stringiamoci

Prendo un bel respiro e inizio a scrivere.
Ecco, in realtà sono entrata nel panico solo nel leggere "Scrivi una tua presentazione", insomma tra il capire come farlo e il pensare cosa dire mi si annebbiata la mente e sono entrata in confusione, anche perché non c'è mai molto da dire su di me. Mi chiamo Giusy, ho 16 anni e sono una causa persa.
Fin da piccola mi è stato sempre difficile stare con gli altri bambini, a soli 5 anni iniziavo già a vedere delle differenze tra loro e me. Io tendevo sempre ad osservarli per capire come dovevo comportarmi, osservavo il mondo e cercavo di capire come funzionasse sin da quell'età, quando invece si dovrebbe stare completamente senza pensieri, invece io non smettevo mai di pensare e di chiedermi se stessi andando bene. Sempre silenziosa, solitaria, e sin troppo educata per rispondere ad un "Mamma mia, ma dici qualcosa, dormi sempre!" quando in realtà ero più sveglia che mai. Ovunque andassi a scuola incontravo sempre gente a cui non piacevo, ricordo che a 9 anni già dissi "Non vedo l'ora che finisca, non li sopporto più"
Ero sempre la più educata, la più tranquilla e la più studiosa, ogni maestro mi idolatrava ed ero anche la più cresciuta, a quell'età mi venne il ciclo ed avevo già un seno visibile, e come se non bastasse le mie diversità con gli altri si notavano ancora di più. Non mi sono mai sentita a mio agio, sfogavo quest'imbarazzo nel balbettare, e questo mi faceva stare anche più male. Tutti quanti dicevano che la mia timidezza col tempo avrebbe cessato di esistere e avrei smesso di balbettare, soprattutto, ma ho 16 anni e sono ancora qui, tra le mie labbra tremanti. Ho iniziato a soffrire di attacchi di panico circa un anno fa, all'inizio era solo ansia, tristezza costante e sensazione di vuoto e di inadeguatezza, ma col tempo la cosa è in continuo peggioramento. E io vado nell'autodistruzione.
Continuo a circondarmi di persone che mi fanno solo star male, che mi ricordano i miei genitori in particolare mio padre e mia sorella, che mi fanno sempre stare con il fiato sul collo, perché devo sempre dimostrare qualcosa a loro.
Ogni cosa mi spaventa e mi fa star male, mi mette l'ansia e mi manda in agitazione. Non mi concentro bene a volte, non riesco ad afferrare gli oggetti e la differenza tra destra/sinistra sarà un eterno mistero, non so capir bene neanche l'orologio e nelle indicazioni stradali andrei a finire in America, come avrete ben capito non vado neanche bene a scuola, me la cavicchio qua e là, ma faccio quel che mi è possibile. E' un anno ormai che non esco di casa, ho paura ad affrontare tutto il mondo lì fuori, che mi ha ridotto in questo stato. Mi trema l'anima a far uscire fuori me stessa e i miei sentimenti, anche perché non so ancora chi sono. Ecco, non so se questa descrizione vada bene e non so se vado bene io per questo forum e per qualsiasi altro sito o qualsiasi altro modo per comunicare con qualcuno, ma so che non vado bene per questo mondo e mi basta saper questo da sempre, per rassegnarmi.
Sono una causa persa perché non ho più niente da perdere, ormai.
Grazie per aver letto, comunque, e scusatemi per essermi dilungata così tanto, davvero, non ne avevo intenzione ma.. ecco. Sì.
Arrivederci.

Labocania

Benvenuta!

--- Moderazione ---

Passiflora

Ciao cara, mi hai commosso.

Benvenuta cucciola...

red dragon

benvenuta

Otago

Benvenuta.

Inosservato

benvenuta

sei molto giovane, alla tua età è normale sentirsi persi....non dico che saranno tutte rose e fiori nel futuro, ma vedrai che sicuramente crescendo un pò di sicurezza la trovi di sicuro, è un normale processo di crescita, per il resto si vedrà

Nishi

Benvenuta.

stringiamoci

Grazie a tutti, siete molto gentili.

Pluvia

Definire torpida, inattiva e oziosa una persona che non parla, lascia capire come la gente generalmente non è capace di comprendere cosa sia la timidezza e le sue dinamiche, cioè il complesso degli eventi e delle cause che la producono.
Sì, una frase del genere l'abbiamo sentita un po' tutti qui.


Questa stessa cosa capitava anche a me: sin dalle elementari (e poi anche alle medie e superiori) venivo spesso additato pubblicamente dai miei insegnanti come modello di comportamento e portamento, ed esortavano spesso i miei compagni (maschi e femmine) ad imitare la mia condotta.
"Guardate quant'è bravo, tranquillo e beneducato Daniele, dovreste tutti imparare da lui!"
Ciò che ultimamente mi chiedevo insieme alla mia psicologa è se io da piccolo mi comportassi bene ed educatamente per essere apprezzato e amato. Cioè siccome come te io
, non ricevendo sin da piccolo molto affetto e amore da parte dei miei genitori, vedere come il mio comportamento ammodo, garbato ma poco socievole ed espansivo mi procurasse ammirazione, fece sì che io perseverassi in tali atteggiamenti alla ricerca continua di accoglimento e gradimento (insieme a una timidezza di fondo).
Ti ci ritrovi?

La presa di cosienza della propria identità comincia proprio nell'adolescenza, è normale alla tua età anche se dipende dai casi considerati. Io sono un po' più grande di te e di me non so nulla, non conosco ancora me stesso.

Benvenuta su FS.com, Giusy!
Ah, dimenticavo...

=3

darkside

Benvenuta

speriamo che qui riuscirai a sentirti un pò in compagnia

Artyom

Benvenuta!

stringiamoci

Grazie a tutti.
Daniele sì, mi ci ritrovo molto in ciò che mi hai detto. Sicché le insegnanti sin dalle elementari mi idolatravano i miei compagni di conseguenza mi trattavano come la cocca della maestra, cioè qualcuno che doveva essere schiacciato subito e che ad ogni piccolo errore o difetto, doveva essere fatto fuori.
Così alle medie ho deciso di comportarmi in modo diverso per piacere, non studiavo, me ne fregavo, frequentavo persone sbagliate e questo non ha fatto altro che rovinarmi la psiche, ancora di più, però piacevo alle persone, almeno credevo. Inizio delle superiori ho guardato in faccia la realtà e ho capito che non potevo andare avanti così, e ora sono quel che sono. Cioè in realtà non sono niente. Cioè, oddio.
Comunque sia sto facendo del mio meglio.

Nitrogen

Mi lascia sempre un po' interdetta leggere parole di questo calibro incise dal pugno di persone tanto giovani. Probabilmente perché, complice la mancanza di un grande divario di età, mi ritrovo cicatrici pressoché fresche di alcune delle situazioni che narri.
Siamo finanche concittadine.
Buona fortuna e benvenuta.

cancellato11905

Benvenuta