Ciao a tutti.
L'ultima cosa di cui stasera ho voglia è di parlare di me, ma tante volte ho rimandato a iscrivermi a questo portale per lo stesso motivo e non mi va più di continuare a procrastinare.
Detto sinceramente, non credo che frequentando questo forum potrò risolvere i miei problemi, di anni ne ho trentatré e da tempo non credo alle soluzioni effimere.
Tuttavia penso che farlo, nei momenti più lugubri, potrebbe fungere da pungiball, quando di scrivere non smetterei per ore.
I periodi down, insieme a quelli dominati dall'apatia, stanno lentamente e inesorabilmente spodestando i momenti di serenità, sempre più rari.
Mi è parso quindi giusto cercare un palliativo per questi giorni bui, che, ahimè, stanno diventando la quotidianità.
Non so se i miei problemi si possono etichettare esattamente come derivanti da una fobia sociale, sono certa che le cause della mia depressione e della mia vita solitaria vanno ricercate nell'eterno disagio sociale che mi contraddistingue.
Mi chiamo PostVerità perché è un po' così che mi sento: mi sento una notizia assodata dall'approvazione popolare, nonostante meramente falsa.
Mi sento un paradosso vivente, mi sento un cactus al Polo Sud, mi sento un pinguino alle Hawaii. Sempre fuori luogo, sempre a disagio, sempre colpevole.
Per ora è il massimo che posso dire, spero sia abbastanza.
Pv