo" .

L'empatia si può acquisire, però sono d'accordo che non c'entri la fobicità. Diciamo che in generale , gli eventi avversi della vita (un disturbo della mente, una malattia, una disgrazia) POSSONO portare una persona a sviluppare doti di empatia o comunque positive.
Ma non è per niente detto. A volte peggiorano l'animo di chi le ha, a volte non cambia nulla e la persona sviluppa o meno le doti "nobili" a prescindere da quello che ha.
Altra cosa è ciò che appare, come si risulta agli occhi altrui.
É un classico che il fobico appaia distaccato e snob, perché alza un muro di difesa e sta sulle sue.
Il che non significa che sia una persona fredda e insensibile verso gli altri .
Ma può pure esserlo, perché no.

Tornando all'empatia, cosa intendete per empatia? Sto termine è abusato.
Nei panni dell'altro ci sta solo l'altro, l'empatia a mio avviso intesa in questo modo è perfino dannosa, ci vuole poco a pensarsi nei panni altrui, tipo: "quello è senza una gamba,mi immagino senza una gamba. " E poi? Si finisce ad attribuire il proprio sentire agli altri("se fossi senza gamba piangerei tutto il giorno, mi ammazzerei" ma anche "oh ben, farei l'atleta paralimpico e bon"). Un conto è la situazione dell'altro, un conto è il suo personale sentire in merito. Non si può sovrapporci il proprio.

Ultima modifica di claire; Ieri a 08:08.
Vecchio Ieri, 08:15   #5
Esperto
L'avatar di varykino
 

Mi sa che lui voleva sottolineare il fatto che in genere il fobico si preoccupa di come lo vedono gli altri e per liberarsi dovrebbe fregarsene del prossimo e il cortocircuito che evidenzia lui è che tendenzialmente il fobico già pensa solo a se stesso eccessivamente e proprio sta cosa nn gli permette di "stare bene" .... Ma l empatia è n altra roba , nn è solo interessarsi del prossimo , è sentirsi coinvolti nell altro .... Secondo me c'entra poco in generale col discorso.

Il discorso è se il fobico pensa troppo a se stesso, perché gli viene detto fregatene degli altri e guarai? Dato che lui degli altri nn interessa particolarmente dato che è concentrato su se stesso ?
Secondo me nn è né concentrato su se stesso né sugli altri , è concentrato su come vuole apparire agli altri

Ultima modifica di varykino; Ieri a 08:19.
Ringraziamenti da
claire (Ieri)
Vecchio Ieri, 08:24   #6
Esperto
 

Vabbè non ho capito niente, se guardo il forum, e prendo per "fobici" i forumisti, direi proprio di no, sono giudicanti a bestia e guardano anche troppo gli altri (in generale).
E la contezza di se stessi ce l'hanno poco. Si osserveranno pure tanto, ma male.(In generale).

Boh posso dire che le persone le ho valutate male nel tempo e non sono stata una genia nel "capire l'altro", e me la sono intascata tutta, ma non c'entra la fs. Ingenuità. Poi però con di esperienze e percorsi interiori , si affina un po' la cosa. Ma riguarda tutti, credo. Poi è soggettivo quello che uno ne trae, c'è tipo quello che "a 50 anni ho capito che le donne sono tutte troie" e per par condicio "gli uomini sono tutti stronzi", ma anche altri assunti fallaci, non sto ad elencare.


Perché commento i post che nemmeno capisco?
Vabbè mi ritiro

No spe,sull'ultima frase di varikino.Sì.
Però. Il fobico ha paura degli altri. Ne teme il giudizio in modo esagerato. E quindi ok, può essere che sia troppo concentrato su come appare per pensare a connettersi empaticamente.
Al più butta giudizi, che sono difese, ma non è interessato alle persone in quanto persone, a sentirle ed ascoltare e vederle, ha troppo a che fare col proprio ombelico.
Io cerco di fare un po' di tutto, e male, sono multitasking ma malamente, cerco di lavorare sulla paura del giudizio ma anche di capire gli altri ma anche di arrivare a fine giornata senza andare alla neurodeliri.

Ultima modifica di claire; Ieri a 08:31.
Vecchio Ieri, 08:25   #7
Esperto
 

Io trovo che il fobico sia più empatico della media ed è proprio questa sensibilità che lo porta a percepirsi non accettato in quanto diverso è quindi a chiudersi. Casomai il normalone è poco empatico, incapace di accettare una propensione caratteriale diversa dalla sua.
Ringraziamenti da
Vecchio Ieri, 08:30   #8
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Originariamente inviata da bukowskiii Visualizza il messaggio
Io trovo che il fobico sia più empatico della media ed è proprio questa sensibilità che lo porta a percepirsi non accettato in quanto diverso è quindi a chiudersi. Casomai il normalone è poco empatico, incapace di accettare una propensione caratteriale diversa dalla sua.
mah.. questo forum proprio mostra impietosamente quanta poca empatia possa avere un fobico (poi molti non lo sono, però.. alcuni sì.. e non è che l'empatia ci sia)

Cioè.. l'empatia (anche qui) è (come nel mondo reale -e anche più - ) estremamente selettiva: se uno ha i tuoi stessi problemi, il tuo stesso modo di vedere le cose, condivide il tuo odio.. allora.. sì.. love love love.
Altrimenti ... anche qui.. le cattiverie - spesso del tutto gratuite - non si risparmiano a nessuno.
Ringraziamenti da
bukowskiii (Ieri), Trinacria (Ieri)
Vecchio Ieri, 08:33   #9
Esperto
L'avatar di varykino
 

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Originariamente inviata da bukowskiii Visualizza il messaggio
Io trovo che il fobico sia più empatico della media ed è proprio questa sensibilità che lo porta a percepirsi non accettato in quanto diverso è quindi a chiudersi. Casomai il normalone è poco empatico, incapace di accettare una propensione caratteriale diversa dalla sua.
Nn penso sia una legge sta cosa ..... Penso che il fobico abbia per prima cosa un problema con se stesso , quindi niente robe "nobili" o "supersensibilita'" , il non accettarsi per quello che si è lo fa chiudere ancora di più al mondo e dopo si ha un problema con la socialita' e col prossimo , ma parte tutto da se stessi , i sentimenti "nobili" li lascerei da parte , c'entrano poco .... Quelli li puoi avere o nn avere dipende dal soggetto , ma nn dal suo problema , credo

Ultima modifica di varykino; Ieri a 08:38.
Vecchio Ieri, 08:34   #10
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Originariamente inviata da bukowskiii Visualizza il messaggio
Io trovo che il fobico sia più empatico della media ed è proprio questa sensibilità che lo porta a percepirsi non accettato in quanto diverso è quindi a chiudersi. Casomai il normalone è poco empatico, incapace di accettare una propensione caratteriale diversa dalla sua.
Assolutamente NO.
O forse parli di altri "fobici".
Poi capiamoci, si parla di diagnosticati o di ragazzi timidi senza morosa?
Vecchio Ieri, 08:35   #11
Esperto
 

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Originariamente inviata da 忘れられた Visualizza il messaggio
mah.. questo forum proprio mostra impietosamente quanta poca empatia possa avere un fobico (poi molti non lo sono, però.. alcuni sì.. e non è che l'empatia ci sia)

Cioè.. l'empatia (anche qui) è (come nel mondo reale -e anche più - ) estremamente selettiva: se uno ha i tuoi stessi problemi, il tuo stesso modo di vedere le cose, condivide il tuo odio.. allora.. sì.. love love love.
Altrimenti ... anche qui.. le cattiverie - spesso del tutto gratuite - non si risparmiano a nessuno.
Si ovviamente si sta generalizzando però dovendo fare una percentuale statistica propendo per questa visione. Va anche detto che dietro uno schermo molti tirano fuori il peggio di sé come su questo forum così sui social...
Vecchio Ieri, 08:38   #12
Esperto
 

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Originariamente inviata da varykino Visualizza il messaggio
Nn penso sia una legge sta cosa ..... Penso che il fobico abbia per prima cosa un problema con se stesso , quindi niente robe "nobili" o "supersensibilita'" , il non accettarsi per quello che si è lo fa chiudere ancora di più al mondo e dopo si ha un problema con la socialita' e col prossimo , ma parte tutto da se stessi , i sentimenti "nobili" li lascerei da parte , c'entrano poco
Ma neanche é detto che uno non si accetti spesso semplicemente gli altri non ti accettano e non vedo perché escludere qualità positive a priori.
Vecchio Ieri, 08:39   #13
Esperto
 

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Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Assolutamente NO.
O forse parli di altri "fobici".
Poi capiamoci, si parla di diagnosticati o di ragazzi timidi senza morosa?
In generale persone che hanno problemi a socializzare.
Vecchio Ieri, 08:40   #14
Esperto
L'avatar di varykino
 

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Originariamente inviata da bukowskiii Visualizza il messaggio
Ma neanche é detto che uno non si accetti spesso semplicemente gli altri non ti accettano e non vedo perché escludere qualità positive a priori.
Non escluderle , ma nn dipendono dal problema che si ha , in caso sono qualita' personali che nn dipendono dal problema della fobicita'.....la fobicita' è un impedimento non una condizione sfavorevole che crea per forza un animo buono.
Il tizio che s accetta e nn viene accettato lo definirei più un emarginato , non proprio fobico.

La caratteristica del fobico è la paura del giudizio altrui e tutto quello che ne consegue , nn basta essere emarginati dalla società per definirsi fobico XD, ci so emarginati appunto che nn hanno paura del giudizio degli altri ma ne subiscono le conseguenze lo stesso , ma nn sono fobici

Ultima modifica di varykino; Ieri a 08:45.
Vecchio Ieri, 08:44   #15
Esperto
 

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Originariamente inviata da varykino Visualizza il messaggio
Non escluderle , ma nn dipendono dal problema che si ha , in caso sono qualita' personali che nn dipendono dal problema della fobicita'.....la fobicita' è un impedimento non una condizione sfavorevole che crea per forza un animo buono
La sensibilità può essere qualità e allo stesso momento creare grossi problemi sociali fino a rendere una persona cattiva paradossalmente.
Essere emarginato ti porta alla fobia sociale anche se ti accetti perché avrai inevitabilmente problemi anche solo a campare sigh

Ultima modifica di bukowskiii; Ieri a 08:48.
Ringraziamenti da
Sasuke (Ieri)
Vecchio Ieri, 08:49   #16
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Originariamente inviata da bukowskiii Visualizza il messaggio
La sensibilità può essere qualità e allo stesso momento creare grossi problemi sociali fino a rendere una persona cattiva paradossalmente.
se sei davvero empatico (di natura) non riesci mai ad essere/diventare veramente cattivo.. perché comunque ti resta quella capacità di.

la gente che riesce ad essere VERAMENTE cattiva .. non è - di base - empatica.

Quel che si subisce non cambia molto le cose. Cioè, si può imparare a difendersi.. a esporsi meno.. ma .. non si diventa davvero cattivi (come lo è certa gente).
Vecchio Ieri, 08:52   #17
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Originariamente inviata da 忘れられた Visualizza il messaggio
se sei davvero empatico (di natura) non riesci mai ad essere/diventare veramente cattivo.. perché comunque ti resta quella capacità di.

la gente che riesce ad essere VERAMENTE cattiva .. non è - di base - empatica.

Quel che si subisce non cambia molto le cose. Cioè, si può imparare a difendersi.. a esporsi meno.. ma .. non si diventa davvero cattivi (come lo è certa gente).
Mah questo io non credo, una persona che nasce buona non è detto che muoia buona.
Vecchio Ieri, 08:55   #18
Esperto
L'avatar di varykino
 

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Originariamente inviata da bukowskiii Visualizza il messaggio
Essere emarginato ti porta alla fobia sociale
Eh nn so d accordo haha , nel senso che essere fobico porta all emarginazione si, ma se sei emarginato nn diventi fobico per forza , il barbone che sta per strada senza una lira nn è fobico ma è emarginato dalla societa' , nn è che poi lo diventa per il solo fatto che è emarginato
Ringraziamenti da
Mollusco (Ieri)
Vecchio Ieri, 08:56   #19
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Originariamente inviata da bukowskiii Visualizza il messaggio
Mah questo io non credo, una persona che nasce buona non è detto che muoia buona.
mah.. non so.
..io ne ho subite di tutte di cose negative (ma veramente di TUTTE) .. e niente de positivo.. però.. insomma.. alla fine.. me ritrovo (mio malgrado) col cuore abbastanza de burro come tantissimi anni fa quando tutto 'sto schifo non lo avevo subito.

Ma forse è soggettivo, non so.
Vecchio Ieri, 09:45   #20
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L'avatar di Sasuke
 

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Originariamente inviata da bukowskiii Visualizza il messaggio
Mah questo io non credo, una persona che nasce buona non è detto che muoia buona.
Molte persone diventano cattive e odiano a causa dei loro problemi personali ci vuole tanta forza di volontà a non odiare quando va tutto male.
Ringraziamenti da
bukowskiii (Ieri)
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