Eccomi questa doverosa presentazione. Difficile ma necessaria e giusta perchè qui siamo principalmente per conoscerci attraverso gli altri. Che senso avrebbe guardarsi allo specchio e fosse vero vedersi bello?
Ho bisogno di situazione da cui scappare. Il brutto in questo senso e il dolore , mi offrono la scelta. E' solo lì che desidero e apprezzo poi la bellezza e la gioia. Ma il problema è il contatto e affrontare questo momento.
Troppe volte fuggo o finisco per sottostare. Ho paura degli altri, di ferire e di essere ferito. Ma così non si vive all' altezza del proprio essere. Una vita così è una vita buttata. La mia unica preoccupazione troppe volte è stata difendermi e difendere gli altri . Non può esserci spazio per altro. Raramente si insinua quel fuoco sacro, totalmente fuori dal mio controllo e dipendente dal mio giudice. E' un periodo che credo d non meritare nulla, di non poter godermi delle cose , delle persone, del mondo. E' questa gabbia che da un lato mi rende forte dall' altro mi isola completamente non rendendomi contattabile. Non sono cattivo nè totalmente folle. Sono solo tremendamente normale.
Ho anche paura a ricordarmi le cose belle. Ho fottuta paura.
p.s. sono un uomo poco più che trentenne che si occupa di scienza ma che vive come quegli artisti tormentati che si nutrono di fallimenti e insuccessi