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14-03-2009, 12:40
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#1
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Avanzato
Qui dal: Aug 2008
Messaggi: 411
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Mi sono accorto che in generale ho imparato, in questi anni, ad comportarmi in una determinata maniera in certe situazioni...non sono diventato particolarmente "socialone", ma è come se avessi steso dei binari, in certe situazioni so cosa dire e come comportarmi...però ovviamente la mia "rete ferroviaria" non è completa, e quindi basta poco per uscire dal seminato e non sapere come muoversi.
Quindi forse dovrei imparare ad essere naturale...
Però c'è un però. Io se faccio il naturale mi rivelo per quello che sono: un asociale completo, uno che non parla con le persone, le saluta a malapena...il punto è che ormai quanod vedo una persona mi scattava il meccanismo "warning! situazione sociale", e mi veniva naturale seguire un certo comportamento per essere "nella norma", però mi sono reso conto che non era naturale, infatti a volte mi ritrovavo a dire cose che poi mi meravigliavo di aver detto...
Insomma, bisognerebbe essere sempre naturali? Liberarsi e fare quello che ci piace è il primo passo per la riscoperta del vero io? Io però dovrei passare per un periodo in cui sono scorbutico e antipatico, perché così mi verrebbe da essere...magari con il tempo dovrei imparare ad affrontare le situazioni con lo spirito giusto e la giusta naturalezza, e finalmente realizzare un approccio corretto.
....che ne dite?
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14-03-2009, 12:47
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#2
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Intermedio
Qui dal: Mar 2009
Messaggi: 209
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che se sei asociale di natura è inutile che combatti la tua natura, la cosa non ti giova è un tratto della tua personalità
trovati persone manze e tranquille con cui uscire, poche ma buone
trova il tuo equilibrio
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14-03-2009, 12:47
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#3
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Intermedio
Qui dal: Sep 2005
Messaggi: 250
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Scusa se mi permetto propri io di darti un consiglio,prova a mitigare la fase iniziale da "scorbutico ed antipatico" con "riservato" se ci riesci...
Io con i vicini e sul lavoro faccio così,i vaffà li penso solo... 8)
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14-03-2009, 12:55
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#4
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Avanzato
Qui dal: Aug 2008
Messaggi: 411
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Il punto è che sento, in realtà, di avere una capacità espressiva da "tirare fuori". Magari sono un asociale e devo trovare un mio equilibrio, è vero, ma dopo che ho tirato fuori "tutta" la mia personalità...nel primo topic che postai con il nick Johnreds dissi che secondo me eravamo come tanti Gattuso...non un talento eccezionale ma con la forza di volontà e la pazienza possiamo trovare un nostro posto nel mondo.
Il mio ragionamento passato era: fingo in attesa di essermi "rivelato".
Ma forse la realtà è che per rivelarsi bisogna smettere di fingere.
@Rivox dai pure consigli ho postato questo topic apposta.
Anzi le critiche sono gradite, più sono feroci, meglio è!
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14-03-2009, 12:58
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#5
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Intermedio
Qui dal: Sep 2005
Messaggi: 250
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Non fingere nulla,non era questo che intendevo,semplicemente applica dei "filtri" tra come vorresti essere e ciò che gli altri si aspettano tu sia...
Se fingi devi essere bravo a farlo,ma dopo sei costretto a farlo sempre e alla lunga distanza vai ko!
Devi trovare una via di mezzo...
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14-03-2009, 13:02
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#6
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Intermedio
Qui dal: Nov 2008
Messaggi: 113
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Quote:
Originariamente inviata da JohnReds2
Anzi le critiche sono gradite, più sono feroci, meglio è!
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mo vi inviti a nozze
ROARRRRRRRR
secondo me, data la tua giovine età ed il fatto che magari non hai molto vissuto e sei stato tanto in casa, non ti sei ancora sviluppato mentalmente
la maturità dicono che si acquisisce con il confronto con le persone, che se no si rimane sempre un po' bambini, con qualcosa che deve svilupparsi e che magari dopo un tot periodo non si sviluppa più
è qualcosa di incastrato nei meandri della tua testa, che non sai bene manco tu cos'è perchè non è mai uscito fuori, un uovo che non si è schiuso, un guscio che diventa ogni giorno troppo spesso, fino a che rimarrà sempre tale
lotta per aprirlo finchè sei in tempo, oppure lotta per difenderlo, perchè meglio un guscio intatto che un guscio semi rotto che fa uscire tratti di personalità mai espressa che creano solo scompenso ed irrequietezza
ohmmmmmmm
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14-03-2009, 13:44
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#7
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Esperto
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 4,864
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Quote:
Originariamente inviata da JohnReds2
Insomma, bisognerebbe essere sempre naturali? Liberarsi e fare quello che ci piace è il primo passo per la riscoperta del vero io?
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Assolutamente si...devi "evolverti" senza violentare il tuo essere..., piu cercherai di adempiere a un ruolo che nn è il tuo...e piu inconsciamente coltiverai frustrazione e rabbia..
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14-03-2009, 14:08
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#8
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Intermedio
Qui dal: Nov 2008
Messaggi: 277
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Quote:
Originariamente inviata da mezzelf
Quote:
Originariamente inviata da DJFobic
che se sei asociale di natura è inutile che combatti la tua natura, la cosa non ti giova è un tratto della tua personalità
trovati persone manze e tranquille con cui uscire, poche ma buone
trova il tuo equilibrio
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la smetti di dire cazzate????
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le consideri cassate?
sarai mica estroversone inside???
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14-03-2009, 14:15
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#9
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Intermedio
Qui dal: Nov 2008
Messaggi: 277
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Quote:
Originariamente inviata da mezzelf
non concepisco quel tuo 'di natura,la tua natura', la mia mente non partorisce tali idiozie... se non conosci le persone e la loro storia non permetterti di giudicarle così...
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ma non è un giudizio, è un'affermazione
lo ha scritto lui stesso che la sua natura è asociale
e te stai sempre encazzato, prrrrrrrrrrr
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14-03-2009, 14:26
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#10
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Intermedio
Qui dal: Nov 2008
Messaggi: 277
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Quote:
Originariamente inviata da mezzelf
Il giudizio è sempre un'affermazione. Io non ho mai detto questo, ho detto anzi che gli eventi della vita mi ci hanno portato ad essere.
'più conosco gli uomini, più mi piacciono i cani'
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ma non stavamo parlando di gionni rosso?
cosa centri tu?
è lui che ha scritto che la sua natura è asociale
i cani sono il bene
ps ma visto che sei sempre a lamentarti della tua fobia, se proprio non ti piace, almeno ci vai dallo psicologo? 8)
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14-03-2009, 14:36
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#11
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Intermedio
Qui dal: Nov 2008
Messaggi: 277
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Quote:
Originariamente inviata da mezzelf
ti rispondo nel calimerese: gli psicologi sono il male
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estai bien, non vanno certo bene per tutti (per me hanno efficacia con le menti più deboli e condizionabili prrrrrr)
ma quindi? cosa vuoi far?
fobico d'onore non lo vuoi diventare
prendi le bombe?
o ti sei arreso?
ma un arreso dovrebbe per lo meno cercare di gioire delle piccole cose che la virtualità ti da
se sei sempre negativo vuol dire che hai l'animo estroverso represso
brutta cosa in effetti, non puoi né scendere né salire (cit.)
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14-03-2009, 14:46
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#12
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Intermedio
Qui dal: Nov 2008
Messaggi: 277
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Quote:
Originariamente inviata da mezzestrovers
può darsi
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allora è questo il tuo vero nick
corpo fobico in mente estroversa, o mente fobica in corpo estroverso
o scissione dell'Io estroverso da quello fobico
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14-03-2009, 15:15
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#13
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 260
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Quote:
Originariamente inviata da JohnReds2
Mi sono accorto che in generale ho imparato, in questi anni, ad comportarmi in una determinata maniera in certe situazioni...non sono diventato particolarmente "socialone", ma è come se avessi steso dei binari, in certe situazioni so cosa dire e come comportarmi...però ovviamente la mia "rete ferroviaria" non è completa, e quindi basta poco per uscire dal seminato e non sapere come muoversi.
Quindi forse dovrei imparare ad essere naturale...
Però c'è un però. Io se faccio il naturale mi rivelo per quello che sono: un asociale completo, uno che non parla con le persone, le saluta a malapena...il punto è che ormai quanod vedo una persona mi scattava il meccanismo "warning! situazione sociale", e mi veniva naturale seguire un certo comportamento per essere "nella norma", però mi sono reso conto che non era naturale, infatti a volte mi ritrovavo a dire cose che poi mi meravigliavo di aver detto...
Insomma, bisognerebbe essere sempre naturali? Liberarsi e fare quello che ci piace è il primo passo per la riscoperta del vero io? Io però dovrei passare per un periodo in cui sono scorbutico e antipatico, perché così mi verrebbe da essere...magari con il tempo dovrei imparare ad affrontare le situazioni con lo spirito giusto e la giusta naturalezza, e finalmente realizzare un approccio corretto.
....che ne dite?
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1 dico innanzitutto una cosa: mi meraviglio sempre più come ci assomigliamo sempre in tante cose e anche negli stessi pensieri...
2 non ascoltare cali....se ascolti lui finisci x ritrovarti solo come un cane...abbandonato...
TU SOLO X IL FATTO CHE SEI QUI A PORTI QUESTE DOMANDE (come faccio io), SOLO X IL FATTO CHE "FINGI" significa che inconsciamente ameresti la compagnia di qualche persona accanto con cui essere sereno e vero al 100%...
DETTO QUESTO...IO MI COMPORTO ALLO STESSO MODO...
stavo x aprirlo io un thread del genere...
ho diversi aspetti di me stesso:
una parte che vorrebbe socializzare, ridere e scherzare normalmente e in continuazione (facendo stare bene le altre persone, metterle al loro agio e stringere amicizia facilmente)
dall'altra sento che mi sono talmente abituato alla solitudine, silenzio ecc...ecc...che se mi lascio andare ormai sono diventato passivo, silenzioso, asociale...
o meglio...se vivo le situazioni pensandomi sempre in rapporto agli altri mi viene da chiudermi ancora maggiormente, evitare di salutare, a maggior ragione parlare....ecc...ecc...
se lascio la testa completamente sgombra (e intendo sgombra anche DA QUEL FAMOSO LIEVE STATO D'ANSIA DI SOTTOFONDO CHE CI ACCOMPAGNA QUASI SEMPRE) invece senza nemmeno accorgermene è in automatico che dopo tot. minuti, ore, o al primo appiglio rivolgo la parola alla persona a fianco.
E pure io come te però sono accompagnato da quel lieve STATO INTERNO...ma comunque in diverse situazioni riesco a fare le cose perchè ormai le ho acquisite...anche scherzare, dare il buffetto ecc...ecc.. perchè appunto è quello che ci si aspetta, soprattutto da me (che ho automatizzato certe reazioni artificiali da persona tutto sommato estroversa/normale).
LA RISPOSTA? credo che sia levarsi definitivamente quella leggera vocina e quel leggero stato d'ansia che è costante nelle cose che facciamo...
quello è la causa di molti comportamenti "evitanti", asociali che tu hai descritto e che sono presenti anche in me dal mio punto di vista...
x me se ti liberi completamente di quei pensieri/sensazioni inizi a vivere in modo molto + sereno...e con la serenità si acquista anche la voglia di aprirsi...
per me almeno è così...voglio dire...se sono sereno...beh magari non mi viene ugualmente da ciarlare e ciarlare ecc...ecc...non mi vengono argomenti...ma...ma....prima o poi sento anch'io l'impulso di dire una cavolata alla persona a fianco...ed è lì...è lì che quella sensazione d'ansia non deve ricomparire...ed è così che pian piano ti abitui ad una realtà diversa...
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14-03-2009, 23:29
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#14
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Esperto
Qui dal: Dec 2006
Messaggi: 512
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Quote:
Originariamente inviata da JohnReds2
Però c'è un però. Io se faccio il naturale mi rivelo per quello che sono: un asociale completo, uno che non parla con le persone, le saluta a malapena...
Insomma, bisognerebbe essere sempre naturali? Liberarsi e fare quello che ci piace è il primo passo per la riscoperta del vero io? Io però dovrei passare per un periodo in cui sono scorbutico e antipatico, perché così mi verrebbe da essere.......che ne dite?
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dico che SI , devi essere naturale ...e SI , liberati e fai quello che ti piace senza starci a pensare troppo
..l'essere scorbutico e antipatico è la tua natura ??? ..la tua natura è quella dell'asociale??? ..
..qui scrivi ..esponi le tue idee ..ed è cmq socializzare ..lo puoi fare anche nel reale senza starci a pensarci tanto e magari poi vedrai che sarai meno scorbutico e antipatico perchè sarai libero
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15-03-2009, 00:14
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#15
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 1,051
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Dipende:se riesci ad essere "spontaneamente" naturale,se vivi l'esposizione del tuo vero io come una liberazione ed un trionfo,allora fai bene.Se invece ti costringi a liberarti dalle maschere e dunque l'avere una serie di atteggiamenti che presumi siano sgradevoli costituisce solo una fonte di vergogna ed ansia,allora è meglio tenere su la maschera.
Prova,ascolta senza giudicare le tue sensazioni e vedi dove ti portano.
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15-03-2009, 03:59
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#16
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 6,117
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Io ho sempre sostenuto questo: bisogna saper recitare.
Non recitare qualche parte diversa da se stessi: alla lunga diventerebbe patetico.
Ma saper recitare se stessi: saper far trasparire -con stile- all' esterno ciò che si è dentro. Ciò è difficile e spesso richiede sacrificio.
Recitare altre parti significa mentire. Non mentire!
Scegliere di non recitare equivale a scegliere di non comunicare.
In concreto?
Incontri una ragazza che ti è simpatica e pensi "sta tipa mi è simpatica"; la tua reazione tipo al momento magari sarebbe di dirle un "ciao" smoscicato con espressione facciale indifferente. Bene: invece ti sforzi di farle un sorriso, perché un sorriso è quello che senti dentro, anche se cozza con la tua "pigrizia espressiva".
(No quote please)
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15-03-2009, 11:48
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#17
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Principiante
Qui dal: Mar 2009
Messaggi: 16
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Quote:
Originariamente inviata da JohnReds2
Mi sono accorto che in generale ho imparato
Quindi forse dovrei imparare ad essere naturale...
....che ne dite?
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Ciao, quanti anni hai? Hai avuto una vita sociale attiva, anche per un certo periodo? Io ti consiglierei di non sforzarti a essere estroverso se non lo sei, per esperienza a me è sempre andata peggio, quando ci ho provato. Preferisco sembrare quello che sono, una persona introversa e timida, che non parla molto con gli sconosciuti. Però io sono passato per molti anni di vita sociale attiva e imposta (con grandi sofferenze: ansia anticipatoria DEVASTANTE, viceversa sensazione di paradiso quando la serata era finita e rientravo in casa), e stavo male, stavo molto male. Però è un percorso sempre molto personale, perciò ti chiedo prima quandi anni hai e se sei sempre stato molto solitario o se invece hai anche provato l'ebbrezza della vita di gruppo!
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15-03-2009, 14:33
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#18
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Avanzato
Qui dal: Aug 2008
Messaggi: 411
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@Zagor: io ho 22 anni e diciamo che sono sempre stato un solitario e lo sono tuttora...ma degli ultimi anni ho trovato amici con cui uscire regolarmente...il punto è che diaciamo spesso(quasi sempre) sono "trascinato" da questi miei amici, è raro che abbia l'iniziativa...ho provato molte volte "l'ebrezza" della vita di gruppo, ma il punto è che mai da protagonista...però con gli anni ho imparato, un pochino, a uscire un pò dallo stato di mummia e a partecipare di più. Non sono assolutamente estroverso, anzi sono sempr emolto chiuso, però quel poco che ho preso non raffigura granché la mia personalità.
Comunque, credo di dover quotare appieno quello che ha scritto Who...penso sia la risposta migliore.
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15-03-2009, 15:16
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#19
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Principiante
Qui dal: Mar 2009
Messaggi: 16
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Quote:
Originariamente inviata da JohnReds2
@Zagor: io ho 22 anni e diciamo che sono sempre stato un solitario e lo sono tuttora...ma degli ultimi anni ho trovato amici con cui uscire regolarmente...il punto è che diaciamo spesso(quasi sempre) sono "trascinato" da questi miei amici, è raro che abbia l'iniziativa...ho provato molte volte "l'ebrezza" della vita di gruppo, ma il punto è che mai da protagonista...però con gli anni ho imparato, un pochino, a uscire un pò dallo stato di mummia e a partecipare di più. Non sono assolutamente estroverso, anzi sono sempr emolto chiuso, però quel poco che ho preso non raffigura granché la mia personalità.
Comunque, credo di dover quotare appieno quello che ha scritto Who...penso sia la risposta migliore.
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secondo me è ottimo che tu esca regolarmente, a patto che gli amici siano tali (e non comparse, solo per mettersi a posto la coscienza, diciamo). Fa niente se ti trascinano. Un fobico sociale non è mai propositivo, è normalissimo che si faccia trascinare. Come è normale che tu non sia il protagonista, tu sei tu, e sei diverso dagli altri. Forse migliore. Fregatene!!
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15-03-2009, 16:04
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#20
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Avanzato
Qui dal: Aug 2008
Messaggi: 411
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Sicuramente è un bene che io esca...e sono - attualmente - veri amici, anche se spesso e volentieri sono uscito con comparse per mettersi la coscienza a posto...
Il problema però (non sono fobico cmq) è che io ero (e sono tuttora), statico. Le mie uscite si limitano allo stare con le persone recitando un ruolo che non è la mia vera personalità, oppure nello stare con gli altri cercando di limitare al massimo le situazioni ansiogene...è difficile da spiegare, ma semplicemente si può dire che non vivo, tiro avanti senza evolvermi...
La mia domanda infatti era: se per scardinare i meccanismi in cui mi sono adagiato e che mi rendono più facile stare fermo che mettermi in discussione, non sarebbe forse meglio iniziare a vivere come sento? Però così rischio di perdere quel poco che ho costruito!
...penso che il giusto "compromesso" sia difficile da trovare e sopratutto da scrivere su un forum...
Quelli che più ci hanno "colto" sono comunque chioccioccolata e who.
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