mr.Nessuno

....dei fobici?

è esattamente quello che sto facendo in amore e in amicizia, un po mi spiace ma dall'altra parte devo farlo perché mi trascinerebbero giù ai miei tempi più bui, ho scaricato amicizie "fobiche" perché evianti e sopratutto mi facevano sfigurare con gli altri in quanto si sa... "fobico = sfigato o strambo" e sapevo che non mi avrebbero portato da nessuna parte a livello sociale, ho scaricato per lo stesso motivo una ragazza, avevamo tantissimo in comune sopratutto per il carattere ma lei non studiava ne lavorava da anni, si bravissima per carità, però dove mi avrebbe portato?

In queste persone rivedo il me stesso sfigato di anni e anni fa e siccome sono sulla strada del miglioramento da qualche annetto con un percorso che è stato lungo e tortuoso (brevi ricadute non sono mancate) non li voglio attorno, tra le mie amicizie voglio solo chi è migliore di me per migliorarmi sempre più, eppure so come ci si sente in quello status e che non ci si vuole sentire abbandonati però ormai ragiono come persona virtuosa e non posso permettermi di sfigurare con le persone normali e peggio ancora avere attorno cattivi esempi, si, mi sto comportando esattamente come quelli che da ragazzino mi escludevano perché "sfigato", sarà politicamente scorretto però è forse la prova di un cambiamento radicale? cosa ne pensate? voi ci siete passati?

Ippo

Vaya con Dios!

Giusto o sbagliato, se è quello che credi ti faccia apparire migliore...
Sei libero di fare quel che vuoi, rispettando (nel tuo caso s'intende parlando con chiarezza senza mezzi termini, come stai facendo qui) gli altri.

Mi auguro però d'incontrare persone diverse da te sul mio cammino, almeno ogni tanto.

cancellato2824

Non mi chiederei cosa è politicamente corretto, ma cosa per me è etico e voglio fare. Considera anche il rischio che queste persone "migliori di te" ragionino come te e ad un certo punto ti piantino in asso...e a quel punto non potrai lamentarti se attorno c'è il vuoto.

eVito Corleone

Devi vedere se ti conviene e se ne trai dei vantaggi effettivi, se stai meglio non avendo questi sfigati intorno a te, che a differenza di quelli migliori di te potresti usare come tuoi seguaci/discepoli/adepti/affiliati e sentirti superiore a loro invece di essere magari tu il gregario di un gruppo di normaloni.

Kody

Purtroppo può succedere. Non è bello perchè ci siamo passati dalla fobia, ma quando inizi ad uscirne vedi anche l'altro lato della medaglia e valuti la realtà in modo più oggettivo.

Ippocrates

"si, mi sto comportando esattamente come quelli che da ragazzino mi escludevano perché "sfigato" " rispecchia ciò che penso ,per me stai sbagliando .
Trovo sbagliato lasciare una ragazza con cui hai molto in comune e ti trovi bene ,solo perché non lavora e non studia ..magari stimolata e aiutata ,si attiverebbe in tal senso .
Trovo sbagliato abbandonare degli amici perché "fobico = sfigato o strambo".
"Non posso permettermi di sfigurare con i normali" ...hai ancora complessi di inferiorità ,a quanto sembra..
Quello che penso è che dovresti dare maggiore importanza al giudizio sincero che hai sui tuoi amici e sulla tua ex ragazza ,curandoti di meno di ciò che pensano gli altri .

rosadiserra

Un conto è allontanare qualcuno perché non ci troviamo bene con questa persona, perché ha abitudini per noi deleterie, o quale che sia il motivo inerente il rapporto tra due persone, un altro è allontanare qualcuno perché ce ne vergogniamo rispetto a terzi... Non ci trovo niente di sano, a mio parere questa componente indica che devi ancora fare parecchia strada per raggiungere un buon livello di autostima.

silenzio

Non frequenti più gli "sfigati" perchè hai paura che ti facciano provare nostalgia dei tempi della "sfiga"?

ilPaul

A parte gli scherzi: dipende da che tipo di vita sta diventando o è già diventata la tua. Sparire da loro non risolverebbe niente perché non c'è niente da risolvere.
Continuare ad avere amici sociofobici non preclude al cambiamento. Se invece te ne schifi e pensi e ripensi a che figura ci farai in giro insieme a loro, ecco, questa è una cosa da risolvere.
Se proprio ti sei rotto per motivi personali, taglia i ponti; non c'è niente di male.

cancellato15732

[QUOTE= tra le mie amicizie voglio solo chi è migliore di me per migliorarmi sempre più, eppure so come ci si sente in quello status e che non ci si vuole sentire abbandonati però ormai ragiono come persona virtuosa e non posso permettermi di sfigurare con le persone normali e peggio ancora avere attorno cattivi esempi, si, mi sto comportando esattamente come quelli che da ragazzino mi escludevano perché "sfigato"[/QUOTE]

Ci sta che tra le tue amicizia tu voglia qualcuno migliore di te per migliorarti però non credo sia un comportamento corretto nei confronti di chi magari ti è stato accanto nei tuoi periodi più bui (suppongo che ti abbiano aiutato anche loro in qualche modo) e proprio perchè sai come ci si sente che non dovresti "abbandonarli". In questo modo sei esattamente come chi ti ha escluso, escludendo a tua volta chi come te ha bisogno.
La vita però è tua e se per te è la scelta migliore fallo

"non posso permettermi di sfigurare con le persone normali."
scusa ma io sta cosa non la posso leggere!

cancellato15324

Uff, finisco i ringrazia sempre troppo presto.

Quoto entrambe.

Perchè ti preoccupi di quello che sia giusto o sbagliato se stai bene così?
Hai bisogno dell'approvazione di altri fobici?

luky

Ho pensato la stessa identica cosa. Ma che cacchio di autostima hai se pensi che la tua persona possa essere valutata in base ad altre persone?. Ma se gli altri si comportassero con te come tu ti stai comportando? Cosa penseresti di loro?

Blue Sky

Credo che tu abbia posto una questione giusta in termini sbagliati.
E' giusto cercare di trovare sempre nuovi stimoli per migliorarsi, quindi è positivo frequentare persone che ragionano in modo libero da condizionamenti e da paure.
Però per fare questo non è necessario scaricare altri amici che hanno problemi psicologici. Se ci tieni veramente al rapporto con loro il tempo per frequentarli lo trovi. E puoi avere l'occasione per essere TU utile a loro, aiutandoli. La vera domanda sta a monte: ci tieni a quelle persone?

luky

La risposta è certo che no. Altrimenti non ragionerebbe in questi termini

OtherWorld

Credo sia la stessa cosa che passa in mente alla maggior parte delle persone, soprattutto nel periodo scolastico. Allontanare quella persona perché frequentandola potrebbero accostarmi ad esso e quindi sarei emarginato anch'io. Così si viene a creare un circolo vizioso, tutti respingono "il più debole" per non diventare "reietti" a loro volta e nascono così gli "emarginati".
Chi nasce estroverso fin dalla nascita posso capirlo: "perché devo accollarmi i problemi altrui, rischiando di rovinarmi, quando io sto benissimo così?" (anche se non condivido); per gli ex "fobici, timidi ecc.." invece, un aiutino almeno alle persone che si conoscono lo vedrei d'obbligo, perlomeno in privato... altrimenti si è proprio meschini. Non devi mica diventare un assistente sociale ed aiutare mezza patria, come minimo non abbandonare del tutto chi magari ti è stato vicino, provocandogli altre batoste.

Premesso che sta parlando la persona più empatica di questo mondo, anche quando ero "un estroversone" alle elementari, se per esempio cadeva qualcuno dalla sedia o non aveva studiato, al contrario del resto della classe non mi veniva da ridere a crepapelle..anzi, mi sentivo male per lui tanto da accorrere ad aiutarlo. Difatti se fossi capitato nella tua stessa situazione non sarei mai riuscito ad abbandonare delle persone, mi sarei sentito in colpa fino alla morte : ma dopotutto i bonaccioni di solito non vengono chiamati "fessacchiotti"? La mia non è di sicuro l'indole per fare strada in questa società.

Però cerca almeno di rimanere in buoni rapporti con quella ragazza, che mi sento male per lei , non dimostriamo in ogni momento che questa è una società fatta da sciacalli opportunisti.

linea77

secondo me è da egoisti figli di tro*ia comportarsi cosi e questa visione in generale, ma come si dice..

"nella lotta contro se stessi il fine giustifica i mezzi"

ma in questo caso manco per il quarzo :@

Ippocrates

"Valutare la realtà in modo più oggettivo" cosa significa in questo caso specifico ??Che un amico o fidanzata "fobico/a" sono una zavorra che ci impedisce di raggiungere la tanto agognata "normalità"?

_Diana_

Hai fatto bene, io l'ho appena fatto con te...

silenzio

Non so se sia un bene per te, ma se fossi uno dei tuoi (a quanto pare) ex amici mi sentirei parecchio tradito e abbandonato da chi invece dovrebbe, per dovere morale, sostenermi ancora. Mi sentirei ancora più solo di quanto non fossi prima e odierei ancora di più il mondo degli "estroversoni", trascinando in questo odio anche il mio ex-amico.

utopia?

Ma poi, secondo quali criteri giudichi quelle persone "con problemi psicologici"?
Con gli stessi "crudeli" criteri coi quali magari ti sentivi tu stesso considerato tale in passato dalla categoria che ora vai ricercando come compagnia?