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Originariamente inviata da Ansiaboy
ma perche da etero vuoi la monogamia e da gay no ?
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L'ho scritto più volte su Ask (devi leggermi di più :P ) e credo anche qui.
Nel mio mondo utopico, farei sesso con ogni essere umano femmina (etero, bisessuale, omosessuale) dall'età del consenso a di qualche anno più anziana di me.
Mi basterebbe solo che ci sia consenso e che mi piaccia a sufficienza e lo vivrei con una dinamica in stile "ci prendiamo un caffè insieme e chiacchieriamo una mezz'oretta del più e del meno?".
La mia sarebbe: "Ci abbandoniamo ad effusioni, coiti, fellatio, cunnilingus ed anal per rilassarci, godere e -venire- per una mezz'oretta o anche meno? Il tutto senza impegno...".
Sempre nel mio mondo utopico vivrei in una sorta di harem con 4-5 ragazze/donne con le quali ho un legame sentimentale, nella piena libertà sessuale di tutte le persone coinvolte, con l'unico vincolo di vivere sotto lo stesso tetto e di fedeltà sentimentale.
Ogni tanto però vacillo nell'utopia del completo poliamore e poligamia.
Nel mondo reale, non mi sento totalmente pronto per il poliamore e non è praticabile la poligamia come la intendo io.
Per cui la mia idea, nel mondo reale è, da single cercare di avere il maggior numero di rapporti sessuale con chiunque mi piace ma, da fidanzato, stare con una sola donna a livello sessuale e sentimentale e costruirci, dopo anni di relazione e di convivenza, una famiglia (=avere figli BIOLOGICI, no adottati).
Sono etero convinto e non ho la minima attrazione sessuale per il corpo maschile. Ciò non toglie che per soldi o tornaconto personale non avrei problemi ad avere rapporti omosessuali.
Vista la sezione, lo dico in modo crudo perché la vivrei così in modo meccanico: è sempre una bocca o retto dove eiaculare e, magari, se la stimolazione è adeguata potrebbe anche piacermi.
Per cui, se mi scoprissi omosessuale sarebbe la distruzione di tutti i miei progetti ed il mio indirizzo di vita sessuale.
A quel punto, se dovessi iniziare da capo tutto, preferirei fare il libertino e dissoluto.
Poi, non nego che l'ambiente LGBT che ho visto dall'esterno e dall'interno mi ha sempre trasmesso una maggiore componente di dissolutezza, trasgressione e promiscuità rispetto all'ambiente etero che vedo tipicamente.