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Vecchio 31-05-2015, 14:13   #1
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Mi domando a questo punto se non abbia una forma di ritardo mentale. Il confine fra seri disturbi d'ansia per cui le capacità intellettive e mnemoniche spesso sono ridotte al minimo sindacale e ritardo mentale (lieve magari) secondo me è labile. Sto frequentando un tirocinio formativo ma il più delle volte mi rimandano a casa perché non hanno nulla da farmi fare in ufficio. Non sanno come tenermi impegnata fingendo di farmi fare qualcosa di utile per non offendermi. A volte parlano "in codice" per evitare di farmi capire magari che si stanno riferendo a me. Questi sono tutti comportamenti che si hanno nei confronti di persone che, diciamolo, sono un peso e a cui però non si può parlare francamente dicendo "ma che ci stai a fare qua?" perché "poverini, non è colpa loro". Mio zio non ha avuto nemmeno il coraggio di dirlo a me ma a mia sorella minore, gli ha sbattuto in faccia che sono un'incapace cronica e che non posso essere un punto di riferimento per nessuno. Fa male ma quello che fa più male è che nonostante tutti questi segnali i miei non hanno mai preso la situazione in mano per aiutarmi...eppure lo vedono in che condizioni verso. Vero, ho oltre 20 anni ma se riuscissi a tirarmi fuori da sola lo avrei già fatto. E' difficilissimo per me ma per loro sono solo scuse. Che faccio?
Vecchio 31-05-2015, 14:58   #2
Esperto
L'avatar di wonderlust76_return
 

Stai facendo uno stage...dipende che azienda è...dipende se hanno voglia di insegnarti o solo di sfruttarti, come aimè spesso accade. Mi sa che tu non c'entri nulla...c'è gente che ha passato gli stage a fare fotocopie. Non devi sentirti stupida per questo, e non devi pensare che non ti diano mansioni particolari da svolgere perchè non ti reputano all'altezza di imparare...semplicemente loro non hanno voglia o tempo di insegnarti. Non farti colpe che non hai, ci siam passati in tanti, è il sistema che è malato, non tu.
Quanto a tuo zio fregatane, hai 25 anni sei abbastanza grande da decidere della tua vita.
Vecchio 31-05-2015, 15:05   #3
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Solo in relazione a come scrivi e riesci ad esprimerti non mi sembra che sei così incapace.
"Ritardo mentale" significa tutto e niente, direi che solo in pochissimi casi si può parlare di ritardo (tenendo presente che è qualcosa che è simile ad una malattia e non uno stigma sociale) ma se nel fare certi test cervellotici qualcuno è più svelto e altri più lenti non direi che i più lenti siano ritardati (o individui di serie B), certo bisogna tener conto della lentezza qualora si volesse impiegare queste persone per svolgere certi compiti specifici, ma queste etichette distruttive io mi rifiuto di attribuirle a persone come te.

Questo voler applicare criteri di efficienza e di funzionalità agli esseri umani e pretendere che i singoli li accettino per intero supinamente l'ho sempre trovato aberrante...
Io per me stesso sono una persona, non un pezzo di ricambio! Per le altre persone posso anche essere qualcosa di utile o inutile, o magari solo qualcosa di inutile, ma per me stesso non è così.
Se io anche fossi una persona malfunzionante secondo certi criteri non mi butterei via da solo...
Sono il più idiota tra gli idioti?
Bene, cercherò di affermarmi anche come tale contro il resto dando comunque il valore più alto alla mia persona concreta (la mia scala gerarchica non può coincidere con quelle sociali), anche se "stupida".
Prima viene questa per me poi il mondo, le valutazioni di questa o quella scala di valore e gli altri.
Per quanto belli, bravi e intelligenti vogliano essere questi altri io cercherò comunque di ottenere quel che desidero contro ogni forma di merito di questo tipo qua.
Se la scala di merito sociale va contro di me io andrò contro la scala stessa.

Tieni conto di queste cose dal punto di vista oggettivo: se sei lenta a far certi compiti rispetto ad un altro non lo puoi di certo negare, ma non permettere a nessuno di dare un valore definitivo alla tua persona in base a queste caratteristiche. Già il fatto che inizi a crederci a queste cose, per me è preoccupante.

Per te stessa sei la persona che vale di più al mondo, ricordalo, beh magari non sarà così, questo può darsi che è vero anche per qualche altro , però non dubitarlo questo.
Anche se tutti, ma proprio tutti, ti disprezzassero e ti ritenerssero un'inetta (ma non penso sia vero questo) per me questa forma di amore dovrebbe esistere a prescindere da ogni forma di verifica...
Si fonda sul nulla questa forma di amor proprio, e proprio qua secondo me sta la sua forza.

La natura ci aiuta a comprendere questo. Uno scarafaggio si amerebbe lo stesso così com'è anche se tutti, ma proprio tutti, lo volessero schiacciare e lo ritenessero un essere infimo e schifoso. Lo scarafaggio terrebbe conto di questa cosa ma non inizierebbe a pensare che le sue sei zampe non vanno bene e cose del genere, cercherebbe di vivere ed arraffare contro quelli che lo vogliono schiacciare ma continuerebbe ad amarsi sempre.

Ultima modifica di XL; 31-05-2015 a 15:28.
Vecchio 31-05-2015, 15:11   #4
Esperto
L'avatar di SugarPhobic
 

I disturbi della sfera attentiva sono presenti in moltissimi fobici senza che, questo, vada a ledere le loro capacità cognitive. Ovvio che il risultato ad un occhio inesperto (non dico critico, tutt'altro) sia qualcosa di simile ad un personaggio con dei rallentamenti mentali, forse anche ritardi.
Comunque la fobia sociale di un certo livello, quando si accompagna all'ansia, portano a una serie di comportamenti che, nei fatti, possono farci rendere di meno in un ambiente lavorativo, o comunque rendere con maggiori difficoltà e dispendio di forze e tempo (e qualità del risultato finale).

Ad ogni modo se hai 20 anni direi che simili giudizi da parte di tuo zio sono assai precoci, eh? Anche distruttivi un attimino, mi sa.

Hai avuto problemi nello studio?
Vecchio 31-05-2015, 16:15   #5
Esperto
L'avatar di muttley
 

Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Se la scala di merito sociale va contro di me io andrò contro la scala stessa
Meno male poi che eri tu a sostenere che è impossibile rendersi autonomi dal giudizio altrui, che il libero arbitrio non esiste, che è il sistema malato a determinare l'opinione che abbiamo di noi stessi
Vecchio 31-05-2015, 17:50   #6
Esperto
L'avatar di Weltschmerz
 

Quote:
Originariamente inviata da Vale90 Visualizza il messaggio
Che faccio?
Lavorare sull'ansia e sull'immagine di che hai di te.
Partendo dal presupposto di essere incapace è normale essere presi dall'ansia.
Non so se ti ci ritrovi ma se mi prende l'ansia non riesco a:
-concentrarmi,
-parlare in italiano,
-usare le mie capacità critiche,
-tenere in mente un discorso,
-respirare bene,
-smettere di sudare,

e sono sintomi piuttosto comuni, succede quando si innesca la reazione attacco-fuga.
Sapere che è un processo naturale quando si avverte una minaccia potrebbe aiutarti.

Se ti interessa questo sito descrive anche altri effetti (per dire quanto l'ansia possa fregare un po' il cervello): http://www.psicologasaronno.it/psico...-attacco-fuga/
Vecchio 01-06-2015, 23:26   #7
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da wonderlust76_return Visualizza il messaggio
hai 25 anni sei abbastanza grande da decidere della tua vita.
E' questo il nocciolo di tutta la faccenda, io non sono in grado di decidere per me. Domani sarei dovuta andare ad una manifestazione (diversi km lontano da casa), ero entusiasta ma è bastata mezza frase di mia madre per farmi crollare e rinunciare. Ho fatto la figura della str***a che si tira indietro all'ultimo minuto perché non sono in grado di reagire, di fare nemmeno il minimo per me. Sopprimo anche il pianto perché non voglio farmi vedere e fondamentalmente sono così vuota che la necessità di sfogarmi passa velocemente e torno ad uno stato di apatia totale da sembrare, appunto, stupida. Oppure scappo. Quando mi dicono di reagire, di darmi una scossa è lì che non capiscono: quando chiedo aiuto, lo faccio perché ho bisogno di imparare a fare questo. Quando penso alla morte mi sento il cuore leggero perché ogni difficoltà (anche fare una telefonata ad un'amica, per dire) è talmente insostenibile che quando mi trovo nella condizione di dover fare per forza qualcosa di cui ho paura partono pensieri suicidi o cerco in tutti i modi di fuggire per evitarlo. Possibile che non capisca nessuno di chi mi sta intorno quanto sia disperata? Disperata perché quando mi guardo intorno vedo solo difficoltà, battaglie continue che non riesco a vincere. Non esagero e non voglio fare la vittima, chiedo semplicemente aiuto.
Spero che riusciate a capirmi.

Comunque grazie a tutti, siete preziosi

Ultima modifica di Vale90; 02-06-2015 a 02:23.
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