Anonymous-User

salve a tutti. prima di scrivere questo post ne ho letti altri nella sezione depressione e ho trovato casi che mi somigliano ma hanno sempre qualcosa in più che non riguarda la mia situazione...
ho 22 anni e soffro di iperidrosi (sudorazione eccessiva) alle mani da quando ho memoria. ho iniziato a portare gli occhiali fin da piccolo e dalle medie fino alla 4 liceo anche l'apparecchio fisso..
da quello che ho capito parlando con i miei non ho vissuto bene la nascita di mio fratello minore e ora che siamo cresciuti lui vistosamente più alto di me di almeno 10 centimetri....
questi sono i presupposti. ora, dopo il liceo, mi sono trovato obbligato a scegliere per forza un corso di studi all'università. il primo anno ad ingegneria informatica è stato un disastro, non ho dato nemmeno un esame, allora sono passato a informatica e con non poca fatica ho dato qualche esame. sono alla fine del 2 anno di informatica e continuo ad avere una grande difficoltà a studiare, tant'è che ho dato solo un esame...
il fatto è che non ho voglia di fare nulla; so cosa dovrei fare ma non ho voglia. ho smesso di giocare a basket perchè non mi divertivo più, ho smesso praticamente di fare tutto quello che mi piaceva perchè non avevo voglia di iniziare a farlo, inutile dire che le soddisfazioni nella mia vita sono pari a zero. amici ne ho e non mi reputo sociofobico (credo), anche se di se di ragazze in questi 22 anni ne ho avute solo 2 in storie che sono durate poco più di 2 settimane.....

secondo voi è il principio della depressione? o ci sono proprio dentro?
non so come uscire da questa che secondo me è una spirale. per carità non ho mai fatto pensieri suicidi, però mi sembra di vivere perchè respiro e non perchè ne ho proprio voglia..come in uno stato vegetativo.

scusate la lunghezza del post, ma ho provato a descrivere con chiarezza la condizione in cui mi ritrovo...

grazie a tutti quelli che risponderanno

p.s. ma non funziona il processo per registrarsi?

darkness

Se il tuo problema senti che è solo mancanza di volontà e di reazione e non soffri d'ansia, allora forse, visto che è ad una fase (mi sembra) ancora controllabile, anche il tuo medico di famiglia saprà darti un consiglio, magari ti dà un farmaco.
Non mi và di dire le solite frasi inutili "Devi uscire!", "Devi reagire!" perché so che non è quello di cui tu hai bisogno, hai bisogno adesso che qualcuno ti apra la mente, ma intendo qualcuno in carne ed ossa.

Anonymous-User

wow grazie per la risposta immediata!
si in effetti il mio problema principale è la mancanza di volontà che però deriva da una situazione complessa.
io da sempre ho trovato piacere nel fare cose che mi riuscivano bene con una certa faicilità (ma a chi non piace così?!?!) e ho sempre abbandonato tutto quello che richiedeva un certo sforzo per raggiungere l'obiettivo.
quindi parecchie cose come l'università, lo sport, e il raggiugimento di qualsiasi obiettivo che necessiti di costanza, di grinta e forza di volontà finisce per non piacermi proprio perchè non ho la forza e la voglia di reagire; anche perchè le volte che mi sono messo d'impegno ho fallito senza concludere nulla e in questo modo diminuire ancora di più la già poca autostima che ho di me.

secondo voi c'è bisogno di farmaci per uscire da questa apatia?

oppure questa auto-diagnosi è solo una scusa per darmi del fallito e quindi non affrontare la vita?

Anonymous-User

scusate, il post precedente è sempre mio, pensavo comparisse il mio nick, ma evidentemente non essendo registrato devo inserirlo tutte le volte

grazie del supporto

zazifumi

pisendlav

Non dovrei pronunciarmi perchè non ne so niente, ma secondo me la risposta alla seconda domanda è sì: esiste per forza qualcosa che sai fare e ti piace fare, l'importante è ascoltare un po' te stesso, capire quello che vuoi tu!

pard

Anche io non ho mai voglia di far nulla.
E` una concausa per cui non ho alcun obiettivo pratico nella vita.
Il fatto e` che oltre a non averne voglia, sono anche convinto a livello intellettuale che sia un po' tutto inutile.
Ed infine sono bloccato a causa di timidezza, scarsissime skill sociali e un livello di sopportazione di stress praticamente infinitesimale che mi fa rifuggire qualsiasi minimo impegno o responsabilita` per non avere rotture di scatole e pensieri.
All'universita` comunque e` normale non aver mai voglia di far niente, quell'ambiente incita troppo il fancazzismo. Di quelli che studiavano con me non si e` laureato nessuno, il cazzeggio diventa una religione!