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Vecchio 11-06-2009, 11:31   #1
Esperto
L'avatar di Chioccioccolata
 

Ho riscontrato in me effetti di entrambe le cose:
Iperattività:
Mi rimane impossibile concentrarmi su qualcosa qualora non mi appassioni totalmente,per esempio leggere un libro di studio o tentare di riparare la lavatrice seguendo il libretto di istruzioni:mi distraggo,mi annoio,mi alzo per andare a fare due passi o mangiare qualcosa,mi metto a leggere qualcos'altro...e alla fine non concludo nulla-
Stessa cosa quando devo restare ferma ad ascoltare o guardare qualcosa che mi annoia,per esempio a scuola o al cinema:mi rigiro continuamente nella sedia,non trovo pace e mi sembra di impazzire se non me ne vado via subito-
Genericamente,a meno che appunto non abbia qualcosa di davvero interessante su cui appuntare l'attenzione,non mi riesce di stare ferma e tranquilla:mi mordicchio le unghie,mi tocco i capelli,gioco con le stringhe delle scarpe;quando penso o ascolto musica cammino in casa,se fossimo in un fumetto avrei ormai scavato una trincea come Paperon'De Paperoni a furia di camminare avanti e indietro per la casa;faccio quasi sempre due cose per volta (mangiare e guardare la tv,leggere e fumare,cucinare e pulire ecc);penso sempre,e penso a tante cose diverse,è raro però che i miei pensieri abbiano una conclusione ben precisa,uno scopo definito,cosa che spesso mi irrita e mi stanca-

Ipoattività:
Dormo benissimo e,se non fossi io stessa a limitarmi,dormirei tanto-
Sono sempre stanca e assonnata-
Mi mancano le energie e la voglia per compiere attività un minimo più complesse del normale,che richiedono impegno di qualsivoglia genere,anche se si tratta di cose che mi piacciono o mi intrigano-


Vorrei capire come si mescolano queste cose,quale correlazione c'è.
Vecchio 11-06-2009, 13:15   #2
Banned
 

Quello che hai descritto lo rivedo anche nei miei comportamenti. Il non sapermi concentrare, il senso di insofferenza nel fare una cosa, l'essere inconcludente in definitiva. Ma anche il fare più cose contemporaneamente (io addirittura ne faccio anche tre o quattro, tipo: cucino, leggo e bevo oppure navigo, mangio e parlo al telefono )

Il problema, almeno per me, sta nel non riuscirmi a concentrare in quello che sto facendo, nell'essere sempre altrove, nel pensare ad ALTRE cose da fare. Ciò mi porta stress e quindi alla relativa stanchezza psicologica. Di conseguenza, come potrei dire, è come se la mia fosse un'iperattività malata, che invece di farmi fare mi fa non fare. Un'altra faccia dell'ipoattività, via.

La soluzione radicale secondo me sarebbe non fare mai quello che non voglio fare, ma sempre e solo quello che sento di voler fare, che mi interessa. Purtroppo però non se puede.
Vecchio 11-06-2009, 13:36   #3
Esperto
L'avatar di JohnReds
 

GRazie chiocciola di ave scritto questo post, io sono ugualissimo a te dalla prima all'ultima riga ma non riuscivo a vernirne a capo perché in effetti è una contraddizione. Ora so che non sono solo .

Personalmente lo ocncepisco come un rifugio, ovvero lo stato di inattività è un modo di vivere passivo che ci serve a non affrontare il mondo...però nel nostro incoscio (non poi così inconscio) abbiamo un vulcano dentro che vorrebbe eruttare ma è tappato, e allora la nostra insofferenza trasuda da piccoli gesti non faticosi.

Ovvero, spiegandoci meglio, non riusciamo a concentrare le nostre energie in grandi azioni faticose, e allora dissipiamo la nostra energia con mille piccoli gesti poco faticosi, come toccarsi i capelli, o il viso, io ad esempio ho parecchi tic di questo genere, che spesso mi fanno sembrare un po' matto!

Ultima modifica di JohnReds; 11-06-2009 a 13:40.
Vecchio 11-06-2009, 13:40   #4
Esperto
L'avatar di Miky
 

allora iperattività e ipottività sono cagate che non so chi le ha invetante.
come ogni persona normale su questo pianeta ti applichi a fare certe cose e non ti applichi a farne altre, tutto qui.
Vecchio 11-06-2009, 15:27   #5
Esperto
L'avatar di Chioccioccolata
 

Quote:
Originariamente inviata da Miky Visualizza il messaggio
allora iperattività e ipottività sono cagate che non so chi le ha invetante.
come ogni persona normale su questo pianeta ti applichi a fare certe cose e non ti applichi a farne altre, tutto qui.
Ma che discorso Miky...non è mica questo il caso!
Io non mi "applico" proprio in nulla o quasi nulla,passeggiare nevroticamente per casa o tormentarsi i capelli non significa certo applicarsi...
Vecchio 11-06-2009, 16:29   #6
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Chioccioccolata Visualizza il messaggio
Ma che discorso Miky...non è mica questo il caso!
Io non mi "applico" proprio in nulla o quasi nulla,passeggiare nevroticamente per casa o tormentarsi i capelli non significa certo applicarsi...
Ma questa incapacità di riuscire ad applicarti ce l'hai sempre? L'hai sempre avuta? Oppure a periodi?

Per me è a periodi e questo è il periodo più nero, l'unica cosa nella quale riesco ad applicarmi è leggere e postare nel forum, che cosa tristaaaa, il mio grande talento sprecato così... e che immodestone che sono...
Vecchio 11-06-2009, 16:35   #7
Esperto
L'avatar di Chioccioccolata
 

Quote:
Originariamente inviata da moon-watcher Visualizza il messaggio
Ma questa incapacità di riuscire ad applicarti ce l'hai sempre? L'hai sempre avuta? Oppure a periodi?
Sempre avuta.
Vecchio 11-06-2009, 17:16   #8
Esperto
L'avatar di captainmarvel
 

anche a me succede spesso. lo metto in relazione con i miei disturbi dell'umore.
Vecchio 11-06-2009, 17:21   #9
Esperto
L'avatar di Chioccioccolata
 

Quote:
Originariamente inviata da JohnReds Visualizza il messaggio
Personalmente lo ocncepisco come un rifugio, ovvero lo stato di inattività è un modo di vivere passivo che ci serve a non affrontare il mondo...però nel nostro incoscio (non poi così inconscio) abbiamo un vulcano dentro che vorrebbe eruttare ma è tappato, e allora la nostra insofferenza trasuda da piccoli gesti non faticosi.
Lo credo anch'io,però mi domando:il vulcano che abbiamo dentro-tanto per riprendere la tua metafora -è un vulcano classico o è già di per se stesso un vulcano iperattivo?
Ovvero:è la fobia (con i suoi sintomi e le sue conseguenze) a bloccare la nostra normale enegia,creatività,voglia di fare ecc,o sono tutte queste cose che non riescono a concretizzarsi perchè troppo vaste e complesse?
Vecchio 11-06-2009, 22:08   #10
Esperto
L'avatar di JohnReds
 

Quote:
Originariamente inviata da Chioccioccolata Visualizza il messaggio
Lo credo anch'io,però mi domando:il vulcano che abbiamo dentro-tanto per riprendere la tua metafora -è un vulcano classico o è già di per se stesso un vulcano iperattivo?
Ovvero:è la fobia (con i suoi sintomi e le sue conseguenze) a bloccare la nostra normale enegia,creatività,voglia di fare ecc,o sono tutte queste cose che non riescono a concretizzarsi perchè troppo vaste e complesse?
Prendo spunto dall'ultima frase per spiegare una cosa che abbiamo dentro, e secondo me influisce non poco: l'idealismo/perfezionismo.

Ovvero, noi non abbiamo mai vissuto appieno la nostra vita, non ci siamo mai divertiti veramente, l'abbiamo vista dalla finestra. Da bravi timidi/introversi siamo anche idealisti, ovvero le cose tendiamo a idealizzarle, e il fatto che non abbiamo mai vissuto veramente la vita fa si che noi dentro di noi abbiamo accumulato dei sogni...diciamo...troppo esagerati. Quindi il contatto con la realtà è deprimente, perché ci rendiamo conto che non riusciamo fare tutto e subito come lo vorremmo, anzi i nostri sproporzionati sogni sono realizzabili in minima parte e non nell'immediato.

Personalmnete ho avuto qualche progresso proprio smettendo di sognare in grande, e accontentandomi di qualche piccolo miglioramento. Insomma, l'inerzia era un po' un rinunciare in partenza perché non avrei mai potuto agire come volevo...invece abbassando l'asticella l'inerzia scompare, a volte completamente.


edit: io ad esempio ho perso la capacità di applicarmi (che anche da piccolo non era elevatissima cmq) proprio proporzionalmente all'aumentare dei miei problemi sociali...più andavo male più mi rinchuidevo in me stesso nell'inerzia, proprio perché aumentava il divario tra ciò che volevo essere e ciò che effettivamente ero. Al punto che l'inerzia ha finito per contagiare campi come lo studio, dove di solito eccellevo.

Ultima modifica di JohnReds; 12-06-2009 a 02:01.
Vecchio 11-06-2009, 22:38   #11
Esperto
L'avatar di calinero
 

disturbo da deficit d'iperattività e d'attenzione... naaa cmq non ti ci vedo iperattiva
Vecchio 12-06-2009, 22:31   #12
Intermedio
L'avatar di harmattan
 

Bho mi ci rileggo in quegli stati E la cosa peggiore è trovarsici quando ancora nn hai finito gli studi.
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