Tutte le soluzioni sono praticabili, sia stare da soli sia in compagnia.
Si può stare in compagnia di persone che non ci piacciono, per le più svariate ragioni, magari tra quelli c'è una persona con cui andiamo d'accordo. Magari sono i nostri parenti e vogliamo rispettare le tradizioni famigliari. Magari è il gruppo dei nostri compagni di università e preferiamo non rimanere tagliati fuori. Magari sono i nostri colleghi di lavoro e non possiamo autoescluderci del tutto. Magari sono gli amici di nostra moglie, ecc.
Insomma nella vita sociale ci sono dei compromessi che si possono tranquillamente fare, avendo un pò di quelle che vengono chiamate "social skills". Ed è qui il problema, almeno per me.
Quindi dico no alla solitudine causata dalla timidezza, e no alla solitudine snob stile "la volpe e l'uva".
Ma, ovviamente, oltre ad un certo punto non si può andare: se ci si trova di fronte a persone con cui non si è in alcuna sintonia e non si ha motivo per scendere a compromessi, tanti saluti. Anche la solitudine, quando è una scelta libera, è una cosa positiva e saper stare da soli è importante.
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