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Vecchio 01-11-2017, 23:42   #1
Esperto
L'avatar di S.Marco91
 

E se non mi volessi svegliare?????

Voi cosa fareste al posto mio?

Sull'onda della precedente discussione, nel quale un professionista qualificato diceva di svegliarmi, alla stregua di un qualunque "uomo della strada", apro questa discussione.

Per tutta una serie di motivi in buona parte già di vostra conoscenza, vorrei provare a ritirarmi gradualmente dalla vita.
Sto rimanendo isolato da tutti, non ho nessuna prospettiva professionale che ritenga adeguata, ho dato un calcio a tantissime opportunità. Non riuscito mai ad avere una relazione o una famiglia. Ho capito che queste cose mi sono definitivamente precluse.

"svegliarsi" comporta il dover reagire, il dover rimuovere le cose che non vanno. Ma io non ci riesco, non ci voglio riuscire.
Mi voglio lentamente spegnere, voglio rimuovere le fonti di stress e preoccupazioni.
Perché rincorrere tutta la vita "gratificazioni" tipo la carriera, il partner, la famiglia, gli amici, quando sappiamo che tutto ciò ci è precluso

Io non voglio uscire dalla comfort zone, ne ora, ne mai. Ne ho preso coscienza in questi ultimi mesi

Per mia fortuna ho una buona condizione familiare e una parsimonia connaturata, le quali mi metteranno in futuro al riparo da tutta una serie di necessità che attanagliano, purtroppo, moltissimi.

Voi che fareste??
Ringraziamenti da
Masterplan92 (02-11-2017)
Vecchio 02-11-2017, 00:25   #2
Esperto
L'avatar di Ogard
 

Quote:
Originariamente inviata da S.Marco91 Visualizza il messaggio
E se non mi volessi svegliare?????
Io non voglio uscire dalla comfort zone, ne ora, ne mai. Ne ho preso coscienza in questi ultimi mesi
Per mia fortuna ho una buona condizione familiare e una parsimonia connaturata, le quali mi metteranno in futuro al riparo da tutta una serie di necessità che attanagliano, purtroppo, moltissimi.

Voi che fareste??
Bella questione... io sono stato sempre costretto a fare step fuori dalla comfort zone, considerando i problemi economici della mia famiglia e altre cose. Infatti adesso contribuisco considerevolmente sul piano finanziario e penso che sia stata questa la motivazione principale che mi abbia spinto a fare determinate scelte. Se avessi avuto una vita agiata , avrei fatto questi sforzi? Conoscendomi direi di no, ma è difficile da dire. Io non ti biasimo , comunque, credo ce sia una scelta comprensibile ma la mia parte sana ti consiglia di non farlo.
Vecchio 02-11-2017, 07:14   #3
Esperto
L'avatar di Noriko
 

In un modo o nell'altro la vita ti metterà di fronte a delle difficoltà.

Sta a te decidere come affrontarle.
Ringraziamenti da
Keith (02-11-2017)
Vecchio 02-11-2017, 07:43   #4
Esperto
L'avatar di alleny82
 

Se del futuro non devi preoccuparti, potresti dedicare qualche sforzo a ottenere cose che ti piacciono, per conoscere persone se vuoi, frequentare corsi piacevoli... sempre se vuoi...
Vecchio 02-11-2017, 10:40   #5
Esperto
L'avatar di TheProphet
 

Bisognerebbe capire se questa condizione è veramente quello che ti auspichi o se la consideri come extrema ratio.
Se sei convinto che arrenderti non ti procurerà rimorsi e ossessioni e in assenza di vincoli economici allora non ci vedo nulla di male nel "ritirarsi a vita privata". Ma se temi di non esserti ancora messo l'anima in pace rischi di vivere un incubo.
Comunque ti capisco eh.. ci penso spesso pure io, non mi sento in grado di reagire, dopo un anno di psicoterapia, quando ho capito che il primo passo dovevo farlo io mi è caduto il mondo addosso e non ho più fiuducia di poter risolvere i problemi.
Vecchio 02-11-2017, 10:46   #6
Esperto
L'avatar di varykino
 

forse dovresti svegliarti un po e poi ridormire , sennò passi la vita a chiederti se hai fatto bene a dormire per sempre
Ringraziamenti da
XL (02-11-2017)
Vecchio 02-11-2017, 10:51   #7
Banned
 

Non lo so, non mi convince questa rassegnazione, e poi sei ancora abbastanza giovane.. forse sono sintomi depressivi?

E poi perché vuoi vivere una vita downgradata? Sottotono? Devi capire se lo vuoi per davvero (raro) oppure se è una sorta di auto-protezione, un po' come quando il PC si surriscalda e si spegne da solo.
Vecchio 02-11-2017, 11:05   #8
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Se sei giovane, cioé hai meno di trent'anni, io ti suggerirei almeno di provare a fare delle cose, poi se non va, non va.
Insomma non ti suggerisco di buttarti a capofitto in certe cose, anche perché se hai tendenze depressive poi potresti accusare molto i colpi.
Può essere che a far carriera in certi sensi non ci riesci oppure può essere anche che ci riesci (ammesso che cose del genere ti gratifichino), ma magari trovare qualcosa che ti piace e riuscire a instaurare anche qualche relazione significativa son cose che risultano più abbordabili e può essere che poi stai meglio e non peggio.
Usa la strategia della lumaca e della tarataruga, esci fuori dal guscio, qualora le cose dovessero mettersi troppo male, ci ritorni. Io spesso mi identifico con alcuni animali e mi sento più simile ad un istrice, una tartaruga o un paguro, non son certo una tigre, ovvio che se qualcuno mi suggerisse di comportarmi da tigre la cosa potrebbe irritarmi.
Questo tipo di animali si portano dietro la zona di comfort, escono fuori per fare il necessario ed esplorare l'ambiente, ma se si trovano di fronte a pericoli troppo grandi che non credono di riuscire a gestire ci ritornano.

Ultima modifica di XL; 02-11-2017 a 11:30.
Vecchio 02-11-2017, 11:37   #9
Esperto
L'avatar di TheProphet
 

Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Se sei giovane, cioé hai meno di trent'anni, io ti suggerirei almeno di provare a fare delle cose, poi se non va, non va.
Insomma non ti suggerisco di buttarti a capofitto in certe cose, anche perché se hai tendenze depressive poi potresti accusare molto i colpi.
Può essere che a far carriera in certi sensi non ci riesci oppure può essere anche che ci riesci (ammesso che cose del genere ti gratifichino), ma magari trovare qualcosa che ti piace e riuscire a instaurare anche qualche relazione significativa son cose che risultano più abbordabili e può essere che poi stai meglio e non peggio.
Usa la strategia della lumaca e della tarataruga, esci fuori dal guscio, qualora le cose dovessero mettersi troppo male, ci ritorni. Io spesso mi identifico con alcuni animali e mi sento più simile ad un istrice, una tartaruga o un paguro, non son certo una tigre, ovvio che se qualcuno mi suggerisse di comportarmi da tigre la cosa potrebbe irritarmi.
Questo tipo di animali si portano dietro la zona di comfort, escono fuori per fare il necessario ed esplorare l'ambiente, ma se si trovano di fronte a pericoli troppo grandi che non credono di riuscire a gestire ci ritornano.
La differenza psicologica degli animali rispetto all'uomo è proprio questa... gli animali non vogliono e non devono dimostrare nulla a se stessi, vivono di istinti il più delle volte basilari, ci saranno personalità diverse anche tra gli animali ma un gatto meno curioso degli altri non sarà giudicato ne si sentirà inferiore ad altri gatti, se riesce a procurarsi cibo e un luogo per poltrire in tranquillità. Riuscire a vivere così sarebbe una soluzione ma ormai non è più possibile.. forse in vecchiaia la mentalità diventa più simile a questa.
Ringraziamenti da
cancellato17092 (02-11-2017), ric_l (02-11-2017)
Vecchio 02-11-2017, 12:07   #10
Banned
 

Non mi sembra la soluzione migliore lasciare perdere tutto,ammettendo tu sia in grado di convivere con i tuoi sensi di colpa comunque al primo momento nella tua vita con un minimo di felicità in più ti cadrà il mondo addosso.
Vecchio 02-11-2017, 12:41   #11
Esperto
L'avatar di S.Marco91
 

Quote:
Originariamente inviata da alleny82 Visualizza il messaggio
Se del futuro non devi preoccuparti, potresti dedicare qualche sforzo a ottenere cose che ti piacciono, per conoscere persone se vuoi, frequentare corsi piacevoli... sempre se vuoi...
esatto, mi piacerebbe fare proprio così.

Quote:
Originariamente inviata da TheProphet Visualizza il messaggio
Bisognerebbe capire se questa condizione è veramente quello che ti auspichi o se la consideri come extrema ratio.
Se sei convinto che arrenderti non ti procurerà rimorsi e ossessioni e in assenza di vincoli economici allora non ci vedo nulla di male nel "ritirarsi a vita privata". Ma se temi di non esserti ancora messo l'anima in pace rischi di vivere un incubo.
Comunque ti capisco eh.. ci penso spesso pure io, non mi sento in grado di reagire, dopo un anno di psicoterapia, quando ho capito che il primo passo dovevo farlo io mi è caduto il mondo addosso e non ho più fiuducia di poter risolvere i problemi.
io la considero una sorta di extrema ratio che però è l'inevitabile evoluzione di un percorso di vita, è troppo tardi per correggere il tiro.
Sta tutto nel capire se passare la vita ad accontentarsi rimanendo scontenti e sentendosi ogni volta morire oppure se "spegnersi" e ridurre il più possibile il contatto col mondo esterno, rischiando di svegliarsi per bene una ed una sola volta, ed allora vedere il mondo crollare addosso
Vecchio 02-11-2017, 12:43   #12
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Quote:
Originariamente inviata da TheProphet Visualizza il messaggio
La differenza psicologica degli animali rispetto all'uomo è proprio questa... gli animali non vogliono e non devono dimostrare nulla a se stessi, vivono di istinti il più delle volte basilari, ci saranno personalità diverse anche tra gli animali ma un gatto meno curioso degli altri non sarà giudicato ne si sentirà inferiore ad altri gatti, se riesce a procurarsi cibo e un luogo per poltrire in tranquillità. Riuscire a vivere così sarebbe una soluzione ma ormai non è più possibile.. forse in vecchiaia la mentalità diventa più simile a questa.
Ma io dicevo solo che si può provare ad uscire, poi se proprio si vede che le cose peggiorano e sono troppo costose da gestire cosa impedisce di tornare nella zona più sicura?
La mia metafora era relativa soltanto a questo aspetto, chiaro che se si pensa che si dovranno fare delle cose complicatissime e bisognerà abbandonare definitivamente la zona più sicura il desiderio di esplorare vien meno.
Tra la decisione di ritirarsi definitivamente e quella di provare di tanto in tanto a vedere se qualcosa stimola e poi magari innesca altro (perché magari si constata che lo si riesce a gestire senza troppa sofferenza) si potrebbe valutare la seconda opzione come un po' meglio ed abbordabile.

Ultima modifica di XL; 02-11-2017 a 12:58.
Vecchio 02-11-2017, 13:00   #13
Esperto
L'avatar di S.Marco91
 

Studio: non provo più interesse per quello che faccio
lavoro: le ambizioni sono morte e sepolte
hobby: mai avuti o se avuti, sono durati poco
sport: credevo fosse una soluzione, ma mi stufo e abbandono presto
viaggi: viaggio solo su carta, sarei curioso i viaggiare ed esplorare ma poi per pigrizia e mancanza do coraggio non concludo nulla
amici: ho 2 gruppi di amici, verso i quali non sento più alcuna affinità intellettuale, le rare volte che esco vorrei rientrare a casa subito,
relazioni amorose: mai avute, sono troppo timido per chiedere alcunché
consumi e servizi: provo disagio ad entrare nei negozi o a spendere o a entrare nei bar e via discorrendo.

L'unico mio interesse davvero forte è l'amore per il sapere, lo studio fine a se stesso, provo un innata curiosità per moltissimi campi del sapere: letteratura, storia geografia, economia politica, scienze naturali, antropologia, sociologia ecc...
Forse la cosa che mi dispiace di più è che non avrò mai un'adeguata legittimazione culturale, più che l'aver fatto una carriera accademica non soddisfacente.
Inoltre sono molto avido di "denaro": mi piace più saperlo gestire che saperlo fare, non tanto per necessità di guadagno, ma più come "esercizio intellettuale".
Vecchio 02-11-2017, 13:15   #14
Esperto
L'avatar di TheProphet
 

Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Ma io dicevo solo che si può provare ad uscire, poi se proprio si vede che le cose peggiorano e sono troppo costose da gestire cosa impedisce di tornare nella zona più sicura?
La mia metafora era relativa soltanto a questo aspetto, chiaro che se si pensa che si dovranno fare delle cose complicatissime e bisognerà abbandonare definitivamente la zona più sicura il desiderio di esplorare vien meno.
Tra la decisione di ritirarsi definitivamente e quella di provare di tanto in tanto a vedere se qualcosa stimola e poi magari innesca altro (perché magari si constata che lo si riesce a gestire senza troppa sofferenza) si potrebbe valutare la seconda opzione come un po' meglio ed abbordabile.
Non volevo mettere discussione quello che hai detto, lo reputo giusto.
Ragionavo solo su come sarebbe bello riuscire a farsi bastare la vita come viene.
Vecchio 02-11-2017, 22:32   #15
Principiante
 

Ti capisco.
Personalmente, è il sogno della mia vita. Fregarmene di tutto, e fare quello che voglio, anche se questo significa chiudermi nel mio guscio.
Dormire, non fare niente, non avere preoccupazioni.

Purtroppo, non posso, perché ho una famiglia problematica, e parte di quei problemi me ne devo occupare io.
E questo comporta lavorare e cercare di avere uno stipendio.
Comporta anche far finta di essere normale per non suscitare preoccupazioni.
Comporta dover fare tutta una infinita serie di roba che sinceramente non ho nessuna voglia di fare.

Ma suppongo che sia così per molti, in fondo. La vita è questa, e vabbè, tocca accettarla, suppongo.
Vecchio 03-11-2017, 00:08   #16
Esperto
L'avatar di S.Marco91
 

Quote:
Originariamente inviata da illmatic Visualizza il messaggio
Ti capisco.
Personalmente, è il sogno della mia vita. Fregarmene di tutto, e fare quello che voglio, anche se questo significa chiudermi nel mio guscio.
Dormire, non fare niente, non avere preoccupazioni.

Purtroppo, non posso, perché ho una famiglia problematica, e parte di quei problemi me ne devo occupare io.
E questo comporta lavorare e cercare di avere uno stipendio.
Comporta anche far finta di essere normale per non suscitare preoccupazioni.
Comporta dover fare tutta una infinita serie di roba che sinceramente non ho nessuna voglia di fare.

Ma suppongo che sia così per molti, in fondo. La vita è questa, e vabbè, tocca accettarla, suppongo.
attenzione non fraintendiamo: pure io vengo da una famiglia problematica in tutti i sensi, a parte quello economico, e di buona parte di quei problemi sarò chiamato ad occuparmi in futuro.
Il "fare robe" è si stressante e lo eviterei, ma dovendolo fare lo faccio.
Il problema è di realizzazione strettamente personale: non mi voglio realizzare come individuo.
Vecchio 03-11-2017, 10:13   #17
Esperto
L'avatar di redone
 

Quote:
Originariamente inviata da S.Marco91 Visualizza il messaggio
Studio: non provo più interesse per quello che faccio
lavoro: le ambizioni sono morte e sepolte
hobby: mai avuti o se avuti, sono durati poco
sport: credevo fosse una soluzione, ma mi stufo e abbandono presto
viaggi: viaggio solo su carta, sarei curioso i viaggiare ed esplorare ma poi per pigrizia e mancanza do coraggio non concludo nulla
amici: ho 2 gruppi di amici, verso i quali non sento più alcuna affinità intellettuale, le rare volte che esco vorrei rientrare a casa subito,
relazioni amorose: mai avute, sono troppo timido per chiedere alcunché
consumi e servizi: provo disagio ad entrare nei negozi o a spendere o a entrare nei bar e via discorrendo.

L'unico mio interesse davvero forte è l'amore per il sapere, lo studio fine a se stesso, provo un innata curiosità per moltissimi campi del sapere: letteratura, storia geografia, economia politica, scienze naturali, antropologia, sociologia ecc...
Forse la cosa che mi dispiace di più è che non avrò mai un'adeguata legittimazione culturale, più che l'aver fatto una carriera accademica non soddisfacente.
Inoltre sono molto avido di "denaro": mi piace più saperlo gestire che saperlo fare, non tanto per necessità di guadagno, ma più come "esercizio intellettuale".
Sembri me al maschile !
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