Timidi e timide di tutto il mondo, le vostre sofferenze sono prossime alla fine. Forse. In Inghilterra è infatti entrata nella fase finale di sperimentazione una pillola che promette di rendere disinvolto e sicuro di chi sé in qualunque contesto chi è colpito da forme di ansia sociale ai limiti della patologia. Le persone, normali sotto ogni altro aspetto, che vivono con angoscia le situazioni pubbliche e gli incontri con estranei sarebbero infatti moltissime, tanto che per loro è stato coniato il termine di "fobia sociale": un vero e proprio disturbo mentale, secondo alcuni psichiatri, dalle conseguenze a volte persino invalidanti.
E' a loro che, tra un anno o poco più, se i test clinici andranno a buon fine, i medici potranno prescrivere l'Escitalopram, il farmaco, prodotto dalla Lundbeck, di cui nove centri sparsi per il territorio britannico stanno studiando l'efficacia. In termini tecnici, si tratta di un SSRI, un inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina, vale a dire un medicinale che agisce aumentando la presenza nell'organismo di uno dei più importanti tra i neurotrasmettitori, legato al tono dell'umore. Alla famiglia degli SSRI appartengono farmaci famosi come il Prozac, o come il meno noto bupropione, che da qualche tempo viene prescritto anche in Italia a chi sta cercando di smettere di fumare. La pillola contro la timidezza è, insomma, un farmaco antidepressivo, stretto parente di un altro prodotto dalla medesima azienda, che viene usato per curare gli attacchi di panico.
La sperimentazione inglese sta procedendo bene. Il primo giro di test si concluderà in primavera e secondo un portavoce della Synexus, la compagnia che organizza i trial clinici dell'Escitalopram, sembra si siano già registrati alcuni casi di timidi cronici che, per la prima volta dopo anni, sono riusciti a superare le loro paure.
Resta tuttavia un problema, e non da poco. Non tutti, infatti, sono convinti che sia sempre corretto trattare la timidezza come una malattia. Qualche tempo fa, il Washington Post denunciò l'organizzazione di una vera e propria campagna di propaganda destinata a "creare" un disturbo, quello da ansia sociale, in realtà inesistente o perlomeno di incidenza molto limitata. E a promuovere il rilancio di uno degli antidepressivi più diffusi del mondo, il Paxil, prescrivibile anche per le timidezze patologiche.
Secondo la Glaxo, la casa farmaceutica che lo produce, il "disturbo da ansia sociale" colpirebbe il 13% degli americani, mentre i dati dei National Institutes of Mental Health parlano di percentuali inferiori al 4 %. La pillola per la timidezza, insomma, potrebbe avere un mercato assai più ridotto di quel che si augurano i suoi ideatori.
(27 novembre 2001)