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Originariamente inviata da _Diana_
penso che sia brutto vedere che una persona che ti dovrebbe capire ed avere la pazienza di stare accanto ti volta le spalle o sdrammatizza i tuoi problemi, perché sono simili ai suoi. Mettere in discussione la tua salute mentale significa che potrebbe valere lo stesso per lui, poi non sia mai che si finisca per ipotizzare che lui abbia sbagliato in qualcosa...
Visto che ormai il danno è fatto, credo che ora sia meglio darsi da fare per riconoscere gli errori o le mancanze per cercare di sistemare la nostra vita.
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Ti capisco.
Ogni singola volta fa ancora male, è molto meno intenso con il passare degli anni ma certe ferite non si sono ancora cicatrizzate nonostante ormai sappia tanti perché. É incoerente lo so ma è incoerente amare qualcuno che tanto ci ha danneggiato seppur inconsciamente ed impossibile né sano smettere di amarli. Insomma ci si ricade... Si spera che queste ricadute siano sempre meno dolorose e di riuscire ad accettarli in toto così come sono, anche quando una mano sulla spalla ci servirebbe tanto ma in famiglia sono improvvisamente tutti focomelici.
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Originariamente inviata da Wolferstein
Credo che senza il "perdono" non ci si possa liberare da questi condizionamenti. Il rancore tiene legati a queste persone. Il perdono inteso come un lasciare perdere senza mantenere il rancore e senza neppure però continuare a "subire" atteggiamenti poco rispettosi nei nostri confronti.
Detto in parole povere: passare oltre e focalizzarsi su quello che possiamo fare oggi.
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Hai perfettamente ragione e speriamo che una vita basti per "passare oltre" su tutto.
Parlo per me, per lo più con il tempo e con una debita distanza psicologica ed anche materiale, riesco a vedere i miei come persone che hanno fatto del loro meglio con i loro limiti e le loro problematiche ereditate in tutti i sensi, solo, certe volte ci ricado, se già sono particolarmente stressata, sentire le solite risposte comode e demenziali mi ferisce ancora anche se moderatamente, ergo mi incaxxo, ergo ricado nel solito giochino di discussioni inutili, infatti cerco di avere contatti con loro nei momenti in cui sono più calma proprio per non farmi ritrascinare nelle vecchie dinamiche. I miei ormai tra anamnesi familiare e conoscenze assorbite tra parenti, testi specifici e specialisti durante le mie sedute giovanili "con genitori" sanno molto più di quanto vogliano ammettere dei miei e dei loro problemi, quando sono in buona infatti arrivano anche a fare delle osservazioni produttive e ad esprimere sensi di colpa che invece potrebbero risparmiarsi e credo che parlarne faccia bene, soprattutto a loro, io già li ho assolti per molte cose ed altre di cui si incolpano nemmeno hanno inciso granché in realtà, quando poi invece partono per la tangente a causa dei loro meccanismi sembrano regredire.... Balle!! Poi che certi comportamenti non riescano proprio a modificarli, danneggiando loro stessi in primis è un dato di fatto ma la tentazione di illudersi è sempre lì in agguato!