E' una cosa che m'infastidisce molto, soprattutto perché me la sento ripetere da quando sono piccolissima.
Mi è anche capitato che il mio maestro delle scuole elementari, di fronte a tutta la classe, mi confrontasse con una compagna nota per l'allegria, la prontezza e la spigliatezza. Ecco, queste continue notazioni assieme ai confronti hanno contribuito ad abbassare la mia autostima, perché le ho sempre recepite come una
non accettazione della mia persona. Ad esempio, dopo quanto proferito dal mio maestro, per me è stato naturale pensare (ero una bimba) che evidentemente nel mondo ci fossero persone giuste, vezzose e popolari come la mia compagna e persone sgraziate, sbagliate e "occhialute" come me!
Diciamo che ogni tanto mi fanno ancora notare la mia espressione seria, soprattutto gli emeriti estranei; mi è successo persino il giorno del raduno romano del forum, quindi qualche giorno fa!
Ad esempio nelle foto non sorrido praticamente mai e anche i miei familiari si lamentano per queste foto imbronciate. Mia madre e mia sorella hanno sempre sostenuto che non sorrido mai solo perché penso di essere più bella e affascinante e già questa affermazione fa capire il grado di comprensione che la mia famiglia riserva nei miei confronti!
Siccome ho una personalità oppositiva, più me lo dicono e più m'imbroncio e
mi ho ostino a fare il contrario. Penso di avere
il diritto ad essere me stessa e, soprattutto, sorriderò solo quando tale azione corrisponderà a una naturale espressione del mio stato d'animo; non mi piace conformarmi ai voleri altrui o indossare una maschera di apparente normalità. La finzione non fa proprio per me.