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Vecchio 30-10-2010, 05:02   #21
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Non credo di avere questa "aura negativa", ma le persone che stanno vicino a me mi trovano noioso, non abbiamo niente in comune, allora non parlo, ma ormai non mi frega più, dovresti fregartene di questa sensazione, fai un respiro profondo e non guardarti intorno continuamente, cerca di essere più sciolto possibile.
Vecchio 30-10-2010, 16:04   #22
Intermedio
L'avatar di Gregor Samsa
 

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Originariamente inviata da stone Visualizza il messaggio
Il concetto dell'introverso che “emana negatività” è figlio di quella “scuola di pensiero” secondo cui se siamo come siamo è colpa nostra e non credo serva aggiungere altro…
Io scriverei per rendere il concetto:
introverso = emanatore di negatività = aggiungo pessimista
estroverso = emanatore di positività = aggiungo ottimista
(magari le combinazioni sopra possono essere cambiate di posizione)

Tempo fa avevo letto un libro carino:
Elogio del pessimismo : ovvero, istruzioni per vivere “comunque bene” - Locci, Paola

Vecchio 30-10-2010, 17:19   #23
Esperto
L'avatar di Woland12
 

Figuratevi che quando passo io per una strada i cani ululano, i bambini piangono, e l'erba ai lati si secca... ho un'aura terribile

Scherzi a parte non è male secondo me di "aura" (o per lo meno, se esiste, non solo di quello) ma di come gli altri reagiscono al nostro atteggiamento verso di loro. In più occasioni a causa della mia timidezza mi sono accorto che risultavo non tanto timido, ma antipatico, come uno che se la tirava, e questa percezione indispone molto. Il fatto di risultare poi tesi e impacciati quando ci si trova in un gruppo nel migliore dei casi mette in imbarazzo gli altri, nel peggiore suscita disprezzo o ironia. Per le esperienze che ho potuto fare ho notato che il modo migliore è fregarsene: quando si è con gli altri si deve pensare il meno possibile a cercare di apparire simpatici, in questo tentativo emaniamo tensione da tutti i pori. La simpatia un timido non se costruisce, quindi tanto vale mettersi l'anima in pace e cercare di rilassarsi. Forse così si trasmetterà una percezione migliore, se non al pari di quella di un estroverso, per lo meno non negativa.
Vecchio 30-10-2010, 17:29   #24
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Originariamente inviata da luposolitario Visualizza il messaggio
Quando mi trovo con gli altri sento come la senzazione che io influisca negativamente sui loro atteggiamenti.
Mi spiego meglio: ho la senzazione che quello che dico e faccio, il mio atteggiamento, provochino negli altri una specie di disarmonia, soprattutto se trattasi di gruppi di persone!
Quindi tutto ciò mi porta a starmene zitto e a non fare nulla.
Sembra che gli altri a stare con me diventino tristi.

Penso anche che il post che sto scrivendo possa in qualke modo influenzarvi negativamente.
Non riesco a capire se è una mia paranoia o un dato di fatto!
Temo nn sia una sensazione ...in quanto mi capita esattamente la stessa cosa quando sono fuori casa e quindi l'ansia ke ho dentro di me è forte...spessissimo -anke in passato- evito cene,raduni,uscite di gruppo...proprio perkè il mio modo di "essere" porta a destabilizzare tutti;creo una sorta di disagio nelle persone sia direttamente ke indirettamente...come se li coinvolgessi nella mia ansia-insofferenza e soprattutto quando guardo le persone leggo nei loro okki imbarazzo misto a nervosismo...perkè?....voi riuscireste a sopportare uno sguardo così ----->

Ultima modifica di Decadent; 30-10-2010 a 19:49.
Vecchio 30-10-2010, 18:50   #25
Esperto
L'avatar di Myway
 

Le stesse sensazioni di irritazione, fastidio ecc descritte da molti di voi le ho ovviamente provate anche io.
Credo inoltre che "l'aura" non serva solo in uscita ma anche in entrata quindi l'attegiamento degli altri nei nostri confronti ci influenza ulteriormente, in una specie di circolo vizioso, visto che ognuno emette e riceve in modo più sensibile alcune "frequenze".
Noi siamo ovviamente tarati sulle frequenze ansiose, depressive ecc e andiamo a sbattere sempre su quelle.

Ultima modifica di Myway; 30-10-2010 a 20:31.
Vecchio 30-10-2010, 19:16   #26
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anch'io suscito sguardi di incredulo disprezzo, irritazione
anche di odio rabbioso, sarà che col tempo ho imparato a rispondere ... infatti questi sguardi non mi dispiacciono quando li voglio provocare , invece a volte mi arrivano anche se non voglio provocare e questo mi lascia sempre perplessa e pure un po' spaventata
Vecchio 30-10-2010, 19:26   #27
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Originariamente inviata da awasted Visualizza il messaggio
in un manga, c'è un personaggio che ha il potere della depressione: usato contro i nemici, questo potere li fa sentire ''pesanti'' (un pò quella sensazione che i depressi conoscono bene, insomma) e incapaci di fare qualsiasi cosa, figuriamoci contrattaccare. nessuno di noi ha un simile superpotere, per fortuna, eppure a volte.. il risultato sembra essere lo stesso. è possibile che in parte dipenda dall'aura di negatività e tristezza che emaniamo. però... prova a guardare la situazione dall'altro punto di vista. probabilmente non è la tua presenza a intristire le persone, ma quello che il tuo comportamento comunica. voglio dire, se dai l'impressione di non trovarti a tuo agio, se hai l'aria di uno che vorrebbe trovarsi altrove, ad esempio, le persone accanto a te, non sapendo ciò che provi in realtà, sono portate a concludere che la loro compagnia non ti fa stare bene.. e non è una cosa che ti mette allegria.. soprattutto se ti vogliono bene, vederti giù o, non so, strano, può essere un motivo di preoccupazione, o no? la mia soluzione, è quella di non pensare.. bando alle paranoie, mi metto una bella maschera serena e sorridente, tutti son felici e non ho ''rovinato'' la serata. onestamente, non so se possa essere un consiglio da seguire.. però, potrebbe essere una buona cosa non pensare a te stesso come ''quello che intristisce la gente''
La cosa più difficile è proprio quella: non pensare

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Originariamente inviata da Woland12 Visualizza il messaggio
Figuratevi che quando passo io per una strada i cani ululano, i bambini piangono, e l'erba ai lati si secca... ho un'aura terribile

Scherzi a parte non è male secondo me di "aura" (o per lo meno, se esiste, non solo di quello) ma di come gli altri reagiscono al nostro atteggiamento verso di loro. In più occasioni a causa della mia timidezza mi sono accorto che risultavo non tanto timido, ma antipatico, come uno che se la tirava, e questa percezione indispone molto. Il fatto di risultare poi tesi e impacciati quando ci si trova in un gruppo nel migliore dei casi mette in imbarazzo gli altri, nel peggiore suscita disprezzo o ironia. Per le esperienze che ho potuto fare ho notato che il modo migliore è fregarsene: quando si è con gli altri si deve pensare il meno possibile a cercare di apparire simpatici, in questo tentativo emaniamo tensione da tutti i pori. La simpatia un timido non se costruisce, quindi tanto vale mettersi l'anima in pace e cercare di rilassarsi. Forse così si trasmetterà una percezione migliore, se non al pari di quella di un estroverso, per lo meno non negativa.
Stessa cosa per me, la penso esattamente così, però rilassarmi in certe situazioni, con un ansia che mi rende confuso mi risulta impossibile.

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Originariamente inviata da Decadent Visualizza il messaggio
Temo nn sia una sensazione ...in quanto mi capita esattamente la stessa cosa quando sono fuori casa e quindi l'ansia ke ho dentro di me è forte...spessissimo -anke in passato- evito cene,raduni,uscite di gruppo...proprio perkè il modo di "essere" porta a destabilizzare tutti;creo una sorta di disagio nelle persone sia direttamente ke indirettamente...come se li coinvolgessi nella mia ansia-insofferenza e soprattutto quando guardo le persone leggo nei loro okki imbarazzo misto a nervosismo...perkè?....voi riuscireste a sopportare uno sguardo così ----->
Provo questo anchio, aggiungo anche di sentirmi in colpa per questo

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Originariamente inviata da Myway Visualizza il messaggio
Le stesse sensazioni di irritazione, fastidio ecc descritte da molti di voi le ho ovviamente provate anche io.
Credo inoltre che "l'aura" non serva solo in uscita ma anche in entrata quindi l'attegiamento degli altri nei nostri confronti ci influenza ulteriormente, in una specie di circolo vizioso, visto che ognuno emmette e riceve in modo più sensibile alcune "frequenze".
Noi siamo ovviamente tarati sulle frequenze ansiose, depressive ecc e andiamo a sbattere sempre su quelle.
E' vero! Direttamente o indirettamente autoalimentiamo il nostro stato ansiogeno.
Questo potrebbe essere spiegato da certi nostri pensieri autodistruttivi.


A volte mi capita di far pensieri molto negativi su me stesso, di infliggermi colpe che probabilmente non ho. Tutto questo provoca in me una senzazione che non saprei descrivere a parole, questo provoca in me un certo stato di appagamento. Non saprei, è difficile da spiegare, posso solo dire che in un certo senso mi piace. Come se a non farlo perderei me stesso.
Forse sono solo un pazzo indemoniato!!!
Vecchio 30-10-2010, 19:30   #28
Esperto
 

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Originariamente inviata da Gregor Samsa Visualizza il messaggio
Ciao luposolitario, anche io alle volte ho questo pensiero che va e viene. Non so dirti se è una paranoia ma ti posso dire questo: quando attraverso giorni per me difficili mi vedo brutto se mi guardo allo specchio (e non intendo bruttezza esclusivamente in senso estetico). Provo una sensazione simile all'emanazione di un campo, di un'aura negativa che ho in particolari giorni. Bene, in questi giorni, se mi trovo a dover relazionare con gli altri mi accorgo che la mia prestazione sociale è menomata perché le mie energie sono spese ad alimentare pensieri interni di scarsa utilità pratica (mettiamola così). Può essere che gli altri percepiscano questa cosa (d'altronde io riesco ad accorgermi se la persona che ho di fronte è preoccupata quindi è lecito pensare che questa capacità non la possieda solo io) e, visto che sono umani anche loro, tendano ad allontanarsi da una persona che in quei giorni non è proprio in fase. Non so se mi sono spiegato. Al contrario nei giorni in cui sono felice non ho idee di questo tipo, mi sento in sintonia con le persone e non mi passa per la testa l'idea che io risutli sgradevole in toto.
Anche per me è un po' così, specie ultimamente (non vorrei aver troppo empatizzato con certi discorsi letti qui sul forum). E pochi giorni fa una persona ha anche notato i miei disperati tentativi di sviare la conversazione da me e da quello che stavo facendo (non mi piace parlare molto di me, e questa persona ha la caratteristica di essere abbastanza dettagliata e insistente nelle sue domande). Ovviamente ho negato, ma non credo di essere stato molto credibile.
Poi quoto LordJim, nel senso che oltre ad essere a volte notato dagli altri come elemento ammazza-conversazione, credo di essere anche condizionato da loro.
Vecchio 30-10-2010, 20:09   #29
Esperto
L'avatar di Myway
 

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Originariamente inviata da luposolitario Visualizza il messaggio

A volte mi capita di far pensieri molto negativi su me stesso, di infliggermi colpe che probabilmente non ho. Tutto questo provoca in me una senzazione che non saprei descrivere a parole, questo provoca in me un certo stato di appagamento. Non saprei, è difficile da spiegare, posso solo dire che in un certo senso mi piace. Come se a non farlo perderei me stesso.
Forse sono solo un pazzo indemoniato!!!
Boh, per caso cammini sul soffitto, parli lingue strane ecc?

IL problema è che di demoni interni , chi più chi meno ne abbiamo tutti, ed hanno fame, vogliono da mangiare e quello citato da te è uno dei modi, poi c'è chi lo fa col sesso sfrenato, chi con la nicotina, chi col calcio ecc, sono tante possessioni che possiamo avere, senza bisogno di rifarsi agli indemoniati da film.
Vecchio 30-10-2010, 20:12   #30
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Originariamente inviata da Myway Visualizza il messaggio
Boh, per caso cammini sul soffitto, parli lingue strane ecc?

IL problema è che di demoni interni , chi più chi meno ne abbiamo tutti, ed hanno fame, vogliono da mangiare e quello citato da te è uno dei modi, poi c'è chi lo fa col sesso sfrenato, chi con la nicotina, chi col calcio ecc, sono tante possessioni che possiamo avere, senza bisogno di rifarsi agli indemoniati da film.
ottima risposta...ma tu per caso sei psicologo??
Vecchio 30-10-2010, 20:18   #31
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Originariamente inviata da Massi91 Visualizza il messaggio
ottima risposta...ma tu per caso sei psicologo??
No, non direi proprio è già tanto se non sono psicopatico
Vecchio 30-10-2010, 20:20   #32
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Originariamente inviata da Myway Visualizza il messaggio
No, non direi proprio è già tanto se non sono psicopatico
beh complimenti allora, secondo me potresti farlo perchè i tuoi interventi sono sempre interessanti e mi fanno pensare...
Vecchio 30-10-2010, 20:23   #33
Esperto
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Originariamente inviata da Massi91 Visualizza il messaggio
beh complimenti allora, secondo me potresti farlo perchè i tuoi interventi sono sempre interessanti e mi fanno pensare...
Grazie, ma spesso mi limito a travasare cose ricevute che hanno fatto pensare anche me le condivido
Vecchio 30-10-2010, 20:25   #34
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Originariamente inviata da Myway Visualizza il messaggio
Boh, per caso cammini sul soffitto, parli lingue strane ecc?

IL problema è che di demoni interni , chi più chi meno ne abbiamo tutti, ed hanno fame, vogliono da mangiare e quello citato da te è uno dei modi, poi c'è chi lo fa col sesso sfrenato, chi con la nicotina, chi col calcio ecc, sono tante possessioni che possiamo avere, senza bisogno di rifarsi agli indemoniati da film.
Magari avessi dei poteri soprannaturali come quelli dei film!

Sono Agnostico, quindi non credo se non vedo. Anche se a volte ho la tendenza a grattarmi le palle se passa il carro funebre.
Era solo un modo di dare un nome ad un modo di comportarmi irrazionale che non sò spiegarmi.
Dio se ci sei batti un colpo
Vecchio 30-10-2010, 21:05   #35
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Originariamente inviata da awasted Visualizza il messaggio
è molto difficile anche per me d'altra parte, se mi lascio andare ai pensieri, ecco cosa inevitabilmente produce la mia mente malata:
sono una persona orribile e senza qualità --> la mia presenza è inutile, a nessuno piace stare con me --> meglio stare sola che appestare gli altri con la mia presenza --> sto da sola ma sto male lo stesso --> cerco compagnia
--> mi faccio troppi problemi, sono troppo occupata in tristi elucubrazioni, ho paura di dire cose che non verranno capite/apprezzate --> non parlo --> mi chiudo in me stessa e osservo gli altri con un senso crescente di sconforto
--> lo sconforto e il malessere sono apparenti --> gli altri si deprimono, si sentono a disagio con me --> non mi cercano piu --> ecco, lo sapevo, sono una persona orribile eccetera eccetera... ab nauseam
ok, ho un pò esagerato, però dopo un pò.. basta, che diamine, nella vita bisogna evolvere! il problema è l'abitudine. parlo per me, io mi sono abituata a star male, ho il marchio dell'asociale impresso a fuoco fin dalle medie. non che proprio mi piaccia star male, ma la sensazione è così familiare e in un certo senso rassicurante, che cambiare, piu che difficile, mi mette paura..
cambiare, non in modo radicale.. semplicemente fare in modo che quel qualcosa di buono che ogni tanto emerge, che mi fa star bene e che mi fa star bene con gli altri, diventi la regola e non un'eccezione...
Anchio come te non riesco a cambiare. Rimaniamo immobili e incapaci di far progressi degni di nota.
Sembra che aspetto sempre il momento buono, ma cazzo non arriva mai e se arriva probabilmente la mia cecità non me lo fà cogliere.
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