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31-01-2017, 15:00
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#1
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Esperto
Qui dal: Nov 2005
Messaggi: 515
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Salve a tutti!Volevo porvi la seguente questione che mi fa star male parecchio ultimamente.La questione è la seguente:Quando mi capita,negli ambiti più svariati,di avere a che fare con persone meno dotate di me che stanno per l'appunto"peggio"anche solo in quel determinato ambito la mia autostima sale.In queste situazioni,inoltre,riesco a dare il meglio di me e a migliorare molto.Quando all'opposto mi capita di avere a che fare con persone che stanno"meglio"di me mi sento un perfetto incapace,non mi impegno,mi demoralizzo,cado in depressione e abbandono subito i miei obiettivi.Quindi cos'è meglio:Essere un Primus inter pares?O cercare di competere con chi è molto più avanti di noi?Voi cosa ne pensate?Avete esperienze a riguardo?Grazie,ciao
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31-01-2017, 15:47
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#2
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Esperto
Qui dal: Aug 2015
Messaggi: 541
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è utile, ma non nel senso che intendi tu
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31-01-2017, 16:14
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#3
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 7,883
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Hai bassa autostima e normalmente sei a disagio, vedere che anche gli altri sbagliano e hanno difficolta' nelle cose e' rassicurante, non sentirsi inferiore ma anzi potenzialmente ammirabile in certi aspetti. E' normale.
Stare con persone molto piu' avanti non e' piacevole (lo puo' essere per chi non si pone il problema), ci si sente inferiori, e puo' essere che un po' si venga davvero considerati tali. Con persone notevolmente piu' indietro diciamo neanche perche' non e' molto stimolante e poi in fondo si sa che si e' piu' avanti giusto perche' e' un sottinsieme particolare della popolazione. Un certo equilibrio potendo direi che e' la cosa migliore , poi nello specifico se uno e' molto insicuro puo' darsi si trovi meglio con persone leggermente peggio piuttosto che leggermente meglio (anche se di fatto le persone sono entita' complesse, quindi parlare di un po' meglio o po' peggio vuol dire poco)
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Ultima modifica di cancellato2824; 31-01-2017 a 16:19.
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31-01-2017, 17:20
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#4
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,282
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Tranquillo, Graziepapi:
Quel che ti accade è normale, anche se avviene in modi diversi, secondo le persone. Pensa a tutta la TV dei casi e delle tragedie umane, alla cronaca nera. E' così: gli sciagurati, i criminali, i violenti che vediamo, ci fanno sentire migliori. Noi pensiamo: "non sono così!".
Anche i film gialli o di guerra o violenti, ottengono lo stesso effetto.
I giornali mettono tutte cattive notizie. Se scrivessero quelle buone, non li comprerebbe nessuno.
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31-01-2017, 19:07
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#5
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Intermedio
Qui dal: Jan 2014
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 136
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Quando si usano gli altri per tamponare una bassa autostima diventi una banderuola in preda al vento.
Ti confronti con persone che ritieni messe peggio, quindi il vento soffia felice.
Ti confronti con persone che ritieni messe meglio, ed il vento sparisce.
Per l'autostima sarebbe meglio analizzare se stessi e dare valore a quelle situazioni infelici o negative che sei riuscito a superare o migliorare. Cosa difficile perchè il cervello è predisposto a ricordarsi meglio le situazioni negative o spiacevoli per evitarle in futuro.
Le cose utili che puoi ricavare dagli altri sono una migliore conoscenza di te stesso. Quindi se sei invidioso di qualcuno, forse è perchè vuoi qualcosa che lui possiede.
Viceversa, quando ti senti migliore di qualcun altro, forse è perchè senti che hai qualcosa che lui non ha.
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31-01-2017, 19:54
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#6
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Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: nebbia
Messaggi: 2,355
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Non mi sento meglio quando altri stanno peggio. Per lo piu' e' una questione di fortuna, non ho meriti.
Possiamo forse considerarci meglio dei miliardi di persone che vivono con qualche dollaro al giorno? Solo fortuna nostra.
Una lotta in condizioni di parita' perfetta non avrebbe un vincitore, sarebbe una patta. Quando ho battuto altri in una competizione sportiva o intellettiva, riflettendoci ho capito spesso il valore della casualita' e della fortuna iniziale. Vorrei sempre vincere certo, perdere per me e' dura. Riesco a perdere senza traumi, solo con le persone giuste, cio' quelli che sanno vincere. Alcuni ne fanno una questione di principio, partono subito con l' idea che gli altri debbano essere sempre secondi, questi li odio; sono individui terribili per me, rosico in continuazione. Pensano basti avere il sangue blu per avere diritti su di te.
Spesso puoi allenarti quanto vuoi, ma se non hai la condizione di partenza favorevole non vai lontano. Buona parte della nostra vita dipende dal dove/come casualmente nasciamo.
Quindi una famiglia di professori universitari, tipicamente rimane tale nella generazione successiva, e lo stesso una famiglia di poveri delinquenti. Non ci resta che alternarsi tra i propri pari se tanto ci teniamo; giusto per essere primi ogni tanto e per fare riposare gli altri. Ora come ora sono in lotta con me stesso; i confronti con gli altri li ho messi temporaneamente da parte.
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31-01-2017, 20:00
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#7
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,282
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Ragazzi, non complichiamo le cose. Non è una malattia. Tutti abbiamo bisogno di sentirci migliori.
Un camorrista si sente migliore di un altro camorrista che è andato in galera. Cambiano i valori, ma il bisogno di sentirsi migliori è lo stesso.
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31-01-2017, 22:49
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#8
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Banned
Qui dal: Nov 2016
Messaggi: 746
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Tra l'altro questo modo di fare è lo stesso che hanno gli "estroversoni" nei confronti del presunti fobici. Ma guarda un po? Alla fine è sempre la solita solfa di tizio/caio che è ben lieto di essere meno sfigato di sempronio.
Un po come i poveri che si arricchiscono, e una volta imborghesitisi e divenuti proprietari d'industria infieriscono con cattiveria verso quegli stessi sottoposti facenti parte della categoria sociale da cui anche essi provenivano.
Che poi è anche un po la storia di molti utenti di questo forum: finché le cose vanno male tutti a lamentarsi e a piagnucolare dalla sera alla mattina, ma quando si sistemano trovando un lavoro e una ragazza... tanti saluti forum.
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