Christopher

11 settembre 1992: nasco io e mia madre decide di chiamarmi come il suo attore preferito, Christopher Lambert. Qualche anno dopo vado a scuola e noto che ci sono dei bambini arabi, proprio come me. O meglio, loro erano non solo di origini arabe ma anche islamici, erano musulmani. Mia madre invece è italiana, mentre mio padre è arabo e inoltre non sono stato consacrato a nessuna religione, dato che i miei erano di religioni differenti. Diciamo che hanno creduto che a diciott'anni avrei scelto di che religione essere. Questi bambini vengono discriminati, non c'era ancora molta integrazione, mangiano da soli perchè non pagano la mensa, hanno nomi arabi e praticano la loro religione portando il velo a scuola. Vengono presi in giro per i loro nomi. A me questo non succede. Eppure il colore della mia pelle è uguale al loro. Forse perchè sanno delle mie origini parzialmente italiane? E se non mi fossi chiamato Christopher? Se mi fossi chiamato Mohamed o Osama o con un altro nome arabo, quanto prese in giro in più avrei preso? ''Eh, guarda, c'è Mustafà, chapa lì, chapa lá''. Con il mio carattere sarei caduto in depressione ben prima di quanto previsto. Ringrazio il cielo che mi abbiano dato questo nome. Ringrazio davvero il cielo.

evitante

Conosco una madre che (negli anni 80) ha dovuto far cambiare nome a suo figlio per lo stesso motivo.

Christopher

Addirittura?

evitante

aveva un nome turco e per questo aveva molti casini a scuola

An.dream

E' vero, il nome influisce molto sul carattere del bambino, anche se poi, crescendo, si smetterà di farsi paranoie probabilmente. Su questo ringrazio anch'io i miei genitori di avermi dato un nome "normale"; è brutto dirlo, ma in Italia la discriminazione su queste sciocchezze è ancora tanta, specialmente tra i bambini che nemmeno lo capiscono. In altri paesi non succede, è solo qui e in pochi altri paesi che dilaga questo tipo di ignoranza e non si può far altro che adattarsi.

Zanna92

Davvero? Al mio liceo tutte queste discriminazioni non c'erano,anzi,più eri negro ed avevi nomi impronunciabili più grosso era il numero delle ragazze che riuscivi a farti. Ed è ancora così.

Halastor

Ti consiglio di cercare la lista di quei bambini che adesso saranno adulti, e andare a decapitarli uno per uno e dire "ne resterà soltanto uno!"

Christopher

No, al liceo no, io sto parlando di quando frequentavo le scuole medie ed elementari nel mio piccolo paesino di montagna nella mia piccola scuola con un centinaio neanche di studenti. Ce n'erano tre o quattro arabi, assolutamente discriminati nel tentativo di integrarli, cioè i professori facevano vedere la loro diversitá cercando di farli apparire uguali agli altri, per esempio: una volta una ragazzina del Marocco si è allontanata dalla classe per andare in bagno e la prof di Italiano a letto una sua lettera sul Natale, esclamando alla fine ''Vedete che anche loro fanno l'albero, pur essendo di un'altra religione?''.

Zanna92

Da me alle elementari non avevo nessuno straniero,ma alle medie la loro diversa cultura non era affatto vista come una debolezza,anzi. La ragazza più desiderata della mia classe era mediorientale,e suo fratello era considerato il più fico della scuola

Inosservato

vabbè ma i bambini discriminano arabi, ciccioni, magrolini, alti, bassi, con le orecchie a sventola, troppo intelligenti, troppo stupidi, troppo timidi, troppo agitati, coi capelli troppo rossi, coi riccioloni ( mi spiace, immagino la tua sofferenza) col naso a patata, col naso troppo storto, con la bocca troppo larga, con la bocca troppo stretta, coi genitori troppo ricchi, coi genitori troppo poveri, coi genitori separati, orfani di madre, orfani di padre, orfani e basta, coi vestiti eleganti, coi vestiti sciatti.....

i bambini discriminano tutto e tutti, spesso a caso, ritengo che rimanerne vittima dipenda molto dalla sfiga, ed in parte anche dal carattere

Christopher

È vero ma in misura minore per quanto ne ho avuto esperienza rispetto alla diversitá etnica, almeno ai miei tempi, fine anni 90.

Zanna92

Ma conta che la cosa triste è che anche da adulti molti settentrionali e nordeuropei pensano che noi meridionali siamo arabi solo perchè siamo stati governati da loro per un paio di secoli. Vagli a spiegare a questi ignoranti che un'occupazione militare è diversa da una migrazione di popoli,e che in ogni caso 200 anni sono troppo pochi per modificare il banco genetico di un popolo.

Zanna92

Naaaa,troppo difficile per un leghista,questo proprio non lo capirebbe probabilmente

Reventon

A me sembrano anche molto bravi a discriminare quello che i loro genitori per primi discrminano.

we_are_alone

Io sono stato adottato e comunque ho il nome straniero. Alle elementari capitava qualche presa in giro ma poca roba. Il razzismo l'ho trovato su di me più in gesti taciti che in vere e proprie manifestazioni fisiche.

Fallen Angel

I bambini discrimano tutto e tutti ma quasi mai a caso, ha ragione Reventon. Io ricordo che la mia classe oltre a prendere per il culo me, prendeva per in giro anche un ragazzino oligofrenico grazie all'ottimo lavoro della maestra di italiano, la quale era la prima ad imitarlo mettendolo in ridicolo.

Christopher

Ma più che l'insulto vero e proprio, la cosa che da fastidio è far vedere la diversitá. Un altro esempio: la ragazza di un mio compagno alle medie continuava a usare la parole ''negri'' e il mio compagno continuava a dirle a bassavoce di piantarla perchè c'ero io (preciso che io sono mulatto, ma è la stessa cosa). Ecco, questo gesto mi ha offeso molto, mi ha fatto sentire più diverso che non la parola negro stessa.

Zanna92

Che poi la parola "negro" di per sè non è razzista,io infatti la uso abitualmente. Fino ad un paio di decenni fa,prima che il politically correct divenisse di moda,veniva usata normalmente per designare le persone di colore